Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1975/1976
Serie C
07-12-1975 - Giornata: 13 - Chioggia - Aldo e Dino Ballarin


Union Clodiasottomarina FBC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 67. Basili [Un] , 70. Skoglund G. [Un]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Di Brino Marcello, Maggioni Gian Luigi, Reja Edoardo, Colombo Antonio, Borghi Ambrogio, Giani Pierluigi, Pillon Giuseppe [68. Marullo Michele], Baisi Sergio Pietro, Vanara Elio, Frigerio Emilio A disp.:Cazzola Fabio, (P) Favot Sergio All.: Viviani Franco

Formazione avversaria
UNION CLODIASOTTOMARINA FBC: Rado, Lomonte, Visentin, Tassara, Biasio,Varnier, Basili, Flora [46 Canduzzi], Pin, Monari, Skoglund Giorgio. A disp.: Fongaro, Serami All.: Fongaro Livio

Arbitro: Ballerini Egidio (La Spezia)
Note
Espulso 89. Baisi [A]. Ammoniti: Vanara [A]; Colombo [A]; Biasio [U]; Reja [A] Spettatori: 2000 Inizio gara ore 14.30

Commento
BAISI BUCA E IL CLODIA SILURA LA BARCA ALESSANDRINA L’undici grigio, privo di Dolso, ha ceduto alla distanza ai veneti, passati in vantaggio dopo avere rischiato la beffa © La squadra inferiore all’attesa ha avuto due sole occasioni per andare in gol © La compagine attraversa un periodo psicologicamente difficile, ma Viviani continua a sperare © Arriva il Venezia, ’’bestia nera” dei mandrogni © L’ultima sconfitta dei lagunari risale ad undici anni orsono Come un gigante dai piedi di argilla, l’Orso grigio sta sbriciolandosi con li trascorrere delle giornate. I tentativi di mister Viviani di tamponare le falle, le- crepe con tanta buona volontà si infrangono contro la realtà di una situazione tutt’altro che florida. L’Alessandria è squadra di centro classifica se riesce a sfruttare lo slancio dilettantistico dei giovani sostenuti dagli anziani, in caso contrario l’impalcatura vacilla e il complesso si trasforma lasciando intravedere grossi punti interrogativi. La sconfitta di Clodiasottomarina ha definitivamente annullato ogni illusione, i sogni sono sfumati: Colombo e compagni dovranno lottare a denti stretti per mantenersi al di sopra della mischia della bassa classifica. La squadra del giorno di stampo alessandrino è la Juniorcasale, l’Alessandria ha abdicato dal ruolo di primattrice. I se i ma chiamati a giusstificare la quarta sconfitta i» trasferta lasciano il tempo che trovano, inutile illuderci ulteriormente. Franco Viviani con una carica degna dei profeti che predicavano nel deserto ha battuto ogni strada per mantenere l’undici in una posizione di classifica degna delle tradizioni, forse riuscirà, ma dalle ambizioni di primato al ruolo di comparsa il passo è grande, difficilmente assimilabile dagli sportivi abituati a tifare per una squadra che in serie C riusciva a farsi rispettare, a battersi con le grandi ad armi pari. L'Alessandria reduce dai ben noti travagli deve accontentarsi di vivere mediocremente alla giornata augurandosi di giungere al traguardo di giugno senza ulteriori complicazioni. La tredicesima giornata di andata ha segnato l'investitura definitiva del Monza vittorioso a Mantova e il rilancio dei nerostellati che, battendo il coriaceo Padova, occupano la seconda posizione unitamente all’Udinese. La prossima domenica friulani e casalesi affrontandosi al ’’Moretti” avranno la possibilità di misurare quanto realmente valgono. I grigi battuti a Sottomarina viaggiano con una media inglese assai eloquente, meno sei, il dato è indicativo più di ogni altro commento. Le undici reti messe a segno e le altrettante subite indicano chiaramente i punti deboli della compagine ricostruita ad ottobre dopo la clamorosa cessione di Pozzani, Maldera, Valdinoci. Corigliano, Pulitelli, Biloni. Ridimensionata con l’innesto di due giovani, Giani e Frigerio la