Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1989/1990
Serie C1
03-06-1990 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Lucchese Libertas AS 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 71. Di Stefano [Lu] , 81. Salvi [Lu]

Alessandria Calcio US Caniato Massimiliano Giovanni, Chiti Flavio, Di Bin Riky, Fogli Roberto, Carrara Marco, Riccitelli Onesto, Tortora Giuseppe, Mariani Stefano, Fiori Francesco, De Gradi Giuseppe, Sereni Simone [72. Sacchetti Luigi] A disp.:Baracco Paolo, Borca Paolo, (P) Conti Roberto, Manfrini Mauro All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS AS: Pinna, Vignini, Fiondella, Pascucci, Bianchi [53. Bruni], Montanari, Di Stefano, Giusti, Paci [46. Salvi], Donatelli, Russo. A disp.: Tavoletti, Brondi, Spallarossa. All.: Orrico Corrado

Arbitro: De Angelis Paolo (Civitavecchia)
Note
Espulso: 75. Chiti [A] Ammoniti: Tortora [A]; Mariani [A]; Carrara [A] Angoli: 5-2 Spettatori: 2.500 circa. Giornata calda Inizio gara ore 16.00

Commento
I grigi, sconfitti in casa dalla Lucchese, seguono in C2 i cugini di Tortona CONDANNATA ANCHE L'ALESSANDRIA Sciopero dei tifosi, incertezze per il futuro Sereni spreca nel primo tempo due stupende palle-gol, poi arrivano nel finale due reti della Lucchese. E l'Alessandria, sconfitta al «Moccagatta», affonda in C2, ad un anno appena dalla trionfale, promozione. Una sconfitta netta, ma va sottolineato che una vittoria dei grigi sarebbe stata inutile, considerati i risultati degli altri campi dov'erano impegnate le formazioni pericolanti. Troppe circostanze avrebbero dovuto verificarsi per consentire non la salvezza certa ma almeno la possibilità di uno spareggio. Non ci credeva nessuno. E così è stato. Ora il futuro della società si presenta estremamente pericoloso. Il presidente Gino Amisano, che tre anni fa, dopo la disastrosa gestione Bertoneri, aveva salvato dallo sfacelo l'Alessandria, in più di una occasione ha già detto di voler abbandonare. Ieri, ad una ventina di minuti dalla conclusione, ha lasciato la tribuna per evitare contestazioni. Alessandria sconfitta, dunque, e ancora prima erano stati i tifosi a voltarle le spalle. Pochi gli spettatori - circa duemila, la cifra è incerta per il furto, ad opera di tifosi lucchesi, di una borsa con parte dei biglietti -, e tra questi almeno 400 arrivati dalla Toscana per festeggiare la promozione in B dei rossoneri. Non si passa. Vanamente l'alessandrino Fiori, contrastato da Pascucci, cerca un varco nella retroguardia della Lucchese Pochi e silenziosi, a partire dagli ultras grigi, presentatisi senza striscioni. Si temeva, a fine gara, una pesante contestazione, ma la tifoseria mandrogna non si è smentita: nessun eccesso, com'è nel suo spirito. E veniamo alla partita. Cinque a due, a favore dei padroni di casa, i calci d'angolo. Ammoniti gli alessandrini Tortora, Mariani e Carrara, poi al 75' è stato espulso Chiti, per un brutto fallo ai danni di Russo. Calcio d'avvio degli ospiti ma è subito l'Alessandria ad andare all'attacco: al 3' una punizione di Mariani esce di poco a lato, al 5' la prima grande occasione da gol. Fiori serve Sereni che calcola male il tiro conclusivo, deviato in angolo dal portiere Pinna. Al quarto d'ora la Lucchese si fa pericolosa e Paci conclude alto. Due minuti dopo, lo stesso bomber della Lucchese viene bloccato dalla difesa alessandrina. Gran mischia, su cross di Di Bin, al 18' in area toscana, ma nulla di fatto. Al 22' azione pericolosa, condotta ancora dal toscano Paci, quindi in contropiede Sereni arriva solo nell'area avversaria, si porta a due metri dal portiere e calcia, centrando in pieno Pinna. Nuova azione d'attacco dell'Alessandria