Un ricordo di Mario Marchioni del campionato 1978-’79, il primo della nuova serie C1
Una formazione dell’Alessandria nella stagione 1978-1979, 12ª classificata nel campionato di serie C1, girone A, ed eliminata agli ottavi di finale della Coppa Italia Semiprofessionisti. In piedi (da sinistra): Calisti, Avere, Bongiorni, A. Ferraris (I), Colombo (capitano), Lucetti. Accosciati (da sinistra): Pandolfi, Ferrari, Tonetto, Barozzi, Contratto.
4 reti (tre in poco più dei dieci minuti iniziali) rifilate alla formazione emiliana, che nelle 15 gare precedenti ne aveva incassate solo 5 in totale.
Nella stagione 1978-1979 l’Alessandria disputò il suo primo campionato di serie C1, dopo aver concluso il difficile campionato precedente all’8° posto, l’ultimo utile per salire in C1, poiché la prevista creazione di una quarta serie professionistica comportava in quel campionato un numero di ben otto retrocessioni, era il secondo anno con il presidente Bruno Cavallo alla guida del club grigio, il quale confermò la stessa linea d’azione della stagione precedente: agli ingaggi di alcuni giocatori più esperti (in primis Ferrari) accostò ancora una volta qualche “oggetto misterioso”, come il libero Avere, di 28 anni, che proveniva dal Cafasse Sociale, oltre ad un gruppo di calciatori (Calisti, Berardo e Mangherini), presi in blocco dal Fano appena retrocesso ed il terzino Natalino Fossati, alessandrino di nascita, con buoni trascorsi nel Torino, ma in realtà tutti giocatori ormai considerati a “fine carriera”.
La rosa della squadra per il campionato 1978-‘79 era la seguente: Massimo Brunetti, Angelo Lucetti (portieri); Antonio Colombo, Renzo Contratto, Natalino Fossati, Livio Gardiman, Pier Luigi Legnaro (II), Antonio Mangherini, Flavio Tonetto (difensori); Mario Berardo, Angelo Calisti, Sergio Di Marzio, Sergio Ferrari, Federico Ferraris (II), Mario Pandolfi (centrocampisti); Maurizio Parise, Enrico Piccotti, Enzo Vogliotti. Stefano Baglini, Roberto Barozzi, Alessandro Ferraris (I), Gian Luigi Picco (attaccanti).
Flavio Tonetto.
La guida tecnica della squadra venne affidata a Guido Capello, esperto tecnico per quel periodo calcistico, che aveva già lavorato in precedenza con Cavallo all’AstiMacobi (la società di sua proprietà nella quale scoprì e lanciò Giancarlo Antognoni, che divenne poi leader della Fiorentina).
Nonostante lo scetticismo iniziale della tifoseria e degli addetti ai lavori, l’esito fu comunque positivo, perchè l’Alessandria riuscì sempre a stare a debita distanza dalla zona calda e concluse il campionato con un dignitoso dodicesimo posto, a tre punti dal quartultimo posto (ricordo che la vittoria valeva solo 2 punti N.d.R.).
La straordinaria vittoria contro la capolista Reggiana
Una formazione della Reggiana nel campionato 1978-’79.
Alla penultima gara del girone di andata, l’Alessandria ottenne al Moccagatta contro la capolista Reggiana una netta vittoria, che in quel momento proiettò i grigi a stretto contatto con le prime posizioni in classifica.
Ed è proprio questa gara, che venne disputata il 21 gennaio 1979 allo stadio Moccagatta, in una gelida giornata, con abbondanti mucchi di neve ai bordi del campo, che è rimasta indelebile nella mia memoria per due ragioni.
Roberto Barozzi.
Innanzitutto perché è stata la prima gara che ho trasmesso in radiocronaca diretta per l’emittente privata Radio Alessandria International in FM 103, con il nome fantasioso di Gianni Marchi (poiché le radio private in quel periodo erano ancora considerate più “pirate” che libere, era consigliato trasmettere con un nome inventato, oppure con uno pseudonimo N.d.R.), ma a causa dell’emozione e dell’esultanza evidenziata al microfono in quei dodici minuti di inizio gara, rimasi praticamente quasi senza voce e fui costretto a rinunciare alla radiocronaca completa, collegandomi solo saltuariamente dallo stadio Moccagatta per tutto il resto della partita; mentre l’altra ragione è squisitamente “da tifoso grigio” ed è legata proprio a quella prestazione straordinaria che la formazione alessandrina sfoderò nella gara, riuscendo a rifilare ben 4 reti (tre in poco più dei dieci minuti iniziali) alla Reggiana, che nelle 15 gare precedenti aveva solo subito 5 reti in totale … e quel giorno riuscì a segnare anche lo stopper Colombo!
Capitan Colombo contro la Reggiana.
Il tabellino della partita del 21 gennaio 1979
ALESSANDRIA-REGGIANA: 4-1
ALESSANDRIA: Lucetti, Gardiman, Contratto; Avere, Colombo, Ferrari; Calisti, Bongiorni, Picco, Picciotti, Barozzi.
REGGIANA: Piccoli, Bogani, Testoni; Berta, Catterina, Pigozzi; Neri (Bagatti dal 67’), Crivelli, Vaccario, Sena, Mossini.
Arbitro: Vincenzo Faccenda di Salerno.
Note: giornata molto fredda e neve ai bordi del campo, spettatori circa 4mila.
Le reti: per l’Alessandria al 5’ un autogol di Pigozzi su tiro di Bongiorni, poi all’8’ un calcio rigore trasformato da Calisti ed al 12’ un contropiede di Barozzi che manda in gol il capitano Colombo e dopo dodici minuti gli emiliani si trovano sotto di tre gol, letteralmente ghiacciati dai grigi.Al 21’ Sena con un tiro al volo, in area, accorcia le distanze per la Reggiana, mentre la quarta e definitiva rete del 4 a 1 per l’Alessandria arriva nella ripresa al 63’ con un pregevole goal del “gioiellino” grigio Barozzi.
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