Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1982/1983
Serie C2
05-12-1982 - Giornata: 12 - Grosseto - Comunale


Grosseto US - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Lorenzotti Giuseppe, Berlanda Claudio, Caracciolo Francesco, Piccini Stefano, Gregucci Angelo Adamo, Lancetti Marco, Primizio Stefano, Scarrone Pier Paolo, Spinella Diego [75. Paci Roberto], Camolese Giancarlo [46. Pieri Luca], Condemi Antonio A disp.:(P) Lucetti Angelo, Montarani Francesco, Zucchini Davide All.: Ghio Giampiero

Formazione avversaria
GROSSETO US: Bianchi, Feroleto, Sani [79. Angi], Rasi, Tosoni, Galerotti, Borella, Fiaschi, Russo, Castriconi, Galli [46. Morucci]. A disp.: Bocchi, Giulianini, Degrotti. All.: Palazzoli Nino

Arbitro: Nicoletti Giovanni (Agropoli)
Note
Spettatori: 1.000 Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
GRIGI IN TUTTO, MA IL PAREGGIO E' D'ORO Un utile punto per l'Alessandria a Grosseto (0-0) dopo una gara scialba Un punto è arrivato per l'Alessandria e le conviene tenerselo stretto: per la classifica generale fa sempre comodo. Tutto il resto, invece, è meglio dimenticarlo alla svelta, perché non si può certo dire che il confronto sia stato di quelli che entusiasmano il pubblico. Si è trattato, infatti, di una partita continuamente spezzettata, che è andata avanti a singhiozzo, senza che nessuna delle due compagini sia riuscita a dare un filo logico e apprezzabile continuità alla propria manovra, molto povera di contenuti tecnici. La gara non ha offerto neppure emozioni e i portieri se ne sono stati tranquillamente tra i pali, svolgendo un lavoro ridottissimo. La battaglia più grosso è stata quella tattica ingaggiata dalle opposte panchine; una battaglia che ha offerto continue variazioni, con dirottamenti di giocatori da una parte e dall'altra del campo, per ingaggiare duelli sempre nuovi, tanto è vero che per tutto il primo tempo s'è assistito ad un «tourbillon» esasperato di spostamenti. Fra i grossetani, per esempio, Sani ha corso il rischio ad un certo punto di non riconoscere più quale fosse la sua metà campo: Palazzoli gli aveva affidato dapprima il tornante Primizio, un tornante per modo di dire, visto che se ne stava piuttosto stabilmente nella sua tre-quarti. poi l'ha spostato su Condenti, che invece il tornante lo faceva davvero, e siccome il n. 11 alessandrino è stato poi dirottato da Ghio sulle tracce di Russo, Palazzoli ha riportato Sani su Primizio. Questa girandola di marcature, che si concentra tutta nel primi venti minuti di gara, dà la misura di quale confusione possa essere nata in certi momenti in campo. Ghio ha giocato la carta della sorpresa e in un certo senso ha fatto molto bene. Ad esempio, con lo stopper Grecucci è andato a bloccare quel Fiaschi che è la punta di diamante della formazione grossetana. Nonostante questo gran daffare dei due allenatori nel rincorrersi a vicenda, il gioco ne ha risentito molto ed è venuto fuori uno 0-0 senza storia. (La Stampa - Ed. Sport - G.C.) A GROSSETO TERZO PUNTO ESTERNO PER I GRIGI Novanta minuti di sbadigli Giampiero Ghio, per tradizione allenatore d’assalto, domenica scorsa ha fatto dietro front. Intimorito dalle recenti disavventure esterne, il trainer ha presentato una formazione imbottita di centrocampisti, riesumando il giovane Primizio con la maglia n. 7 e spostando Antonio Condemi all’estrema sinistra. L’esperienza di Pontedera (sconfitta per 0-2 dopo novanta minuti condotti all’attacco) ha lasciato il segno. Temendo di perdere ulteriormente terreno il sergente di ferro ha allestito una cerniera difensiva costituita da Berlanda e Caracciolo e rinforzata da Angelo Gregucci al centro. Pareva quasi che le due quadre avessero sottoscritto un tacito patto di non belligeranza. Sotto il tiepido sole della Toscana, Grosseto e Alessandria hanno giochicchiato senza pretese trascinandosi mollemente per novanta minuti. Partita senza gol, ma soprattutto senza spunti e senza emozioni. È mancata addirittura la prestazione polemica di Arriga Dolso, costretto al