Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
04-12-1988 - Giornata: 13 - Pontedera - Comunale


Pontedera US - Alessandria Calcio US 1 - 4 (0 - 0)
RETI: 91. Bagnoli [Po] 58. Tortora G.[A], 78. Casale C.[A], 80. Bartolini L.[A], 88. Tardini F.[A]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Brilli Mirco, Zamparutti Aurelio, Meazza Luca, Tardini Fabrizio, Bartolini Luca, Carrara Marco, Casale Claudio [86. Guida Cisco], Ferretti Sergio [65. Zaffiri Simone], Tortora Giuseppe A disp.:Moretto Alessandro, (P) Riccarand Iliano, Vescovo Andrea All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
PONTEDERA US: Biondi, Benedetti, De Fanti, Terzani, Brucini, Gemmi, De Angelis, Cini, Bagnoli, Marchetti, Parlanti. A disp: Caponi, Russo, Tramonti, Biselli. All. Cei Idilio

Arbitro: Marchese Mario (Napoli)
Note
Espulso Melani [A – All.] Ammoniti: Bagnoli [P], Ferretti [A]; Gemmi [P] Angoli: 7-5. Spettatori: 1000 terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14.30.

Commento
I grigi vincono a Pontedera e staccano di un punto l'Oltrepò L'ALESSANDRIA SOLITARIA IN TESTA Sempre più sorprendente il Casale - Nel girone B perdono quota gli azzurri di Fedele bloccati in casa dalla Pro Sesto: 1-1 L'Alessandria alla fine ha dilagato, mettendo sotto il Pontedera con un 4-1 che ha del clamoroso. Assurdo quasi, se nel calcio c'è ancora un po' di spazio per l'assurdità. Da un'ora la partita stava trascinandosi senza reti e senza emozioni, e caso mai sembrava il Pontedera ad essere un po' più sacrificata dalla divisione dei punti, se non altro per quel tantino di più che aveva dimostrato nell'osare in avanti. Poi al 58' Tortora, con un tiro che lui stesso ha sportivamente definito «troppo fortunato», con un gol praticamente preterintenzionale, ha aperto le marcature. E così si sono aperte anche le cateratte. Per il Pontedera, pianto e rabbia. Per l'Alessandria, un trionfo di dimensioni epiche. A conti fatti, tuttavia, dimensioni a parte, la vittoria dell'Alessandria, e ci mancherebbe altro, rimane indiscutibile. Le goleade a volte e giustamente mettono su chi vince l'ombra del troppo facile. Questa volta non è stato così. E l'Alessandria, ripetiamo, per un'ora ha corso anche qualche rischio. Tutto ciò va a maggior gloria e lode dell'«undici» di Melani (buttato fuori per proteste, tanto per cambiare), della mobile ed accorta difesa schierata davanti ad un freddo ed impeccabile Lazzarini, del rientrante Bartolini, suggeritore di tre reti su quattro, per tacere di quella messa a segno da lui stesso. Quattro reti su altrettante azioni di contropiede alle quali lo sbandamento generale del granata locali tesi alla ricerca del pareggio, nulla toglie (o poco) per prontezza, velocità, spettacolarità. L'Alessandria, ha fatto segnare un quoziente di realizzazione di 4 reti su 6 tentativi. Ed ecco gli autori dei gol: al 58' Tortora, su azione dettata da Bartolini, al 78' Casale in contropiede, all'80' Bartolini ancora in contropiede, all'89' Tardini su Invito di Bartolini. In tempo di recupero, su un calcio d'angolo di Marchetti, Bagnoli di testa ha accorciato le distanze. L'Alessandria ha battuto i granata toscani per 4-1. «Il risultato - ha detto lo stesso allenatore dei grigi piemontesi Melani - è sicuramente troppo pesante. Dunque non del tutto giusto sia per i meriti del Pontedera, sia perché in una partita di calcio è quasi impossibile ottenere una percentuale di realizzazioni come quella che abbiamo fatto segnare noi». 'Però - ha aggiunto subito - specialmente nel finale la maggior classe dell'Alessandria e il superiore tasso tecnico si sono fatti valere». Comunque questa vittoria, anche dopo il primo tempo che non ci ha visti girare al meglio, non mancherà di avere ripercussioni psicologiche positive e importanti». Anche il presidente cerca di non attribuire la dimensione della leggenda a quelle quattro reti. 