L’Alessandria vince contro tutto e tutti: contro un avversario qualitativamente più forte (la classifica parla chiaro) ed un episodio che, rivisto al rallenty ha chiaramente mostrato l’errore del direttore di gara nel decretare il rigore del pareggio del Gubbio, visto che l’uscita del portiere grigio Liverani su Mbakogu era nettamente fuori area.
Il grande cuore grigio, un’attenta condotta di gara con i nuovi arrivati già in condizione ottimale, hanno permesso alla squadra di Rebuffi di scacciare i “fantasmi” di Chiavari e conquistare la meritata vittoria. Meritata soprattutto perché in tempi come questi riuscire a fare lo sgambetto all’ex Braglia alla vigilia era considerata impresa assai ardua.
Una magistrale azione orchestrata da Guidetti, confezionata da Galeandro e Nichetti e finalizzata da Lamesta hanno portato in vantaggio i Grigi al 20’; dopo il momentaneo pareggio realizzato da Bulevardi (ribattuta su rigore respinto da Liverani a Vasquez) al 57’ è stato Martignago a mettere il sigillo sulla vittoria dell’Alessandria finalizzando un’altra impeccabile manovra costruita da Lamesta e proseguita da Galeandro (80’).
Partita difficile per i Grigi, inevitabili sbavature, ma questa Alessandria ha meritato il successo. E se la classifica non sorride all’uscita dallo stadio tutti erano contenti. Tranne Braglia ed i suoi.
Mauro Bavastri