Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
29-04-1990 - Giornata: 29 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Arezzo US 3 - 2 (2 - 1)
RETI: 14. Briaschi (II) A.[A], 21. Mazzeo L.[A], 64. Mariani S.[A] 44. Brogi [Ar] , 60. Brogi [Ar]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Lazzarini Marco, Carrara Marco, Fogli Roberto, Mariani Stefano [81. Briata Roberto], Riccitelli Onesto, Mazzeo Lorenzo, De Gradi Giuseppe, Briaschi (II) Alberto [65. Tortora Giuseppe] A disp.:(P) Conti Roberto, Sacchetti Luigi, Sereni Simone All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
AREZZO US: Tanagli, Acconcia [22. Maretti] [82. Cammarieri], Rocchigiani, Mariani Ferruccio, Neri, Zandonà, De Poli, Chierici, Tovalieri, Luperto, Brogi. A disp.: Guerrieri, Di Mella, Rossi. All.: Benvenuto Giovan Battista

Arbitro: Giove Raffaele (Bari)
Note
Ammoniti: Fogli [A]; Carrara [A]; Chiti [A]; Lazzarini [A]; Degradi [A]; Maretti [AR] Calci d'angolo: 5-5 Spettatori: 2.327 paganti (1.623 paganti, incasso 21 milioni) Giornata calda Inizio gara ore 16.00

Commento
Tornano gli applausi al Moccagatta per i grigi di Colombo, finalmente grintosi ALESSANDRIA E TIFOSI, PACE FATTA L'Arezzo recupera due gol, poi Mariani decide Segnati due gol nei primi venti minuti di gioco, l'Alessandria ha poi subito, tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, la pressione dell'Arezzo che è riuscito a portarsi in parità. Immediata, però, è stata la reazione dei grigi i quali, passati per la terza volta, hanno saputo poi controllare l'andamento del gioco e condurre in porto la meritata e importante vittoria. Affidati ancora una volta, nelle ultime settimane, ad Antonio Colombo, già protagonista di miracolosi salvataggi, i ragazzi del presidente Gino Amisano, più che mai deciso a mantenere la squadra in C1, hanno dimostrato di saper ancora sfoderare le unghie. «è stata una vittoria legittima - ha affermato a fine partita il direttore sportivo Frara conquistata con il cuore e la determinazione. La formazione è scesa in campo con tre punte, la tattica si è dimostrata vincente ed i frutti sono stati più che buoni». Da parte sua il mister degli aretini, Benvenuto, ha velatamente fatto intendere che, negli ultimi cinque minuti, avrebbe potuto esserci un rigore a favore dell'Arezzo. Pochi, facendo riferimento al passato, i tifosi sugli spalti del «Moccagatta», con appena 2327 presenti, dei quali 1623 paganti, per un incasso di poco superiore ai 21 milioni. Non va però scordato che le ultime prestazioni dei grigi erano state abbastanza deludenti e si aggiunga la concomitanza con la tradizionale ed ultrasecolare Fiera di San Giorgio che certamente ha strappato qualche tifoso. Gli assenti, comunque, ieri hanno avuto torto, i ragazzi allenati da Colombo hanno dato prova di saper giocare, quando e circostanze lo impongano, e lo spettacolo, anche piacevole, non è certo mancato. Cinque per parte i calci d'angolo, ammoniti gli alessandrini Fogli, Carrara, Chiti, Lazzarini e Degradi; e Maretti dell'Arezzo. Calcio d'avvio per l'Alessandria e al 7' bel centro di Briaschi, per la testa di Mazzeo, ma Mariani non è pronto ad intervenire. Insistono i grigi e al 13' arriva il primo gol: su servizio di Carrara, l'ottimo Briaschi raccoglie la respinta della difesa aretina ed insacca. Prosegue la pressione alessandrina e già al 21' arriva il raddoppio: centro di Di Bin e Mazzeo, finalmente ritrovatosi bomber, non ha esitazione a raccogliere la sfera e a depositarla alle spalle di Tanagli. Al 32' confusione