'Però - dice - possiamo ammetterlo, il nostro contropiede è davvero micidiale». Nella stanza accanto, quella dei granata locali, l'allenatore Idilio Cei dichiara: «Il risultato è bugiardo, d'accordo. Però c'è anche da dire che, quando un avversario è più forte, bisognerebbe accontentarsi del pareggio. Invece ci siamo aperti troppo e l'abbiamo pagata cara». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) IL SUCCESSO RIDÀ FIDUCIA ALLA SQUADRA DI MELANI, DA SOLA IN TESTA Pontedera esalta 1’Alessandria Sui quattro gol il marchio della classe di Ferretti e Bartolini Si chiude con un trionfo la prima delle due trasferte toscane. Quattro gol, pubblico in piedi ad applaudire, primo posto in solitudine per i grigi che si lasciano alle spalle l’Oltrepò, raggiunto anche dal sempre più convincente Casale. Tortora, Casale, Bartolini e Tardini. Vanno a segno attaccanti, centrocampisti e difensori nello straordinario finale di una partita che, dopo un primo tempo da sbadigli, fa registrare un’improvvisa ed anche imprevedibile impennata. Determinante il gol ‘brasiliano’ di Tortora: apre la strada al successo dei grigi, che risolvono nel migliore dei modi una domenica nata all'insegna del pessimismo. Si può pensare ora a Siena con la tranquillità dei forti, di chi guarda le altre diciassette squadre del girone dall'alto di una supremazia assai più netta di quanto non possa Far pensare lo striminzito punticino di vantaggio sulle dirette inseguitrici. E’ bastato infatti che la squadra di Melani ritrovasse quella qualità alla quale aveva dovuto rinunciare, nelle scorse settimane, per infortuni e squalifiche, e il resto è venuto di conseguenza, smentendo anche i legittimi timori della vigilia. Vigilia resa inquieta da un nuovo forfait, quello di Ferrarese, bloccato da un risentimento muscolare e dunque indisponibile per Pontedera. I giocatori di qualità che hanno fatto la differenza tra gli uomini di Cei e l’Alessandria sono stati, come naturale, Ferretti e soprattutto Bartolini. Sono partite infatti dai piedi dei due centrocampisti, l’altro ieri al loro rientro, le micidiali volate in contropiede di Tortora e soci. Passaggi filtranti, che hanno messo in ginocchio la retroguardia dei granata, dopo lo svantaggio costretti a prendersi dei rischi e dunque puntualmente ed impietosamente puniti dalla capolista. Da raccontare, perchè ha rappresentato la svolta della partita, è il gol di Pino Tortora, che è giunto a conclusione di un periodo di pressione dell’Alessandria che, dopo un primo tempo abbastanza anonimo, ha preso in mano le redini del gioco ed ha iniziato a verticalizzare la manovra e dunque a velocizzare le azioni offensive, parse troppo lente nei primi 45’. Si diceva del gol dell’ 1-0: una giocata sorprendente, che ha aperto la strada ad un successo altrettanto straordinario. La rete dell’Alessandria è nata da un’intesa Ferretti-Tortora: palla alzata e filtrante per lo scatto di Pino che, arrivato sul fondo, inventa un tiro diabolico di collo esterno: palla sul palo lontano, Biondi aveva fatto un passo in avanti aspettandosi il cross. I granata restano di stucco, Poi, in svantaggio, i giocatori di casa si riversano dalle parti di Lazzarini, spinti da un generosissimo De Angelis e sostenuti tantissimo a centrocampo da Cini e, assai poco, dal solito Giancarlo Marchetti. Si gettano avanti con coraggio, quelli del Pontedera. Sfiorano anche il pareggio, al 16’, con un diagonale di De Angelis che sibila vicino al palo destro di Lazzarini che riesce anche a correggerlo in corner con la punta delle dita. Poi Cini, un minuto dopo, chiama il portiere alla parata. I fuochi d’artificio arrivano dalla mezzora in avanti. E’ il gran momento di Bartolini che sale in cattedra come assist man e anche come realizzatore. Trentaduesimo: palla filtrante per Tortora che scappa via sulla destra, arriva davanti a Biondi e poi appoggia lateralmente per Casale che infila a colpo sicuro. Raddoppio inutilmente contestato dal