Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
07-10-1990 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Derthona FBC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 74. rig. Accardi G.[A]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Bencina Claudio [53. Venturi Claudio], Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea, Mazzeo Lorenzo, Briata Roberto, Mariani Stefano [27. Sereni Simone] A disp.:(P) Conti Roberto, Galli Giuseppe, Meoni Rudy All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
DERTHONA FBC: Corona, Terzi, Bergo, Piccini, Tedoldi, Domenghini Omar [77. Zaffiri], Paini, Camerano [70. Gavazzi], Picasso, Bellatorre, Guerra. A disp: Gualco, Galvan, Davide. All.: Domenghini Angelo

Arbitro: Zuccolini Sergio (Reggio Emilia)
Note
Ammoniti: Accardi [A], Briata [A], Bellatorre [D], Corona [D]. Angoli: 9-0. Spettatori: 3.000 circa (2.271 paganti) per un incasso di 33.584.000 lire Giornata piovosa, terreno leggermente scivoloso Inizio gara ore 15.00

Commento
DERTHONA COSTRETTO AD UNA GARA DI CONTENIMENTO Il derby non è grigio... grazie all’Alessandria E la squadra di Sabadini raggiunge in vetta Novara e Viareggio Derby a senso unico, archiviato con un risultato che penalizza la grande prova dei grigi. Alessandria - Derthona, soprattutto nella ripresa, diventa un tiro al bersaglio, con il portiere Corona che ringrazia gli errori di mira degli attaccanti alessandrini e si salva fino al 28’ della ripresa. Decide, in quel momento della gara, un guizzo di Fiori, lanciato da Zanuttig sul filo del fuorigioco, che il portiere del Derthona frena soltanto con un’uscita a valanga sulle gambe del piccolo attaccante. È rigore e dal dischetto Accardi rende giustizia ai grigi. Il derby prende quota nei secondi 45’, quando gli uomini di Sabadini stringono letteralmente d’assedio un Derthona rimaneggiato e mai pericoloso. Già al 4’ Mazzeo, tutto solo, aveva calciato su Corona e, sulla respinta, Galparoli aveva battuto clamorosamente a lato. Poi Fiori (12’) aveva impegnato il portiere ospite con una girata di testa su corner; quindi era toccato ad Accardi (che al 12’ aveva fatto volare Corona su punizione) fallire di piatto su cross arretrato di Venturi. Poi il rigore decisivo e quindi, al 37’, l’occasionissima di Mazzeo che punta verso l’area avversaria, ‘siede’ con una finta il portiere ma poi calcia di piatto sul palo esterno. Nel finale un guizzo anche per il Derthona: cross di Bellatorre, colpo di testa di Picasso e palla che scheggia la traversa. Il Derthona senza Gatti, Lissignoli e Recaldini non è stato mai in partita. Nel primo tempo si era fatto vedere soltanto al 33’, quando Omar Domenghini aveva calciato da lontano, mezzo metro alla destra di Bianchet. Ma nella ripresa l’attacco dei padroni di casa ha assunto i toni da assalto a Fort Apache. Il risultato doveva per forza di casa parlare...alessandrino. Per questo c’era grande euforia in casa dei grigi. Tato Sabadini, raggiante, è concorde con il cronista: se anche non avesse vinto il derby, la sua squadra avrebbe meritato gli applausi del pubblico, perchè quella vista con il Derthona è stata la miglior Alessandria dell’anno. Solo il punteggio, striminzito e ingiusto, può far pensare a chi è rimasto a casa il contrario. L’allenatore conferma: «Nel primo tempo siamo andati tranquilli, ma nella ripresa siamo tornati in campo con una grinta eccezionale- dichiara Sabadini in sala stampa, circondato da microfoni e taccuini - 1 gol sbagliati? E una maledizione, ho addirittura l’impressione che ci sia un fantasma che sulla linea di porta avversaria si diverte ad allontanare i palloni calciati dai nostri attaccanti. Scherzi aparte credo che la situazione prima o poi cambierà e che l’Alessandria riuscirà a trasformare almeno una parte delle numerose occasioni da rete che costruisce. Anche per evitare al suo allenatore di morire d’infarto Un accenno al pubblico: « Lo vedo ancora un po’ diffidente, con il suo aiuto la squadra può solo migliorare» e uno a Mazzeo, inevitabile. Il centravanti dei grigi ha disputato una buona partita, tornando a centrocampo e servendo buoni palloni ai compagni. Purtroppo sulla sua prova ha inciso la incredibile palla gol fallita al 37’ della ripresa: «Mazzeo credo proprio che debba farsi benedire - butta lì Sabadini sorridendo - perchè è davveros fortunato: era già riuscito amandare a terra il portiere e poi ha calciato sul palo. A parte che se avesse alzato la testa avrebbe visto Fiori da solo al centro dell’area e quindi in posizione migliore. Comunque quell’occasione non conta più di tanto, resta la sua prova, che è stata ottima» Beppe Accardi, l’anima della squadra : «Molti gol sbagliati? Vuol dire che le punte sono state messe in condizioni di tirare. Mi è piaciuta il carattere della squadra. Nel primo tempo abbiamo commesso l’errore di attendere il Derthona nella nostra metà campo. Poi, nell’intervallo, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: questa partita non si può pareggiare. E così è venuta fuori la nostra prestazione della