Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
31-12-1988 - Giornata: 16 - Massa - Stadio degli Oliveti


Massese 82 US - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 73. Maurizi [Ma]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Brilli Mirco, Briata Roberto, Meazza Luca [75. Casale Claudio], Ferrarese Maurizio, Logarzo Pasquale, Tardini Fabrizio, Tortora Giuseppe, Ferretti Sergio, Montrone Angelo [64. Carrara Marco] A disp.:Bartolini Luca, (P) Riccarand Iliano, Zamparutti Aurelio All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
MASSESE 82 US: Peruzzi, Giuseppini, Tonin, Redomi, Guidugli, Marin, Rosati, Pisasale, Maurizi, Bertoneri, Zenari. A disp.: Rocca, Gavarini, Benassi, Santucci, Ispiro. All.: Mannoni Benito.

Arbitro: Bizzarri Franco (Ferrara)
Note
Ammoniti Lo Garzo [A], Meazza [A], Brilli [A], Marini [M] Angoli: 7-4. Spettatori: 3600 circa (3.391 paganti, incasso L. 39.342.000) Giornata di sole, terreno buono Inizio gara ore 14.30

Commento
I GRIGI SOFFRONO A MASSA Vittoria di misura, 1-0, ma meritata, da parte della Massese sulla capolista Alessandria che ha subito dal primo all'ultimo minuto di gioco la pressione dei padroni di casa pubblico delle grandi occasioni al campo degli Oliveti, che ha sorretto con calore la propria squadra C'è da dire che il migliore dei piemontesi alla fine risulterà il portiere Lazzarini. Questo per dimostrare come l'Alessandria ala stata messa sotto da parte di una squadra che ha voluto in tutte le maniere la vittoria. Eppure la vigilia faceva presagire male per i bianconeri. Fuori Berlocchi per squalifica e ancora ko Ruvolo, Angelotti e Brotini, la Massese doveva presentare una formazione di emergenza. Ma gli assenti sono stati rimpiazzati nel migliore dei modi. Reduce dal pareggio con l'Oltrepò, la compagine alessandrina allenata da Melani, amante del gioco difensivistico che Onora ha però dato notevoli frutti, è scesa in Toscana presentando la novità dell'ultima ora. Lo Ganzo, acquistato dal Monza che ha fatto vedere alcune giocate interessanti. Fin dalle prime battute, la Massese tenta di colpire gli avversari. è Maurizi che di testa, al 5', impegna il portiere, il primo tiro in porta per l'Alessandria arriva addirittura dopo 20 minuti e per una capolista ci sembra un po' limitativo. Al 26' cade a terra in area Pisasale, ma per l'arbitro è tutto regolare. La direzione di gara - va detto - non è piaciuta. Verso lo scadere dei primi 45' è Brilli che a portiere battuto salva in angolo. Il gol-partita arriva al 73'. C'è una bella fuga di Redomi, calibrato il traversone e alle spalle di tutti arriva il centravanti Maurizi che riesce a battere nell'occasione lo sfortunato portiere Lazzarini. è facile capire l'esultanza di un intero stadio che si è tinto all'improvviso di bianconero. Una vittoria legittima. E’ una Massese che ha trascorso chiaramente momenti brutti in questo campionato, ma che è riuscita, facendo gruppo, a ritrovare la strada giusta per la risalita. L'Alessandria esce battuta, ma comunque rimane una squadra di tutto rispetto e degna delle posizioni di classifica che occupa (La Stampa – Roy Lepore) L’impresa dell’anno la mette a frutto la Massese SCIVOLA L’ALESSANDRIA Bella partita tra due squadre che al termine del campionato si troveranno sicuramente nelle prime posizioni della classifica. La Massese che sta attraversando un ottimo periodo (14 punti in 8 partite) ha messo sotto la capolista giocando un calcio spesso godibilissimo. La difesa dell’Alessandria ha controllato il gioco qualche volta con affanno, cercando di rallentare il ritmo per mantenere il possesso della palla. Le marcature predisposte da Melani prevedevano un controllo strettissimo su Bertoneri da parte di Tardini, di Meazza su Maurizi, mentre Ferretti si metteva sulla strada di Guidugli. Era Redomi che spopolava, controllando ottimamente