Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
04-03-1990 - Giornata: 22 - Montevarchi - Gastone Brilli Peri


Montevarchi C. Aquila 1902 - Alessandria Calcio US 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 9. Giansanti [Mo] , 82. rig. Carboni [Mo] 11. Mariani S.[A], 49. Tortora G.[A]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Riccitelli Onesto, Manetti Maurizio, Lazzarini Marco, Mariani Stefano [90. Mazzeo Lorenzo], Carrara Marco, Briaschi (II) Alberto, De Gradi Giuseppe, Tortora Giuseppe [79. Briata Roberto] A disp.:(P) Conti Roberto, Fogli Roberto, Sereni Simone All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
MONTEVARCHI CALCIO AQUILA 1902: Fabbri, Minoia, Giansanti [61. Fabiani], Marini, Paolinelli [55. Morucci], Ripa, Carboni, Malisan, Pani, Biagianti, Mariano. A disp.: Limonta, Colombo, Calderini. All.: Balleri Costanzo

Arbitro: Ferro Pietro (Verona)
Note
Espulsi: 40. Balleri [M - All]; 78. Melani [A - All]; 86. Briaschi [A] Ammoniti: Carboni [M]; Malisan [M]; Biagianti [M]; Caniato [A]; Ripa [M]; Lazzarini [A]; Di Bin [A]; Manetti [A]; Briaschi [A] Angoli: 13-0 Giornata di sole disturbata dal vento che, nel primo tempo, spirava contro l’Alessandria. Inizio gara ore 15.00

Commento
Alessandria raggiunta su dubbio rigore dal Montevarchi L'ARBITRO PUNISCE I GRIGI Espulsi gli allenatori e Brìaschi Tutti concordi: l'Alessandria a Montevarchi avrebbe meritato di vincere. A differenza dei padroni di casa è apparsa meglio impostata tatticamente, più tecnica in gran parte dei suoi elementi ed assai più incisiva sotto rete dove si sono distinti Tortora, Briaschi e l'ex Stefano Mariani. La formazione di Melani è stata superiore agli avversari anche a centrocampo. Quello di ieri è stato un confronto combattutissimo, caratterizzato dall'eccessivo nervosismo della squadra di Balleri che vedeva nella partita con i grigi l'ultima possibilità per migliorare la classifica. L'Alessandria ha avuto il gran merito di non cadere nel generale clima da corrida (complici le stesse incredibili decisioni arbitrali) e si è portata a casa il punto che in partenza voleva. Sarebbero potuti essere due se il signor Ferro non avesse concesso un penalty ai padroni di casa a 8' dalla fine, compensandoli così per il rigore non assegnato al 57’, fallo di mano in piena area di un difensore alessandrino su tiro di Mariani. Va aggiunto che per l'Alessandria le cose non si erano messe affatto bene. Lo testimonia il fatto che il Montevarchi già al primo minuto aveva avuto una grossa occasione per passare in vantaggio, Mariano si è visto deviare in angolo un pallone sferrato da un metro. E al 9' «passava» con Giansanti: una bomba da fuori area. Ma la migliore organizzazione della formazione alessandrina doveva inevitabilmente venire fuori. E così ò stato. La risposta alla botta di Giansanti non si è fatta attendere. Correva 1'11': Briaschi metteva al centro un ottimo pallone che trovava fermi i difensori locali e pronto invece Stefano Mariani alla battuta. Colpo di testa e gol. Per il Montevarchi si è trattato di un autentico choc. E ne ha approfittato l'Alessandria per farsi di nuovo sentire con Riccitelli e con Tortora, che, in avvio di ripresa, ha messo in rete di testa un pallone servitogli da De Gradi su un calcio da fermo. Dal 12' in poi, dal momento cioè in cui si sono elevate le proteste dei giocatori di casa per la mancata concessione del calcio di rigore, non c'è stata più partita. Nel senso che l'arbitro ha cominciato ad ammonire a vanvera e ad espellere perfino i due allenatori, Balleri e Melani, per proteste, contribuendo così a far crescere nervosismo e cattiverie. Briaschi è stato invece espulso a 3' dal termine per somma di ammonizioni. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Liserre) L’ALESSANDRIA DOMINA A MONTEVARCHI MA VIENE RAGGIUNTA NEL FINALE Un pari che sta stretto Toscani subito in vantaggio con Giansanti — I grigi replicano con Mariani e Tortora — Nella ripresa i locali scatenano la bagarre che porta al rigore di Carboni — Arresto cardiaco per Caniato Una battaglia, come si immaginava alla vigilia. E, alla fine, a farne le spese è stata l’Alessandria, uscita beffata dal campo, presa a monetine sul proprio pulmann, beccata dai tifosi locali al grido di «ladri, ladri» quanto mai fuori luogo. Se proprio una colpa non si può imputare all’undici di Melani è quella di aver rubato rincontro. Anzi, è stata l’Alessandria a uscire dal campo maggiormente danneggiata, obbligata al pari più da un ambiente ostile che dalla forza di un Montevarchi privo in campo di idee e sorretto da un furore agonistico spesso e volentieri oltre i limiti consentiti dal regolamento. Un atteggiamento, quello dei rossoblù toscani, di alcuni suoi dirigenti e di larga parte del pubblico - la solita, quella più esagitata - che ha mandato nel pallone il pavido arbitro Ferro di Verona, un direttore di gara che ha voluto ergersi a protagonista senza saper recitare questo ruolo fino in fondo. Una cosa di cui sono capaci solo i grandi arbitri. Ma andiamo con ordine, in una giornata che ha regalato una marea di emozioni. Melani, come aveva annunciato, schiera una formazione da battaglia. Dentro Manetti nel ruolo di libero e gli esperti De Gradi, a tamponare e dare ordine a centrocampo, e Tortora a svariare come tornante. In panchina il montevarchino Sereni. I locali partono con un ritmo forsennato e, al 1’, Mariano permette incredibilmente a Caniato di deviare in angolo un suo tiro da un paio di metri di distanza, dopo che il numero 11 locale aveva ricevuto un cross dalla destra di Carboni e si ora trovato solissimo nell’area piccola. L’errore non taglia le gambe al Montevarchi, che colleziona quattro corner in otto minuti e, sul quarto - al 9’ - arriva il gol. Giansanti riceve la palla dal limite e lascia partire un gran sinistro a effetto che attraversa una selva di gambe e si infila alla sinistra di Caniato senza che il portiere possa vederlo. L’Alessandria ha il merito d non abbattersi e giunge al pareggio dopo soli centoventi secondi. De Gradi batte una punizione per Briaschi. Grande lavoro in finta della punta che lascia fermi i difensori e palla al centro per Mariani che, di testa, beffa con un pallonetto l’incerto Fabbri. Un gol a suo modo storico: rete dell’ex - Mariani aveva giocato una stagione nel Montevarchi nei primi anni 80 -; primo gol dell’attaccante toscano in maglia grigia; rete che interrompe un digiuno che, in prima linea, durava da ben 544 minuti (gol di Mazzeo in Alessandria-Prato). Da questo momento il dominio dell’Alessandria è assoluto. I grigi si confermano in crescendo e non lasciano spazio agli avversari. Il Montevarchi riesce solo a dare il via alle proteste chiedendo un rigore al 18’ per un atterramento di Mariano in un contatto con Chiti ma è l’undici di Melani ad avere ancora due occasioni con Riccitelli al 26’ - sinistro dal limite parato da Fabbri in tuffo - e Tortora al 44’ - colpo di testa di poco alto sulla traversa su cross di De Gradi, la prova per quanto avverrà nella ripresa. Da annotare, comunque, tre ammonizioni e l’espulsione del mister toscano Balleri per proteste da parte dell’incerto Ferro. Il preludio a quanto sarebbe successo di lì a poco. Nel secondo tempo, infatti, i grigi passano a sorpresa in vantaggio al 48’. C’è un fallo su Briaschi quasi sulla linea di fondo sul fronte d’attacco sinistro alessandrino. Batte De Gradi per Tortora che, di testa, gira splendidamente sul palo più lontano della porta di Fabbri. Sul 2-1 il Montevarchi dà il via alla bagarre e i grigi hanno il grande merito di non mettersi sullo stesso piano dei locali, evitando il più possibile interventi duri e facili isterismi. L’unico neo, se si vuole, è stato quello di aver subito il non gioco locale ma, in quelle condizioni ambientali, non era facile. Al 57’ Mariano tira a pochi passi da Caniato. Il suo tiro è respinto da un