Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
18-11-1990 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Olbia Calcio 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Meoni Rudy, Accardi Giuseppe [60. Sereni Simone], Roselli Giorgio, Galparoli Dino, Bencina Claudio, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea, Mazzeo Lorenzo, Venturi Claudio, Mariani Stefano A disp.:(P) Conti Roberto, Galli Giuseppe, Garrone Roberto, Maddè Emiliano All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Berti, Tiberio, Leoncini, Scanu, Comiti, Gallu, Morbiducci [87. Mariani], Giannini, Lagrasta, Terrosu [70. Lai], Solinas. A disp: Puddu, Bertini, Dussoni All.: Bagatti Sergio.

Arbitro: Damiani Enrico (Brescia)
Note
Rigore parato 26. ad Accardi [A]. Espulso 64. Meoni [A]. Ammoniti: Leoncini [O]; Terrosu [O]; Gallu [O]; Berti [O] Angoli: 6-1 Spettatori 2.700 circa (2.342 paganti) per un incasso di 30.578.000 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
Anche l'Olbia mette in evidenza il problema della mancanza di bomber tra le fila dei grigi: 0-0 L'ALESSANDRIA NON SEGNA NEPPURE SU RIGORE Accardi fallisce dal dischetto, Meoni espulso a metà ripresa Nulla da fare per l'Alessandria che, priva di tre titolari squalificati, non è riuscita a passare contro un'Olbia preoccupata principalmente a perdere tempo, decisa a conquistare il pareggio con un gioco ostruzionistico. Dal 64', inoltre, i grigi sono rimasti in dieci causa l'espulsione di Meoni, per doppia ammonizione. Il pareggio (0-0) è giunto più per demerito della squadra di Sabadini in fase conclusiva che per merito dei sardi, impegnati a spingersi in area avversaria soltanto in scarsissime occasioni. I grigi hanno sprecato alcune preziose occasioni da gol, inoltre Accardi, verso la mezz'ora, si è fatto parare un calcio di rigore. Sul piano del gioco i grigi non hanno deluso, purtroppo rimane il solito problema: manca l'uomo-gol, perdurando la crisi di Mazzeo. Due occasioni d'oro nel primo tempo per i padroni di casa. Al 22' Venturi, a tre quarti campo, mette in azione Mazzeo, che evita Leoncini e Corniti, ma solo davanti al portiere Berti calcia un diagonale che attraversa tutta la luce della porta e si perde sul fondo. Al 26', in piena area, Corniti atterra Mazzeo: è calcio di rigore netto ma Accardi batte debolmente e Berti, in tuffo, devia in angolo senza grandi difficoltà. Altre occasioni i grigi le hanno sprecate nel corso della ripresa, in particolare da parte di Mazzeo. (La Stampa - Ed. Sport - F.M.) L’ALESSANDRIA FERMATA SULLO 0 A 0 DALL’OLBIA Un’occasione mancata Un ottimo primo tempo, ma la difesa dei sardi è risultata decisiva — Fallito un rigore da Accordi — Nella ripresa espulso Meoni per doppia ammonizione — Un arbitraggio poco brillante Niente da fare. Non è bastato all’Alessandria il gran cuore, ed un primo tempo arrembante. I grigi non sono infatti riusciti a far saltare il bunker dell’Olbia. Giunta al ‘Moccagatta’ per fare 0-0 la formazione sarda ha così centrato l’obiettivo. E questo mentre Viareggio e Livorno esplodevano in trasferta riproponendo alla grande la loro candidatura al discorso - promozione. La svolta (negativa per l’Alessandria) della partita si è avuta al 25’, quando Accardi ha fallito il rigore (fallo in area di Corniti su Mazzeo) che avrebbe permesso ai grigi di concretizzare una evidente supremazia tecnica e di gioco emersa fino dai primi minuti e poi confermata dall’andamento della gara. Ma la battuta dal dischetto dell’acciaccato terzino della squadra di casa è stata troppo debole e prevedibile e Berti è riuscito a respingere in corner. Costretta a riprendere in mano il bandolo del gioco l’Alessandria ha cercato il gol con una lunga serie di inconcludenti cross che hanno permesso ai difensori sardi di giganteggiare e di distinguersi in provvidenziali respinte. In dieci dal 19’ della ripresa, per la frettolosa espulsione di Meoni, la formazione di Sabadini si è lentamente arresa con il passare dei minuti. E pensare che, esclusa la fase d’avvio, il primo tempo dei grigi era stato da incorniciare: al 22’ Mazzeo, servito da Venturi, aveva evitato un paio di avversari ed aveva puntato ritto verso Berti calciando a fil di palo sull’uscita del portiere; un minuto dopo, un bolide di Roselli diretto in porta aveva trovato sulla traiettoria il...volto di Leoncini che era stramazzato a terra, svenuto. E dopo il rigore mancato, ancora