Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2011/2012
Lega Pro 2ª Div.
12-02-2012 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Casale Calcio AS 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 29. Segarelli G.[A] 47. Taddei [Ca]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Marchetti Alessandro, Cusaro Fabio, Cammaroto Vincenzo, Sabato Roberto, Santoni Stefano [80. Giardina Salvatore], Roselli Fabio, Segarelli Gianluca, Floriano Roberto [85. Pasino Matteo], Motta Angelo Giovanni, Appelt Pires Guilherme [66. Barichello Fabio] A disp.:(P) De Marco Tupac, Del Brocco Andrea, Nocciola Davide, Scarabelli Luca All.: Sonzogni Giuliano

Formazione avversaria
CASALE CALCIO AS: Adornato, Silvestri, Ciccomascolo, Vignati, Marchi, Gambadori [85. Agnesina], Capellupo, Iannini, Taddei, Curcio, Petrilli. A disp.: Pomat, Naglieri, Lamberti, Lillo, Napoli. All.: Buglio Francesco

Arbitro: Rocca Domenico (Vibo Valentia) [Donini, Sgheiz]
Note
Ammoniti: Marchetti [A], Appelt Pires [A], Pasino [A], Silvestri [C], Capellupo [C], Taddei [C], Petrilli [C]. Angoli: 1.+ 4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.706 (923 paganti, 460 abbonati, incasso € 14.218). Giornata soleggiata, temperatura invernale, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
La costante è il segno X. Perché la regola vale anche nel calcio: moltiplicando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. All’andata il Casale volava e i grigi arretravano, affidati a un nuovo allenatore, annunciato poche ore prima del derby, ma al lavoro due giorni dopo. Al ritorno Alessandria in ripresa, 10 punti nelle prime quattro partite del ritorno, e nerostellati sempre ai vertici, ma reduci da quattro giorni nel frullatore della paura e degli interrogativi, nel quale si sono trovati, da mercoledì, giocatori, staff e dipendenti, dopo l’annuncio improvviso dell’uscita di scena della Foppiani. Come all’andata, però, il campo cancella le differenze: di stati d’animo, di classifica, di rosa a disposizione. E la gara si divide in parti esattamente uguali: meglio l’Alessandria nella prima frazione, solo nei minuti iniziali qualche incertezza, poi sempre più autorità, perché c’è chi, in mezzo al campo, produce una quantità enorme di lavoro indispensabile. E si scopre goleador, è il caso di Segarelli, in assenza degli interpreti veri del ruolo, perché anche l’ultimo consulto con lo staff medico ferma Nassi per un recupero più rapido, e Fanucchi e Artico sono squalificati. Così tocca al piccolo grande motore del centrocampo, per una volta, salire sopra tutto e tutti, anche sopra un assente Ciccomascolo, per schiacciare in rete. È il momento migliore dei grigi, che potrebbero chiudere la partita con un Casale in affanno, che si rifugia spesso nel palleggio e concede molte palle in uscita. Non lo fanno e questo è l’unico rammarico per i padroni di casa perché, al riposo sul 2-0, la gara non sarebbe stata più riaperta. Invece il Casale, graziato, si compatta e sfrutta una delle rare indecisioni della retroguardia alessandrina, sulla fascia destra d’attacco. Il resto lo fa, soprattutto, Taddei che, quando vuole, è capace di cambiare l’inerzia di una gara. E, per poco, non raddoppia, ma sulla sua strada c’è il miglior portiere della categoria (e non solo), che da qualche settimana ha ricominciato a regalare alla squadra, con sistematicità, punti che fanno classifica. Non è stato un derby bello, quello del tifo l’hanno vinto, nettamente, gli alessandrini, per il colore, il calore e per l’originalità dei cori. La risposta dei nerostellati in uno striscione, “100 anni di storia, una telefonata l’unica gloria”. Sarà, ma intanto il Moccagatta si prepara a vivere, sabato 18 alle 20,30, un centenario vero. E con basi solide per il futuro Cronaca. Primo tempo: Alessandria senza Nassi e con un 4-4-2 iniziale, con l’inedita coppia Pires - Motta e Santoni e Floriano a spingere sulle fasce. In difesa rientra Sabato e Marchetti va a destra. Casale con un 4-3-1-2, con Taddei alle spalle di Curcio e Petrilli, al debutto con i nero stellati; 16’ la prima occasione vera è dei grigi, con il mobilissimo e sgusciante Floriano. Pescato da Segarelli, cerca il diagonale a effetto, come con l’Entella, e