Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
09-10-1988 - Giornata: 5 - Olbia - Bruno Nespoli


Olbia Calcio - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 21. Carrara M.[A]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Brilli Mirco, Meazza Luca, Manetti Maurizio, Ferrarese Maurizio, Bartolini Luca, Tardini Fabrizio, Marescalco Franco, Carrara Marco [29. Rossi Giovanni], Tortora Giuseppe [90. Briata Roberto] A disp.:Ferretti Sergio, Grandi Marcello, (P) Riccarand Iliano All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: De Santis, Mariani, Leoncini, Favalessa, Truddaiu, Mosti, Dotta, De Petrillo, Morra, Porceddu [70. Mulas], Marino [46. Manunta]. A disp: Sapochetti, Asara, Ghedini. All.: Martini Antonio.

Arbitro: Rausa Mario (Cosenza)
Note
Inizio della gara ore 15.00

Commento
ALESSANDRIA PRIM'ATTRICE Grazie al gol del solito Carrara contro i sardi, i grigi sempre più favoriti del torneo E' stato abbastanza facile per l'Alessandria battere l'inesperta Olbia. La squadra grigia continua cosi nella sua marcia trionfale e va ormai considerata la grande favorita del torneo. Ad Olbia ha confermato le sue doti da primattrice. Ha colpito al momento giusto, al 21', su calcio d'angolo battuto da Bartolini, palla deviata di testa in area da Guerra e conclusione da grande opportunista di Carrara, ha quindi controllato le azioni degli avversari che si sono lanciati contro la difesa grigia a testa bassa. Poco discernimento da parte dell'Olbia ma grande abilità degli ospiti nel chiudere ogni spazio e rilanciare il contropiede che solo per la giornata no di Marescalco, non ha fruttato almeno altre due reti. Al 40' il centravanti ha calciato fuori di poco da posizione veramente eccezionale; il centravanti si è messo in mostra al 72' operando sulla fascia destra e liberando Tortora che di testa non ha saputo concludere. All'85' ancora Marescalco che, su caldo piazzato, ha sfiorato ancora il palo; infine il centravanti è stato bloccato quando stava per involarsi tutto solo verso la porta avversaria Di fronte a questa mole di azioni da gol, l'Olbia ha saputo contrapporre un atterramento in area piuttosto sospetto, di Manunta, ed una grande occasione costruita ad un minuto dal termine da Mulas che aveva liberato Leoncini, ma l'ottimo Ferrarese ha liberato sulla linea. (La Stampa - Ed. Stampa Sera - Tore Marini) GRIGI IN CATTEDRA, L’OLBIA DEVE CEDERE IN CASA Carrara, gol all’esordio e per i grigi è il trionfo Mandato in campo al posto di Ferretti, il neo acquisto ha convinto tutti, prima di uscire per infortunio — Ancora una grande prova di Ferrarese, forse il migliore in campo — Un'Alessandria autoritaria, per la gioia dei fedelissimi volati fino in Sardegna Per la capolista che si presenta come la più autorevole candidata alla promozione in serie cl è stato fin troppo facile mettere sotto l’Olbia dei giovani. Intendiamoci: l’Alessandria non ha passeggiato, perché dopo la segnatura del gol determinante per il risultato, l’Olbia ha reagito, seppur scompostamente. I grigi però sono di ben altra tacca, rispetto ai padroni di casa, per cui hanno operato per tutta la partita in assoluta scioltezza. Il portiere Lazzarini non ha corso un solo pericolo; la difesa ha chiuso ogni varco ai tentativi di affondo dei bianchi, il centrocampo non ha permesso ai giocatori di casa, di ragionare e quindi ha imbrigliato ogni loro iniziativa. Il gol è venuto da Carrara, il neo acquisto proveniente dal Padova, la cui presenza tra gli undici dell’avvio di partita aveva suscitato qualche perplessità. Prendeva il posto dei regista Ferretti, costretto in panchina da un infortunio ed in molti si sono chiesti se Melani non avesse avuto una decisione affrettata. Carrara ha risposto subito ai dubbi intervenendo con perfetta scelta di tempo sull’assist di Guerra che su azione di calcio d’angolo aveva raccolto il cross dalla destra di Bartolini. Un tiro teso che aveva richiesto una autentica acrobazia al lungo numero due grigio. Difesa spiazzata, Carrara che vinceva il contrasto con Mariani retrocesso sulla linea e De Santis assolutamente sorpreso. I salti di gioia in campo ed in tribuna la dicevano lunga sull’importanza