Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
13-05-1990 - Giornata: 31 - Carpi - Sandro Cabassi


Carpi AC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Lazzarini Marco, Manetti Maurizio [87. Fogli Roberto], De Gradi Giuseppe, Mariani Stefano, Carrara Marco, Sereni Simone [77. Riccitelli Onesto], Sacchetti Luigi, Briaschi (II) Alberto A disp.:(P) Conti Roberto, Mazzeo Lorenzo, Tortora Giuseppe All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
CARPI AC: Boschin, Papone, Malaguti [87. Paciscopi], Raise, Farneti, Ramponi, Sacchetti Paolo, Grieco, Spezia, Aguzzoli, Polmonari [75. Ortoli]. A disp.: Fretta, Nannini, Zanatta. All.: Tomeazzi Ugo

Arbitro: Rossignoli Mauro (Firenze)
Note
Ammoniti Chiti [A]; Riccitelli [A]; Carrara [A]; Ramponi [C] Angoli: 4-1. Spettatori 1300 circa, (incasso L. 26.500.000, compresa la quota abbonati). Inizio gara ore 16.00

Commento
Un punto a Carpi (0-0) ma per i grigi la strada verso la salvezza è in salita IL NON GIOCO SALVA L'ALESSANDRIA Partita noiosa ravvivata solo per un quarto d'ora dagli emiliani, che pantano alla *zona Coppa» I piemontesi hanno attuato rigide marcature e nel finale il portiere Cantato ha salvato il pari Quindici minuti spumeggianti, grazie soprattutto ad un Carpi che sembrava voler fare sul serio, e poi tanta noia fino al 90'. Questa la sintesi di Carpi-Alessandria, una partita finita 0-0, che ha fatto rimpiangere i soldi del biglietto agli spettatori del “Cabassi”. Se era comprensibile un simile atteggiamento tattico da parte dell’Alessandria, alla disperata ricerca di punti salvezza, meno giustificabile è stata la condotta di gara di un Carpi che avrebbe dovuto cercare a tutti i costi la vittoria per conservare il quinto posto valido per l'ammissione alla Coppa Italia. I carpigiani, che per la prima volta in due anni lasciavano in panchina il capitano Nannini, partivano con buona lena e al 7' avrebbero potuto andare in gol con Ramponi smarcato in area da Aguzzoli, ma la conclusione del terzino biancorosso era debole e centrale e cosi Caniato, che sembrava ormai battuto, si ritrovava insperatamente il pallone fra le mani. Dopo una sporadica incursione di Briaschi era ancora il Carpi a rendersi pericoloso al 10’ e al 13’ con due conclusioni da fuon di Polmonari e Aguzzoli. L'avvio spumeggiante dei biancorossi di casa si rivelava però un fuoco di paglia ed il ritmo della gara col passare dei minuti scadeva progressivamente. Solo nel finale del primo tempo il Carpi tornava a farsi pericolosa con una bella girata di Spezia su cross di Sacchetti, parata d'istinto dall'ottimo Caniato. Chi si aspettava una scossa in avvio di ripresa restava deluso. Le due squadre si affrontavano al piccolo trotto senza arrivare con pericolosità nei sedici metri avversari. L'Alessandria, attuando rigide marcature a tutto campo, riusciva a bloccare le fonti del gioco biancorosso e cosi Spezia, che nel primo tempo aveva fatto sudare le proverbiali sette camicie al suo controllore Manetti, veniva servito poco e male e non riusciva più a «pungere» la retroguardia grigia. L'ultimo sussulto all'82' quando ai termine di una man golazione in velocità con il nuovo entralo Orioli, il giovane Grieco da buona posizione si faceva ribattere la conclusione da Caniato in uscita. Il pareggio finale torna sicuramente comodo all'Alessandria, ma la salvezza è ancora da conquistare. Il Carpi, dal canto suo. ha forse compromesso par te delle sue speranze di qualificarsi per la Coppa ed ora dovrà assolutamente fare risultalo domenica prossima a Vicenza un risultato che sarebbe molto gradito anche dai grigi di Colombo. A fine mister Colombo ha dichiarato: “ Dovevamo fare risultato e abbiamo centrato l’obiettivo, a Carpi abbiamo rinunciato al gioco spettacolo. Tatticamente abbiamo bloccato le iniziative degli emiliani, soprattutto sulle fasce, soffrendo di meno. A questo punto conta più il pareggio del bel gioco”. (La Stampa - Ed. Sport - Antonio Lamberti) L’ALESSANDRIA TORNA DA CARPI CON IL PUNTO CHE VOLEVA Grigi, un pari prezioso «Tatticamente siamo stati perfetti», dice il diesse Fara Una partita giocata puramente sul piano tattico: ecco come inquadrare Carpi-Alessandria. E, sotto questo aspetto, i grigi sono stati decisamente più bravi della matricola-rivelazione della C1. Degli emiliani si è ammirato il gioco a zona, la sincronia perfetta dei movimenti in linea di centrocampo e difesa. Ma, alla fine, ha avuto la meglio la disposizione dell’Alessandria, con una difesa rigorosamente a uomo e un centrocampo a zona imperniati su due calciatori di lungo corso: De Gradi, schierato a sorpresa nel ruolo di libero, e Sacchetti, richiamato a dare ordine nella nevralgica zona centrale. Un’Alessandria non velocissima, certo, ma che ha lasciato sfogare gli emiliani per poi portare la partita sui ritmi da lei voluti fino a ottenere lo 0-0 finale. E’ un risultato che forse farà storcere il naso a chi voleva la prima vittoria fuori casa, ma che vale oro - almeno