Tre su tre. Dato purtroppo negativo perché parliamo di tre sconfitte nelle prime tre giornate di campionato. Vero che il calendario ha opposto ai Grigi, nei primi quattro turni, quattro formazioni decisamente proiettate verso la vetta della classifica mentre l’Alessandria, lo sappiamo, ha come obbiettivo primario la salvezza. Però perdere resistendo solo un tempo alle avversarie fa risuonare grossi campanelli d’allarme; è successo a Pisa, è successo al Moccagatta. Inoltre, in entrambe le occasioni, la differenza l’ha fatta la panchina. Sia D’Angelo che Inzaghi hanno indirizzato l’inerzia della gara facendo subentrare le riserve (sempre che Rodrigo Palacio si possa considerare riserva…) ai titolari. Mentre il rendimento della truppa di Longo è cambiato ben poco quando sono stati sostituiti gli interpreti. Se poi i tuoi difensori in tutto l’incontro commettono un errore a testa e ad ogni errore corrisponde una rete degli avversari, mentre dall’altra parte i tuoi attaccanti hanno il mirino starato oppure sono in leggero ritardo nell’intervento sul pallone ecco che diventa arduo arrivare al 90’ con un risultato positivo. Eravamo tutti consapevoli che la serie B sarebbe stata durissima e ce lo hanno già abbondantemente dimostrato. La prossima, a Lecce, sarà ancora proibitiva o quasi. Dopo si aprirà la serie degli incontri sulla carta abbordabili e da lì in avanti si misureranno veramente le chances di permanenza tra i cadetti dell’Alessandria.
Sergio Giovanelli