Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
11-11-1990 - Giornata: 8 - Cuneo - Fratelli Paschiero


Cuneo Sportiva - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe [88. Meoni Rudy], Roselli Giorgio [82. Venturi Claudio], Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea, Mazzeo Lorenzo, Briata Roberto, Mariani Stefano A disp.:(P) Conti Roberto, Galli Giuseppe, Sereni Simone All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
CUNEO SPORTIVA: Ancona, Guerra, Parente, Benzi, Calandra, Rossi, Perugini, Caridi, Rocca[62. De Petrillo], Ferretti, Fermanelli. A disp.: Mulato, Fabbri, Baldi, Costa. All.: Barlassina Lorenzo.

Arbitro: Masulli Franco (Cremona)
Note
Espulsi 54. Rossi [C], 76. Torri [A]. Ammoniti Galparoli [A], Roselli [A], Briata [A], Mazzeni [A], Rocca [C], Ferretti [C]. Angoli: 6-4. Spettatori: 2.200, incasso 29.874.000 Giornata fredda, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Derby combattuto al “Paschiero” fra Cuneo e Alessandria NESSUN GOL, MOLTE EMOZIONI Per l’atteso derby del “Paschiero” si è mosso anche Angelo Gregucci passato in maglia grigia e presente in serie A, con la Lazio, fresco della prima convocazione in nazionale. Per lui, come per gli oltre duemila spettatori sugli spalti, le emozioni non sono certo mancate: novanta minuti combattuti da due squadre che neppure nelle battute finali hanno dato il sia pur minimo segnale di accontentarsi del pareggio. Alessandria più pericolosa nella prima frazione, ma incapace di sfruttare al meglio quei venti minuti di superiorità numerica che, invece, hanno rivelato un Cuneo grintoso, vicino al vantaggio con una staffilata su punizione di Sergio Ferretti, uno dei tre ex di turno, che ha colpito l’incrocio dei pali. Una sfida importante per entrambi: per i grigi, reduci da una convincente affermazione a Stradella da ribadire nel capoluogo della provincia granda. E per il Cuneo, atteso, dopo la sconfitta di Tortona, ad un riscatto chiesto dalla società e dai tifosi, che in settimana avevano contestato le scelte tattiche di Lorenzo Barlassina. E così, fin dalle battute iniziali, si è vista una Alessandria votata all’offensiva, con qualche affanno nella retroguardia biancorossa. Il forcing in avvio avrebbe forse potuto sbloccare il risultato se un’incornata di Mazzeo su punizione di Roselli al 1’ avesse centrato il bersaglio. Qualche secondo prima un atterramento di Fiori in area aveva fatto gridare il pubblico di fede grigia al rigore. Per l’arbitro, il signor Masulli di Cremona, tutto regolare: une decisione che gli stessi giocatori interessati hanno accettato senza grandi polemiche e recriminazioni. La palla che avrebbe potuto dare una svolta all’incontro capita, intorno al 12’, sui piedi di Mazzeo: scambio Roselli - Fiori, millimetrico assist per il centravanti e salvataggio provvidenziale di Ancora in angolo. E’ un’Alessandria compatta e determinata, che lascia pochi spazi all’undici di casa. Ma quello messo in campo al ‘Paschiero’ non è lo stesso Cuneo difensivista e confusionario di Tortona: l’avvisaglia della consistenza tecnica e tattica di questa squadra viene al 16’, con Perugini che costringe Bianchet alla deviazione in angolo sulla sua gran botta al volo. Sugli sviluppi del corner ancora una conclusione, questa volta di Fermanelli, lontana dallo specchio della porta. Si attenua la baldanza dei grigi e cresce la pressione dei padroni di casa e il colpo di testa di Caridi, su punizione di Ferretti, è di quelli da brivido. Ribatte l'Alessandria due minuti dopo, con una splendida conclusione al volo ai Mariani che per poco non inganna Ancona, leggermente fuori dai pali. Cresce il ritmo in avvio di ripresa, con Roselli che, al 2’, manca di un soffio la deviazione al termine di un’azione in velocità, orchestrata da Mariani e Fiori. Non trascorrono sessanta secondi e l’ex sampdoriano impegna Ancona. Si