palo per infortunio. Insomma una gara da dimenticare in fretta, da accettare c’è soltanto il risultato. Ad esempio per assistere al primo tiro in porta, bisogna attendere il 21’. È un’azione personale che porta Condemi a minacciare Bianchi: il suo rasoterra è frenato a terra dal portiere. Ma gli animi non si sono neppure scaldati neppure dopo la prima fiondata. Le due squadre hanno continuato con calma, quasi timorose di stuzzicarsi. Assolutamente accadeva il podismo di Scarrone e Camolese, troppo solo Spinella, inghiottito dai difensori. Si poteva insidiare l’estremo difensore grossetano soltanto con spunti individuali. E così al 29’ Camolese ha imbeccato alla meraviglia Caracciolo che, attaccato da due difensori ha perso tempo prezioso consentendo ai biancorossi di recuperare. Ma nel primo tempo non ci sono stati altri episodi “da taccuino”; se non l’ammonizione a Caracciolo per ostruzionismo. Nella ripresa identico cliché. Per le poche centinaia di appassionati è stata una vera sofferenza attendere il novantesimo, visto che dopo pochi minuti si era capito quali fossero le reali intenzioni dei giovani biancorossi (orfani di Dolso) e dei grigi formato trasferta che si avviavano a conquistare il terzo punto, dopo quelli di Sant’Elena e La Spezia. Neppure l’innesto di Pieri che subito si è fatto ammonire, ha provocato sussulti agonistici rilevanti. E non ci è riuscito neppure Roberto Paci, smanioso di riconquistare Alessandria e Internazionale al “Moccagatta”. Si giocherà alle 17,30 per evitare la concomitanza con l’incontro tra Roma e Colonia, si gioca a Montecatini. L’Inter di Marchesi la partitissima all’Olimpico con la Roma di Nils Liedholm. levato Spinesi dopo. In pratica si è trattato di un allenamento che ha permesso di mantenere immutato il distacco dal Foligno, anche se il Prato vola in vetta alla graduatoria. Allenamento ad altissimo livello, invece questa sera soprattutto in onore di Gioanin Ferrari che, nei grigi mosse i primi passi della sua strepitosa carriera e fra i nerazzurri conquistò due scudetti. Altri tempi, altre squadre alla ribalta. E della prima linea che rese famosa l’Alessandria regina delle provinciali resta solo un ricordo. Ora Ghio avrà il suo daffare a superare una squadretta. Per Giovanni Ferrari le due squadre giocheranno col lutto al braccio. I mandrogni prepareranno la prossima esibizione casalinga, condizioni delle C2, una quarta serie calcistica dove annaspa la società che fu di Balonceri, di Banchero e del compianto Ferrari. scaldati neppure dopo la prima “fiondata”. Le due sei squadre hanno continuato con calma, quasi timorose di stuzzicarsi. Assolutamente accade. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carbonia-S.Elena Quartu 0-1 Casale-Foligno 1-1 Cerretese-Asti 1-1 Derthona-Imperia rinv. Lucchese-Civitavecchia 2-0 Montecatini-Prato 0-2 Pontedera-Spezia 0-1 Savona-Torres 1-1 CLASSIFICA: Prato p.19; Foligno 18; Casale 15; Torres 14; Savona,Spezia 13; Lucchese, Alessandria, Grosseto, S.Elena 12; Asti, Pontedera 11; Derthona, Cerretese 10; Montecatini 9; Carbonia, Civitavecchia 8; Imperia 7 *(Una gara in meno) Classifica marcatori: 12 reti: Vitale (Prato) 7 reti: Fiaschi(Grosseto) 5 reti: Mariotti (Foligno), Cipriani (Cerretese ), Trudu (Torres) e Spigoni (Prato) . 4 reti: Rampanti (Cerretese ), Venturini (Prato), Olivetti(Civitavecchia),Visentin (Spezia), Petrini (Savona), Palano (Lucchese) . Il punto sul campionato Il Savona è nuovamente inciampato, questa volta è toccato alla Torres, portare via un pareggio dalla Liguria, entrambe le reti sono state realizzate nel corso del primo tempo. Il Foligno, ha ottenuto a Casale, il pareggio che si era prefissato. L’Asti, soddisfatto, è uscito con un punto dal campo della Cerretese, le reti sono giunte nel secondo tempo. La gara di Tortona tra il Derthona e l’Imperia è stata rinviata a causa della nebbia. In terra toscana gli aquilotti spezzini hanno confermato di attraversare un ottimo momento, espugnando il comunale di Pontedera, gol decisivo di De Fraia.