Lo Garzo e partendo per discese sempre pericolose. Maurizi al 7’ costringeva con un colpo di testa nell’angolo basso il portiere Lazzarini a una difficile deviazione in corner, così come al 23’ su forte tiro di Zenari a conclusione di una splendida azione di Pisasale e Bertoneri. Bisognava aspettare il 73’ per vedere un gol. L’azione era di quelle da applaudire. Bertoneri scambiava sul centrocampo con Redomi che scendeva sul fondo da dove crossava lungo. Dalla parte opposta sbucava Maurizi che al volo metteva dentro sul secondo palo. Altra grossa parata di Lazzarini tre minuti dopo (tiro ancora di Maurizi) mentre all’81’ Peruzzi parava di piede su Carrara che concludeva una lunga mischia. Buono l’arbitraggio (La Gazzetta dello Sport – Giuseppe Stefanini) La consolazione di una buona gara LO SCIVOLONE DI MASSA NON MORTIFICA I GRIGI Tra le note liete, il debutto di Lo Garzo, fra i migliori in campo. La Massese non perdeva da sette giornate, a sei domeniche prima risaliva l’unica sconfitta subita dall’Alessandria in campionato. Era logico, quindi, attendersi una gara bella e incerta, e così è stato. L’incontro di Massa non solo ha ribadito l’ottimo stato di forma di entrambe le squaqudre, ma ha evidenziato valori calcistici davvero rari per la categoria. Ha vinto, meritando, una Massese la cui classifica, falsata dalla penalizzazione di tre punti e da una partenza sfortunata continua ad essere bugiarda. All’Alessandria rimane la consolazione di aver giocato una buona partita, certo superiore alle ultime prestazioni. II risultato finale, se da una parte alimenta i sogni bianconeri di un’improbabile rincorsa ai primi posti, dall’altra non mortifica certo le ambizioni dei grigi che da Massa, poi tornano con un’altra certezza in più. Ci riferiamo al nuovo acquisto Lo Garzo (sicuramente erano i migliori in campo) che con la Massese ha debuttato in modo quasi strepitoso seppur non sorretto ancora da condizione fisica. Novanta minuti belli, intensi e combattuti quelli tra Massese ed Alessandria. Le due squadre, in campo, come da previsioni, non si sono somigliate: sparagnina e attendista l'Alessandria, tutta sbilanciata in avanti la Massese. I grigi come al solito hanno adottato rigorose marcature a uomo, i locali invece hanno preferito l’abituale zona mista con controlli personali solo per le due punte Tortora e Montrone. In una cosa Massese e Alessandria hanno dimostrato di non conoscere particolari differenze: l’elevatissimo tasso tecnico individuale. Pochi i passaggi sbagliati durante la partita, mai un arresto fallito o intervento fuori misura. Bilancio in parità anche per le assenze: su entrambi i fronti infatti, sono scese in campo formazioni largamente rimaneggiate. Baiami e Marinoni con gli uomini contati per le contemporanee defezioni di Bertocchi, Brotini e Del Nero, hanno portato in panchina mezza «Berretti». Melani, forse confidando nelle maggiori energie dei giovani Ferrarese, Briata e Montrone, ha lasciato a sedere quattro titolari: Bartolini, Carrara, Zamparutti e Casale. Sin dall’inizio si è avvertito che uscire imbattuti dagli «Oliveti» sarebbe stato per l’Alessandria tutt’altro che facile. Frastornata dal pressing bianconero, impressionante per continuità e ritmo, la squadra di Melani non è mai riuscita a prendere l’iniziativa concretamente, limitandosi perciò a sporadici spunti in contropiede, per altro quasi sempre pericolosi. Semmai in difesa qualcuno non ha brillato come al solito, vedi Guerra, più volte in difficoltà di fronte al gran movimento di Zenari, o Meazza che aveva il difficile compito di arginare il dinamico Maurizi, piccolo ariete dell’attacco locale. Pur rischiando in almeno tre occasioni di trovarsi in svantaggio, Ferretti e compagni chiudevano il primo tempo in apparente tranquillità. Qualcuno, anzi, confidando su un possibile calo della Massese, che tanto