Pontedera che tiene addirittura la palla nell’area del portiere, sperando in questo modo di convincere l’arbitro a fischiare un peraltro inesistente fuorigioco dell’autore del raddoppio. Poi è Bartolini e fuggire tutto solo, evitare il portiere, marcare la tripletta. Ed è lo stesso ‘tornante’ a pescare Tardini nel corridoio giusto e mandare in rete, con un’azione pressoché analoga, il podista del centrocampo alessandrino. Ecco, puntuale, l’osservazione tecnica di Melani: «Il gol di Tortora, non dimentichiamolo, è giunto dopo altre occasioni create da noi. Quanto è accaduto nella ripresa è confortante in quanto i ragazzi sono riusciti a sveltire i passaggi, al contrario di quanto avvenuto nel primo tempo, durante il quale ci si ostinava a portar palla e ad accettare questa specie di' non gioco che stava facendoci perdere di vista gli schemi e le possibilità offensive della nostra squadra». Poi il tecnico risponde a chi gli chiede se anche secondo lui Bartolini è stato il migliore in campo: «Bartolini e Ferretti sono i giocatori che possono dare all’Alessandria la qualità che ci è mancata quando non c’erano. Se domenica prossima dovessi far giocare la loro posto due terzini saremmo al punto di partenza. Questo dimostra che sono in definitiva i giocatori che fanno la differenza e non certo l’allenatore. Mi spiego: mentre quando si gioca male la colpa può essere del tecnico, quando la manovra è spettacolare il merito è soltanto chi va in campo». C’è adesso euforia attorno ai grigi. Melani non si preoccupa neppure dell’espulsione e della probabile squalifica («Ho solo chiamato Casale, volevo che correggesse la sua posizione in campo; Claudio, ho fatto in tempo a dire e l’arbitro mi ha espulso. Se voglio comunicare con un giocatore posso mica mandargli una raccomandata»); entusiasta anche il presidente Amisano. Il sempre più popolare Gino non avrebbe dovuto essere al seguito della squadra. Lo confessa al cronista: «Venerdì ero veramente a terra; l ’ultimo infortunio, Quello di Ferrarese mi ha particolarmente colpito. Sembrava che la sfortuna non ci desse tregua. Poi, all’ultimo minuto, ho deciso di partire. Ho preso il mio fuoristrada, ho caricato un paio di amici e ho raggiunto la squadra partendo direttamente da Valenza». Il richiamo del calcio è troppo grande per il presidentissimo, che si aggira negli spogliatoi di Pontedera con un sorriso largo così. Quei quattro gol, quegli applausi dei tifosi che Melani ha ringraziato pubblicamente («Hanno la riconoscenza di tutti noi») valgono un viaggio il Toscana. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Casale – Sarzanese 1-0 Cuoiopelli – Oltrepò 0-0 Olbia – Siena 2-0 Pavia Cecina 0-0 Poggibonsi – Ilvarsenal 2-0 Rondinella – Massese 0-4 Tempio – Pro Vercelli 1-0 Vogherese – Sorso 1-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 19; Oltrepo, Casale 18; Poggibonsi 16; Sarzanese, Olbia 15; Pro Vercelli, Pavia, Siena 14; Tempio 13; Pontedera 12; Massese (-3), Cecina 11; Ilvarsenal, Rondinella 10; Vogherese 9; Cuoiopelli 8; Sorso 4 MARCATORI: 7 RETI: Di Laura (llvarsenal). 6 RETI: Mazzeo (Casale), Bagnoli (Pontedera), Criscuoli (Oltrepò). 5 RETI: Bianchini (Pro Vercelli), Ramella (Oltrepò). 4 RETI: Calamita (Casale), Pisasale (Massese), Sala (Oltrepò), Fusci (Poggibonsi), Belletti (Sarzanese), Mariani, Fiorini Tintisona e Mucciarelli (Siena), Trudu (Tempio). Il punto sul campionato Superando 1-0 al Natal Palli la Sarzanese, il Casale ha agganciato al secondo posto l’Oltrepò, portandosi soltanto ad un punto dalla vetta. I lombardi sono stati fermati sul pari dal Cuoiopelli, la gara è terminata senza reti. Trudu e Visconti hanno battuto la Pro Vercelli: il primo ha segnato il gol della vittoria del Tempio, il secondo è riuscito a opporsi a tutti i tentativi portati dagli ospiti. La rete di Guerra ha consentito alla Vogherese di avere la meglio sul Sorso, ottenendo la seconda vittoria in campionato.