Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
14-01-1990 - Giornata: 17 - Lucca - Porta Elisa


Lucchese Libertas AS - Alessandria Calcio US 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 3. Paci [Lu] , 21. Simonetta [Lu] , 68. Paci [Lu]

Alessandria Calcio US Conti Roberto, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Fogli Roberto, Manetti Maurizio, Lazzarini Marco, Riccitelli Onesto, Briata Roberto, Mazzeo Lorenzo, Carrara Marco [46. Mariani Stefano], Tortora Giuseppe [22. Briaschi (II) Alberto] A disp.:(P) Caniato Massimiliano Giovanni, Fiori Francesco, Sereni Simone All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS AS: Pinna, Vignini, Fiondella, Pascucci, Monaco, Montanari, Salvi [54. Di Stefano], Giusti, Paci, Donatelli, Simonetta. A disp.: Tavoletti, Russo, Bianchi. All.: Orrico Corrado

Arbitro: Bettin Roberto (Padova)
Note
Espulso 85. Vignini [L]. Ammoniti Manetti [L]; Donatelli [L]; Tortora [A]; Chiti [A] Angoli: 4-2 Spettatori: 5.000 circa. Giornata di sole Inizio gara ore 14.30

Commento
La Lucchese non ha difficoltà a battere nettamente i grigi di Melani: 3-0 GOL-LAMPO, L'ALESSANDRIA VA KO Va a bersaglio Paci al 2' che replica al 72', la terza rete è di Simonetta al 28': espulso Vigninì Di fronte ad una super Lucchese che ha speso quasi cinque miliardi per allestire una squadra in grado di puntare alla promozione in serie B, l'Alessandria è stata costretta a issare bandiera bianca: proprio non ce l'ha fatta. Non è bastata la tradizione favorevole ai grigi per uscire imbattuti dal «Porta Elisa». Infatti nel bilancio complessivo dei 26 precedenti confronti dal lontano 1922, l'Alessandria si era imposta 15 volte perdendo soltanto sette confronti e pareggiandone quattro. A disilludere i pochi ma coraggiosi tifosi alessandrini presenti allo stadio lucchese, ci ha pensato dopo appena 3 minuti l'ex attaccante Roberto Paci cannoniere dei grigi nel campionato di C2 '82-83. «Un incontro già segnato dal destino — commentano alcuni sportivi che hanno raggiunto Lucca in treno —. Dopo il gollampo di Paci è arrivato intorno alla mezz'ora il raddoppio di Simonetta e la partita si è chiusa nel primo tempo». Ed ha concluso: «La ripresa è stata praticamente inutile tanto era chiarissimo il divario tecnico esistente tra le due formazioni scese in campo». Certamente contro la sua ex squadra (allenata fino a due stagioni fa) mister Renzo Melani preferiva opporre un'Alessandria più concreta ed in salute. Invece l'assenza di uomini cardine a centrocampo quali gli esperti De Gradi e Sacchetti e la non perfetta condizione fisica dell'ex senese Mariani in campo nei secondi 45', ha impedito alla compagine «mandrogna» di controbattere le offensive dei padroni di casa. Con gli uomini contati l'allenatore Renzo Melani, di fronte al suo ex pubblico, ha cercato an¬ che soluzioni tattiche alternative per attenuare la pressione dei rossoneri attualmente i più in forma del girone A. «Troppo forte la Lucchese per un'Alessandria che chiaramente denuncia limiti — ha detto'Gianfranco Foco del club grigi S. Michele —. E pensare che i toscani hanno concluso a rete quattro volte segnando in tre occasioni. Inoltre in almeno due gol ancora a Lucca si sono mostrate altrettante ingenuità puntualmente punite da avversari più astuti. Il cammino verso la salvezza ora appare sempre più difficile». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) I GRIGI AIUTANO LA FORTE LUCCHESE A DILAGARE La partita dura 180 secondi Una palla non coperta su calcio di punizione spiana la strada al primo gol dei padroni di casa — La squadra di Melani non tira una sola volta in porta Centottanta secondi. Questo il tempo di resistenza del bunker (?) alessandrino al Porta Elisa di Lucca. Una partita sulla quale, a risultato acquisito, si può dire: io l’avevo previsto. Ma che avvenisse così in fretta certo no. E’ bastata la nuova, grave disattenzione su un calcio di punizione a favore degli avversari per spianare la strada alta Lucchese. Un favore di cui una squadra di quel genere non ha certo bisogno. Siamo al 3’. Briata stende Monaco al limite dell’area. L’arbitro fischia la punizione con nessun grigio che si ricordi di andare a coprire il pallone. I rossoneri battono subito - uno schema da sempre riprovato in allenamento, diranno più tardi negli spogliatoi - con palla a Paci. Il cannoniere si libera dal limite dell’area e lascia partire un rasoterra che lemme lemme si infila alta sinistra di Conti colpevolmente in ritardo. Il centravanti rossonero concederà il bis al 72’, con un’azione fotocopia. Dal limite mette fuori tempo Manetti con un movimento elegante e lascia partire un nuovo rasoterra, anche questa volta non irresistibile, che trafigge un Conti nuovamente sorpreso. In mezzo il raddoppio di Simonetta - al 28’, palla rubata in area con la difesa alessandrina a guardare e tiro che non lascia scampo a Conti - e tanta, troppa Lucchese. Non andate a cercare in queste righe azioni degne di rilievo