nelle speranze dei grigi - in una giornata in cui il Vicenza è ripiombato in pieno dramma dopo la sconfitta di Carrara e Prato e Trento hanno perso un prezioso punto interno in confronti per loro abbordabili. «Tatticamente è stata una partita perfetta», esclama alla fine fuori degli spogliatoi il diesse Mario Fara. E non si può certo dargli torto. I grigi hanno lasciato spazio ai padroni di casa nei primi minuti quando il Carpi ha avuto le migliori occasioni per andare a rete: prima al 7’ con Ramponi imbeccato in area da Aguzzoli, ma il numero 6 emiliano - solo davanti a Caniato - concludeva debolmente nelle braccia del portiere grigio; poi al 13’, con una gran sventola di Aguzzoli dal limite che Caniato intercettava con uno splendido volo alla sua destra. In mezzo c’erano stati uno spunto di Briaschi, con incursione in area sventata dalla difesa carpigiana - unica offensiva alessandrina di tutto il primo tempo -, è un tiro dal limite di Polmonari che non creava problemi a Caniato. Per il Carpi si registrava ancóra una bella iniziativa di Paolo Sacchetti al 37’. Il tornante scendeva sulla fascia sinistra e metteva al centro per Spezia: il centravanti anticipava Manetti e, da pochi metri, girava in porta ma tra le braccia di Caniato ottimamente piazzato. Per il resto ci pensavano i grigi a spegnere ogni velleità dei padroni di casa. Lazzarini e Carrara facevano diga a centrocampo, Sereni metteva la museruola a Raise, abituale organizzatore del gioco della squadra di Tomeazzi, e la difesa bloccava gli spunti dei pur mobili Spezia, Polmonari e Paolo Sacchetti. Quando il Carpi arrivava in area era De Gradi che, senza pensarci due volte, spazzava via, mentre Caniato faceva la sua parte con grande attenzione, come abbiamo visto. Anzi, il portiere grigio era ancora protagonista nell’unica fiammata vista in tutto il secondo tempo. A otto minuti dalla fine c’era una bella triangolazione Grieco-Ortoli-Grieco con quest’ultimo che si incuneava in area. Ma era ancora bravissimo Caniato a salvare in angolo con un gran deviazione d’istinto. Questo era il solo brivido di una ripresa saggiamente pilotata dalla squadra grigia verso il punto desiderato. Basterà? «I risultati della giornata ci danno ragione - afferma Toni Colombo -: i pareggi interni di Prato e Trento e la sconfitta del Vicenza ci avvantaggiano. Ora godiamoci questo pareggio, martedì inizieremo a pensare all’Empoli». Per quale motivo sono stati preferiti Sacchetti e Sereni? «Affrontavamo una squadra che applica ottimamente la zona e che gioca il miglior calcio del campionato - risponde il mister -. Per questo avevo bisogno di gente come Sacchetti che sa guidare il centrocampo e scalare le marcature. E’ stata una scelta giusta». Come una scelta giusta è parsa quella di De Gradi nel ruolo di libero .«Direi proprio di si - conferma Colombo -. Alle spalle di tutti aveva il compito di prendere la palla e cercare di smistare il gioco. Ci è riuscito bene, liberando anche in tribuna quando era il caso». Il merito dell’Alessandria è stato sicuramente quello di aver portato l’incontro sui ritmi a lei più congeniali...«Abbiamo lasciato sfogare il Carpi per poi addormentare il gioco - osserva Colombo -. Si è reso pericoloso in qualche Occasione - è inevitabile nel corso di una partita - ma è stato bravo Caniato a non farsi sorprendere. Non abbiamo poi esitato a ricorrere a qualche retropassaggio in più: volevamo a tutti i costi questo punto che, per noi, era importantissimo». (Il Piccolo - Sandro Bocchio) RISULTATI: Carrarese – L.R.Vicenza 1-0 Derthona – Lucchese 0-3 Empoli – Arezzo 2-1 Montevarchi – Modena 0-2 Prato – Piacenza 0-0 Spezia. Chievo 0-0 Trento – Mantova 1-1 Venezia – Casale 0-0 CLASSIFICA: Modena p. 46; Lucchese 43; Empoli 39; Venezia 35; Carrarese 33; Chievo, Carpi 32; Piacenza, Spezia, Mantova 31; Casale 29; Arezzo 28; Trento, Prato, Alessandria 27; L.R. Vicenza 25; Montevarchi 22; Derthona 21 MARCATORI: 15 RETI: Cornacchini (3 rig Piacenza). 14 RETI: Paci (1, Lucchese). 13 RETI: Tovalieri (4, Arezzo). 12 RETI: Fiorio (3, Chievo). 11 RETI: Nitti (4, Modena), Carboni (5, Montevarchi). 10 RETI: Folli (Chievo), Rovani (4, Trento) Il punto sul campionato Sempre più Modena che è andato a vincere sul campo del Montevarchi, mantenendo quattro lunghezze di vantaggio sull’Empoli vittorioso contro l’Arezzo. Naufragio del Derthona contro la Lucchese, con la sola attenuante di aver giocato l’ultima mezz’ora con l’uomo in meno: di Simonetta, Salvi e Paci le marcature dei toscani; Ancora imbattuta nella gestione Mannoni, lo Spezia ha pareggiato contro il Chievo, i padroni di casa hanno giocato con l’uomo in meno per un’ora. Un Prato alla camomilla ed un Piacenza che mirava solo a non perdere: i locali che avevano bisogno di ottenere la posta piena in palio non sono riusciti a concretizzare le occasioni favorevoli. Il Casale cercava un punto e ha raggiunto in pieno il proprio obiettivo sul campo del Venezia terminando la gara a reti inviolate.