Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1975/1976
Serie C
04-01-1976 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Seregno FBC 1913 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Di Brino Marcello, Cazzola Fabio [65. Galassi Stefano], Reja Edoardo, Colombo Antonio, Borghi Ambrogio, Giani Pierluigi, Pillon Giuseppe, Baisi Sergio Pietro, Vanara Elio, Frigerio Emilio A disp.:(P) Favot Sergio, Sacchi Luciano All.: Viviani Franco

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Banfi, Ventura, Facoetti [32, Beretta], Saibene, Dorini, Brambilla, Canzi, Erba, Vanazzi, Vianello, Campagna. A disp.: Spreafico, Rossi. All.: Angeleri.

Arbitro: Gazzari (Macerata)
Note
Ammoniti: Vanara [A]; Frigerio [A]; Giani [A]; Canzi [S] Spettatori: 2.031, per un incasso di 4.331.100 lire. Inizio gara ore 14.30

Commento
L'ORSO GRIGIO IN DIFFICOLTA' PURE IL SEREGNO SI SALVA L'arrembaggio non sortisce l’esito sperato: troppa confusione © L’attacco a digiuno di gol da ben quattro domeniche © Le carenze della compagine non autorizzano previsioni rosee © Colombo e Vanara i migliori in campo © Nell'odierno incontro con la Pro Patria mister Viviani ricupera Dolso. Risposte nei centrocampisti le speranze di una pronta rinascita. Domenica la Cremonese al Moccagatta Mister Viviani domenica si è trattenuto a fine gara più dei solito nello spogliatoio, non certo per muovere degli appunti ai ragazzi battaglieri conte non mai. Nel colloquio li ha invitati a perseverare, a battersi con la stessa grinta convinto di riuscire a spuntarla. Diciamo che il mister è seriamente intenzionato a scrollarsi di dosso la jella, ad ottenere domani ciò che gli è stato negato ieri. L’abnegazione dell’allenatore è doppiamente encomiabile: le fortune dei grigi restano legate a doppio filo alla carica e all'agonismo. Spegnendosi l’ardore e la volontà di sopravvivere sarà la fine. Il trainer lo sa e da buon psicologo non intende lasciarsi sfuggire la carta buona, l’unica rimastagli dopo il repulisti di ottobre. I giocatori sul campo danno il meglio, ma i risultati sono legati oltre alla voglia di vincere alla tattica e alla tecnica. Su quest’ultima, senza offesa per nessuno, c’è da discutere, sulla, tattica invece occorre precisare che cammina in simbiosi con la tecnica. Una specie di circolo chiuso per intenderci. Abbassare bandiera? Neppure per sogno: Viviani è intenzionato a proseguire, a farsi largo a colpi di gomito p u r di raggiungere il traguardo finale in posizione ottimale. Alla vigilia dell’incontro con il Seregno la fiducia era tornata nuovamente a galla. I giocatori richiamati, pungolati nell’orgoglio erano psicologicamente pronti ad iniziare l'anno con un successo scaccia crisi. Sul campo le previsioni si sono avverate solo in parte: la squadra pur battendosi con il cuore in mano per novanta minuti si è trovata al fischio finale con uno squallido 0-0. Le cause del mancato successo sono quelle di sempre aggravate dall’assenza di Dolso, l’unico giocatore della rosa capace di mettere ordine a centrocampo, di trovare lo spunto per trascinare i compagni verso il successo. Il regista rientrerà oggi a Busto con la Pro Patria: Viviani rompendo gli indugi ha deciso di giocare la carta, di cercare il ricupero del punto perduto con i ragazzi di Angeleri. Con il trascorrere delle domeniche la vera fisionomia della compagine va sempre più delineandosi: buona sino a tre quarti insufficiente oltre. Sono gli stessi difetti enunciati da Losi il quale a differenza del successore, disponeva di un organico di venti e più uomini. L’attuale allenatore ha problemi di carenza non di abbondanza, per cui è costretto a ricorrere ai ragazzi per racimolare i quattordici uomini da inviare in campo. Nascondere la realtà sarebbe sciocco, dannoso. L'ALESSANDRIA ridimensionata dai Sacco al ruolo di provinciale decaduta gioca nell’attuale campionato una carta importantissima: la sopravvivenza. Saremo pessimisti ad oltranza m a la situazione maturata nelle ultime giornate è tu tt’altro che allegra. I risultati tardano a