squadra è riuscita a risollevarsi, a mantenere viva la fiammella sotto la spinta di alcuni risultati utili. Il pareggio di Vercelli e la sconfitta di Clodiasottomarina sono giunti a determinare, in modo non equivoco, le possibilità della compagine buona in difesa, discreta a centrocampo quando dispone di Dolso, nulla e evanescente in fase di conclusione. E’ un discorso che si trascina dall’inizio del campionato, destinato a ripetersi nei prossimi mesi se la società continuerà a fare orecchio da mercante ignorando la necessità urgente di innestare un giocatore d’esperienza, un bomber che sappia sfruttare adeguatamente il lavoro dei centrocampisti. Si era parlato nelle scorse settimane di Campanini, l’ex dell’Ascoli, ma il discorso pare essersi arenato. Il’’vecio” disposto a trasferirsi ad Alessandria pare abbia cambiato idea preferendo trovarsi un’occupazione e una squadra vicino a casa. li dialogo è aperto, ma la venuta di Campanini pare ormai da... cestinarsi. Analizziamo sulla scorta dei commenti del lunedì l’esibizione dell’Alessandria nell’ultima trasferta incominciando dalla ’’Gazzetta del Popolo”: «... quello della poca penetrazione della punta centrale è uno dei difetti dell’Alessandria, che vicino al gol è arrivata due volte, quando il Clodia ha rallentano la pressione, con il terzino Di Brino, mentre soltanto una volta con Baisi è arrivato a concludere su cross di Reja. Poco per non dire niente, se riferito all’Alessandria, che comunque come questa sconfitta dovrà rivedere le sue aspirazioni. Senz’altro non è squadra da contendere il primato al Monza, già troppo lontano. Nemmeno con un regista come Dolso, oggi fuori per un infortunio d’allenamento ». Leggiamo quanto scrive ’’Stampa sera”: « L’impressione che dà l’Alessandria è di un gigante a confronto con gli gnomi: subito incute timore riverenziale e paura poi, a prenderne le misure, la confidenza viene facile e spontanea. Insomma il mostro che dovrebbe essere solido e granitico rivela la sua struttura d'argilla. Trema oppure balla, ma la musica la suonano gli altri... L’Alessandria soffre il ritmo della serie C: non si c ancora abituata e stenterà anche in futuro a tenere il passo di certe squadrette che hanno nella velocità e nella foga le loro armi più efficaci ». Sullo stesso metro il commento del corrispondente della ’’Gazzetta dello sport”: « .. .solo sul finire dell ’incontro Frigerio, unico attaccante ad avere messo in qualche relativa difficoltà la retroguardia locale, ha tentato la conclusione, ma ormai non aveva più la lucidità necessaria imitato con pari risultato da Di Brino gran corridore, ma annebbiato nell’unica occasione favorevole. 11 Sottomarina ha avuto soprattutto il merito di non innervosirsi più del lecito anche se qualche scontro pesante vi è stato, per il gol annullato, e senza volere strafare ha gradatamente chiuso gli ospiti nella loro area di rigore bersagliando Zanier da tutte le posizioni ». Concludiamo con ’Tuttosport”: « Il risultato positivo del Clodia appare maggiormente significativo se si considera che l’Alessandria ha uomini prestanti fisicamente e tecnicamente dotati, che praticano un ottimo foot-ba.ll ». Dall’esame critico degli... altri traspare evidente un dato basilare: l’Alessandria è temuta e rispettata (inizialmente) più per il blasone che la precede. Sul piano pratico i grigi pur battendosi con decisa volontà faticano ad ingranare la marcia, a contenere le sfuriate avversarie e, quel che è serio, faticano tremendamente ad andare in gol. L’Alessandria si è schierata a Sottomarina priva del regista Dolso ed il centrocampo ne ha sofferto nonostante l’ammirevole impegno di Elio Vanara. Arrigo infortunatosi ad un ginocchio nell’allenamento di giovedì, per l’economia del complesso è un