torna a lottare a centrocampo, con un sostanziale equilibrio, rotto dall’espulsione di Rossi, reo di aver colpito con una gomitata al volto Mazzeo. Il pronostico sembra volgere tutto a favore degli ospiti che,però, proprio nel momento decisivo, perdono lucidità e grinta. Tanto da far dire a Tato Sabadini, a fine gara: «Sono soddisfatto del punto, ma non del comportamento di alcuni miei giocatori che non sono stati capaci di sfruttare al meglio la superiorità numerica, un vantaggio che non era invece da sprecare al cospetto di un’avversaria del calibro del Cuneo. E, invece, siamo riusciti a creare solo confusione: sarebbe stato necessario insistere nella pressione a centrocampo, con i difensori nelle posizioni di ruolo, a tamponare eventuali attacchi dei biancorossi». «Qualche difensore, al contrario - continua Sabadini - ha voluto strafare, esponendo la squadra alla reazione del Cuneo. E quando anche Torri è stato allontanato dal campo, abbiamo risentito di un calo psicologico che ha rischiato, in più di un’occasione, di compromettere l’intero incontro, soprattutto nelle battute finali». La diagnosi del mister non fa una piega: i pericoli maggiori, nell’ultima mezzora, li hanno creati i padroni di casa, - rinforzati a centrocampo dall’inserimento di De Petrillo, al posto di Rocca. E al 60’ solo il palo dice di no a Ferretti, grande esperto nei calci piazzati. Le conclusioni di Zanuttig al 68’ è di Briata al 71’ si spengono sul fondo e al 76’ il secondo cartellinò rosso dell’incontro - il signor Masulli ne dispenserà sei di gialli - ristabilisce la parità: fuori Torri, autore di un brutto fallo su Fermanelli che lo aveva superato. Fioccano le ammonizioni, due nell’arco di un minuto in occasione di un calcio di punizione dal limite concesso al Cuneo. Ci prova ancora Fermanelli, in mezza giravolta, su assist di Benzi, grande lottatore per tutti i novanta minuti. Prima del triplice fischio c’è tempo per un calcio d’angolo che Accardi calcia direttamente fra le braccia di Ancona, e per due sostituzioni, Venturi per Roselli e Meoni per lo stesso Accardi. Poi tutti negli spogliatoi, a dirsi soddisfatti per la divisione della posta, che mantiene l'Alessandria a diretto contatto con il vertice e riconcilia il Cuneo con il suo pubblico e con le sue ambizioni (Il Piccolo – Mimma Caligaris) CUNEO - ALESSANDRIA 0-0 Anche se è finito in parità, il derby piemontese tra il Cuneo e l’Alessandria è risultato piacevole e ben giocato dalle due formazioni. Il Cuneo era reduce da un passo falso a Tortona e, quindi desideroso di far punti mentre l’Alessandria, ben determinata a non concedere nulla all’avversario, voleva confermare la sua buona posizione in classifica. Inizio di studio e primo sussulto al 12’ con una triangolazione tra Roselli, Fiori e Mazzeo, con salvataggio della difesa cuneese; replica dei locali con Perugini che in due successivi tentativi mette in affanno gli ospiti. Buona occasione al 34’ per i padroni di casa, che con un colpo di testa di Caridi lambiscono il palo. Azioni alterne sino al 60’, quando Ferretti, con una splendida punizione dal limite, colpisce il palo sulla destra di Bianchet. Un’espulsione per parte sancisce la parità, oltreché di punteggio, anche dei giocatori in campo e rende un po’ opiù guardinghe le due formazioni che non osano rischiare più di tanto (La Gazzetta dello Sport – Angelo Romano) CUNEO E ALESSANDRIA SENZA GOL Ancora uno 0-0 per il Cuneo, a digiuno di gol da 557', ma questa volta la squadra biancorossa non ha deluso i suoi tifosi. Ha affrontato con grande determinazione l'Alessandria (che conserva il secondo posto in classifica), creando due palle-gol che potevano assicurare un successo molto atteso. Buon inizio dei grigi, che hanno sfiorato il gol con Mazzeo, al 12': l'attaccante, ben lanciato da Fiori, è stato preceduto con un'uscita di piede tempestiva dal