dell’Alessandria. Non ne trovereste traccia. I grigi, in novanta minuti, non hanno effettuato un solo tiro. Non diciamo nello specchio delta porta', ma neppure dalle parti di Pinna, che ha passato una domenica di tutto riposo. Troppo decimata l’Alessandria dalle assenze - Sacchetti e De Gradi fuori, Caniato e Fiori in panchina per onore di firma e diversi elementi, come Carrara e Tortora, ancora da recuperare appieno - e troppo forte la Lucchese, uno splendido complesso portato alta perfezione da Orrico. Domenica i rossoneri non hanno lasciato l’iniziativa al- l’Alessandria. Si è sempre giocato nella tre quarti grigia con Paci e Simonetta di punta a far ammattire Manetti e Chiti, Salvi pronto a svariare sulle fasce a dispetto dell’età - e quanti rimpianti per il suo mancato arrivo in grigio... -, e Donatelli pronto a sostenerlo in appoggio. A centrocampo Monaco e Giusti su tutti a tamponare e impedire ai grigi di ragionare. La difesa schierata a zona, con Montanari e Pascucci implacabili centrali e Vignini e Fiondella a imperversare nei corridoi d’ala, non ha lasciato neppure una possibilità all’Alessandria di farsi avanti. Per i grigi una lezione sonora contro una formazione in grande crescita che, oltre alle tre reti, ha anche scheggiato la traversa con un gran sinistro di Vignini dal limite ( 26’ ) e tenuto sempre in apprensione la retroguardia alessandrina con triangolazioni veloci al centro e sulle fasce. Una squadra che si permette di tenere in panchina Bruni e Russo e con Brondi infortunato...Da parte alessandrina non c’è stata la benché minima reazione a tale situazione. Troppa la paura quando si aveva il pallone tra i piedi, ancora troppe le indecisioni e i movimenti sbagliati senza il possesso palla e ancora troppo, non ce ne voglia nessuno, gli assenti e i giocatori fuori forma. Le chiameranno lamentele- dice Metani negli spogliatoi - , ma con una squadra come lamia in queste condizioni si sapeva già in partenza che non ci sarebbe stato confronto. Troppo forte la Lucchese, ricchissima di grosse individualità. Quando Orrico fa un cambio non te ne accorgi: giocano tutti allo stesso livello. Io, invece, mi sono presentato a questa sfida con una squadra ancora una volta decimata. Carrara e Tortora non ce l’hanno fatta a finire la gara, altri non si sono neppure cambiati. C’è comunque una nota positiva, il recupero di Mariani. Il ragazzo ha assorbito bene le botte prese’ho visto reattivo sullo scatto. In questo momento sarà un recupero importantissimo per la squadra». Conti ha avuto una giornataccia...«E' vero - ammette il mister -. Dopo le bella prova di domenica contro il Prato, oggi (domenica n.d.r.) ha avuto una prestazione infelice», anche se Metani fa capire che questo c’entra poco con l’andamento generale negativo. Per lei un ritorno quasi trionfale a Lucca. Tutti in piedi nello stadio ad applaudirla e chiamarla prima dell’inizio e ancora in tanti ad attenderla fuori per salutarla. Che effetto le ha fatto? «E 'stata una cosa molto bella - rivela Metani, quasi commosso. Questo è il vero calcio e mi fa piacere. Come mi ha fatto piacere che dopo di me i tifosi abbiano chiamato Orrico: io sono il passato, lui è il presente». E il presente di Metani si chiama soprattutto Alessandria. Domenica, mentre le altre squadre si godranno un turno di riposo in attesa del girone di ritorno, i grigi torneranno in campo per un recupero con il Vicenza già da ultima spiaggia. La sconfitta con la Lucchese era preventivabile. Due punti contro una diretta avversaria sono vitali. Per la classifica e per dimostrare che la squadra è viva. (Il Piccolo - Sandro Bocchio) RISULTATI: Chievo – Arezzo 3-1 Derthona – Piacenza 2-2 Empoli – Venezia 2-0 Modena – Casale 2-0 Montevarchi – Carpi 2-1 Prato – L.R. Vicenza 1-0 Spezia – Mantova 3-1 Trento – Carrarese 0-0 CLASSIFICA: Modena 24; Venezia, Lucchese 23; Chievo 22; Empoli 21; Piacenza, Carpi, Spezia 18; Mantova, Carrarese 15; Arezzo, Prato, Alessandria* 14; Casale, Montevarchi, L.R. Vicenza, Trento 13; Derthona 12; Una gara in meno MARCATORI: 11 RETI: Cornacchini (Piacenza) 10 RETI: Fiorio (Chievo) 9 RETI: Paci (Lucchese) 8 RETI: Nitti (Modena) 7 RETI: Bonaldi (Modena) Carboni (Montevarchi) 6 RETI: Tovalieri (Arezzo), Folli (Chievo), Vignola (Empoli) Il punto sul campionato Quinta sconfitta consecutiva per il Casale contro il Modena che grazie al successo ottenuto sui nero stellati e alla contemporanea sconfitta del Venezia a Empoli ha conquistato il titolo di campione d’inverno. L’Empoli ha cominciato a raccogliere i frutti della cura Montefusco avendo avuto ragione della ex capolista Venezia che ha subito la quarta sconfitta del torneo: due gol, uno per tempo, siglati da Donodan, autorete e Caccia. Buon spettacolo di gioco e buon pareggio che alla fine ha accontentato le due squadre: è successo tutto nel secondo tempo a Tortona nel match che vedeva opposti i locali al Piacenza: le reti sono state segnate nel giro di un quarto d’ora e l’arbitro ha assegnato due rigori.