al 33', con Sereni-DegradiMariani, la conclusione di quest'ultimo esce di poco a lato. Cala nella ripresa il tono del gioco: i grigi sembrano demotivati, il più attivo, e certamente il migliore, è Mariani che al 49' viene atterrato al limite dell'area: punizione battuta da Degradi per Di Bin, la cui stangata è parata da Pinna. E nel finale arrivano le due reti dei toscani. Al 70' Donatelli serve Di Stefano, il quale con un perfetto rasoterra sorprende Caniato. Trascorrono undici minuti ed è il raddoppio: è ancora Donatelli a servire questa volta Salvi che, solo in area, aspetta l'uscita di Caniato dai pali e lo trafigge. A fine gara mister Colombo ha detto: “ Purtroppo, pur disputando un ottimo primo tempo, non siamo riusciti a segnare, abbiamo avuto a disposizione ben quattro occasioni da rete senza concretizzarne almeno una in gol, e come già accaduto, in precedenti incontri, siamo stati puniti. Quando si retrocede la colpa è di tutti.”. (La Stampa - Ed. Stampa Sera - Franco Marchiaro) L’ALESSANDRIA RITORNA (COME PREVISTO) IN C2 L’ultima delusione Sconcertante prestazione contro una Lucchese in gita turistica — Contestazioni alla squadra e ad Amisano — Un futuro incerto E’ finita nel peggiore dei modi, con l’ultima sconfitta. L’ultima delusione di un campionato sconcertante, iniziato male e finito peggio. Fischi e contestazioni ai giocatori che devono uscire da una porta laterale mentre qualche centinaio di persone si accalcano a fine partita all’uscita degli spogliatoi. Cori rabbiosi verso il presidente Amisano che nell’intervallo scompare dalla tribuna vip per non farvi più ritorno. Tutto come da copione. La logica spietata del calcio ha emesso il suo verdetto: per i grigi, che hanno raccolto i frutti di una scriteriata gestione societaria, non c’era via di scampo: il Vicenza ha poi vinto, l’Arezzo e il Trento non hanno perso (anzi i giallo-blu hanno addirittura fatto risultato pieno in trasferta) ma sono stati soprattutto i giocatori dell’Alessandria a perdere non solo la partita ma - alcuni anche la poca credibilità la squadra almeno sulla carta più determinata contro una Lucchese giunta al ‘Moccagatta’ in gita turistica, ha mancato per autentica dabbenaggine due palle gol che le avrebbero probabilmente dato una inutile) vittoria. È accaduto tutto nel primo tempo, con i difensori toscani in linea fermi come belle statuine davanti a Pinna. Ma per due volte Sereni, lo stesso giocatore che l’altra domenica ascoltava musica mentre i compagni della panchina si interessavano ai risultati degli altri campi, ha fatto miseramente splash: dapprima al 5’, allargandosi troppo sull’uscita del portiere e non riuscendo a spedire in rete da posizione angolata; poi al 23’, trovando il modo di complicarsi una facile palla gol con finte e controfinte seguite da un goffo tiro neutralizzato da Pinna. E la squadra neopromossa in B, reduce dai festeggiamenti settimanali, si è quasi trovata costretta a segnare e poi, ‘stimolata’ dai calcioni su Di Stefano (che hanno portato all’espulsione di Chiti) ha spinto sull’acceleratore e ha concesso il bis. La domenica della delusione e della rabbia dei tifosi ha dei riti cui si potrebbe volentieri fare a meno. Sono quelli delle interviste di fine partita. Dice Toni Colombo: «Quello che i ragazzi potevano fare lo hanno fatto: nel primo tempo la squadra mi è piaciuta. Abbiamo messo in difficoltà la Lucchese che pure è squadra esperta e abbiamo creato due nitide occasioni da rete. Ma se non si segna non c’è niente da fare. Poi nella ripresa c’è stato un calo anche prevedibile. D’altra parte i risultati delle altre ci avrebbero comunque condannato». Di diverso avviso sono