in area toscana, Mariani prima e Riccitelli poi mancano la buona occasione per triplicare. L'occasione non sfugge al 44' agli ospiti: punizione calciata da Luperto, respinge la barriera alessandrina e Brogi va diretto a rete. Occasione griga fallita al 49' quando c'è un ottimo scambio Di Bin Mazzeo-Di Bin, e quest'ultimo alza assurdamente alle stella l'ottimo pallone. Ne approfitta l'Arezzo e, dopo che al 51' Mazzeo, solo in area, non riesce a trovare il colpo finale vincente, al 60' raggiunge il pareggio: c'è un diagonale di Brogi, che serve Tovalieri il quale crossa al centro dove è pronto lo stesso Brogi. Per Caniato non c'è nulla da fare. Doccia fredda per i grigi i quali però reagiscono bene. Al 62' atterramento di Mariani al limite dell'area, si reclama il rigore non concesso e si riprende il gioco: Di Bin serve di testa Mazzeo, pallone sulla destra per Mariani che, in scivolata, anticipa Tanagli e insacca. L'Alessandria vince, la salvezza è più vicina. E stavolta gli applausi della tifoseria non mancano. A fine gara il direttore sportivo Mario Fara ha dichiarato: “ Cosi come dopo la sconfitta di Trento, non ci sentivamo già retrocessi, ora non siamo affatti salvi, la vittoria ottenuta dai ragazzi contro un forte Arezzo, autorizza a sperare, ma il difficile viene adesso. Oltre al carattere la squadra ha messo in mostra anche un buon gioco d’assieme: insomma siamo pronti ad affrontare le sfide decisive”. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) I COMMENTI ALL’IMPORTANTISSIMA VITTORIA SULL’AREZZO Esalta il tridente dell’Alessandria Premiato il coraggio dei grigi a trazione anteriore Il coraggio è stato premiato. E l’Alessandria a tre punte, con Di Bin e Mazzeo letteralmente rigenerati e un Briaschi davvero straordinario, è riuscita a rompere un incantesimo che durava dall’ 11 marzo, derby con il Derthona, giorno a cui risale l’ultima vittoria dei grigi al ‘Moccagatta’. All’orizzonte si profila adesso la trasferta - spareggio di Vicenza, ma i due punti strappati all’Arezzo possono essere il propellente per affrontare le ultime cinque domeniche di passione e superare anche gli ostacoli più difficili, primo fra tutti quello del “Menti”. Nessun miracolo e niente bacchetta magica. La parola d’ordine in casa Alessandria è adesso: tranquillità. E magari anche umiltà, a cominciare da Colombo che guida la squadra dalla panchina. Tanto umile, l’allenatore dei grigi, da lasciare al direttore sportivo Mario Fara il compito di affrontare taccuini e telecamere. E il diesse, che dell’Arezzo conosce le segrete cose, è esplicito: «Bellissima vittoria, due punti necessari come il pane. E soprattutto un successo conquistato con grinta, morendo sul campo come richiede a questo punto il nostro campionato. Credo che l’Arezzo sia stato sorpreso, non si aspettava tanta determinazione da parte nostra, non pensava di dover soffrire tanto e subito dall’inizio. Poi i granata ci hanno veramente messi alle corde con Tovalieri e Brogi, che davanti hanno giocato alla grande. Forse in difesa abbiamo risentito dell’assenza di Manetti, che sulle palle alte è insuperabile. L’Alessandria a trazione anteriore, scesa in campo con il tridente (Mariani - Mazzeo - Briaschi) è stata dunque premiata: «Temevo questa partita - ha ammesso Fara – tanto quanto temo quella di Vicenza. L’avevamo preparata alla perfezione, siamo stati sorpresi soltanto su situazioni di palla inattiva, abbiamo rischiato di pagare cara la nostra ingenuità: e se non avessimo vinto sarebbe stato un problema. Possiamo a