la palla è due metri sul fondo; 18’ ancora Floriano vicino al vantaggio: scatta a sinistra e si accentra per raccogliere il passaggio in profondità di Motta. Si allunga il pallone di un nulla e Adornato glielo sradica dai piedi; 24’ brivido su una uscita avventata di Servili su Capellupo. Il portiere dà l’impressione di non arrivarci, ma libera Sabato; 29’ Alessandria in gol: è Motta a iniziare l’azione e a puntare a rete. La difesa casalese respinge, raccoglie Santoni a destra, cross millimetrico sul secondo palo, dove Segarelli, liberissimo, schiaccia di testa alle spalle di Adornato; 39’ insistono i grigi: Sabato tocca corto in area per Floriano, sinistro immediato, blocca Adornato; 44’ la risposta del Casale è affidata a Taddei, destro dal limite, un metro abbondante sulla traversa. Secondo tempo: 2’ pareggia il Casale: Sabato cincischia nell’alleggerimento, ne approfitta Curcio per recuperare palla e servirla a Taddei, uno - due con il capitano che infila Servili; 5’subito l’occasione per riportarsi avanti: Floriano, spostato a destra, incrocia forte, sul fendente che taglia tutta l’area si avventa, in scivolata, Pires, che manca non di un niente, la comoda deviazione nell’angolino dove il portiere non sarebbe arrivato; 19’ san Servili evita il raddoppio al Casale, respingendo la conclusione ravvicinata, e forte, di Peluso, entrato da una manciata di minuti; 29’ spunto di Motta, uno - due con Floriano, che gli restituisce palla un po’ lunga e Adornato esce e blocca; 31’ secondo miracolo di Servili sulla conclusione a giro dal vertice destro, destinata nell’angolino alto senza il volo del portiere alessandrino; 49’ la volontà di provare e vincere la partita c’è da entrambe le parti, ma senza esito. Dopo 4’ di recupero triplice fischio: è scritto che, in questa stagione, il segno costante del derby sia la X (Il Piccolo - Mimma Caligiars) Il derby di campionato numero 62 fra Alessandria e Casale ha dato ragione ai circa 1.500 spettatori – a occhio e croce, infatti, non tutti i 460 abbonati erano presenti allo stadio - che hanno sfidato il freddo e si sono goduti una gara combattuta, andata ben oltre la recente tradizione fra grigi e neri costellata di scialbi pareggi. Si sono visti molti errori da ambo le parti, negli ultimi dieci minuti il ritmo è calato sensibilmente, ma in campo non sono mancati agonismo e alcuni sprazzi di classe cristallina. Il risultato finale è sostanzialmente giusto, anche se resta un pizzico di amaro in bocca perché dopo 33 anni e mezzo la vittoria monferrina al “Moccagatta” sembrava a portata di mano. A fine gara, per il Casale ha parlato soltanto il ds Gigliotti, rilasciando dichiarazioni critiche per il comportamento tenuto in settimana dalla proprietà. Forse sarebbe servito un atteggiamento diverso, viste le trattative in corso e il pagamento degli stipendi di dicembre regolarmente effettuato, ma lo sfogo, dal punto di vista umano, è comprensibile. Taddei risponde a Segarelli. Analizzando la partita, il Casale ha legittimato alla distanza la sua migliore classifica rispetto ai cugini, perché ha messo in mostra una proprietà di palleggio superiore. Fra le due squadre non c’è però un divario enorme e i Grigi, esibendo un’indubbia crescita a livello di grinta e di amalgama del gruppo, hanno tenuto testa in modo encomiabile. Dopo un avvio favorevole al Casale, il match è diventato equilibrato e alla mezz’ora, sugli sviluppi di un’azione sulla destra, è nato il gol del vantaggio mandrogno. Sull’invitante cross di Santoni, l’acerbo centravanti brasiliano Appelt Pires – classe ’92, schierato per le contemporanee e pesanti assenze di Fanucchi, Nassi e Artico - non è riuscito a farsi largo, ma ci ha pensato l’esperto mediano Segarelli a trafiggere Adornato. La rete subita è stata accusata oltremisura dai Neri – domenica in completo bianco – che hanno barcollato a lungo nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione sulle percussioni di Floriano e Santoni, al punto da dover confidare nel gong di fine primo tempo per riordinare le idee e studiare qualche contromisura all’asfissiante pressing rivale sui portatori di palla. Così è stato, perché al rientro dopo l’intervallo sono stati sufficienti due soli minuti a capitan