L’Alessandria ha superato il terzo turno di Coppa Italia battendo la Juve Stabia nello scontro diretto. Tra i migliori c’è stato Massimo Loviso, centrocampista cresciuto nel Bologna, che prima ha sfiorato per due volte il gol e poi ha sbloccato la partita col suo piede educato. La gara è vissuta di buon attimi di corsa e di grande spessore fisico. La Juve Stabia ha giocato a buoni ritmi senza però riuscire a essere molto pericolosa sotto parte. Gara che è terminata quindi con il risultato di uno a zero.
La partita
Sotto il diluvio di Alessandria, il tecnico della Juve Stabia Ciullo si affida nuovamente al 4-4-2, che tanto ha impressionato nelle precedenti partite. In porta confermato Russo. Davanti a lui lo stesso quartetto di Lanciano, composto da Contessa e Cancellotti terzini, con Liotti e Polak al centro. In mediana spazio per Maiorano e Carrotta, con Arcidiacono e Nicastro ad agire sugli esterni. In avanti torna dalla squalifica Ripa, il quale fa coppia con Gomez.
I Grigi dell’ex Adriano Mezavilla rispondono con un 4-3-3, con il carioca al timone del centrocampo. La gara inizia con l’Alessandria padrone del gioco e ci provano subito da calcio piazzato con Loviso. La pioggia irrompe sul “Moccagatta” e peserà e non poco sull’economia della gara. Per le Vespe che fanno della velocità e della fantasia il proprio credo calcistico, giocare sotto il diluvio non è l’ideale. A fine primo tempo la Juve Stabia ci prova con Cancellotti prima e con Arcidiacono poi, ma Nordi è miracoloso. Al 56′ l’Alessandria passa in vantaggio, con Loviso direttamente da calcio di punizione. Russo non può niente. Il giorno prima della partita lo stesso Loviso aveva provato diverse soluzioni da calcio di punizione nella rifinitura.
Da lì la partita si addormenta, fino ad arrivare al fischio finale, che sancisce l’uscita di scena della Juve Stabia e l’approdo dei Grigi al quarto turno, il prossimo 3 dicembre a Palermo, contro i rosanero che hanno superato per 2-1 l’Avellino.
In sala stampa
I due giocatori grigi Simone Branca e “Chino” Sosa al termine della gara
Il difensore uruguaiano: “Soddisfatto per la mia prova? Certo, ma anche e soprattutto per la prova di carattere che tutti abbiamo dato, gli undici dell’inizio e i tre che sono entrati e hanno dimostrato di essere sul pezzo. Abbiamo giocato uno per l’altro. Ci siamo aiutati e si è visto: questo è lo spirito, questa è la strada da seguire anche in campionato”.
Il neoacquisto Branca, schierato più attaccante che centrocampista: “Non avevo mai giocato in questa posizione, ma il mister mi ha chiesto di dare il mio contributo in attacco e non ho esitato un attimo. Se il mister chiede io ci provo e credo di aver fatto proprio quello che mi chiedeva. Ho anche avuto un’occasione per segnare sul lancio millimetrico di Loviso e un mio inserimento in area: la palla è schizzata un po’ sul terreno bagnato e non sono riuscito a colpirla come avrei voluto. Mi spiace un po’, perché mi sarebbe proprio piaciuto segnare un gol, ma ci sarà un’altra occasione. Sicuramente in Tim Cup, ma anche in campionato. Il tempo aiuta a migliorare. Anche, e soprattutto, la nostra voglia di essere sempre più squadra. Perché il gruppo che conta. Personalmente sono molto soddisfatto anche dell’essere riuscito a terminare bene una gara. Ci tenevo molto, è un bel segnale di crescita rispetto a Vercelli. Non solo mio, ma di tutti”.
