Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
06-05-1990 - Giornata: 30 - Vicenza - Romeo Menti


Lanerossi Vicenza SS - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 16. Tacchi [La]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio [68. Sereni Simone], Di Bin Riky, Lazzarini Marco, Manetti Maurizio, Fogli Roberto, Tortora Giuseppe [46. Mazzeo Lorenzo], Riccitelli Onesto, Mariani Stefano, De Gradi Giuseppe, Briaschi (II) Alberto A disp.:Briata Roberto, (P) Conti Roberto, Sacchetti Luigi All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
LANEROSSI VICENZA SS: Marchioro, Zanotto, Belardinelli, Chiappino, Trevisan, Mileti, Caramel [54. Marino], Conte, Pellizzaro, Butti, Tacchi. A disp.: Sanson, Mazzoli, Romiti. All.: Savoini.

Arbitro: Rodomonti (Teramo)
Note
Ammoniti: Conte [V] Tacchi [V]; Mariani [A]; Trevisan [V] Angoli: 8-4. Spettatori 15.000 circa (incasso L. 65.000.000). I posti non numerati costavano 1000 lire. Inizio gara ore 16.00

Commento
Con la forza della disperazione ed un capolavoro di Tacchi dopo appena 15 minuti di gioco, direttamente su calcio di punizione, il Vicenza ha sconfitto un'Alessandria tenace e mai doma, anche se però, soprattutto in fase conclusiva, evanescente. Il risultato premia i vicentini e la squadra piemontese può solo recriminare con se stessa per non essere riuscita a sfruttare al meglio l'inizio di ripresa che l'ha vista costantemente in attacco alla ricerca del pareggio. In avanti però solo Briaschi, ed in alcune occasioni Mazzeo, subentrato al 46' ad uno spento Tortora,, sono riusciti a creare qualche grattacapo all'attenta e spigolosa difesa biancorossa. Soprattutto l'ex vicentino Alberto Briaschi ha fatto penare non poco, con le sue rapide accelerazioni ed i dribbling, il suo diretto avversario Zanotto. Il duello tra i due ex compagni di squadra è stato a volte incandescente. In una occasione, poi, e precisamente al 35', l'attaccante piemontese è stato anche sfortunato. Di Bin fugge sulla sinistra liberandosi di Caramel, traversone teso in velocità con la palla che finisce ben controllata da Briaschi. L'arresto del pallone a centro area è difficile ma elegante, finta di corpo che manda in tilt Zanotto e secco tiro di sinistro che s'infrange però ad un metro dal portiere vicentino, il debuttante Marchioro. Una buona occasione, che poteva fruttare all'Alessandria il sospirato pareggio. Il gol della vittoria vicentina, infatti, è arrivato al 15'. Dal limite dell'area piemontese De Gradi, un altro «ex», atterra un frizzante Tacchi. Per l'arbitro Rodomonti è calcio di punizione: all'esecuzione lo stesso bomber vicentino che di destro piazza un pallone proprio al «sette» dell'esterrefatto Carnato. Un gran gol, imparabile per chiunque, che l'Alessandria non riuscirà più a recuperare. La squadra vicentina, imbottita di centrocampisti, ha tessuto a metà campo una fitta ragnatela, nella quale i grigi hanno cozzato il capo per tutto il resto del primo tempo, senza quindi mai riuscire a rendersi pericolosi. La musica cambia però nella ripresa. Mazzeo dà tono e vivacità all'attacco piemontese e dopo appena tre minuti è proprio un suo tiro, al termine di una prorompente azione personale, a costringere Marchioro ad un difficile intervento. Ci prova poi Di Bin (tra i migliori in campo) ed ancora Briaschi al 55', cercando di approfittare di una grossa sbandata difensiva di Mileti. Per l'Alessandria è il momento migliore. La pressione è costante ed il Vicenza appare in difficoltà, anche se comunque occasioni da gol vere e proprie non ne nascono. Al 66", per fallo di Tacchi, Chiti è costrette ad uscire dal campo in barella. è la svolta della partita. Colombo è costretto a correre ai ripari ed a rimescolare frettolosamente le carte a tutto vantaggio però del Vicenza che, passata la sfuriata iniziale dei piemontesi, riacquista fiducia nei propri mezzi. Due minuti dopo l'infortunio di Chiti, infatti, è Pellizzaro a cercare la via del gol. ma è pescato dal cross di Conte sul filo del fuorigioco e l'azione quindi sfuma. Al 78' ci riprova Tacchi per il Vicenza, ancora su punizione, ma il suo tiro si perde in tribuna L'unico pericolo per Caniato giunge all'83' con Butti che. raccogliendo di testa un bell'invito di Mileti, impegna severamente l'estremo difensore piemontese. Gli ultimi minuti di gara scorrono senza alcuna particolare emozione ed il Vicenza fa suo il delicato scontro salvezza con l'Alessandria. (La Stampa) I padroni di casa giocano per 15 minuti, segnano e si portano a casa i due punti. L’Alessandria preme per i restanti 75, colleziona calci d’angolo ma non segna e se ne torna sconfitta, raggiunta in classifica dal Trento e avvicinata pericolosamente dagli stessi biancorossi veneti. Questa la sostanza di un Vicenza-Alessandria ricco di tensione e nervosismo. Calcio brutto, quindi, ma questo non importava alla fine più di tanto ai 15mila vicentini venuti a stringersi intorno alla squadra e alla società in questo difficile momento della gloriosa storia biancorossa. Contavano per loro i due punti e l’aver riabbracciato contemporaneamente i propri beniamini e un veneto illustre, purtroppo per lui, grazie alla cronaca nera: quel Carlo Celadon liberato sabato notte dopo essere stato per due anni prigioniero dell’anonima sequestri e ricordato da due striscioni in un «Menti» tutto biancorosso. Uno spettacolo impressionante, che ha fatto quasi sparire i pur numerosi tifosi giunti da Alessandria - Ultras in testa -, degno coronamento di un clima da ultima spiaggia. Era come se la città, consapevole di rischiare di perdere un patrimonio e una tradizione calcistica, volesse tutta intera sostenere il Vicenza in questo momento. Le mille liruzze di ingresso nei posti non numerati non vogliono dire nulla. I vicentini domenica hanno insegnato come si sostiene la propria squadra nei momenti più duri della stagione. Forse proprio questo clima, questa tensione che si respirava palpabilmente hanno legato troppo i grigi nei primi 15 minuti, un quarto d’ora poi risultato fatale nel bilancio finale. Subito il Vicenza avanti a testa bassa, come ci si aspettava. L’Alessandria, senza Carrara - squalificato - e Mazzeo - in panchina -, con Fogli libero e il rientrante Manetti stopper e Mariani a Briaschi di punta, con Tortora a far da tornante, cerca di contenere. Un primo campanello d’allarme suona al 9’, con Trevisan che anticipa tutti su calcio d’angolo, ma il suo colpo di testa finisce alto di poco. Tre minuti dopo replica Tortora, sempre di testa, ma alto. Al 15’ la svolta decisiva della partita: azione in velocità Caramel, Mileti, Tacchi che prende d’infilata i grigi. De Gradi stende il centravanti avversario al limite. Sul calcio di punizione Chiappino - abituale attitore - finta per Tacchi. La sua fucilata supera la barriera e si insacca imparabilmente per Carnato sotto la traversa. Una beffa nella beffa: l’Alessandria giustiziata dall’unico alessandrino in campo. Da questo momento in poi i grigi prendono in mano le operazioni del gioco e tengono sotto pressione il Vicenza fino al 90’ tanto che Caniato verrà chiamato in causa una sola volta all’84’ da un colpo di testa di Butti, ben parato dal portiere alessandrino. I grigi provano al 35’ con Briaschi liberato in area da Mariani. La punta si gira ottimamente ma il suo sinistro finisce fuori di poco. Nella ripresa entra anche Mazzeo, riformando così il tridente che aveva affondato l’Arezzo. Il centravanti si fa notare per una bella iniziativa al 48’ quando, presa palla al limite della propria area, attraversa tutto il campo sparando dal limite. Il suo tiro e parato in due tempi dall'incerto esordiente vicentino Marchioro. Al 53’ un destro di Di Bin finisce fuori e tre minuti dopo Briaschi entra su un retropassaggio sbagliato di Mileti, ma il suo destro finisce alto. Ancora un'occasione al 72’, con un tiro al volo di Di Bin che nessuno in area riesce a deviare. E questa è stata la costante della partita. Molte palle cacciate in area senza trovare una deviazione decisiva. Lo ammette anche Colombo alla fine: «Il nostro errore nel secondo tempo è stato quello di aver buttato molti palloni in area senza invece cercare di aggirare i vicentini dalle fasce. Siamo stati fregati dal nostro primo quarto d’ora: la tensione, il caldo ci hanno legati e il Vicenza ha trovato quel gran gol. Dopo abbiamo giocato solo noi e chiuso ogni varco ai vicentini, ma non è servito». Anche le avversarie dirette non sono andate meglio...«Se il Trento perdeva a Trento sarei stato ancor più felice...- ribatte il mister alessandrino -. Il campionato è in continua evoluzione, ogni domenica la classifica assume un aspetto diverso. Le squadre che lottano per non retrocedere sono tutte sullo stesso livello e penso che l’Alessandria non sia inferiore ad altre». A che quota è la salvezza? «Mancano quattro turni e siamo in tre a quota 26 - osserva Colombo -:penso che 31punti dovrebbero bastare». Trentun punti: sembra una quota lontana. Vuol dire centrarne cinque contro avversarie che si chiamano Carpi, Empoli, Prato e Lucchese, nell’ordine. E’un bel problema (Il Piccolo) RISULTATI: Arezzo – Carpi 1-1 Casale – Spezia 1-1 Chievo – Carrarese 1-2 Derthona – V. Mestre 0-0 Lucchese – Trento 0-0 Mantova – Prato 2-1 Modena – Empoli 3-1 Piacenza – Montevarchi 1-0 CLASSIFICA: Modena p. 43; Lucchese 41; Empoli 37; Venezia 34; Chievo, Carpi, Cararrese 31; Piacenza, Spezia, Mantova 30; Casale, Arezzo 28; Trento, Prato, Alessandria 26; L.R.Vicenza 25; Montevarchi 22; Derthona 21 MARCATORI: 15 RETI: Cornacchini (Piacenza). 13 RETI: Tovalieri (Arezzo); Paci (Lucchese). 12 RETI: Fiorio (Chievo). 11 RETI: Nitti (Modena), Carboni (Montevarchi). 10 RETI: Folli (Chievo); Rovani (Trento). Il punto sul campionato Grande impresa del Modena che, battendo l'Empoli con un perentorio 3-1, ha conquistato di fatto con quattro turni di anticipo la promozione in Serie B, alla capolista è mancata ancora la conferma matematica ma i due punti di vantaggio sulla Lucchese, che ha pareggiato in casa contro il Trento, hanno rappresentato un buon margine di tranquillità. Il Piacenza si è aggiudicato l'incontro con il Montevarchi: una partita deludente e noiosa, davanti a pochi intimi. Il Casale ha dominato un tempo, recuperando lo svantaggio iniziale, ma non ha ottenuto più del pareggio contro uno Spezia che può considerasi ormai salvo.