Taddei, supportato a meraviglia da Curcio, per riequilibrare il punteggio da campione e invertire nuovamente l’andamento del match. A quel punto la squadra è tornata a esprimersi come nelle giornate migliori e il pubblico di casa ha cominciato a stringere i denti non solo per il freddo. Purtroppo in quel frangente è salito in cattedra Servili e così, al tirar delle somme - considerando il 2-2 ottenuto a Lecco quindici giorni or sono - nel bilancio nerostellato mancano almeno un paio di punti, nell’ottica di tenere il passo di Rimini, Cuneo e San Marino. Il derby degli ex e dei tifosi Sugli spalti, la sfida non è stata di quelle memorabili, anche perché le rigide norme che obbligavano ad acquistare il biglietto entro sabato e il gran freddo non hanno di certo aiutato. Un po’ spenta la Gradinata Nord, covo del tifo grigio, con larghi spazi vuoti e un sostegno canoro solido, ma intermittente. Compatta nel supporto vocale, ma numericamente esigua, la risposta nerostellata dall’opposta torretta in Gradinata Sud. Qualche classico parapiglia verbale in tribuna dopo il gol di Taddei, definito in precedenza “giocatore finito” da un provocatore rivelatosi per fortuna cattivo profeta. Gli sfottò più gettonati fra i tifosi casalesi sono stati il “Volevano andare in B! E invece ...” e uno striscione di “auguri” per i cent’anni in cui si è ricordata la telefonata del presidente Veltroni costata la retrocessione per illecito sportivo. Sul fronte alessandrino si è posto l’accento sugli stipendi non pagati, a dire il vero con scarso tempismo. Fra gli ex, mister Buglio è stato duramente contestato a più riprese dalla tribuna e ignorato dalla gradinata, mentre il ritorno da avversario di Tony Colombo al “Moccagatta” è stato salutato con affetto da qualche amico e niente più. In campo fra i grigi c’era il livornese Alessandro Marchetti, colui che in nerostellato calciò il rigore decisivo nella finale play-off di Serie D a Figline Valdarno contro il Sibilla Cuma, nel 2007: l’abbiamo ritrovato sicuramente più maturo, ma con i pregi – la grinta - e i difetti - qualche limite tecnico - di allora. Cronaca. Primo tempo: 6’:elegante manovra del Casale da sinistra a destra, ma sull’ottimo cross di Petrilli nessuno si fa trovare pronto a centro area. 19’: incontenibile percussione di Floriano sulla destra che, disturbato dal ritorno alle spalle di Iannini, si allunga leggermente il pallone e favorisce la coraggiosa uscita di Adornato. 25’: Curcio anticipa l’uscita di Servili portandosi avanti la palla con la testa, ma Cusaro libera l’area a porta sguarnita. 30’: Capellupo si fa saltare sulla trequarti e la palla finisce sulla destra a Santoni, il quale sfrutta una caduta di Marchi per crossare a centro area senza troppa pressione. Segarelli si libera di un difensore e da pochi passi insacca con una deviazione aerea ben indirizzata nell’angolo alla destra di Adornato (1-0). 39’: Floriano calcia in diagonale e Adornato blocca con sicurezza. Secondo tempo: 47’: Taddei parte palla al piede leggermente decentrato sulla trequarti destra, punta in velocità la linea difensiva dei padroni di casa e triangola in modo perfetto con Curcio che lo libera tutto solo di fronte a Servili. Il morbido mancino, la freddezza e la precisione del numero dieci del Casale fanno il resto. Servili è battuto, palla in rete a mezz’altezza e rabbiosa esultanza nella neve, sotto il settore ospiti (1-1). 50’: Floriano defilato a destra calcia, ma il suo tiro cross non trova la deviazione a botta sicura di Santoni. 65’: altro splendido assist in millimetrico “dai e vai” di Curcio per Peluso, ma Servili questa volta respinge con il piede sul tiro dell’attaccante pugliese. 