questo punto dire che potrebbe essere decisivo, per noi, un eventuale pareggio al ‘Menti’. Ma la strada che porta alla salvezza è ancora lunga. Quello che conta è che si è fatto un passo in avanti indubbiamente importante e i ragazzi - lo hanno dimostrato - ci credono ancora». Alberto Briaschi, grande sorpresa della giornata. L’attaccante vicentino ha messo in crisi mezza difesa dell’Arezzo. Acconcia, che lo marcava al momento del gol, è stato addirittura sostituito dopo 22’, soprattutto dopo che lo stesso difensore era stato dirottato dall’allenatore Benvenuto su Mazzeo: due cambi di marcature e due gol, inevitabile la panchina per il terzino dei granata. Ma, nel primo tempo, Briaschi era incontenibile: dopo la rete dell’ 1 a 0 gli è stato affidato Neri, poi Maretti, sostituto di Acconcia (che è stato costretto a ricorrere al fallo sistematico finendo per essere subito ammonito) e infine Rocchigiani. E tutti i difensori hanno meritato l’insufficienza. Lorenzo Mazzeo, centravanti ritrovato. Un gol (il secondo della stagione, dopo quello messo a segno col Prato, nel lontano 7 gennaio), un palo, una prestazione finalmente a briglia sciolta, come se il ‘centrale’ dell’Alessandria si fosse scrollato di dosso paure e condizionamenti. Di Bin, un altro trascinatore. Dal suo piede è partito il cross basso che ha permesso allo stesso Mazzeo ai infilare in rete da due passi. Libero di proporsi in fase offensiva, sulla sinistra, il ‘fluidificante potrebbe essere uno degli elementi attorno ai quali costruire l’operazione - salvezza. Tre protagonisti del successo sull’Arezzo maturato, si diceva, al termine di una condotta di gara spregiudicata, al limite dell’autolesionismo. Aver dilapidato il doppio vantaggio che l’accoppiata Briaschi-Mazzeo aveva confezionato nel primo tempo, è stato un mezzo suicidio. Per fortuna è arrivata la rete di Mariani, una zampata di gran coraggio, nell’area piccola, sull’uscita di un incerto Tanagli preceduto dalla rabbiosa ‘spaccata’ dell’alessandrino. Stefano Mariani è poi uscito dolorante, ma tra gli applausi. Per lui nessuna preoccupazione particolare: non è stato il ginocchio a farlo soffrire, la sua presenza a Vicenza non dovrebbe essere messa in discussione. E al glorioso ‘Menti’ potrebbe essere determinante il rientro dello squalificato Manetti, criticato quando gioca ma altrettanto rimpianto quando è assente. Vero Lazzarini? (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carpi – Chievo 1-0 Carrarese – Lucchese 1-1 Empoli – L.R. Vicenza 1-0 Montevarchi – Casale 1-0 Piacenza – Modena 0-1 Prato – Derthona 1-0 Trento – Spezia 0-0 Venezia – Mantova 1-1 CLASSIFICA: Modena p. 41; Lucchese 40; Empoli 37; Venezia 33; Chievo 31; Carpi 30; Cararrese, Spezia 29; Piacenza, Mantova 28; Casale, Arezzo 27; Prato, Alessandria 26; Trento 25; L.R.Vicenza 23; Montevarchi 22; Derthona 20 MARCATORI: 15 RETI: Cornacchini (Piacenza). 13 RETI; Tovalieri (Arezzo), Paci (Lucchese). 12 RETI: Fiorio (Chievo). 11 RETI: Carboni (Montevarchi). 10 RETI: Nitti (Modena); Rovani (Trento). Il punto sul campionato Quinta sconfitta casalinga della stagione per il Piacenza sceso in campo contro la prima della classe largamente rimaneggiata: il gol della vittoria è arrivato grazie a Bonaldi al 22'. Il Prato ce l'ha fatta battendo il Derthona, ha continuato a sperare nella salvezza: decisivo Turchi al 45'. Successo del Montevarchi opposto al Casale, i padroni di casa sfoggiando grinta e determinazione da tempo dimenticate, sono tornati alla vittoria dopo dieci turni di astinenza.