Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
18-02-1990 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Modena FC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Fogli Roberto, Carrara Marco, Lazzarini Marco, Riccitelli Onesto, De Gradi Giuseppe, Briaschi (II) Alberto [79. Briata Roberto], Sereni Simone [46. Tortora Giuseppe], Mariani Stefano A disp.:Borca Paolo, (P) Conti Roberto, Mazzeo Lorenzo All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
MODENA FC: Ballotta, Costi, Piraccini, Bosi, Presicci, Cuicchi, Bonaldi, Bergamo, Gasparini [81. Mazzarri], Calonaci [76. Torrisi], Nitti. A disp.: Vecchini, Vivarelli, Francini. All.: Ulivieri Renzo

Arbitro: Bazzoli Livio (Merano)
Note
Ammoniti: Costi [M]; Piraccini [M] Angoli: 6-6. Spettatori: 3.500 circa (2.688 paganti, incasso L. 35.286.000, più la quota abbonati) Giornata di sole Inizio gara ore 15.00

Commento
Al Moccagatta i grigi ritrovano vigore e il Modena agguanta a fatica lo 0-0 L'AlLESSANDRIA TORNA A GRAFFIARE Cuicchi e Bosi salvano due volte sulla linea Contro avversari di rango, l'Alessandria tira fuori gli artigli: dopo aver pareggiato 0-0 otto giorni fa a Mestre contro il Venezia, ha ripetuto ieri il risultato al «Moccagatta», di fronte alla capolista Modena. I grigi, che hanno dimostrato di aver ritrovato vigore e grinta, specialmente nel primo tempo si sono mossi bene e hanno dominato gli avversari, denunciando un calo soltanto nell'ultima mezz'ora, riuscendo comunque a contenere l'accentuata pressione dei modenesi e rispondendo anche con qualche buona azione. Una bella giornata di sole e il risultato positivo contro il Venezia hanno richiamato sugli spalti circa 3500 spettatori, dei quali 2688 paganti per un incasso di oltre 35 milioni. Abbastanza numerosa la presenza di tifosi ospiti (circa trecento) che prima del fischio d'inizio hanno rumorosamente ricordato con slogan le cinque reti subite dall'Alessandria neh' incontro d'andata a Modena. Ieri, però, sin dalle prime battute, è apparso chiaro che le cose avrebbero preso una ben diversa piega e va detto che i padroni di casa avrebbero anche potuto conquistare, forse con un pizzico di fortuna in più, l'intera posta in palio. Così non è stato e una vittoria degli alessandrini manca ormai dal 26 novembre '89: 1-0 contro il Trento. Questo anche perché da troppo tempo gli attaccanti grigi mancano l'appuntamento con il gol. Calcio d'avvio a favore dell'Alessandria che dimostra subito di non essere scesa in campo soltanto con l'intenzione di chiudere la partita sullo 0-0, come avrebbe fatto pensare la presenza di un avversario decisamente più forte. Un risultato di parità è stato cercato invece dai modenesi, specialmente nell'arco dei primi 45 minuti. Grigi all'attacco, quindi, e dall'8' al 10' si sono viste le azioni più belle e più pericolose da parte alessandrina. Prima batte una punizione Sereni, la palla spiove pericolosamente in area e Presicci, di testa, anticipa gli attaccanti. Quindi, ancora su punizione, calciata da Degradi, mischia in area modenese e a portiere battuto è Cuicchi a deviare ancora in angolo. Poi una bella conclusione di Lazzarini: questa volta è Bosi a respingere di piedi il pallone già sulla linea bianca. Appare evidente che la capolista soffre la pressione e a conclusione di tre azioni dei grigi, tra il 15'e il 17', la difesa modenese cerca scampo in angolo. Bisogna attendere il 27' per vedere un'azione del Modena. Calonaci, però, calcia alle stelle un buon pallone ricevuto appena fuori dall'area di rigore alessandrina. Al 40' c'è un calcio d'angolo a favore degli ospiti, Caniato è pronto a bloccare la sfera prima che possano intervenire gli attaccanti avversari. Mentre le formazioni rientrano negli spogliatoi per il riposo, alcuni tifosi alessandrini rivolgono insulti nei confronti dell'allenatore modenese Renzo Ulivieri, rivangando un vecchio episodio di calcio scommesse. Nella polemica viene coinvolto un dirigente modenese che è in tribuna accanto al presidente alessandrino Gino Amisano. Poi gli animi si placano, senza dover annotare incidenti. Si riprende con il Modena forse più rinfrancato. Al 48' Costi tenta