Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
22-09-2013 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Castiglione FC 4 - 1 (2 - 1)
RETI: 19. Valentini M.[A], 31. Taddei R.[A], 59. Rantier J.[A], 81. Cavalli G.[A] 21. Curcio [Ca]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Mariotti Alessio, Viviani Federico, Cammaroto Vincenzo, Spighi Mirco, Cavalli Gabriele [86. Tanaglia Filippo], Valentini Michele [91. Caciagli Simone], Mora Luca, Taddei Riccardo [82. Marconi Michele], Scotto Luigi, Rantier Julien A disp.:Pappaianni Lenzi Andrea, Romano Dario, Sabato Roberto, (P) Servili Andrea All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
CASTIGLIONE FC: Iali, Gambaretti [82. Dal Compare], Ruffini, Patacchiola, Pini, Cafferata [61. Colonetti], Mangili, Severi, Chiazzolino, Curcio, Rossi [60. Maccabiti]. A disp.: Bonato, Zaro, Vignali, Munarini. All. Ciulli Lorenzo

Arbitro: Pillitteri Luigi (Palermo) [Sangiorgio, Pancaldo Trifirò]
Note
Ammoniti: 20. Valentini [A], 28. Chiazzolino [C], 80. Gambaretti [C]. Angoli: 4-4. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1.000 (427 paganti, 540 abbonati) Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
In un Moccagatta dal manto erboso finalmente decente, i grigi colgono la prima vittoria stagionale: col Castiglione un successo convincente nel punteggio (4-1) e, per lunghi tratti, anche nel gioco. In più, due delle quattro marcature sono «gemme» degne della serie A. Qualcosa da rivedere comunque c’è, lo sottolinea lo stesso allenatore dell’Alessandria nel dopo partita: «Il gol al passivo era evitabile, siamo rientrati male sulla punizione e c’è stata poca attenzione - dice Egidio Notaristefano -. Però sono contento, il nuovo modulo ci ha dato soddisfazioni». In avvio il tecnico conferma Scotto punta avanzata, supportato da Rantier e Tadde, mentre nel Castiglione Ciulli preferisce Rossi a Maccabiti, portando a quattro il numero degli ex grigi in campo da titolari. I mantovani sono sornioni per un quarto d’ora, aspettano e poi ripartono con un efficace Chiazzolino. La partita si mette sul binario giusto per i grigi, che alla prima occasione sbloccano il risultato: Taddei si conquista di furbizia la palla e poi la lavora bene sulla destra, sul suo cross Valentini è preciso nella battuta al volo (18’). Neanche il tempo di gioire ed il Castiglione pareggia mettendo a nudo un vecchio problema dei mandrogni: al 20’ da calcio di punizione palla a Gambaretti, testa per Curcio che batte Poluzzi con una mezza girata, grazie anche a una difesa di casa sonnecchiante. Nel momento in cui i grigi sembrano aver accusato la botta Taddei regala il gol del vantaggio con una prodezza balistica: controllo e tiro dal limite dell’area con palla a scendere che non dà scampo a Iali proteso in tuffo all'indietro. Alessandria meglio sulla corsia di destra dove Spighi copre praticamente tutta la fascia; meno incisività sull’out di sinistra dove Mora ha tendenza ad accentrarsi non trovandosi però la palla sul piede buono quando deve provare la conclusione dal limite. Nella ripresa i grigi lasciano la supremazia territoriale agli ospiti ma a ridosso del quarto d’ora mettono al sicuro il risultato. Taddei si guadagna con mestiere ed intelligenza una punizione dal limite: esegue Rantier che lascia di sasso il portiere. Forte del doppio vantaggio l’Alessandria si concede qualche giocata ad effetto sfiorando il quarto gol con Rantier. Nonostante qualche amnesia difensiva (vedasi alla mezz'ora su Colonetti di testa) al 35’ il quarto sigillo su rigore di Cavalli: esce poi Taddei e tutto lo stadio gli tributa un giusto applauso. Nel finale Poluzzi si merita un coro per due parate decisive. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) LA METAMORFOSI DEI GRIGI Non solo questione di modulo, ma certo il tridente ha aumentato la consistenza offensiva Attilio Tesser? Giancarlo Camolese? Se avete altri nomi alla lista degli ‘ospiti interessati’ sugli spalti del ‘Moccagatta’ siete pregati di aggiungerli. C’è chi giura di aver visto l’uno, l’altro, tutti e due, anche qualcuno in più. Se c’erano, si sono goduti la più bella Alessandria della stagione e hanno applaudito due gol come se pochissimi, non solo in questa categoria. Soprattutto, hanno assistito a quella che dovrebbe essere la gara della svolta. Anzi, che deve esserlo. Perché, scusate, chi l’ha detto che cambiare non serve se gli attori sono gli stessi? Serve, eccome, anche se Egidio Notaristefano