giungere, la sfiducia incomincia a farsi strada nonostante gli sforzi del tecnico. I primi a risentirne gli effetti sono i tifosi sensibili ai... risultati ancor prima delle promesse. La squadra invece, grazie al lavoro di Viviani, continua a battersi con la stessa concentrazione delle prime giornate. La settimana apertasi con il pareggio interno con il Seregno, prosegue nel pomeriggio con il ricupero con la Pro Patria. La partita, come si ricorderà fu sospesa per nebbia quando i grigi erano in svantaggio di una rete m essa a segno all’inizio della ripresa, da Foglia. L'obiettivo dichiarato è il pareggio per tentare domenica il successo pieno con la Cremonese. Racimolare meno di quattro punti significa peggiorare ulteriormente la media inglese e la classifica in vista delle ultime gare con il Trento (fuori casa) e il Padova al Moccagatta. Facciamo un passo indietro tornando al primo confronto con l’undici di Angeleri vecchia conoscenza degli sportivi locali. L’Alessandria come era nelle previsioni si è battuta con un piglio gladiatorio riuscendo a schiacciare nella propria area gli azzurri lombardi. NEL SECONDO tempo in particolare il dominio del campo è stato quasi totale tanto da consentire a Colombo e Borghi di compiere ripetute scorrerie verso la rete di Banfi. I settanta e più minuti di supremazia non sono tuttavia riusciti a partorire... il gol. La dea bendata ha avuto un certo qual peso sull’andamento della tenzone ciò non assolve la squadra dall’insufficienza. II complesso mandrogno governa il centrocampo con sicurezza blocca sul nascere i tentativi avversari di spingersi verso Zanier ma pecca nei momenti in cui dovrebbe lanciare la controffensiva. Il fraseggio fitto a volte ingiustificato finisce per favorire la controparte per mettere nei guai gli uomini gol in perenne difficoltà. Gli smarcamenti avvengono al rallentatore per cui l’uomo in possesso della palla è costantemente costretto a tornare la sfera al compagno per inserirsi nelle maglie difensive. Il prodigarsi di Vanara di Colombo o Reja — per fare qualche nome — si rivela alla fine inutile o quasi. La compagine è carente in fase d’offesa al punto di costringere i compagni di retro-guardia ad avanzare per tentare l’impossibile approccio con il gol. SOLUZIONI alternative alla formazione schierata da Viviani non esistono; occorre la bacchetta magica per inventarle. Le speranze di ritrovare il Baisi vecchia maniera sono definitivamente tramontate: il ragazzo sarà un discreto uomo d’appoggio ma in fase conclusiva è nullo, inesistente. Si dirà: nella sua carriera fu centravanti di manovra non di sfondamento. D’accordo in passato tuttavia sei-sette reti riuscì a metterle a segno alcune di pregevole fattura. Lo scadimento di form a è tutt’altro che passeggero, il giocatore è inesorabilmente avviato verso il declino complice l’infortunio subito nello scorso campionato. La conferma, meglio la riconferma si è avuta contro il Seregno, non più di due-tre palle giocate con la sicurezza e la chiarezza dei tempi andati. Lo sforzo di Baisi è commovente perchè, pur sapendo di trovarsi in difficoltà, continua a lottare, a rincorrere i palloni, a spendere energie pur di riuscire a trovare lo spunto dei tempi migliori. La grande sfortuna della squadra è di essere monca, vedova di un bomber in grado di sfruttare le molte occasioni. Si pensava a Frigerio, potenziale sostituto di Baisi. Le risultanze delle ultime partite hanno consolidato la convinzione che il ragazzo è lontano dal possedere le qualità per primeggiare, per uscire dall’anonimato dei semiprofessionisti. NELL’ULTIMA partita le carenze sono emerse evidenti proprio nei momenti di maggiore pressione della compagine mandrogna. Resta Giani, un tornante abituato a muoversi da lontano: ha numeri, non sempre riesce ad esprimersi essendo costretto a muoversi tra compagni in continua apprensione. Inserito in una intelaiatura solida il rendimento aumenterebbe rapidamente a vantaggio del collettivo. I problemi di Viviani sono essenzialmente incentrati sulla dinamicità