ripresa, una grande prova. Da parte mia non esistono problemi tattici, gioco dove serve: terzino di fascia, centrocampista, all’occorrenza ala sinistra. Accardi vuole solo ed esclusivamente vincere». Nella giornata che consente all’Alessandria di agganciare Viareggio e Novara in vetta alla classifica l’unico problema viene dall’infermeria: Bencina e Mariani, usciti per infortunio, sono in dubbio per Prato. Il centrocampista ha accusato un risentimento muscolare, Mariani le conseguenze di una botta al polpaccio che ha provocato un versamento di liquido. Le loro condizioni saranno valutate oggi, alla ripresa degli allenamenti (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'Alesssandria batte il Derthona su rigore e raggiunge in vetta Novara e Viareggio GRIGI PRIMI SOGNANDO UN BOMBER Assedio per 75' e sagra delle palle-gol sprrecate I grigi premono per 75' sotto la porta del Derthona, sbagliando almeno mezza dozzina di palle-gol. Poi, su rigore, riescono finalmente a passare con Accardi: la palla colpisce il corpo del portiere quindi gli passa tra le gambe e finisce in porta. E' stata l'unica segnatura del derby, il ventisettesimo in campionato, ma non si può dire che l'Alessandria abbia giocato male. Al contrario, i padroni di casa hanno costruito buone trame in fase offensiva e sono stati molto attenti in difesa ed a centrocampo. Il loro grosso difetto è la mancanza di un uomo-gol. Se il nuovo «patron» veneto non deciderà di sfilare qualche milioncino dal portafogli per acquistare almeno una punta, l'Alessandria rischia di sprecare una indubbia potenzialità che le potrebbe permettere di occupare le prime posizioni in classifica. Tre campionati fa, nel Casale, Lorenzo Mazzeo si era rivelato un bomber; lo scorso anno, indossata la casacca grigia, ha fatto poco e maluccio. Ora, riconfermato, malgrado le perplessità della tifoseria, sta rischiando di fare ancora meno. Ieri ha sprecato almeno tre occasioni per andare a rete: se nel primo tempo si può appellare alla sfortuna, nella ripresa gli errori sono apparsi madornali. E, purtroppo, non è stato l'unico a sprecare facili occasioni. Rimaneggiato per le assenze di alcuni titolari, per il Derthona è stata una grande impresa aver resistito per quasi tutta la partita. Subito il rigore e abbandonata la tattica del catenaccio, i leoncelli hanno comunque sfiorato per due volte, con Picasso, il pareggio. Ma il premio sarebbe stato eccessivo. Pochi gli spettatori, malgrado fosse presente anche un drappello di tifosi tortonesi: poco più di 2500 presenti, dei quali 2271 paganti, per un incasso di 33 milioni e mezzo. Nove a zero, a favore dell'Alessandria, i calci d'angolo. Ammoniti gli alessandrini Accardi e Briata e, nel Derthona, Bellatore e Corona. Calcio d'avvio dei grigi. A11'8' errore a centrocampo di Bencina, ma i tortonesi non sanno sfruttare. Mazzeo, sette minuti dopo, ricambia il favore: azione Zanuttig - Mariani, bel servizio per il numero 9 che mette a lato di testa. Al 21' centro ben calcolato di Fiori, Mazzeo non raccoglie in tempo la sfera. Al 27', dolorante alla gamba destra, Mariani lascia per Sereni, mentre il tortonese Tedoldi resta qualche minuto a bordo campo per farsi medicare una ferita alla gamba sinistra. Sereni, al 29', appena entrato, serve bene al centro Mazzeo, che manda ancora alto sulla traversa. Al 33' una delle rare azioni tortonesi: Paini per Camerano ed infine Domenghini (giovane nipote del mister tortonese) calcia sulla destra di Bianchet che para. Rovesciamento immediato di fronte, bellissimo passaggio di Bencina per Fiori, che spreca. La stessa musica prosegue anche nella ripresa, con Mazzeo, al 49', che si fa respingere la conclusione da Corona e Galparoli che, sul rimbalzo, colpisce il palo. Al 65' e al 72' ancora protagonisti negativi Accardi e Guerra che sprecano facili occasioni. Al 74' Fiori avanza, entra in area, su di lui piomba Corona che lo travolge: nessuna esitazione per l'arbitro, è rigore. Calcia Accardi, ed è gol. Falliscono ancora due conclusioni Mazzeo e Fiori, poi, all'86' e all'88', Picasso sfiora il pareggio per il Derthona. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI Cecina – Gubbio 1-0 Cuneo – Viareggio 0-0 Massese – Sarzanese 2-1 Montevarchi – Livorno 0-0 Poggibonsi – Ponsacco 1-1 Pontedera – Olbia 0-0 Prato – Oltrepo 1-0 Tempio – Novara 1-1 CLASSIFICA: Novara, Alessandria, Viareggio p. 6, Cuneo 5, Oltrepo, Tempio, Livorno, Gubbio, Olbia, Massese, Ponsacco, Cecina, Prato 4, Pontedera, Montevarchi 3, Sarzanese, Derthona, Poggibonsi 2. Il punto sul campionato Altro capovolgimento in vetta della classifica. Il pareggio di Novara e Viareggio ha riportato al primo posto in coabitazione anche l'Alessandria che ha vinto di misura il derby con il Derthona. Avendo perso contemporaneamente sia l'Oltrepo (a Prato) che il Gubbio (a Cecina) ad inseguire il terzetto di testa è rimasto solo il Cuneo che ha bloccato il Viareggio. Sul fondo della classifica il Derthona e la Sarzanese sono state raggiunte dal Poggibonsi a quota due e devono già inseguire la salvezza.