aveva speso nei primi 45 minuti, cominciava a sperare in qualcosa di più. Il calo in effetti c’è anche stato ma solo in termini di lucidità: l’iniziativa anche nella ripresa è sempre rimasta ai bianconeri, con l’Alessandria subito aggredita se in possesso di palla. Nel momento di maggior spinta ma anche di minor pericolosità, la Massese ha trovato la rete che condanna l’Alessandria al secondo posto in classifica. L’azione per i massesi è stato quasi un classico; sulla fascia sinistra infatti la squadra di Baldini costruisce gran parte del suo gioco vantando uomini del calibro di Dante Bertoneri, Redomi e Zenari, un mancino quest’ultimo ancora poco conosciuto ma di sicuro avvenire. Proprio sulla sinistra, da uno scambio tra Bertoneri e Redomi, è nato il cross che ha trovato al centro dell’area la pronta e felice deviazione volante di Maurizi. Per la Massese è stato il coronamento di una gara coraggiosissima giocata «a trazione anteriore», per l’Alessandria una punizione severa e comunque a quattro minuti dalla fine ancora rimediabile, se è vero che Casale falliva in piena «zona Cesarmi» una clamorosa palla - gol. Non è stata quella l’unica occasione dei grigi per «bucare» la porta di Peruzzi che già su tiri di Tortora e Brilli, quasi sempre su azioni avviate da Lo Garzo, aveva avuto il suo daffare. Molte occasioni insomma, rispetto al volume di gioco offensivo espresso e che ha visto, lo ripetiamo, la Massese unica protagonista. I bianconeri e in tribuna se ne è avuta spesso l’impressione, hanno comunque rischiato di raccogliere solo i complimenti e non i punti. Una volta tanto, invece, il bel calcio apuano ha avuto la meglio su quello altrettanto bello ma più pratico e tradizionale di Melani. A fine partita tutti e ventidue i giocatori hanno raccolto un lungo applauso: qualcuno meriterebbe addirittura di piu. È il caso dell’inesauribile Redomi vero polmone del centrocampo bianconero e di Lo Garzo, brevilineo dallo scatto bruciante e il dribbling secco; è il caso di Dante Bertoneri ormai tornato ai livelli d’un tempo e di Alessandro Lazzarini giovane portierino dalle doti acrobatiche eccezionali. Se il 1988 è indubbiamente finito in modo opposto per le due squadre, giustizia calcistica voglia che il 1989 concordi in una comune promozione che per quanto visto agli «Oliveti» sia l’Alessandria, ma anche la Massese meriterebbero ampiamente (Il Piccolo - Alessandro Locatelli) RISULTATI: Casale – Pontedera 1-1 Cuoiopelli – Rondinella 0-0 Ilvarsenal – Cecina 1-1 Oltrepò – Siena 0-0 Poggibonsi – Olbia 2-1 Pro Vercelli – Vogherese 1-0 Sarzanese – Tempio 1-0 Sorso – Pavia 0-2 CLASSIFICA: Casale p. 22; Oltrepò, Alessandria 21; Poggibonsi, Pro Vercelli, Sarzanese 19; Siena 18; Pavia 17; Massese (-3), Olbia 16; Rondinella, Pontedera 15; Tempio, Cecina 14; Ilvarsenal 13; Cuoiopelli 12; Vogherese 10; Sorso 4 MARCATORI: 8 RETI: Di Laura (llvarsenal). 6 RETI: Mazzeo (Casale), Bagnoli (Pontedera), Criscuoli (Oltrepò). 5 RETI: Bianchini (Pro Vercelli), Ramella e Sala (Oltrepò), Calamita (Casale), Di Vincenzo (Rondinella), Pisasale (Massese), Fiorini (Siena) e Cacciatori (Sarzanese). 4 RETI: Fusci (Poggibonsi), Belletti (Sarzanese), Mariani, Tintisona e Mucciarelli (Siena), Trudu e Porciatti (Tempio), Piga (llvarsenal), Zenari (Massese) Il punto sul campionato Primato in solitaria del Casale a fine anno: i nerostellati approfittano della sconfitta dei grigi e rimangono primi malgrado il pari casalingo con il Pontedera: vantaggio di Mocellin per i locali, pareggio di Marchetti su rigore per gli ospiti. Senza reti la gara casalinga dell’Oltrepò, fermata dal Siena. La Pro Vercelli si è guadagnata in due punti contro la Vogherese, battuta da un diagonale bellissimo di Conca. Colpo grosso del Pavia che ha espugnato il campo del Sorso grazie alle due reti di Cicconi, unico risultato pieno ottenuto dalle viaggianti.