Il tempo sarà profeta e ci indicherà il reale valore delle due squadre.
Alessandria e Novara non sono riuscite a prevalersi a vicenda nel derby numero 101 della loro storia tra campionato e coppa conquistando un risultato sicuramente giusto per quanto espresso in campo.
E se in casa Grigia i tempi di amalgama dei singoli giocatori sono stati molto più ristretti rispetto agli azzurri (l’Alessandria è stata un cantiere aperto fino alla chiusura del mercato) a sorridere è sicuramente mister Fiorin rispetto all’avversario Buzzegoli che paradossalmente proprio non molto tempo fa doveva fargli da secondo proprio al Novara prima che la dirigenza cambiasse idea.
Un Fiorin consapevole del lungo ed impegnativo lavoro cui sarà chiamato nel disporre ogni pedina al suo posto e, in molti casi, nel conoscere caratteristiche e potenzialità dei suoi uomini.
Di ogniuno occorrerà sfruttare il massimo per sopperire al gap che inevitabilmente la rosa a sua disposizione avrà nei confronti di molte altre avversarie del campionato.
Differenza che il derby non ha evidenziato, anzi. Sul campo i ragazzi hanno dato tutto quello che era nelle loro attuali possibilità (il mister ha elogiato il gruppo “più di così non potevano dare” ha affermato) ed il pubblico lo ha capito spronando incessantemente le Grigie casacche.
Lo stesso mister si è soffermato sulla grande carica che il Popolo Grigio ha trasmesso a chi è sceso in campo. Il “Mocca” è sempre il “Mocca” e la Curva Nord sempre cuore pulsante di una passione infinita.
Non è mancata la contestazione alla dirigenza. Ma quella è un’altra partita sulla quale in questo caso non ci vogliamo soffermare in quanto sminuirebbe quanto invece hanno fatto sul campo i ragazzi.
E’ certo però che il tormentone dell’estate sarà ancora lungo.
Mauro Bavastri
Foto di Ilaria Cutuli