un gran tiro dal limite ma manca il bersaglio, circostanza che si ripete al 60' su punizione battuta da Bosi. Quattro minuti dopo è l'alessandrino Briaschi a mandare a lato, mentre all' 82' un lungo tiro di Riccitelli è bloccato senza difficoltà da Ballotta. All' 83' arriva la più grossa occasione per il Modena: punizione dal limite dell'area, si incarica del tiro Cuicchi e Caniato, con un guizzo, si allunga ed alza il pallone sulla traversa. Per l'Alessandria il pareggio è meritato: è un punto importante verso la salvezza, specie perché suffragato da una prestazione abbastanza positiva. Non abbiamo impostato la partita per il pareggio ma siamo scesi in campo decisi a fare tutto quanto possibile, solo nel finale abbiamo pensato fosse opportuno fare almeno risultato». Così ha detto negli spogliatoi il mister dei grigi Renzo Melani, dopo un piccolo sfogo polemico nei confronti del giornale dei tifosi. «La squadra ha 3800 problemi - sbotta Melani -, occorre cercare di ottenere la salvezza e per farlo ritengo sia necessario anche l'aiuto della tifoseria». Il tecnico si è quindi detto soddisfatto della partita «non dimenticando la grossa potenzialità del Modena». «Per questo - ha concluso - la prova dei ragazzi è da elogiare». Da parte sua, il collega modenese Renzo Ulivieri non ha nascosto che la sua squadra ha sofferto parecchio, specialmente all'inizio. «Qualcosa di più abbiamo fatto nella ripresa - ha aggiunto - per un leggero calo degli avversari. Il pareggio mi sta bene, tenuto conto, tra l'altro, del pareggio della Lucchese e della sconfitta casalinga del Venezia. I miei ragazzi, inoltre, non stanno attraversando il periodo migliore di forma, e per questo il riposo di domenica prossima arriva a proposito. Se le "batterie" verranno ricaricate a dovere possiamo veramente pensare alla promozione, un obiettivo che è nelle nostre possibilità». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) IL MODENA, AGGREDITO DAI GRIGI NEI PRIMI MINUTI, RESISTE La capolista ha tremato Due mischie furibonde in area gialloblu, p o i il pari accontenta tutti Dopo aver tremato, il Modena capolista ha finito rincontro con il possesso della palla. Lo 0-0 del 'Moccagatta’ accontenta entrambi gli allenatori. Ulivieri, con aria sorniona, sottolinea il ... malessere della sua squadra: «Abbiamo mascherato con la zona, che ci ha permesso di correre e di faticare di meno, evidenti limiti di natura atletica. La sosta ci farà bene». Se si lamenta l’allenatore della squadra prima in classifica, chissà cosa dovrebbe dire uno come Melani costretto domenicalmente a fare i salti mortali per mettere assieme una formazione in grado di reggere l’urto dei grossi calibri del girone. E adesso, dopo avere superato l’ostacolo Modena il campionato dovrebbe essere in discesa. Dopo la sosta di domenica, comunque, la trasferta di Montevarchi inaugura con un certo anticipo la serie dei confronti diretti per la salvezza: i grigi dovranno poi ospitare il Derthona e quindi rendere visita al Casale. Meglio però che giocare al ‘Baracca’ ai Mestre oppure contro il Modena, squadra da cinquine. Ma, si diceva, a rischiare la sconfitta è stata la prima della classe, quelle due mischie furibonde, davanti a Ballotta, gridano ancora vendetta: nessuno in grado di sospingere la palla in rete e salvataggi sulla linea di porta di Presicci e Bosi su tiri (deboli) di Carrara e Lazzarini. L’Alessandria arrembante (e dunque sorprendente) poteva dare il colpo del ‘kappaò’ ad una squadra, il Modena, apparsa la brutta copia della formazione concreta e terribilmente efficace vista al ‘Braglia’ nel girone di andata. Le due occasioni non sfruttate dai grigi sono racchiuse in un minuto, tra il 9’ ed il 10’ del primo tempo: su azione di corner, prima Carrara e poi Lazzarini si sono visti respingere le loro conclusioni ravvicinate dal piede di Presicci e Bosi appostati sulla linea di porta. Poi, per tutto il resto della gara, grande attenzione dal punto di vista tattico. Determinanti le marcature di Melani: Di Bin su Nitti, Chiti su Gasparini e, soprattutto, Lazzarini su Bonaldi. Francobollati a dovere i tre spauracchi della prima linea gialloblu, è