Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
20-05-1990 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Empoli FC 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 48. Mariani S.[A] 38. Caccia [Em]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Lazzarini Marco, Di Bin Riky, Fogli Roberto, Manetti Maurizio, Riccitelli Onesto [78. Sereni Simone], Mariani Stefano, Carrara Marco, Mazzeo Lorenzo, De Gradi Giuseppe, Briaschi (II) Alberto A disp.:(P) Conti Roberto, Fiori Francesco, Sacchetti Luigi, Tortora Giuseppe All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
EMPOLI FC: Pintauro, Monaco [91. Pellegrini Diego], Andreoli, Di Francesco, Grani, Prete, Cristiani, Gori, Benfari [80. Pellegrini Massimo], Vignola, Caccia. A disp.: Boccafogli, Spocchi, Gazzaneo. All.: Montefusco Vincenzo

Arbitro: Bernardini Riccardo (Rovigo)
Note
Ammoniti: Fogli [A]; Di Bin [A]; Briaschi [A]; Mariani [A]; Monaco [E] Angoli: 8-4. Spettatori: 4.500 (2.902 paganti, incasso 28 milioni) Giornata nuvolosa Inizio gara ore 16.00

Commento
Il pareggio rimanda il discorso salvezza agli ultimi due turni di campionato ALESSANDRIA OCCASIONE SCIUPATA Soltanto 1-1 per i grigi in casa contro l'Empoli I grigi hanno, dovuto faticare non poco al «Moccagatta», contro il forte Empoli, che era sceso in campo ancora con velleità di lottare per la promozione in B. Andata in svantaggio nella seconda parte del primo tempo, l'Alessandria ha sofferto prima di rimediare almeno un pareggio, 1-1, che tuttavia mantiene aperta la possibilità di evitare la retrocessione in C2, anche tenuto conto dei risultati ottenuti dai diretti avversari nella lotta per la salvezza. Ora restano due incontri da disputare: domenica i grigi andranno a Prato per un vero e proprio spareggio-salvezza, poi la settimana dopo riceveranno al «Moccagatta» la Lucchesse, e c'è da sperare che in quel momento i toscani abbiano già conquistato la matematica promozione in B, perché in caso contrario per gli uomini del presidente Gino Amisano ed il neo allenatore Tony Colombo saranno davvero problemi seri. Ieri, inutile dire, la squadra si è impegnata a fondo, ha spesso giocato anche bene, ma è mancata come sempre all'appuntamento con il gol e questo ha naturalmente reso più problematico strappare l'intera posta in palio, che avrebbe significato salvezza quasi sicura. Amministratori locali, politici, dirigenti della società avevano lanciato in settimana un accorato appello ai tifosi, affinché approfittassero dei prezzi ridotti e dell'ingresso gratis per donne e ragazzi per accorrere numerosi al «Moccagatta» e sostenere la squadra. Si calcola che fossero oltre 4500 sugli spalti, 2902 dei quali paganti per un incasso di circa 28 milioni (gli abbonati sono oltre 700). Il tifo c'è stato e probabilmente ha anche contribuito a strappare un risultato tutto sommato positivo. Alla fine la pressione dei grigi si è manifestata anche nel conteggio degli angoli: otto a quattro in favore dell'Alessandria. Ammoniti invece Nonaco dell'Empoli e gli alessandrini Fogli, Di Bin, Briaschi e Mariani. Inizio di marca toscana e primo pericolo per la porta difesa da Caniato: Vignola serve bene Gori, ma il portiere devia in angolo. Otto minuti dopo è invece Briaschi a farsi pericoloso; al 14' un pallone crossato da Mariani attraversa invece tutta la luce della porte toscana, senza trovare un attaccante pronto ad insaccare. Preme l'Empoli che crea una minaccia per i grigi al 32' con fraseggio Bonfari-Caccia. è poi lo stesso Caccia che poco dopo, al 37', realizza la prima rete: contropiede dell'Empoli e l'ala sinistra, servita da Gori, sorprende di testa Caniato che inutilmente tocca il pallone senza riuscire a respingerlo. Sullo 0 a 1 per gli ospiti si va al riposo. La ripresa comincia con la squadra di casa in salita, impegnata a strappare