Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
25-03-1989 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Ilvamarisardegna 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 48. rig. Ferretti S.[A]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Briata Roberto, Brilli Mirco, Carrara Marco, Ferrarese Maurizio, Bartolini Luca [77. Meazza Luca], Tardini Fabrizio, Casale Claudio, Ferretti Sergio, Montrone Angelo [72. Logarzo Pasquale] A disp.:(P) Riccarand Iliano, Vescovo Andrea, Zamparutti Aurelio All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
ILVAMARISARDEGNA: Di Pasquale, Andrian, Federico, Chessa, Raimondo, Comiti [72. Murri], Ricciolini, Bellagamba, Di Laura, Puddu, Piga Marco [90. Brocca]. A disp: Coscione All.: Fiori Angelo.

Arbitro: D'Ambrosio Pierino (Padova)
Note
Angoli: 15-0. Spettatori 3.000 circa (2.188 paganti, 700 abbonati) per un incasso di 27.581.000 lire + quota abbonati 7.542.997 Melani ha lasciato volontariamente il campo al 73’. Giornata molto calda, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
Alessandria – Ilva 1-0 Sono venuti i due punti e, come nelle più rosee previsioni, l’Alessandria ha raggiunto il Casale in vetta alla classifica e ha allungato sulle inseguitrici. Ma oggi, alla ripresa della preparazione, Renzo Melani sta contando i danni: Montrone (che era uscito nella seconda parte della gara di sabato) ha un ginocchio dolorante; Bartolini ha un taglio alla gamba; Carrara accusa un ematoma; Ferretti ha ricevuto un pestone allo stinco e Ferrarese ha lasciato il ‘Moccagatta’ zoppicante. L’Ilva non ha fatto complimenti; doveva portare via un punto per continuare a sperare nella salvezza. Ha giocatori di temperamento che in alcuni momenti della partita con i grigi hanno dato vita ad una specie di caccia all’uomo; l’arbitro non ha saputo fermarli in tempo. Melani, contando i danni, non può esimersi dal tornare sull’argomento: «I miei giocatori sono stati malmenati per tutto l’incontro - dice l’allenatore con un pizzico di rammarico, da appassionato del calcio qual è - e meno male, a questo punto, che abbiamo undici giorni di tempo per recuperare: se avessimo dovuto giocare domenica sarebbe stato un bel guaio». Dunque la sospensione viene a cadere, questa volta, al momento giusto; almeno per quanto riguarda i grigi. «Direi proprio di sì - ammette - qualcuno ha bisogno di stare tranquillo; Ferretti in questi giorni non ha potuto allenarsi come avrebbe dovuto per un calcio al ginocchio preso a Casale. A Vercelli potremmo ripresentare una squadra in piena efficienza. Questo almeno è il nostro obiettivo». Al di là del faticoso successo sull’Ilva, va però detto che l’Alessandria sta ormai abituandosi a centrare gli obiettivi con la regolarità di una squadra da primato. Per alcuni grigi il magic moment è davvero giunto: Montrone picchiato spesso e volentieri, sabato è stato il trascinatore dell’attacco; Ferrarese ha annullato Piga e poi si è distinto in proiezione offensiva; Briata ha divorato un gran numero di palloni e poi ha ‘spinto’ sulla destra con buoni risultati. Per la difesa andrebbe fatto un discorso a parte. Emblematica una frase di Renzo Melani: «L’unico non all’altezza degli altri è stato...Lazzarini. Scherzi a parte, alcune volte il nostro portiere non deve effettuare nemmeno una parata e questo va a grande merito di Brilli e compagni, che chiudono i varchi e impediscono agli avversari di arrivare a tirare anche una sola volta in porta. Se le altre squadre, chissà, dovessero concludere a rete un paio di volte, credo che la gente si stropiccerebbe gli occhi». E un commento altrettanto speciale lo merita Marco Carrara, ormai insostituibile ed efficace nella sua posizione di centromediano metodista. Il giovane talento acquistato dal Padova ha conquistato la fiducia dei compagni e la simpatia del pubblico. Da tempo ha deciso di rimboccarsi le maniche e di dare una mano ai compagni in fase di contenimento: lotta e soffre, entra con rabbia e decisione. Dalla trequarti difensiva in avanti è un preciso punto di riferimento per la squadra quando deve distendersi in avanti. Per Melani è un motivo di soddisfazione in più. Spiega il tecnico: «Carrara è arrivato ad Alessandria, pensando forse che la C2 fosse un campionato da prendere alla leggera, credeva forse di passeggiare e che gli bastasse per emergere il suo notevole bagaglio tecnico. Ha toccato il fondo, è andato in panchina, ha visto giocare gli altri, ha imparato la lezione. È un ragazzo che ha delle qualità notevoli e un futuro davanti che non può permettersi di sprecare». E per concludere la parentesi