cardine insostituibile come Colombo per il pacchetto difensivo. Orfano il complesso della niente il discorso diviene difficile, incomprensibile. Costretti a difendersi invece di attaccare gli ospiti sono riusciti ad andare al riposo a reti inviolate. Il crollo è avvenuto nella ripresa quando Baisi ha fallito di testa un ottimo suggerimento di Reja. Le punte soffrono maledettamente la... porta con il risultati di restare nella maggioranza dei casi a bocca asciutta. Il centravanti Baisi perduta la caratteristica di uomo gol si dà un gran da fare per impostare, per creare il corridoio, ma nessuno è in grado di ghermire la sfera. L’unica punta vera è Frigerio, troppo solo per trovare la verve necessaria a sbloccare il risultato. Costretto a muoversi in aree sempre gremitissime l’ex comasco finisce con lo smarrire la lucidità d'idea. Resta Giani, ma il giovane pare soffrire a sua volta della psicosi che domina gli avanti alessandrini. Mancando il centrocampo e una spinta offensiva decente, il peso grava unicamente sulla difesa costretta a svolgere una mole di lavoro massacrante per tentare di evitare la frana. Dal naufragio generale si sono salvati in pochi: Zanier lasciatosi ’’pescare” in occasione della prima marcatura dai veneti c Reja. Il centrocampista ha lavorato con una grinta encomiabile per tentare di tamponare i vuoti, per impostare l'alleggerimento. L’alessandrino ripresosi dall'infortunio cammina a pieno regime, ma è troppo solo per riuscire a trasformare una compagine che ha i nervi tutt'altro che saldi. Gli arbitri da qualche tempo colpiscono a raffica con il risultato di aggravare il momento tutt'altro che felice. Colombo e Borghi hanno giostrato con il consueto puntiglio pur senza brillare di luce propria: è difficile nei momenti difficili emergere dalla mischia, gettare il cuore oltre lo...steccato. Cinque undicesimi della squadra grigia sono stati al disotto dello standard e altri tre hanno giocato senza infamia e senza lode. E’ il caso di Di Brino puntiglioso, ma incapace di concretizzare a rete le occasioni che si presentano durante i novanta minuti di gioco. Maggioni alle prese con un’attaccante veloce e scorbutico si è salvato ricorrendo sovente alle mani per impedirne lo slancio verso la rete di Zanier. Complessivamente un esordio tutt'altro che entusiasmante. Sullo stesso metro, ad eccezione di Vanara, i compagni della prima linea. « Si è giocato al di sotto delle precedenti trasferte — ammette Franco Viviani — con il risultato noto. Il forfait di Dolso si è sentito in misura maggiore del previsto. Con Arrigo in squadra il centrocampo è omogeneo perchè oltre a tamponare le iniziative dell’avversario, imposta il contropiede. Ad essere sincero sono rammaricato ». La squadra pur riuscendo a frenare lo slancio dell’antagonista fatica enormemente a trovare la via della rete. « Occasioni da gol ne abbiamo avute due: la prima Baisi, la seconda Di Brino. II centravanti >un minuto prima che il Clodiasottomarina si portasse in vantaggio ha mancato di un soffio la conclusione su preciso suggerimento di Reja. Nel calcio gli errori si pagano pesantemente. Nello spazio di un minuto il risultato si è capovolto a nostro svantaggio. I padroni di casa invece sono riusciti a sfruttare le occasioni — con un pizzico di fortuna — presentatesi durante la partita. Frigerio era troppo isolato per pretendere qualcosa di più: disponessi di Galassi il discorso potrebbe essere diverso». D’accordo mister, ma i risultati sono quelli che contano. La classifica è tutt’altro che soddisfacente se guardiamo verso l’alto: il Monza a quota 22 è imprendibile; Udinese e Juniorcasale sono quattro gradini più in alto. « Il successo dei monzesi ha fatto crollare le ultime illusioni: la capolista è imprendibile. Pensavo