Roselli aveva messo i brividi all’estremo difensore dell’Olbia con due shoot da lontano che avevano sibilato sopra la traversa. Il risultato era forse scontato, alla vigilia. Era facile prevederlo, cifre (Olbia imperforabile o quasi in difesa: solo un gol subito, come il Viareggio) e formazioni alla mano (Alessandria con Mazzeni, Ibiri e Briata squalificati e con Accardi e Bencina freschi d’infortunio). Invece lo 0-0 annunciato grida vendetta. Perchè la squadra più rabberciata ha sciorinato, almeno nel primo tempo, un gioco incisivo e a tratti spettacolare. Ma la buona volontà non basta senon si butta dentro il pallone. Sabadini ormai è stanco di ripetere il solito ritornello ai cronisti: «Il risultato è venuto solo per demerito nostro - ha detto il Tato - e se non segniamo non c’è davvero nulla da fare. Accardi, ad esempio, è uno che in allenamento non sbaglia un rigore. È andato sulla palla tranquillo, sembrava gol sicuro. Invece Beppe non si è accorto che il portiere era già a terra sulla destra ed ha calciato debolmente da quella parte. Che devo farci: qualcuno mi ha detto che avrei dovuto far tirare qualcun altro, ma credo che un errore dagli undici metri sia imprevedibile: lo scorso anno a Venezia, tanto per fare un esempio, fallirono Bencina e Solimeno che sono due freddi’. Sono imprevisti del calcio».Poi un appunto all’Olbia: «I nostri avversari hanno pensato solo a difendersi, hanno giocato a sprazzi aiutati anche dal fatto che il gioco è stato troppe volte spezzettato dagli interventi arbitrali. È gli unici ad essere stati penalizzati alla fine siamo stati noi: oltretutto abbiamo avuto un giocatore espulso, Meoni, reo di un fallo sicuramente veniale: aver preso un avversario per la maglia. Ma allora io dico che il regolamento deve essere in qualche modo modificato, se è vero, come è vero, che viene cacciato chi non dà calci e resta in campo chi mira alle caviglie» Negativo il risultato, positivi il gioco e le prove di alcuni singoli, prima fra tutte quella di Bencina. Ripresentato in campo, per necessità contingenti, nell’inedito ruolo di libero, il ‘Bendo’ ha sopperito con l’esperienza, la classe e 0 senso della posizione alla sua innata lentezza, finendo per meritarsi un bel 7 in pagella. Ma soprattutto meritando la fiducia di Sabadini che può dunque tirare un bel sospiro di sollievo: le perplessità emerse sulle condizioni fisiche dell’exveneziano, che avevano indotto la società a cercare con una certa ansia un eventuale sostituto, sono per forza di coserientrate. Bencina sarà in campo nel-l’Alessandria che domenica giocherà a Montevarchi con uno spirito — almeno a sentire le dichiarazione del dopo partita dell’altro ieri — ben diverso da quello messo in mostra nelle altra trasferte, Stradala esclusa. Sabadini è esplicito: «Hanno vinto Livorno e Viareggio? Vuol dire che andremo anche noi a caccia dei due punti fuori casa Classifica alla mano, vincere in trasferta sta diventando una necessità ed è oltretutto un obiettivo alla nostra portata. A Montevarchi avremo Bencina in crescendo e in più rientreranno i tre squalificati. Abbiamo i mezzi per cercare di fare risultato pieno e, state sicuri, non ci tireremo certo indietro». (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI Gubbio – Cuneo 1-0 Massese – Ponsacco 0-0 Novara – Viareggio 0-2 Oltrepo - Cecina 2-0 Pontedera – Montevarchi 1-1 Prato – Derthona 1-0 Sarzanese – Livorno 0-2 Tempio – Poggibonsi 1-1 CLASSIFICA: Viareggio p. 13, Livorno 12, Novara, Alessandria, Ponsacco, Gubbio, Massese 11, Olbia, Prato 9, Pontedera, Poggibonsi, Tempio, Cuneo, Montevarchi 8, Cecina 7, Derthona, Oltrepo 6, Sarzanese 5. Il punto sul campionato Lo scontro al vertice del campionato ha detto Viareggio. I versiliesi di Ricocmini hanno sbancato il comunale di Novara issandosi decisamente al primo posto solitario. Per il gioco dei risultati di giornata il Livorno, unica a vincere tra le inseguitrici si ritrova solo al secondo posto. Nell'ammucchiata alle spalle delle prime due si inserisce anche il Gubbio che, regolando il Cuneo tra le mura amiche, recupera un punto alle formazioni che la precedevano sette giorni fa. Anche in coda qualcosa si muove: l'Oltrepo mette in carniere due preziosissimi punti che valgono doppio superando il Cecina nel confronto diretto tra pericolanti. Nulla da fare per Sarzanese e Derthona che ancora una volta escono sconfitte dai rispettivi incontri.