offensiva. L’Alessandria è a digiuno di gol da quattro gare l’ultima scorpacciata risale all’incontro con il Vigevano presentatosi al Moccagatta pronto al sacrificio. Nei successivi confronti (Pro Vercelli e Clodiasottomarina in trasferta) Venezia in casa il gol si è trasformato in una specie di incubo. Difficile stabilire quante domeniche dovranno trascorrere prima di riassaporare la gioia del successo pieno e convincente. Le marcature si realizzano grazie alla propensione dell’uomo bomber o sfruttando la manovra collegiale; affidandosi all’improvvisazione è come azzeccare un terno al lotto. Fortunatamente il tecnico grigio può avvalersi di giocatori di primo piano nel settore difensivo. Nelle quindici gare sinora disputate la retroguardia ha subito dieci reti tre in più del Monza capolista incontrastato del girone A. Colombo, Borghi, Vanara, Reja e Di Brino costituiscono la grande cerniera o filtro attraverso il quale è difficilissimo incunearsi. Lo stesso Monza dovette affidarsi ad un calcio di rigore per debellare la resistenza dell’orso grigio. Il pacchetto difensivo è da... promozione, peccato che nell’operazione di ottobre i responsabili si siano dimenticati di mettere a disposizione del tecnico una punta vera. CAPITAN COLOMBO ha disputato contro il Seregno una delle migliori partite neutralizzando nel vero senso della parola il pur pericoloso Vanazzi. Il centravanti lombardo è riuscito a sganciarsi raramente; anticipato sia sulle palle aeree che a terra si è ben presto arreso all’evidenza dei fatti. Per Colombo un altro ostacolo superato in bellezza, con la media dell’otto. Accanto al superfedelissimo Antonio un altro veterano: Elio Vanara. Il mandrogno disputa un campionato all’insegna della vivacità, della costanza. Generoso oltremisura regge il ritmo dei novanta minuti con l’agilità di un ventenne trovando il fiato per dare consigli ai più giovani colleghi. Domenica ha percorso un numero di chilometri imprecisato conservando chiarezza di idee e concentrazione sufficiente tale da tagliare il traguardo dei novanta minuti con uguale falcata. La seconda primavera di Elio merita il riconoscimento più ampio. Un gradino sotto ai due... mostri il libero Borghi ormai inseritosi nella mentalità della squadra. L’ex varesino ha classe ed esperienza per primeggiare con i migliori "liberi” del girone: forse difetta in continuità, ma la grinta sta dalla sua parte in particolare se c’è da lottare, da rimboccarsi le maniche. In lenta ripresa Di Brino la cui volontà non si discute: nell’ultima partita ha trovato lo stacco necessario per mettere in difficoltà Campagna senza dimenticare gli inserimenti in fase offensiva. Discutibile è invece apparsa la prova di Cazzola, forte sulle palle alte e nell’interdizione, ma svagato ogni qualvolta è chiamato a lanciare un compagno. Certi appoggi parevano fatti su misura per l’avversario invece che per il collega. LA RAPIDA rassegna sulla prestazione dei singoli continua con Reja, il tanto discusso centrocampista. Alla grande volontà, al carattere fanno riscontro indecisioni in fase di impostazione, ingenuità inspiegabili per un atleta della sua taglia. Ricuperato pienamente sul piano atletico sussistono riserve sul comportamento in campo. Un lento deterioramento oppure una fase di appannamento destinata a scomparire con il trascorrere delle domeniche? E’ quanto vedremo nell’immediato futuro: Reja nel collettivo grigio rappresenta un punto di forza, una pedina importantissima a sostegno delle manovre d’attacco. Il giovane Pillone inserito in un complesso sovente povero di idee alterna ottimi spunti a pause determinate dal disorientamento. Nell’ultima gara ha lottato, sull'esempio dei compagni, riuscendo ad emergere in alcune occasioni. Nulla da eccepire, infine, sul comportamento di Zanier raramente chiamato in causa dagli attaccanti lombardi. L’Alessandria soffre del complesso « gol » trasformatosi in un incubo. La classifica si fa pesante, le ultime guadagnano terreno seppure faticosamente. Pro Vercelli e Trento terzultime distano a quattro lunghezze, ad