è convinto che non è solo questione di modulo e di interpreti, ma soprattutto di interpretazione. Opinione che si può anche condividere: l’Alessandria che volta pagina lo fa con il tridente, è vero, che aumenta il peso offensivo, ma lo fa anche rischiando davvero poco, a parte una amnesia difensiva, e non solo della difesa, da cui nasce il momentaneo pareggio del Castiglione. Però è fuori discussione che il 3-5-2 aveva un po’ appiattito i Grigi, piuttosto monotoni e, anche, molto prevedibili. E, invece, il 3-4-3, anche senza trequartista, inutile con un avversario che si è presentato proprio con il 3-5-2, ha reso spumeggiante il gioco, quattro gol segnati, almeno altrettanti sfiorati, anche un palo colpito da Rantier. Soprattutto, e questo può essere la vera svolta, la consapevolezza della propria forza, che è aumentata minuto dopo minuto, ad ogni rete sempre di più, come se, piano piano, tutti i giocatori si fossero liberati dalle scorie della brutta partenza, i due pareggi e la sconfitta, poca gloria anche in Coppa Italia e, forse, inconsciamente, dal dubbio sulla effettiva consistenza di un gruppo costruito per un campionato di vertice, che invece faticava oltre ogni previsione. Taddei dipendenti? _ L’assist nell’azione del primo gol, una rete di rara bellezza, qualità e intelligenza per riportare subito i Grigi avanti. E la punizione, conquistata con malizia e intelligenza, per il 3-1 che, di fatto, chiude i conti e taglia le gambe al Castiglione. C’è molto Taddei in questa vittoria, ma da qui a pensare che la squadra dipenda solo da un singolo sarebbe molto riduttivo. Certo, il talento e la classe di ‘re Riccardo non si discutono, però la vittoria di domenica è, anzitutto, del collettivo. Cioè del contributo di tutti: non si sarebbe vinto, giocando bene, senza il tridente, certo, senza le invenzioni di Taddei e Rantier e senza l’istinto di Scotto (che dovrebbe sforzarsi di metterlo più al servizio della squadra). Ma anche senza il sacrificio dei due esterni, fondamentali nella spinta, ma anche altrettanto utili in copertura. Eccellente anche la ‘cerniera’ a sinistra, con Cammaroto e Mora: buoni i sincronismi, tutte le volte che il difensore ha alzato il suo raggio di azione, il compagno ha coperto gli spazi. I tre dietro si sono visti poco perché hanno neutralizzato molto: ci sono ancora amnesie da eliminare, di squadra e non di reparto, come nell'azione del momentaneo pareggio, ma la sensazione di una maggiore solidità dietro è stata via via più netta. Anche questo risultato non delle invenzione di uno, ma dell’atteggiamento di tutti. Perché se il modulo conta, e siamo convinti che conti, altrettanto fa la testa. Con questi quattro gol più leggera, liberata dal peso di dover dimostrare che l’Alessandria è squadra da vertice. Chi era al ‘Moccagatta’ - un migliaio, un po’ pochi -lo ha capito. E, ora, aspetta conferme, già dalla trasferta in casa della capolista. Perché la bellezza non cerca trucchi di giornata. Vuole continuità (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Alessandria - Castiglione 4-1 Bellaria Igea M. - Bra 2-0 Cuneo - Bassano V. 1-0 Delta P. Tolle - Santarcangelo 1-1 Forlì - Mantova 2-2 Real Vicenza - Monza 1-0 Rimini - Renate 1-0 Spal 2013 - Torres 1-1 V.Vecomp VR - Pergolettese 0-0 CLASSIFICA: Real Vicenza p.9; Pergolettese 8; Rimini, Cuneo, Forli, Bassano V. 7; Delta Porto Tolle 6 V.Vecomp Verona 6; Alessandria, Bellaria Igea M., Monza, Santarcangelo, Renate 5; Spal 2013 3; Torres, Mantova, Castiglione 2; Bra 1. MARCATORI: 6 reti: Alessandro (1, Real Vicenza). 5: Nicastro (Rimini). 3: Pietribiasi (Bassano); Tonelli (Forli’); Varricchio (1, Spal). Il punto sul campuonato Cambia ancora la vetta della classifica con il Real Vicenza da solo al comando dopo aver regolato, con il solito Alessandro, anche il Monza: la matricola veneta ha il miglior attacco della categoria con 10 reti. Alle sue spalle, mentre la Pergolettese impatta sul difficile campo (a Legnago) della Virtus Verona, si segnalano per vittorie importanti e di misura il Rimini e soprattutto il Cuneo, che non vinceva una partita di campionato in casa dal 22 dicembre 2012: il Bassano però ha fallito un rigore con Berrettoni al 20' del primo tempo (parato dall'ottimo Anacoura) in una gara con due espulsi e dieci ammoniti. Bene anche il Bellaria che grazie ai suoi stranieri ha regolato il fanalino di coda Bra. Ancora colpi di scena per il Mantova, che ha pareggiato a Forlì. (La Gazzetta Dello Sport)