Il match di Settimo Torinese contro il San Mauro deve necessariamente divenire lo “spartiacque” della stagione.
Dopo le “beffe” Canelli e San Mauro arrivate quando ormai mancava solo più il triplice fischio finale, dopo aver recitato il “mea culpa” sugli episodi girati (e anche purtroppo cercati) a sfavore, è giunto il momento di fare quello “step” che manca all’FC Alessandria.
Occorre ragionarci su perché, come tutti sapevamo alla vigilia, le casacche Grigie possono incutere timore e rispetto ma è anche vero che tutti daranno il 110 per 100 quando le affronteranno.
A Settimo è andata in scena una partita che non ha rivestito il ruolo di big-match del campionato: squadre contratte, spazi ristretti, un terreno sintetico (bellissimo di nuova generazione) che ha creato non pochi problemi fisici agli atleti, in una serata fredda e di nebbia non certo ideale per l’importanza del confronto. Non è mancato il supporto del popolo Grigio, vociante e sicuramente deluso, a fine gara, per lo 0 a 1 scaturito, frutto del rigore trasformato da Chinaglia quando si era ormai di tre minuti oltre il finale regolamentare.
A mente fredda salta all’occhio che l’atteggiamento delle avversarie dei Grigi, ad eccezione del Castellazzo che aveva cercato di giocare ed è stato surclassato al Moccagatta, hanno giocato contratte per poi approfittare, se possibile, di capitalizzare al massimo gli errori dei Grigi. In più occasioni, davanti alla porta del San Mauro, si sono visti più giocatori in linea a fare il “pullman”.
E’ andata così, l’imperativo è alzare la testa e ripartire, con la determinazione ed il grande Cuore Grigio.
Mauro Bavastri