un tiro di schioppo. Il pericolo di essere coinvolti nel bassofondo della classifica è reale, presente. Le due prossime partite diranno inequivocabilmente se dovrà essere presa in considerazione la triste eventualità di doversi battere per sopravvivere. LA SETTIMANA calda dei grigi esaurito l’impegno con il Seregno, prosegue oggi sul campo della Pro Patria reduce da un prezioso pareggio a S. Elena contro il Venezia. La squadra mandrogna ha un obiettivo definito: bloccare le punte lombarde per mantenere integra la propria rete. Il pareggio a reti inviolate è la sola strada per tornarsene a casa con un punto da aggiungere alla magra classifica. L’ennesimo risultato in bianco pare non avere lasciato il segno: Viviani a fine partita ha elogiato i ragazzi, ha riconfermato la fiducia nei giocatori. « Le occasioni da gol non sono mancate, con un pizzico di buonasorte saremmo riusciti a vincere. Purtroppo ciò che è facile per altre compagini diviene difficile per noi. Alla squadra nulla posso rimproverare: lottano dal primo al novantesimo minuto — prosegue — cercano disperatamente il gol. Riuscissimo a spezzare l’incantesimo il cammino sarebbe meno difficile ». L’Alessandna dall’inizio del campionato raramente ha trovato sul cammino la buonasorte. Domenica tuttavia la squadra pur attaccando ininterrottamente nella ripresa si è confermato complesso arruffone, privo di idee. Sovente si è giocato in un fazzoletto: tutti ammassati nell’area di rigore, raramente sono state sfruttate le fasce laterali. Pareva di assistere ad una gara tra due squadre da oratorio. « L'assenza di Dolso si fa sentire. L’interno svolge nel collettivo un lavoro prezioso di regia. Partendo dalla prestazione con il Seregno anticipo i tempi schierandolo nel ricupero con la Pro Patria. Inutile dire, prosegue Viviani, che mi attendo molto dal ritorno di Arrigo. Il momento è difficile, riusciremo a superarlo. L’importante è restare con i piedi a terra evitando drammi e traumi ». L’Alessandria formato ridotto ha una sola meta: la salvezza, ogni illusione è bandita. Gli sguardi sono rivolti alla prossima stagione nonostante le pesanti incertezze. I padroni del vapore continuano a snobbare la squadra, ad ignorarla come si trattasse di un oggetto insignificante. Le previsioni sono impossibili alla luce degli avvenimenti recenti. La società è praticamente senza nocchiero tanto da procedere per forza d’inerzia. La situazione finanziaria va appesantendosi con il trascorrere delle settimane i creditori aumentano. Scoprire i reali intendimenti è, come detto, una pia illusione. Probabilmente lo scopo segreto ma non troppo, è di affossare gradatamente i grigi rendendo impossibile da parte di terze persone di buona volontà ogni possibile ricupero. L'Alessandria è in vendita, si dice, nessuno si fa avanti. La prospettiva è tutt’altro che allegra in quanto nessuno è disposto ad assumersi il miliardo di deficit consuntivo preoccupante e ingiustificato della gestione dissennata. Solo una rivolta di... palazzo può porre fine al lento declino delle maglie grigie. Inutile spendere altre parole, con i tempi che corrono meglio dedicarsi., all’ippica. L’allenatore Viviani ha radunato ieri le forze disponibili per affrontare la trasferta di Busto Arsizio. Dovrebbe essere scontato il rientro di Dolso. (Il Piccolo - Il Gattopardo) INUTILE ASSALTO DEI GRIGI Si è iniziata male la « settimana di fuoco » per i grigi dell'Alessandria, che, dopo l'incontro casalingo di oggi col Seregno, dovranno recuperare mercoledì a Busto Arsizio la partita con la Pro Patria sospesa per la nebbia e incontrare poi domenica prossima al « Moccagatta a la Cremonese. Oggi, nonostante abbiano attaccato per quasi tutti i 90 minuti, gli alessandrini non sono riusciti ad andare oltre ad uno squallido 0-0, un risultato che lascia tanto amaro In bocca a tutti: al giocatori, veramente demoralizzati; ai tifosi, sempre meno numerosi al «Moccagatta »; e al dirigenti, almeno a quel pochi che ancora si vedono in campo, sempre disertato dal presidente Paolo Sacco. Anche