della posta in palio per i piemontesi. Ed in effetti una vittoria ad Olbia, anche se non si tratta più della squadra monstre degli ultimi anni, oltre a far classifica, fa anche morale. I grigi hanno poi controllato la gara senza mai farsi travolgere dalle disordinate offensive dei bianchi capeggiati dall’inesauribile Morra e spinti alle spalle dall’impeccabile Truddaiu. Solo che contro giocatori di categoria e di grossa esperienza oltre che di limpida classe, per i giovani è sempre dura. Di giovani ce n’erano anche nelle file dei grigi, primo fra tutti Ferrarese, un ragazzo cui non è azzardato predire una ottima carriera. Su un campo infame, sul quale era quasi impossibile impostare un’azione appena valida sotto il profilo tecnico, il biondino, che appena due anni fa sembrava deciso ad appendere le scarpe bullonate al chiodo, ha dato ad intendere che sarà uno dei protagonisti del campionato. Ha difeso ed attaccato con un tempismo ed una velocità assolutamente incredibile. Ha messo sui piedi dei suoi compagni dei palloni invitanti, ha saputo stringere i denti, quando oltre a contrastare ha dovuto dare e subire colpi. Insomma un ragazzino che farà parlare di se, inserito in una squadra che ha già vestito i panni della prima della classe. Melani ha presentato l’Alessandria in una formazione che proponeva una difesa ermetica, con i suoi spilungoni pronti a contrastare il prevedibile gioco aereo dei padroni di casa, un centrocampo schierato a zona con l’appoggio di un Bartolini apparso quasi imprendibile per il suo avversano diretto, e un Tortora sempre pronto a trasformarsi in punta pura. L’Alessandria, dopo l’uscita di Carrara in effetti si è trovata jiella condizione di poter giocare con tre punte, mettendo in crisi il centrocampo olbiese e la stessa difesa che sbilanciati in avanti hanno corso seri rischi. Fortuna ha voluto, per i bianchi naturalmente, perché i grigi hanno di che rammaricarsi, che il pur ottimo Marescalco abbia buttato al vento almeno due palle gol incredibili. È capitato al 40’ quando il capitano è stato lanciato alla perfezione da Rossi ed ha sparacchiato fuori seppur di poco, ed all’85. L’Alessandria ha rischiato la beffa proprio allo scadere. Sarebbe stato un autentico furto perché l’Olbia in effetti aveva fatto ben poco per meritarsi un punto. Tanta generosità, tanto agonismo, tanta grinta, ma neppure un tiro in porta. Dicevamo dell’ultimissima emozione : Mulas entrato in area dalla fascia destra ha spiazzato la difesa con un cross a rientrare, Bartolini in tra v vedendo alle sue spalle una maglia bianca è volato come un portiere di razza. La sua mano protesa per fortuna non ha toccato la palla e Leoncini battendo a rete al volo si è fatto intercettare il violentissimo pallone dal sempre attento Ferrarese. E per l’Alessandria è stato il giusto successo (Il Piccolo - Tore Marini) RISULTATI: Casale - Pavia 0-2 Cuoiopelli - Tempio 0-0 Massese - Sarzanese 1-3 Oltrepò - Cecina 1-0 Poggibonsi - Pro Vercelli 1-1 Pontedera - Ilvarsenal 2-0 Rondinella - Vogherese 3-1 Sorso - Siena 1-1 CLASSIFICA: Pavia, Alessandria p. 9; Oltrepò 8; Casale, Pontedera, Poggibonsi 7; Sarzanese, Siena 6; Tempio 5; Pro Vercelli 4; Olbia Rondinella, Ilvarsenal, Cuoiopelli 3; Cecina Sorso, Vogherese 2; Massese (-3) 1. MARCATORI 4 RETI: Mazzeo (Casale); Bianchini (Pro Vercelli). 3 RETI: Marescalco (Alessandria); Fusci (Poggibonsi), Bagnoli (Pontedera), Cacciatori (Sarzanese), Mariani (Siena). 2 RETI: Calamita (Casale), Marini, Pisasale (Massese), Criscuoli, Ramella (Oltrepò), Di Stefano (Pro Vercelli), Meani (Rondinella), Fiorini, Tintisona (Siena), lannuale, Spilli (Sorso), Trudu (Tempio). Il punto sul campionato La capolista Pavia, che occupa la prima piazza, con l’Alessandria, ha vinto sul campo del Casale il primo big match stagionale, ma ha dimostrato un assetto che poche altri compagini hanno: a spianare la strada è stato l’autogol di Mozzone al 40’, seconda rete di Grandini al 56’. Prezioso pareggio della Pro Vercelli in casa del Poggibonsi: partita sofferta per i vercellesi passati in svantaggio con Biagiotti ma Bianchini, su rigore, a sette minuti dal termine del match, ristabiliva la parità.