grigio (Di Bin? ) con il corpo. Per i locali è invece fallo di mano e partono grandi proteste. Cinque minuti dopo lo scenario si ripete, in peggio. Carboni cade in area, l’arbitro fischia la simulazione. Apriti cielo! I montevarchini si affollano intorno a Ferro arrivando a malmenarlo. L’arbitro si prende un paio di ceffoni, riesce a fuggire e alla fine che cosa fa? Ammonisce il solo Biagianti per proteste come se si fosse trattato di una cosa da nulla. A questo punto si capisce che la partita avrebbe avuto un andamento non regolare. Ferro fischia solo contro l’Alessandria mentre il Montevarchi si riversa in massa in area grigia. Su uno di questi dissennati attacchi - al 68’- Carboni si scontra con Caniato e il portiere resta a terra. Si intuisce immediata mente che è accaduto qualcosa di grave, con tutti i giocatori grigi intorno al loro numero uno a chiamare l’ambulanza con ampi gesti, Caniato ha infatti subito un arresto cardiaco provocato dal forte impatto ed è bravo il massaggiatore grigio Pescolla a salvarlo. Prima gli rimette a posto la lingua che si era rovesciata rischiando di soffocarlo (ricordate lo scontro Martina-Antognoni?), poi gli applica un vigoroso massaggio cardiaco che fa riprendere conoscenza a Caniato che, nonostante la brutta avventura - se ne renderà conto solo negli spogliatoi - vuole continuare a restare in porta. Si prosegue in un clima esasperato, con Ferro che non sa fare altro che distribuire cartellini a dritta e a manca senza azzeccarne una. Un esempio: al 75’ Briaschi, in alleggerimento, commette un fallo su Malisan. Il capitano locale - già ammonito per proteste - si gira e sferra un vistoso pugno all’11 grigio. L’ineffabile Ferro chiude gli occhi ma fa entrare Pescolla in campo per soccorrere Briaschi. Un vero controsenso. Tra tentativi di invasione di sostenitori locali, una caccia all’uomo da parte del Montevarchi, ingenuità del sempre più sperduto Ferro - espulsione di Melani per proteste al 76’ - si arriva al capolavoro arbitrale a 8 minuti dalla fine. Su punizione di Pani la palla arriva nei pressi di Caniato che viene travolto da Ripa. Per Ferro è rigore, proprio nell’azione meno passibile di massima punizione. Se ne incarica Carboni che, con un rasoterra, batte Caniato, che pure aveva intuito il tiro. C’è ancora spazio per l’espulsione di Briaschi per somma di ammonizioni all’86’, poi Ferro fischia dopo aver recuperato la bellezza di 50 secondi, quando solo per l’incidente di Caniato si erano persi almeno cinque minuti. Buon per l’Alessandria, che evita guai peggiori, e tanti, tantissimi auguri al frettoloso Ferro di una carriera luminosa. Ma non da arbitro... (Il Piccolo - Sandro Bocchio) RISULTATI: Derthona – Chievo 1-0 Lucchese – Prato 1-0 Mantova – L.R. Vicenza 1-0 Modena – Carpi 1-0 Piacenza – Empoli 1-2 Spezia – Arezzo 0-1 Trento – Casale 2-2 Venezia – Carrarese 0-0 CLASSIFICA: Modena p. 32; Lucchese 31; Empoli 28; Venezia 27; Chievo 24; Piacenza, Carpi, Spezia 23; Carrarese 21; Casale, Arezzo, Mantova 20; Alessandria 19; L.R.Vicenza 18; Trento, Montevarchi, Prato 17; Derthona 16 MARCATORI: 13 RETI: Cornacchini (Piacenza). 12 RETI: Ricci (Chievo) e Paci (Lucchese). 10 RETI: Tovalieri (Arezzo) e Carboni (Montevarchi). 9 RETI: Nitti (Modena). 8 RETI: Vignola (Empoli) e Roselli (Prato). 7 RETI: Bonaldi (Modena) e Rovani (Trento) Il punto sul campionato Si sta delineando sempre di più una lotta a due per la promozione diretta: sia il M odena che la Lucchese, hanno entrambe vinto, con identico punteggio, le loro rispettive sfide, contro Carpi e Prato. Ha mantenuto la terza piazza l’Empoli che ha espugnato il campo del Piacenza: decisivo caccia autore di una doppietta. Il Derthona ha superato il Chievo, continuando a sperare nella salvezza, vittoria ottenuta al minuto 78 con il gol di Pelosi. Prima stagionale in trasferta per l’Arezzo che ha sconfitto lo Spezia conquistando due preziosi punti in chiave salvezza: a segno Brandolini.