a tutti i costi almeno un pareggio. Al 47', Pintauro si spinge fino quasi a centrocampo, Mariani lo beffa ed insacca ma l'arbitro ravvisa gli estremi del fuorigioco ed ammulla il gol, tra le proteste dei tifosi alessandrini. Ma il gol grigio è ormai nell'aria. Nasce da un'azione velocissima, con bel cross di Riccetelli e mischia in area, dalla quale viene fuori Mariani che batte il portiere toscano. Ristabilito l'equilibrio, l'Alessandria si sbilancia per cercare di strappare l'intera posta in palio, preziosissima nella lotta per la salvezza. Al 67', però, sono i grigi a correre un grosso pericolo: Caccia costringe Caniato ad una difficile parata a terra, si crea una mischia dinanzi alla porta, ma alla fine la minaccia è sventata dai difensori. Gli ultimi minuti sono tutti di marca alessandrina. Gli uomini di Toni Colombo sembrano vicini ad ottenere la vittoria, ma proprio prima dello scadere una bella conclusione di Cassara va di poco a lato. Nulla da fare quindi per l'Alessandria, che deve rimandare tutto a domenica prossima, nella trasferta di Prato, ed all'ultima di campionato, in casa contro la Lucchese. Ribatte Tony Colombo, allenatore dell'Alessandria: «Durante la partita i miei ragazzi hanno dato il massimo per ottenere ad ogni costo la vittoria, che ci avrebbe dato ampie garanzie sulla permanenza in CI. Invece è stato difficile anche soltanto pareggiare, dopo aver subito il gol dei toscani. Questo non significa che sia stato un risultato negativo per la lotta verso la salvezza. Sono fiducioso di poter ottenere nelle prossime due partite i punti necessari per restare in questa categoria». Fortunatamente anche le squadre concorrenti impegnate a non retrocedere in C2 ieri non hanno fatto grandi cose, e ciò consentirà all'Alessandria di giocarsi le ultime chances per salvarsi. «Ma nella trasferta di domenica prossima a Prato - ha concluso Colombo - sarà indispensabile ottenere un risultato positivo, che bisognerà poi ripetere il 3 giugno, nell'ultima di campionato, quando ospiteremo l'attuale capolista Lucchese». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) SEMPRE DRAMMATICA LA POSIZIONE DEI GRIGI Il grande cuore non basta Prestazione di gran carattere dell'Alessandria contro l'Empoli, ma gara ad handicap dopo il gol di Caccia — Amisano: «Se avessimo giocato sempre così, a quest’ora saremmo già salvi» — Si pensa già allo spareggio di Prato Missione compiuta a metà. L’Alessandria ha strappato solo un punto all’Empoli e la salvezza dei grigi passa più che mai per Prato, dove domenica si disputerà un autentico spareggio per non retrocedere. Tensione e amarezza a fine gara, tra gli alessandrini, sono palpabili: quel gol che ha costretto la squadra che doveva vincere ad una affannosa rincorsa per pareggiare ha stravolto il tema logico dell’incontro. Rete contestata ma anche evitabile quella di Caccia, con mezza difesa imbambolata a chiedere il fuorigioco dell’attaccante toscano, pescato con un cross di Gori a centro area e con Caniato in ritardo sulla non irresistibile (anche se angolata) conclusione di testa del numero 11 dell’Empoli. Per fortuna è arrivato il rabbioso pareggio di Mariani, che scaraventa di piatto su cross basso di Riccitelli. Sta di fatto che un punto può non bastare, alla tabella salvezza dei grigi. Colombo lo ammette: «Dovevamo vincere - ha detto con franchezza l’allenatore alessandrino - e abbiamo fatto di tutto per cercare di segnare; al contrario la rete dell'Empoli ha davvero complicato le cose. E così non siamo riusciti a sfruttare il fattore campo, cosa che speravamo di fare. Niente, vorrà dire che se ne riparla tra una settimana. Quello di Prato è uno spareggio? È una gara per noi come le altre, nel senso che adesso tutte le partite sono difficili, dove i punti bisogna strapparli con i denti. Certo che perdere