Moreno Longo, allenatore dell’Alessandria, ha rilasciato un’intervista a Gianlucadimarzio.com in cui ha ripercorso le sue tappe alla guida dei Grigi.
“In tanti rimasero sorpresi… ‘ma come qualche mese fa stavi in A al Toro e ora vai in C in una squadra che è a metà classifica!?’ Parole e basta. Perché nella vita conta altro, almeno per me. Si deve accendere quella scintilla. Devo vedere rosso, come il Toro. Quando mi ha chiamato l’Alessandria è scattata subito, oltre i soldi e la categoria. Nella vita devi avere coraggio se vuoi far qualcosa di unico. Non c’è altra soluzione.
Noi ce lo abbiamo avuto, abbiamo sfiorato l’impresa, poi prima della partita decisiva di Como il Covid ci ha tagliato le gambe. Ricordo il giorno dopo, un confronto di cinque minuti con i ragazzi nello spogliatoio… ‘Ora state male, come sto male anch’io. Ma se trasformate questo dolore in energia, ce la faremo…’. Usciti da lì, vedendo il sangue nei loro occhi, ho capito che avremmo vinto i playoff e saremmo andati in Serie B.
Voglio vedere lottare e fare un metro in più dell’avversario. I tifosi lo sanno e ci apprezzano, oltre il risultato. Siamo giovani, ci sono squadre fortissime, ma noi vogliamo esserci e vogliamo farci sentire. Sarà il lavoro a indicarci la via. Quella di proporre, di accettare l’uno contro uno anche se sono più forti di noi e di fare un gol in più di loro.”