Tra gli ultimi giocatori in maglia grigia ad essere convocati in Azzurro ci sono stati – la scorsa estate – Roberto Sabato e Luca Mora, che sarebbe poi finito alla Spal.
Stavolta non ci sono stati né Byron Moreno, né Ahn Jung-Hwan. L’Italia ha battuto per 3-0 la Corea del Sud e ha vinto la medaglia d’oro. Non parliamo ovviamente di Nazionale maggiore, ma dell’undici azzurro che si è aggiudicato il torneo di calcio alle Universiadi nel Paese che fu indigesto alla ciurma del Trap. E con la maglia più ambita c’era anche Roberto Sabato, classe 1987 in forza all’Alessandria, pedina inamovibile dello scacchiere di mister Piscedda.
Sabato è il migliore lucano di sempre nel calcio alle Universiadi: in passato Tonio Chisena e Giuseppe Lolaico avevano infatti vinto la medaglia d’argento rispettivamente in Corea del Sud e Serbia, ovviamente in maglia azzurra.
L’Italia è scesa in campo a Gwangiu motivissima per centrare il secondo successo nella manifestazione, dopo quello nell’edizione casalinga di Palermo datato 1997. Una lunga rincorsa, caratterizzata da ben cinque sconfitte in finale nel 1999, 2003, 2005, 2007 e 2009. Buonissimo l’inizio degli Azzurri: Corea del Sud in inferiorità numerica dal 10’ (rosso a Park) e Italia in vantaggio al 12’ con Biasci, bravo a farsi trovare libero a pochi metri dalla porta. Raddoppio azzurro poco dopo la mezz’ora, grazie a una conclusione potente e precisa da fuori area di Regoli. Il tris al 9’ della ripresa con Morosini.
L’espulsione di Biasci ha pareggiato i conti degli uomini in campo, ma Sabato e soci hanno gestito l’ultima mezz’ora senza particolari patemi. E hanno riportato in Italia quella medaglia d’oro che sembrava ormai circondata da una maledizione.
Mario Bocchio
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