Il Mister dell’Alessandria Beppe Scienza
“La qualificazione è prestigiosa per la società, per la tifoseria, anche per noi, mi sembra che questo sia un risultato storico e noi ne siamo orgogliosi e felici. È stata una vittoria ottenuta con pieno merito. Con un quarto d’ora finale di mentalità operaia, da cui non possiamo prescindere. Perché se sappiamo, nella stessa partita, vestirci eleganti e poi indossare la tuta da lavoro, sporchi di grasso e di olio, la miscela è quella giusta per fare strada e grandi cose. Mi aspettavo questa avversaria: solida, tosta, con giocatori molto forti. In attacco, ma anche sulle fasce. Questa sera abbiamo avuto la conferma che le partite sono lunghe, sono difficili e che anche una formazione forte come la Juve Stabia è venuta qua al Moccagatta ad aspettare. Con il gol, gli spazi si sono aperti e in almeno due o tre occasioni, anche per fuorigioco millimetrici, non siamo riusciti a chiudere il risultato. Però l’atteggiamento di questa sera è quello giusto, anche chi entra dalla panchina deve ‘sbattersi’ come hanno fatto i tre innesti di questa sera. Questa è la vittoria: il gruppo sta capendo, sempre di più, il tipo di stagione che dovremo affrontare. Per essere protagonisti, dobbiamo avere, sempre, questo tipo di mentalità: non si vincono le partite solo perché si è belli e forti, si vincono anche perché si ha quella ‘roba là’ sotto”.
Salvatore Ciullo, tecnico dei campani
“Come domenica scorsa anche questa sera eravamo rimaneggiati, ma ho avuto importanti conferme dalla squadra dove ci sono ragazzi che per la prima volta approcciano la categoria. Sono deluso solo per il risultato, abbiamo fatto una grande gara. Nel secondo tempo credo che il migliore in campo sia stato Nordi, portiere autore di almeno tre importanti interventi. Complimenti all’Alessandria che ha portato a casa la qualificazione, ma perdere non fa mai piacere e l’unico errore che abbiamo fatto è stato quello di regalare un calcio di punizione ai nostri avversari, pur sapendo che avevano un calciatore importante nei tiri da fermo. E ci ha castigato. Ripeto, sono contento per i progressi che abbiamo fatto in questo mese. Sono contento anche perché abbiamo dato continuità alla prestazione di Lanciano, pur con giocatori come Carrotta, che non ha mai giocato a questi livelli ed era alla seconda consecutiva da titolare, o Liotti, un terzino sinistro schierato al centro della difesa. Ora mettiamo da parte questa competizione, nella quale abbiamo ben figurato, e ci concentriamo su qualche amichevole con l’obiettivo di non perdere il ritmo partita. Non crediamo assolutamente di essere tra le favorite per la promozione, abbiamo giocatori importanti come De Risio, Obodo ancora fuori. E l’obiettivo che mi ha dato la società è quello di fare un buon campionato”
Mario Bocchio
IL TABELLINO – Alessandria: Nordi, Sosa, Sabato, Loviso, Morero, Sirri, Boniperti (dal 64′ Marras), Mezavilla, Marconi (dal 67′ Bocalon), Branca, Fischnaller (dal 80′ Nicco) .A disposizione: Vannucchi, Picone, Manfrin, Spighi, Nicco, Marras, Bocalon, Iunco. All. Giuseppe Scienza.
Juve Stabia: Russo, Cancellotti, Contessa, Maiorano, Polak, Liotti, Arcidiacono, Carrotta, Ripa, Nicastro (C, dal 76′ Vella), Gomez (dal 59′ Gatto).
A disposizione: Mennella, Romeo, Mileto, Carillo, Gatto, Buondonno, Vella, Palma, Caserta. All. Salvatore Ciullo.
Arbitro: Daniele Minelli di Varese.
Ammoniti: 48′ Sosa (A), 57′ Ripa (JS), 90′ Marras (A).
Reti: 56′ Loviso (A).
Calci d’angolo: 2-2.
Spettatori: 1.787 paganti.
Tim Cup: i risultati del terzo turno e le squadre qualificate
Le fotografie sono tratte dal profilo Facebook dell’Alessandria Calcio e sono di Mauro Zoboli.