Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1982/1983
Serie C2
23-01-1983 - Giornata: 17 - Foligno - Campo de li giochi


Foligno AC - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 19. Spinella D.[A]

Alessandria Calcio US Lorenzotti Giuseppe, Berlanda Claudio, Primizio Stefano, Piccini Stefano, Gregucci Angelo Adamo, Lancetti Marco, Monzani Emilio, Scarrone Pier Paolo, Canzanese Alfredo [46. Camolese Giancarlo], Pieri Luca [73. Condemi Antonio], Spinella Diego A disp.:(P) Lucetti Angelo, Paci Roberto, Zucchini Davide All.: Ferretti Mirko

Formazione avversaria
FOLIGNO AC: Boranga, Ricci, Manfredi, Liset, Lilli, Cesaro, Ricciolini [72. Cacciatori], Aristei, Mariotti, Donati, Palo [51. Gatto]. All.: Mari Alberto

Arbitro: Calafiore Salvatore (Brescia)
Note
Espulso 33. Monzani[A] Spettatori: 4.000 Giornata di sole, terreno in buone condizioni L’allenatore dell’Alessandria Ferretti non ha potuto sedere in panchina: dalla Lega non era pervenuta l’autorizzazione alla segreteria del Foligno, come prescrive il regolamento. Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Spezia-Derthona 1-0 L'ALESSANDRIA (IN 10) VINCE A FOLIGNO SPINELLA SEGNA, MA POI SI FA ESPELLERE Per il Foligno, primo gol subito e prima sconfitta interna del suo campionato finora sorprendente. Brava l'Alessandria che sa cogliere l'occasione giusta, segna in seguito ad un calcio di punizione non trattenuto da Boranga e ripreso da Spinella. Al 19' del primo tempo. Da quel momento la squadra piemontese si mette a difendere con grande caparbietà il risultato. Il Foligno è nuovo a situazioni del genere. Non è abituato ad inseguire e mostra qualche ingenuità. Quando al 33' si trova in vantaggio numerico per l'espulsione di Spinella, commette l'errore di buttarsi in avanti scriteriataniente. Ha le sue occasioni, ma le sbaglia. Due volte con Liset: un gran tiro da trenta metri che fa tremare il portiere alessandrino, quindi un colpo di testa da due passi è finito alto. Nel secondo tempo il Foligno fa confusione e l'Alessandria ne approfitta: dispone il suo muro difensivo poco fuori della sua area e aspetta gli eventi. Ricci sbaglia all'8', però non è il preludio di un pressing, è invece l'inizio dello sfaldamento. La squadra di Mari finisce col perdersi, e man mano che passano i minuti, ingigantisce il caos e diradano le palle gol. Il Foligno mostra a questo punto quelle ingenuità che d'altra parte tono inevitabili in una squadra alla prima esperienza di serie C. Non manca di carattere e neppure di grinta ma solo di mestiere. E Invece il mestiere è l'arma vincente dell'Alessandria: squadra ben disposta in campo, tenace, combattiva die con il minimo storto ha fatto sua la partila. E un risultato del genere deve ritenersi senz'altro sorprendente. Il Foligno è infatti già da parecchie domeniche molto più della solita matricola terribile, che movimenta le prime giornate del campionato. L'Alessandria ha compiuto quindi una vera e propria impresa. (La Stampa) DOPO LA SORPRENDENTE VITTORIA DI FOLIGNO Grigi, ora si vola Il successo in casa della seconda in classifica rilancia le quotazioni della formazione di Ferretti, che si appresta ad iniziare il girone di ritorno con il morale alle stelle Primi, clamorosi effetti della “cura-Ferretti”, iniziata dal neo-allenatore con il pareggio casalingo di dieci giorni fa (1-1 con la Torres) e proseguita alla grande domenica scorsa. I “grigi” hanno violato nientemeno che il campo della seconda in classifica, quel Foligno che sul terreno amico non perdeva da due anni e che nella corrente stagione non aveva ancora subito alcuna rete. A sfatare la tradizione è stato per l’occasione Emilio Monzani, al 19’ del primo tempo. Il tornante espulso con decisione discutibile, quindici minuti dopo il gol del vantaggio), raccolta una respinta a pugni di Lamberto Boranga, ha infilato al volo, con un sinistro angolato, l’angolo alla destra del vecchio portiere vanamente proteso in tuffo. Poi ci ha pensato la squadra in blocco a portare a termine l’impresa con eccellente disposizione tattica, con acume, con grinta e generosità. Grazie ad una sapiente cerniera a centrocampo allestita dai vari Piccini, Scarrone, Pieri a cui han dato manforte nella ripresa un diligente Condemi e un ritrovato Camolese, gli ospiti hanno poi imbrigliato le iniziative di Ricciolini, Aristei (il migliore degli umbri) e Donati. Lorenzotti ha completato l’opera, con due sensazionali interventi. Uno nella prima frazione, buttandosi sulla destra a deviare in angolo una violentissima conclusione di Liset e poi nella prima parte della ripresa, riuscendo a smanacciare un destraccio ravvicinato di Ricci (con l’aiuto di Gregucci che salva sulla linea il successivo destro di Donati). Insomma un’Alessandria sicura di giocarsi tutto il campionato in un solo incontro perché consapevole di crescere, di essersi ormai ritrovata dopo la poco esaltante parentesi di inizio campionato. Emblematico il commento di Ettore Paolo Gandino, l’autista che ha