Servono rinforzi per dare l’assalto alla salvezza

lunedì, 12 Settembre 2022

Un pensieroso Massimo Cerri (foto © Mario Bocchio)

Il messaggio di quest’Alessandria è facilmente decifrabile e soprattutto inequivocabile. Nessun volo pindarico, la stagione appena iniziata se non sarà di dolore poco ci manca.

Il nuovo sta gestendo il materiale umano che gli è stato consegnato in fretta e furia. E lui stesso, alla prima esperienza nel calcio vero dei grandi, sinceramente non ci rassicura.

Un ridimensionamento su tutta la linea. Ripetiamo: ci può stare e lo accetteremmo anche. Ma ridimensionare non vuol dire rinunciare spudoratamente alle ambizioni, che nel nostro caso sono quelle di una tranquilla salvezza.  

Spesso operare sotto traccia è opzione non trascurabile.  Massimo Cerri ha fama di essere un diesse che conosce molto bene categoria e giocatori, ma anche lui è da verificare al cospetto di una società che negli ultimi sei mesi ha mostrato qualche preoccupante crepa ed un segno di cedimento strutturale culminato con epurazioni in grande stile. Resta da stabilire se il patron Di Masi sarà capace di mettergli a disposizione, almeno parzialmente, quelle ulteriori risorse utili alla causa comune di rafforzare la squadra con elementi svincolati, capaci di reggere la categoria.

Se timidamente saprà richiedere qualche giocatore necessario in più, Cerri dovrà ripartire da un centrocampo esperto. Sinora l’Alessandria non ha avuto l’accortezza di costruire un impianto adeguato e omogeneo in tutti i reparti.

Alla luce di eventuali richieste provenienti dall’area tecnica, la società dovrà fare un’ attenta valutazione. Inserire in maniera mirata qualche elemento di peso vorrebbe dire permettere ai giovani di avere una crescita per gradi, senza troppo clamore, onde evitare che si possano bruciare venendo inseriti troppo presto in un contesto non ancora consono alle loro potenzialità. Prendiamo ad esempio Alessandro Galeandro, pur nelle difficoltà generali della squadra ha messo in evidenza doti tecniche non di second’ordine, ma le stesse finiscono per essere offuscate visto lo scadimento generale del gioco dei Grigi.

In ottica futurista la linea verde potrà essere utilizzata come serbatoio per un abbattimento dei costi, ma il tempo stringe ed i contatti concreti con elementi maturi e rodati dovranno per forza di cose concretizzarsi a breve per non farsi trovare scoperti. Sinora abbiamo il concreto dubbio che sia stata abbozzata una squadra raffazzonata. Adesso ci vuole una squadra razionale che sappia adeguarsi ad un torneo difficile e laddove si darà priorità all’agonismo più che alla tecnica pura. In quest’ottica il ds Cerri dovrà lavorare alacremente e la ricerca non essere improntata (solo) sul nome disponibile a basso costo, ma principalmente per quelli che sono i reali requisiti richiesti. La rosa va completata, altrimenti c’è da scommettere che inesorabilmente si spalancherà davanti a noi quanto prima la Via Crucis verso i dilettanti.

Mario Bocchio

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