portiere Ancona. Il Cuneo dava l'impressione di un certo nervosismo, dopo le polemiche seguite alla sconfitta di Tortona, ma il pericolo corso ha sbloccato Benzi e compagni e, con Ferretti perfetto regista a metà campo, l'undici di Barlassina ha incominciato a fare gioco. L'Alessandria ha perso in baldanza, tanto che la sua seconda occasione offensiva viene soltanto in avvio di ripresa, con Fiori bravo a sfuggire sulla fascia destra: rasoterra per Roselli, anticipato però da Perugini. In mezzo a questi due episodi di marca grigia si è vista una gran lotta a metà campo e due palle gol clamorose del Cuneo. L'Alessandria ha piano piano perso in lucidità, con alcuni giocatori, Torri, Mariani e Zanuttig, che hanno accentrato gioco e posizione, favorendo i cuneesi. Si è lottato molto e alla mezzora i biancorossi hanno avuto l'oc- Mancano i bomber. L'allenatore cuneese Barlassina e Caridi che ha sfiorato la segnatura contro i grigi casione per passare. Punizione per fallo su Fermanelli che Ferretti «pennella» per la testa di Caridi; stacco prepotente del centrocampista, ma conclusione a lato. Gli equilibri in campo si sono comunque spezzati al 54', protagonista in negativo Rossi, che pure era stato fino a quel momento tra i migliori. Nel difendere un pallone innocuo a centrocampo, all'altezza della panchina cuneese, ha sgomitato ai danni di Mazzeo. Il guardalinee, a due passi, ha segnalato l'episodio al direttore di gara: espulsione inevitabile. Ridotto in dieci il Cuneo ha meritato gli applausi del suo pubblico. Non si è chiuso a riccio e anzi ha messo in affanno l'Alessandria. Al 60' soltanto la sfortuna ha negato il gol a Ferretti. Su una punizione per fallo ai danni di Perugini, l'ex grigio ha mandato il pallone contro il palo, con Bianchet ormai battuto. L'Alessandria, apparsa nel complesso squadra quadrata, ha fatto le cose peggiori proprio quando si è trovata in superiorità numerica. Si è innervosita, anziché galvanizzarsi, e Torri ne ha fatto le spese, espulso pure lui, al 76', per un brutto fallo ai danni di Fermanelli. Sul piano tattico, da quel momento, i grigi hanno smesso di cercare il risultato pieno, mentre il Cuneo ha ancora avuto un paio di sussulti ed è andato al tiro all'81' con Fermanelli. Un derby che non è stato preso sottogamba. Si è giocato senza cattiveria, ma con decisione: lo testimoniano 46 falli .fischiati (24 contro il Cuneo, 22 contro l'Alessandria), sei ammonizioni (Galparoli, Roselli, Briata, Mazzeni, Rocca e Ferretti) e due espulsioni. Anche il pubblico (2200 paganti per quasi 30 milioni di incasso, oltre alla quota abbonati) si è infiammato: quando Ferretti ha colpito il palo c'è stato qualche timido tentativo di scazzottatura, subito sedato. (La Stampa – Gualtiero Franco) RISULTATI Cecina – Massese 0-0 Derthona – Gubbio 0-1 Livorno – Pontedera 1-0 Ponsacco – Sarzanese 1-0 Montevarchi – Novara 1-1 Poggibonsi – Oltrepò 3-0 Tempio – Olbia 0-0 Viareggio – Prato 2-0 CLASSIFICA: Novara, Viareggio p. 11. Alessandria, Ponsacco, Livorno, Massese 10, Gubbio 9, Olbia 8, Pontedera, Poggibonsi, Tempio, Montevarchi, Prato, Cecina 7, Derthona 6, Sarzanese 5, Oltrepò 4. MARCATORI: 3 reti: Picasso (Derthona), Lanci (Novara), Matticari (Ponsacco), Parlanti (Pontedera), Burgato (Tempio). Il punto sul campionato Ancora una volta la testa della classifica è cambiata: il Novara è stato costretto al pareggio a Montevarchi ed è stato raggiunto dal Viareggio che ha battuto il Prato. Alessandria e Massese pareggiando sono affiancate a Livorno e Ponsacco. Domenica prossima potrà esserci una schiarita con gli scontri diretti tra Massese e Ponsacco e, soprattutto, tra Novara e Viareggio. In coda le posizioni cominciano a delinearsi: Oltrepò e Sarzanese sembrano essere le maggiori indiziate al ritorno nella categoria inferiore ed anche il Derthona comincia ad essere in una posizione preoccupante.