per noi è vietato». Gino Amisano, che aveva cercato di riempire gli spalti del ‘Moccagatta’ dimezzando i prezzi dei popolari e permettendo l’ingresso gratis di donne e ragazzi, continua ad essere ottimista: «È importante giocare meglio a Prato - sottolinea il presidente dell’Alessandria a fine gara - e soprattutto fare risultato. Devo dire che con l’'Empoli pensavo proprio di vincere. E pensava alla squadra toscana ci affrontasse con meno determinazione di quella messa in mostra contro di noi. Magari come ha fatto il Piacenza che, in vantaggio di due reti, si è fatto raggiungere dal Trento in casa. Io comunque resto fiducioso, credo che la salvezza sia alla portata della nostra squadra: l’Alessandria ha giocato alla grande, con impegno ed applicazione: se ci fossimo sempre dati da fare così negli altri incontri, adesso saremmo tranquillamente fuori dalla mischia e l’allenatore potrebbe permettersi il lusso di far giocare i ragazzi». Superare l’Empoli disposto a zona e specializzato nella tattica del fuorigioco non era impresa da poco: «Per tutta la settimana abbiamo parlato del problema di affrontare una difesa schierata in linea - ha dichiarato l’allenatore Colombo - e queste difficoltà sono in effetti emerse durante i novanta minuti». Lo dicono abbastanza chiaramente i numeri della partita: diciassette fuorigioco fischiati contro l’Alessandria, una raffica di azione stroncate sul nascere. Quindi un problema in più per una squadra già abbastanza allergica al gol che si è trovata, come si diceva, l’handicap della rete di Caccia subita negli ultimi minuti del primo tempo. In attacco, l’Alessandria ha rispolverato il tridente; a centrocampo rigide marcature su Vignola e Cristiani; in difesa, l’assenza forzata di Chiti ha portato ad una piccola rivoluzione tattica, con Manetti tornato difensore centrale e Di Bin a sua volta obbligato a contenere il dinamismo dello stesso Caccia anziché proporsi in versione offensiva. La svolta della partita poteva venire dalle azioni sulle fasce di Briaschi e dal temperamento di Mariani che, guarda caso, hanno finito per confezionare le azioni più pericolose, compreso il gol dell’uno a uno. La grande rabbia agonistica dell'Alessandria ha però partorito la miserie di un paio di occasioni da rete. Solito discorso: come impegno Manetti e compagni si meriterebbero un bel dieci, ma dal punto di vista tecnico non si può che abbassare la votazione' D’altra parte il campionato sta per esprimere i suoi verdetti e non ci si deve aspettare ora quello che non si è visto prima. Il Modena è già in B, tra una settimana gli farà compagnia la Lucchese; Derthona, Montevarchi e Vicenza sono avviate verso la C2. Per assegnare il quart’ultimo posto si profila l’ombra di un drammatico spareggio. Per i grigi, al ‘Bisenzio’, ci sarà un primo assaggio. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Arezzo – Montevarchi 2-0 Carrarese – Prato 1-1 Casale – Chievo 1-0 L.R. Vicenza – Carpi 1-1 Mantova – Lucchese 1-1 Modena – Derthona 2-0 Piacenza – Trento 2-2 Venezia – Spezia 4-0 CLASSIFICA: Modena p. 48; Lucchese 44; Empoli 40; Venezia 37; Carrarese 34; Carpi 33; Chievo, Piacenza, Mantova 32; Casale Spezia 31; Arezzo 30; Trento, Prato, Alessandria 28; L.R. Vicenza 26; Montevarchi 22; Derthona 21 MARCATORI: 15 RETI: Cornacchini (Piacenza). 14 RETI: Paci (Lucchese). 13 RETI: Tovalieri (Arezzo). 12 RETI: Fiorio (Chievo), N itti (M odena), Rovani (Trento). 11 RETI: Carboni (Montevarchi). 10 RETI: Folli (Chievo), Roselli (Prato). Il punto sul campionato La terzultima giornata ha laureato il Modena: la squadra di Ulivieri è la prima promossa della CI. Il secondo posto del girone A è virtualmente della Lucchese, alla quale sarà sufficiente un punto nelle prossime due giornate (in casa contro il Casale e ad Alessandria) per accedere tra i cadetti.