76’: improvvisa prodezza balistica di Taddei da 30 metri, con traiettoria tesa ed insidiosa che Servili sventa in tuffo, volando con bravura all’incrocio dei pali. (Il Monferrato - Gianluca Marchese) Un punto per parte nell’atteso derby tra grigi e nerostellati. Un risultato giusto, frutto di una partita meglio interpretata dai padroni di casa nei 45' iniziali, mentre nella ripresa il Casale dimostra di non essere primo in classifica per caso. L’Alessandria può recriminare per non aver tentato di affondare il colpo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, con gli ospiti alle corde, per contro gli uomini di Buglio nel secondo tempo sono superiori e costringono Servili a due parate decisive su Peluso e, soprattutto, su Taddei. Al fischio d’inizio Sonzogni gioca la carta Motta lasciando in panchina Giardina: è un 4-4-2 col quasi debuttante Pires in avanti a fianco di Motta. Tra gli ospiti, che non hanno Crocetti tra i diciotto, debutta l’ultimo arrivato Petrilli. Più manovriero il Casale, con l’asse Iannini-Taddei a dettare i tempi ai compagni, grigi che rispondono con un paio di accelerazioni di Floriano e Santoni e una conclusione velleitaria di quest’ultimo. Il primo giallo lo becca Marchetti che trova in Petrilli un gran brutto cliente, dal passo decisamente più veloce rispetto all’esterno di difesa alessandrino. A parti invertite, però, Floriano dà l’impressione di poter saltare con facilità Silvestri. Al 19' è proprio Floriano a seminare il panico nella retroguardia ospite, l’ex Tritium si allunga però troppo il pallone e favorisce la tempestiva uscita di Adornato. Pericolo in area mandrogna al 24': Servili si lancia in un’uscita un po’ avventurosa su Capellupo poi Sabato sbroglia la situazione non senza qualche rischio ulteriore. Al 29' grigi in vantaggio: l'azione parte da Motta che punta la porta, in un primo momento la difesa casalese ribatte, palla a Santoni e pronto cross per Segarelli che si incunea e con un tocco preciso di testa batte Adornato. La risposta dei monferrini è tutta in un tiro di Taddei dal limite (44'), dopo una palla persa inopinatamente da Motta. L’unica novità al rientro delle formazioni in campo sono le posizioni invertite di Santoni e Floriano. I grigi vorrebbero amministrare l’1-0, ma dopo 2' i nerostellati pareggiano. Sabato cincischia, ne approfitta Gambadori che in verticale smista su Curcio, tocco pregevole per Taddei il quale non dà scampo a Servili. Risponde l’Alessandria tre minuti dopo con Floriano il cui fendente sfiora di poco il palo mentre Pires è in ritardo di un niente. Grigi in difficoltà nella fase centrale della ripresa e difesa che sembra avere l’affanno: al 18' ne approfitta Peluso che costringe Servili alla parata decisiva. Sabato stringe i denti negli ultimi 20' nonostante i crampi, anche Motta e Santoni accusano il tanto correre del primo tempo. Alla mezz'ora esatta Servili nuovamente determinante su una botta da limite di Taddei dalla traiettoria velenosa. Entra il baby Barichello, poi tocca a Giardina chiamato a dare ordine. C’è uno scampolo pure per Agnesina. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Bellaria – Mantova rinv. Borgo a Buggiano – Pro Patria 2-4 Giacomense – San Marino rinv. Lecco – Cuneo 0-2 Montichiari – Entella 1-1 Renate – Santarcangelo 1-0 Rimini – Poggibonsi rinv. Savona – Sambonifacese 2-1 Treviso – Valenzana rinv. CLASSIFICA: Casale, Rimini* p. 45, Cuneo 42, San Marino 40, Treviso* (-2) 39, Entella 38, Renate 35, Poggibonsi, Santarcangelo 33, Alessandria* (-2), Borgo a Buggiano 30, Savona* (-4) 29, Pro Patria* (-13), Bellaria*, Mantova 28, Giacomense** 27, Montichiari* (-2) 25, Sambonifacese 24, Valenzana** 15, Lecco* 14. Ogni * = 1 gara in meno. Pro Patria 13, Savona 4, Alessandria, Montichiari, Treviso 2 punti di penalizzazione. MARCATORI: 15 reti: Lapadula (San Marino); 12 reti: Grassi (Borgo a Buggiano), Rosso (Virtus Entella), Pera (Poggibonsi) Serafini (Pro Patria); 11 reti: Taddei (Casale), Perna (Treviso); 9 reti: Varricchio (Cuneo), Graziani (Santarcangelo); 8 reti: D’Antoni (San Marino), Staffolani (Giacomense), Florian (Montichiari) il punto sul campionato All' ultimo momento salta anche la partita di Treviso, per la neve. Lo storico derby con l' Alessandria regala un punto prezioso al Casale, reduce da una settimana difficile e salvato da Riccardo Taddei; i grigi sono vicini ai 100 anni e festeggeranno sabato sera nell' anticipo contro l' altra capolista Rimini. Si avvicina alla zona promozione diretta il Cuneo, che con un gol per tempo va a vincere a Lecco. Continua a fare punti la Pro Patria, che senza i 13 di penalizzazione sarebbe a pieno titolo nei playoff. Vince il Savona, in attesa che il gruppo Delle Piane pianifichi il salvataggio dopo il fallimento (Gazzetta dello Sport)