ad un cedimento invece la compagine tiene saldamente. Proseguiremo tenendo d’occhio i ’’cugini” e i bianconeri: il vantaggio è tutt’altro che incolmabile. Archiviata la promozione l’Alessandria resterà una compagine dal gioco dignitoso. capace di fare tremare qualche grande. Sono convinto di riuscire a fare qualcosa di buono. Attraversiamo un periodo psicologicamente difficile — continua Viviani — dal quale si deve uscirne al più presto, senza indugio. La squadra sinora ha dimostrato di avere un grande carattere, emergendo nei momenti critici. Perchè non dovrebbe proseguire con lo stesso entusiasmo? L’ho detto: punteremo sui giovani — alcuni elementi sono interessanti — cercando di guadagnare punti per mantenerci in una posizione di tranquillità. I tifosi devono concederci fiducia: spero nella carica proveniente da questi ultimi; senza l’apporto degli sportivi il calcio perde gran parte della sua bellezza, il Campionato darà ancora delle soddisfazioni, domani si vedrà ». Il discorso del tecnico resta improntato ad un ragionato ottimismo. L’allenatore giunto ad Alessandria a "frittata compiuta” è riuscito sin’ora a raggranellare preziosi punti, a fornire un contributo notevole per evitare un tracollo dato per imminente. Le colpe per quanto sta accadendo sono da ricercarsi — come lo sportivo sa — in altra direzione. Sul momento la preoccupazione deriva dal domani, dalla prossima stagione agonistica. Le intenzioni del presidente Paolo Sacco restano avvolte nel più fitto mistero tanto da scoraggiare qualsiasi pronostico. La gestione si aggraverà stante il disinteresse dello sportivo: gli ultimi incassi sono eloquenti. Impossibile tirare le somme né avventurarci in previsioni. Domenica giunge al Moccagatta il più tradizionale degli avversari. La tradizione nei nero verdi è granitica, si perde nella notte dei tempi. L'ultimo successo alessandrino la Moccagatta risale esattamente ad undici anni orsono. I grigi in serie B affrontarono il 26 marzo 1964 i lagunari piegandoli con un punteggio rotondo: 3-1. Realizzarono Vitali (attuale direttore sportivo del Milan), Sogliano (direttore sportivo del Varese) e Bottini I. L’Alessandria si schierò con Nobili, Carlini, Magnifico, Migliavacca, Tenente, Sondili; Cesana, Vitali, Bottini I, Bettini li, Sogliano. Da quei lontano giorno i mandrogni non riuscirono a fare piegare le ginocchia ai lagunari. Riuscirà l’undici di Viviani a rompere l’incantesimo? Sarebbe una grossa soddisfazione visti i precedenti. Per il tecnico ed i giocatori la possibilità di spezzare un incantesimo che dura da troppi anni e che neppure la formazione di Ballacci riuscì ad annullare. L’Alessandria domenica lotta contro il Venezia e la tradizione: il successo stavolta vale doppio. La speranza di una impennata riuscirà a convogliare verso il Moccagatta un buon pubblico? Il vecchio orso ha bisogno del sostegno dei tifosi, dell'incitamento per uscire dalle secche di una stagione tra le più disgraziate della sua lunga esistenza. Sfumata la possibilità di sperare nel sollecito ritorno tra i Cadetti non resta che affidarsi alle soddisfazioni spicciole in attesa dei tempi migliori. (Il Piccolo - Il Gattopardo) CHIOGGIA: STOP ALL'ALESSANDRIA L'impressione che dà l'Alessandria è di un gigante a confrontò con degli gnomi: subito incute timore riverenziale e paura poi, a prenderne le misure, la confidenza viene facile e spontanea, allora si scopre che il temibile avversario è una pasta di santo, pure simpatico. Insomma, il mostro che dovrebbe essere solido e granitico rivela la sua struttura d'argilla. Trema oppure balla, ma la musica la suonano gli altri. «Possibile — chiedono alla fine della partita — che una squadra cosi blasonata debba farsi infilare tanfo ingenuamente?». La