È la partita dell’anno. Il Vicenza rappresenta per l’Alessandria il vero ostacolo sulla strada che conduce alla salvezza in serie B. Il sogno di un intero popolo, quello Grigio, è legato all’esito del big-match in programma questa sera al Moccagatta, che per l’occasione presenterà un colpo d’occhio straordinario, degno dell’Olimpo del calcio italiano di provincia d’altri tempi. Capitan Prestia e compagni proveranno a sfruttare la spinta dei circa 5mila cuori Grigi per conquistare una vittoria che consentirebbe alla squadra allenata da Moreno Longo di mettere una seria ipoteca sulla salvezza. E sì, perché una volta superato l’ostacolo-Vicenza, all’Alessandria resterebbero o la salvezza diretta oppure i playout contro il Cosenza. Ma soprattutto bisognerà vincere per non ritrovarci nell’inferno della serie C, che sarebbe una sconfitta per tutti.
L’Alessandria sa bene che i buoni propositi, da soli, non bastano per avere ragione di un avversario di spessore. Ad una partita dalla fine l’Alessandria sa benissimo che la tappa del Vicenza è fondamentale per riuscire a coronare il sogno.
Si è sempre discusso molto in questi anni del presidente Luca Di Masi. Lui è sempre riuscito a calamitare l’attenzione su di sé e a essere divisivo come nessun altro.
La verità è che la logica manichea – o lo ami o non ti piace, al punto che ritieni di prendere come suo alter ego Mister Longo – impedisce un giudizio franco sul presidente. Non capiamo come mai si debba sempre giudicare in maniera critica ogni suo gesto ed anche ogni suo silenzio, lui che ci ha portati in B e che per questo campionato ha speso più 7,4 milioni di euro: altro che braccia corte!. Non vorremmo un altro presidente per l’Alessandria, e non ci sentiamo meno tifosi se gli riconosciamo i meriti e non lo attacchiamo.
Ci ha regalato soddisfazioni che non provavamo da una vita, ci ha restituito l’orgoglio di andare a testa alta. Perdonateci, non baratteremo nemmeno una Champions, figurarsi una salvezza in B, per la libertà di dire ciò che pensiamo.
Mario Bocchio