contro il Seregno l'assenza dell'infortunato Dolse è apparsa determinante; manca in squadra l'unico vero regista e malgrado la volontà di tutti e la (rossa mole di lavoro di Vana», la sterilita dell'attacco si fa sempre più sentire. Fortunatamente Dolso sembra essersi rimesso: probabilmente potrà essere nuovamente in campo già mercoledì per l'Incontro con la Pro Patria. Volontà, abbiamo detto; ed e Indubbio che 1 ragazzi di Viviani sotto questo aspetto non possono essere criticati; ma mancano* la tecnica e, in particolare, l'uomo-gol: 1 grigi costruiscono azioni su azioni, al momento della conclusione però nessuno riesce a realizzare. Cosi la posizione In classifica si fa sempre più difficile. Preoccupa inoltre la forma di Baisi, che assolutamente non sa ritrovare" gli spunti di un tempo; mentre Frigerio, contrariamente alle aspettative, non riesce ad andare oltre una deprimente mediocrità. L'inizio fa rabbrividire i tifosi alessandrini: sono appena trascorsi 50" e Vanazzi spara in porta; respinge Zanier, raccoglie Canzi e, se non fosse per il disperato salvataggio di Cazzola, sarebbe gol. .Rovesciamento di fronte: al 4' è Vanara ad avere la palla-gol, ma il tiro finisce fuori. All'8' ottimo tiro di Giani. di poco sopra la traversa. Un minuto dopo l'accetti cade malamente, batte il viso sul terreno e col naso sanguinante deve uscire;. rientra dopo 4 minuti, ma al 33' abbandona intanto le occasioni per l'Alessandria non mancano: al 31' un tiro di Pillon è deviato da un difensore. Due minuti dopo Frigerio manca clamorosamente e al 39', va fuori un colpo di testa di Di Brino. Nella ripresa la pressione alessandrina si fa ancora più evidente, con un Seregno Impegnato soltanto a salvare il pareggio. Al 71' Frigerio lascia a Reja una magnifica palla: il mediano indugia e calcia senza convinzione. Non c'è proprio nulla da fare. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) Risultati: Albese - Vigevano 1-0 Belluno - Mantova 0-0 Cremonese - Bolzano 1-0 Lecco - Clodiasott. 0-1 Monza - S. Angelo L. 0-0 Pro Vercelli - Juniorcas. 1-0 Padova - Treviso 1-1 Trento - Udinese 0-1 Venezia - Pro Patria 2-2 CLASSIFICA: Monza p. 27; Udinese 21; Treviso, Cremonese 18; Lecco, Juniocasale, Padova, Bolzano, Seregno 17; S. Angelo L., Venezia, Clodia 16; Mantova, Alessandria* 15; Pro Patria* 14; Pro Vercelli* 13; Trento, Albese 11; Vigevano* 10; Belluno 6 *una gara in meno Marcatori: 8 reti: Sanseverino (Monza); 7 reti: Motta (Juniorcasale), Giavardi (Lecco), Aschettino (Venezia); 6 reti: Polvar (Juniorcasale), Bailarín (Padova), Cavagnetto (Pro Vercelli), Skoglund (Sant’Angelo Lodlgiano), Di Giovanni (Trento). 5 reti: Scolati (Bolzano), Basili (Clodiasottomarina), Frigerio (Pro Patria), Pozzi (Sant’Angelo Lodigiano), Canzi e Vanazzi (Seregno), De Bernardi e Osellame (Treviso). Il punto sul campionato La Pro Vercelli ha avuto la meglio sul Casale, grazie ad un calcio di rigore calciato nelle battute finali della gara ad opera di Pinta. L’Albese ha conquistato contro il Vigevano la sua prima vittoria in campionato, non tanto per la superiorità di gioco ma grazie ad un insolito rigore avuto all’85’ e realizzato da Rampanti. L’Udinese ha vinto con pieno merito anche se ha sprecato non meno di otto palle gol: il gol è stato siglato da Bozza dopo 4’. Si è concluso con una rete per parte il derby tra Padova e Treviso: entrambe le reti sono state siglate nel secondo tempo dopo che, nella prima frazione di gioco, i locali avevano fallito due palle gol. Battuta d’arresto per la capolista Monza ad opera del S.Angelo, per la prima volta i biancorossi non sono usciti vittoriosi dal proprio campo. Grazie ad un gol di Bortot, di testa, la Cremonese ha sconfitto il Bolzano che ha sprecato tre palle gol nel primo tempo. Non è riuscito al Mantova di uscire vittorioso sul campo del Belluno che non è riuscito a centrare la prima vittoria in campionato, cosi il pareggio ha finito per scontentare entrambe le squadre. Clamorosa rimonta bustocca a Venezia dove la compagine ospite ha annullato il passivo di due reti.