stato più facile per Melani evitare problemi dalle parti di Caniato che è rimasto a lungo inoperoso, esaltandosi soltanto nel finale per deviare un bolide su punizione dello specialista Cuicchi (83’). Per tutto il secondo tempo, gara molto controllata, con Alessandria ad una sola punta, nel finale, per il sacrificio di un vivace Briaschi a favore di uno schieramento più coperto, con l’altrettanto generoso Mariani schierato nelle vesti di attaccante. Alessandria - Modena degli allenatori. Renzo Melani ha preso atto del risultato che consente all’Alessandria di passare il ‘ciclo di ferro e di prepararsi a confronti almeno sulla carta meno proibitivi: «Io non guardo tanto a questo risultato - ha detto in sala stampa -, penso piuttosto all’obiettivo finale. Se dovessimo centrarlo - ha aggiunto l’allenatore, non senza un pizzico di polemica dopo una vivace discussione per una vignetta apparsa sul giornalino dei tifosi - sarebbero anni e anni che ad Alessandria non si riesce a raggiungere per due stagioni di seguito lo scopo prefisso. E direi che non è poco». In campo, si diceva, i grigi hanno fatto tremare la capolista. I padroni di casa hanno dunque cercato di vincere, nel limite delle proprie possibilità. Melani lo sottolinea: «Abbiamo giocato un primo tempo molto buono, migliore dal punto di vista tecnico della nostra intera partita di Mestre. La gara non è stata impostata per il pareggio. Diciamo che poi, alla fine, ci siamo ricordati di avere di fronte il Modena per cui, piuttosto di rischiare una beffa come ci era accaduto col Piacenza, ho preferito togliere Briaschi in attacco e spostare al centro della prima linea Mariani che mi pareva affaticato». Nessuna vendetta, nel ricordo dei cinque gol dell’andata, ma un punto che potrebbe essere pesante, tenuto conto del fatto che i grigi dovevano ad esempio rinunciare a Manetti, torre della difesa, peraltro sostituito egregiamente da Lazzarini: «Ho scelto come controllore di Bonaldi il giocatore che dal punto di vista tecnico mi sembrava più adatto per rientrare e contrastare il centravanti del Modena anche quando questi arretrava il suo raggio d’azione. Diciamo che ho dovuto ‘inventare’ Lazzarini stopper ma la necessità del momento mi costringeva ad adottare questa scelta. Scelta che, tra l’altro, si è rivelata felice». Una domanda provocatoria solleva il problema anche al termine di una domenica da archiviare tra le positive: quando l’Alessandria vincerà, come si sentirà il suo allenatore? «Meglio - replica il tecnico di casa - anche da un punto divista personale. Io comunque ho un obiettivo: arrivare a giugno e toccare l’altra sponda; mettere in salvo la squadra, per chi non l’avesse capito». Per il Modena ci sono altri obiettivi. La formazione di Ulivieri, che ha incassato soltanto sei reti, tre delle quali a Tortona, non prende gol dallo scorso 30 dicembre. Quel giorno, al ‘Coppi’, le indecisioni dei difensori gialloblù vennero impietosamente punite (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Arezzo – Mantova 0-0 Carpi – Venezia 1-0 Carrarese – Montevarchi 2-0 Casale – Derthona 1-0 Chievo – Trento 1-1 L.R. Vicenza – Piacenza 0-0 Prato – Empoli 0-0 Spezia – Lucchese 0-0 CLASSIFICA: Modena p. 30; Lucchese 29; Empoli, Venezia 26; Chievo 24; Piacenza, Carpi, Spezia 23; Carrarese 20; Casale 19; L.R.Vicenza, Arezzo, Mantova, Alessandria 18; Prato 17; Trento, Montevarchi 16; Derthona 14 MARCATORI: 13 RETI: Cornacchini (Piacenza). 12 RETI: Fiorio (Chievo). 11 RETI: Paci (Lucchese). 10 RETI: Tovalieri (Arezzo). 9 RETI: Nitti (Modena), Carboni (Montevarchi). 8 RETI: Vignola (Empoli), Roselli (Prato). 7 RETI: Bonaldi (Modena). Il punto sul campionato La Lucchese non ha saputo approfittare del pari della capolista Modena, pareggiando a La Spezia contro una squadra che ha giocato con l’inferiorità numerica per quasi un’ora riuscendo a tenere bene il campo. Il Casale si è aggiudicato il derby della speranza contro il Derthona raggiungendo il centro classifica: decisiva la rete di Melchiori al 55. Nemmeno contro il Piacenza il Vicenza è riuscito a tornare al successo fallendo anche un calcio di rigore tirato da Chiappino.