stati però i tifosi, che non sempre hanno torto come vorrebbero i dirigenti, soprattutto quando sono contestati. Il fatto è che l'Alessandria è mancata, per problemi di formazione ma anche per scarso carattere. E dunque per latitanza della società. Emblematico il comportamento di Sereni, che pure è uno dei giocatori in prestito che si è deciso di riscattare. È così capitato che uno di quelli che probabilmente se ne andrà, Stefano Mariani, ha cercato quasi da solo di tenere in piedi la baracca. Ovviamente non riuscendovi. Dunque i grigi tornano dritti in C2. I motivi? Infiniti. Nell’analisi del direttore sportivo Mario Fara, ci sono alcune affermazioni interessanti: «Il problema del rapporto con il Torino - ha detto - non è stato tanto per i giocatori che sono arrivati, ma soprattutto per quello che non si è potuto fare ad ottobre. Questa squadra andava ritoccata e non ci è stata data possibilità di farlo. E comunque non è logico cambiare ogni anno una quindicina di giocatori. Si vuole la promozione? Le promozioni si programmano, bisogna avere il coraggio di impostare programmi anche non a brevissima scadenza, con un gruppo di giocatori a cui affidarsi e seguire quella strada una volta per tutte». Ma le scelte di Amisano, dettate dalla preoccupazione di natura strettamente economica,sono andate verso un’altra direzione. Vendendo le sue quote al Torino il presidente dell’Alessandria ha pensato per prima cosa al bilancio e secondariamente ai risultati: due cose che non vanno proprio a braccetto. Il giochetto di far credere al popolo dei tifosi che il ‘gemellaggio’ fosse il non plus ultra per una società come l’Alessandria ha ottenuto l’effetto opposto. Le contestazioni passate e presenti sono il segno che il rapporto città - dirigenza si è nuovamente incrinato e mai come questa volta sembra davvero difficile da ricomporre. Il futuro? Incerto, difficile, ovviamente. Gino Amisano ha recentemente manifestato l’intenzione di lasciare. Pressioni familiari gli renderebbero difficile continuare, almeno a questi livelli: «Se trovassi qualcuno disposto a rilevare il 70 per cento delle mie quote gliele darei volentieri - ci ha dichiarato al telefono ancora prima della partita con la Lucchese - non me la sento di andare avanti». Probabilmente la retrocessione farà precipitare la situazione. Ricomincia il valzer delle cordate ? Può darsi. Ma mai come quest’anno il balletto ai vertici dirigenziali sembra lasciare indifferente i tifosi. Brutto segno. E si deve ricominciare da zero (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Arezzo – Chievo 1-1 Carpi – Montevarchi 1-2 Carrarese – Trento 0-1 Casale – Modena 0-0 L.R. Vicenza – Prato 3-1 Mantova – Spezia 1-0 Piacenza – Derthona 3-1 Venezia – Empoli 0-2 CLASSIFICA: Modena p. 48; Lucchese 47; Empoli 43; Venezia 39; Mantova 36; Chievo, Carrarese 35; Piacenza, Carpi 34; Casale 33; Trento, Spezia 32; Arezzo 31; L.R. Vicenza, Prato 30; Alessandria 28; Montevarchi 24; Derthona 21 MARCATORI: 16 RETI: Cornacchini (Piacenza). 14 RETI: Tovalieri (Arezzo), Paci (Lucchese). 12 RETI: Fiorio (Chievo); Nitti (Modena), Carboni (Montevarchi), Rovani (Trento). 11 RETI: Chiappino (Vicenza) Il punto sul campionato L’ultima giornata di campionato ha decretato i suoi verdetti: Modena e Lucchese promosse in Serie B; retrocessione per Derthona, Alessandria e Montevarchi. La partita tra Vicenza e Prato vinta dai veneti per 3-1 , è stata sospesa per alcuni minuti durante il primo tempo per intemperanze dei tifosi. A Piacenza entrambe le formazioni conoscevano già il loro destino prima del fischio d’inizio. Tipica partita di fine stagione tra Casale e Modena, terminata a reti inviolate.