risposta sincera viene proprio da mister Viviani: « Cari amici, il blasone si stinge anche nelle famiglie più nobili: o si cambia o si' rattoppa. L'Alessandria ha "preferito" questo secondo metodo». a volere interpretare la sconfitta, a riesaminarne i motivi si corre il rischio di ripetere cose note. L'Alessandria soffre il ritmo della C; non ci si è ancora abituata e stenterà anche in fu-, turo a tenere le dovute distanze da certe squadrette, che hanno nella velocità e nella foga le loro uniche, ma evidentemente anche efficaci armi di difesa. Oggi, a Chioggia,' mancava una prima stella come Dolso. Onestamente la sua assenza è di quelle che. pesano e infatti si è fatta parecchio sentire. Col passare del minuti sembrava che lo spettro di Dolso girovagasse per il campo: chi si trovava in possesso di palla cercava inutilmente un riferimento preciso, un soccorso puntuale per sbrigare situazioni sempre più caotiche. Tutto inutile: lì c'erano solo generosi cursori (Vavara) o larve (Giani). L'inizio, manco a dirlo, è dell'Alessandria: gioco essenziale, aperture sapienti sulle ali, fiondate improvvise per Baisi e Frigerio, il migliore per determinazione e mobilità. Al contrario il Clodia balbetta calcio, si rinchiude nella propria metà campo, sembra grato agli avversari di non voler infierire con troppa crudeltà. Al 14' l'arbitro annulla giustamente un gol di Basili. In area di rigore Borghi alleggerisce invitando Zanier con un rasoterra innocuo, il portiere si fa incontro ma il pallone gli rotola in mezzo alle gambe. Recupera Sa-, sili che nell'accompagnare in rete carica, violentemente Di Brino. 65': a porta vuota Baisi manca la deviazione su crosso dal fondo di Uefa. Al 67' il Clodiasottomarina passa in vantaggio: sulla destra Monari batte il calcio d'angolo a mezz'altezza, davanti a Zanier, Basili in tuffo insacca rasoterra. Tre minuti dopo l'azione-bis: ancora Monari batte sulla destra il calcio d'angolo, Tassara smarcato al limite dell'area allunga per Skoglund che al volo infila sotto la traversa. All'Alessandria non rimane nemmeno la forza di tentare una reazione, piuttosto si innervosisce e colleziona tre ammonizioni. All'89' Baisi si fa espellere per proteste. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Mognon) Risultati: Albese - Cremonese 1-1 Belluno - Trento 0-3 Bolzano - Vigevano 2-0 Juniorcasale - Padova 1-0 Lecco - Udinese 1-1 P.Patria - P. Vercelli 1-1 Seregno - Treviso 0-0 Venezia - S. Angelo Lod. 1-0 Mantova - Monza 0-1 CLASSIFICA: Monza p.22; Juniorcasale, Udinese 17; Padova 16; Bolzano 15: Cremonese, Lecco, Seregno, Venezia 14; Treviso, Alessandria, Pro Patria, S. Angelo Lod., Clodiasctt.13; Mantova 12; Trento 11; Vigevano 10; Pro Vercelli 9; Albese 7; Belluno 3 Marcatori: 7 reti: Motta (Juniorcasale), Sanseverino (Monza), Aschettino (Venezia); 6 reti: Giavardi (Leeco), Cavagnetto (Pro Vercelli), Di Giovanni (Trento); 5 reti: Scolati (Bolzano), Basili (Clodiasottom,arina), Polvar Ouniorcasale), Ballarin (Padova), Pozzi (S. Angelo Lodigiano), Canzi e Vanazzi (Seregno). Il punto sul campionato Pienamente meritato il successo del Casale sul Padova, i monferrini hanno dato l'impressione di un gioco totale che ha mandato in confusione gli avversari: di Trevisani, al 56', il gol decisivo. Il Monza ha vinto sul campo del Mantova sfruttando al meglio una delle rare offensive sviluppate grazie al gol di Tonetto al 55'. Meritato pareggio della Pro Vercelli sul campo della Pro Patria grazie ad una condotta di gara accorta facendo leva sulla solidità del reparto difensivo. Anche oggi la vittoria dell'Albese è sfumata, contro la Cremonese, nonostante la gran mole di lavoro svolto: il risultato di parità è stato equo anche in considerazione di un salvataggio in extremis effettuato.