portato i “grigi” su tutti i campi della penisola. «Con Ferretti — ha affermato il popolare Paleto — i ragazzi hanno ritrovato il sorriso e la voglia di correre e lottare. La sera prima di ogni partita il "mister” passa in rassegna i giocatori, cerca di capirne gli umori, di comprendere le difficoltà che stanno attraversando. Li sprona, li aiuta come se fosse un padre». A rispondere positivamente è stato per primo capitan Scarrone, tornato a dirigere il gioco con la consueta autorità, seguito a ruota da Spinella, Pieri e dalla difesa in blocco, dove è tornato a giganteggiare lo stopper Gregucci, che aveva toccato il fondo di una crisi tecnica e d’identità nella trasferta di Imperia, in cui era affondato assieme ai compagni di reparto. In Umbria Gregucci (e con lui Berlanda) ha annullato il centravanti Mariotti, imitato da Primizio che ha messo la museruola al giovane Ricciolini, promessa del calcio folignate. Costretta a giocare in dieci uomini per 55’ minuti (si è già detto dell’espulsione di Monzani) l’Alessandria ha chiuso la strada sulle fasce laterali, obbligando i padroni di casa a cercare l’assalto frontale, con il risultato di aumentare la confusione ai limiti dell’area presidiata da Lorenzotti che si è confermato in eccellenti condizioni. La cronaca. Subito in attacco il Foligno, ma la conclusione rasoterra di Mariotti (1’) è debole e centrale. La replica della squadra di Ferretti (che domenica non ha potuto andare in panchina per disguidi burocratici con la Lega Calcio) ha portato al gol. Punizione di Scarrone, respinta a pugni di Boranga che arriva sui piedi di Monzani il quale, un passo entro l’area, batte di sinistro al volo infilando l’angolo alla destra del portiere. Il vantaggio “gela” i biancoazzurri, che replicano con due tiri di Ricciolini e Donati (26’ e 27’) bloccati con una certa disinvoltura da Lorenzotti, che mette in mostra un eccellente piazzamento. Intorno alla mezzora il “guardiano” dell’Alessandria deve distendersi sulla destra per deviare in calcio d’angolo un violentissimo tiro di Liset da venticinque metri circa, una botta improvvisa ed indirizzata nell’angolino basso. Una prodezza di entrambi gli atleti. Il Foligno insiste ma non trova spazi; gli dà una mano l’arbitro, che al 35’ espelle per somma di ammonizioni, proprio Monzani, l’autore del gol che si era reso responsabile di un fallo da tergo ai danni di Ricci. Un intervento di gioco che non meritava una punizione tanto severa. Ridotta in dieci uomini, l’Alessandria affronta la ripresa con il centrocampo rafforzato dall’inserimento di Gian Carlo Camolese, il piccolo atleta di San Mauro Torinese, tornato in squadra dopo lunga assenza per infortunio. Sul taccuino poche occasioni degne di nota. Praticamente una per parte. I locali sfiorano il pareggio con Ricci e Donati, ma le due botte ravvicinate degli umbri sono respinte con decisione da Lorenzotti tra i pali e poi da Gregucci sulla linea di porta (9’). Gli ospiti vanno vicini al raddoppio con Spinella, che costringe Boranga ad un salvataggio in corner. Il resto della partita è controllato dai piemontesi con una certa calma, anche per l’attento lavoro dei difensori e dei centrocampisti (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Asti-S.Elena 1-1 Casale-Grosseto 1-1 Cerretese-Civitavecchia 1-1 Derthona-Prato 1-2 Imperia-Lucchese 1-1 Monetcatini-Carbonia 0-1 Pontedera-Savona 1-0 Torres-Spezia 2-0 CLASSIFICA: Prato p.27; Foligno, Torres 22; Casale 21; Spezia 18; Savona, Cerretese, Alessandria 17; Grosseto, Lucchese, S.Elena 16; Derthona 15; Pontedera, Civitavecchia 14; Asti, Carbonia 13; Imperia, Montecatini 12 * (Due gare in meno) *(Una gara in meno) MARCATORI — Ecco la graduatoria dei cannonieri a metà campionato: 12 RETI: Vitale (Prato, 4); 11 RETI: Cipriani (Cerretese, 2); 8 RETI: Fiaschi (Grosseto, 3); 7 RETI: Cappellari (Imperia, 3), Venturini (Prato), Canessa (Torres, 1); 6 RETI: Mariotti (Foligno, 3), Petrini (Savona, 1); 5 RETI: Olivetti (Civitavecchia), 3), Donati (Foligno), Palano (Lucchese), D’Urso (Montecatini), Spigoni (Prato), Trudu (Torres, 2), Spinella (Alessandria, 1) (Il Piccolo) Il punto sul campionato Sconfitta con onore per il Derthona nel match interno contro il Prato, i toscani si sono aggiudicati la gara con il punteggio finale di due reti a una. Sono stati sufficenti 20 secondi alla Torres per sconfiggere lo Spezia, ed involarsi nelle alte zone della classifica. Il Savona non ha superato l’esame trasferta, un gol segnato da Camassi, dopo cinque minuti di gioco, gli è stato fatale per ottenere una sconfitta sul campo del Pontedera. Un colossale errore di capitan Schiesaro, ha spianato la strada alla Lucchese, ed ha costretto l’Imperia ad una affannosa rimonta nella ripresa, è finita in parità. Divisione della posta per il Casale e il Grosseto, ma i padroni di casa hanno potuto recriminare per le occasioni sfumate. Il S.Elena Quartu ha ottenuto un meritato pareggio sul campo dell’Asti, confusionario a centrocampo e impacciato in difesa.