sulle giovani promesse, inevitabile un accenno a Ferrarese. A seguirlo con un occhio di riguardo, sabato contro l’Ilva, c’era tra gli altri un osservatore dell’Atalanta. L’inviato della società bergamasca ha riempito pagine e pagine di appunti, restando favorevolmente impressionato dalla duttilità del centrocampista, trasformato quando serve (come nell’ultimo turno di campionato) in marcatore. Questa è l’Alessandria che si appresta ad affrontare gli ultimi due mesi di campionato. Otto partite, tre punti da amministrare. Melani e Brilli, prendendo in esame i risultati, non hanno nascosto la soddisfazione per la sconfitta della Massese a Cecina: «La Massese è arrivata» hanno detto guardandosi. Le altre: Oltrepò, Siena, Pavia, Pro Vercelli, sono invece ancora in corsa. In sostanza la seconda parte del girone di ritorno sarà divisa in due blocchi: quattro partite e poi una sosta; e quindi il rush finale. «C’è questo ciclo di quattro gare che ci permetterà di fare due conti - osserva mister Melani - aspettiamo un mese, poi vedremo». Per concludere un particolare curioso, che sabato aveva fatto discutere. L’allenatore dell’Alessandria, forse per evitare l’ottava espulsione, ha preferito seguire le ultime fasi dell’incontro al di là della rete di recinzione. È accaduto dopo l’uscita di Montrone. Melani stava scendendo negli spogliatoi per sincerarsi delle condizioni del piccolo attaccante, colpito duro, si diceva, al ginocchio. L’arbitro lo ha avvisato: «Se esce dal campo, stia attento, non potrà più rientrare». Schietta la risposta del tecnico di Fucecchio: «Non importa, preferisco star fuori». Melani si è così salvato e forse ha trovato un valido stratagemma per il futuro. (Il Piccolo – Roberto Gilardengo) La squadra di Melani batte l’Ilva ALESSANDRIA E CASALE NUOVAMENTE ASSIEME L’Alessandria torna al vertice della classifica con un risultato che in effetti gli sta strettissimo. Sintomatico il continuo predominio dei grigi interrotti nella loro azione dalla disperata difesa degli ospiti. Un gioco falloso, pericoloso, sovente non rilevato dal direttore di gara. Da ciò è derivato un gol striminzito e per di più su calcio di rigore. D’altra parte già nel primo tempo si era verificata un’azione da penalty determinata dall’atterramento in area di Montrone. L’attaccante grigio era una vera spina nel fianco dell’avversario. L’unica possibilità di controllarlo era quella di metterlo a terra. E così ad un atterramento di Tardini, non rilevato in area al primo minuto, seguiva subito quello di Montrone messo giù da Andrian. E stavolta veniva decretata l’estrema punizione che ferretti trasformava con una perfetta finta. Poi numerose conclusioni mancate o salvate per un soffio (La Gazzetta dello Sport – Franco Benzi) Vince l’Alessandria CASALE E GRIGI DI NUOVO ASSIEME Passano solo su rigore i ragazzi di Melani Hanno sofferto più del previsto i grigi per superare l’Ilvarsenal, ma alla fine hanno conquistato una vittoria che consente loro di tornare in testa alla classifica agganciando il Casale. I nerostellati casalesi, pareggiando a Stradella, sono riusciti a mantenere l'Oltrepò a tre punti dalla coppia leader, neanche le altre inseguitrici hanno fatto passi avanti II campionato sembra sempre più nelle mani delle due formazioni della provincia. L'Alessandria contro l’Ilvarsenal, che aveva inflitto ai grigi la prima sconfitta della stagione, è scesa in campo priva di Manetti e Tortora d'uno è infortunato, l'altro malato. Quindi Metani ha riproposto Casale al centro dell'attacco, con Montrone a fargli da spalla. Ma il tandem alessandrino ha funzionato soltanto a metà: Casale non è apparso ancora in forma dopo l'infortunio; buona invece la prova di Montrone autore di numerose incursioni pericolose, fermate spesso fallosamente. Non a caso l'episodio decisivo della partita, dopo due minuti dall'inizio del secondo tempo, ha visto come protagonista proprio la piccola ala sinistra che, affrontata da Di Laura, è stato steso in area di rigore al momento di concludere. Netto il fallo ed indiscutibile il penalty concesso dall'arbitro D'Ambrosio, che in precedenza aveva sorvolato su un altro atterramento subito da Tardini. Ferretti s'incaricava della trasformazione e spiazzava Di Pasquale con un forte tiro a mezz'altezza. Per i grigi è stata la fine di un incubo: nel primo tempo la porta dei sardi sembrava maledetta. Duello aereo tra Montrone (a sinistra) e Andrian (Foto Vaccari) davvero inespugnabile. L'Ilva ha messo in atto delle rigide marcature a uomo che l'Alessandria ha patito particolarmente; oltretutto a centrocampo è mancata la regia di Ferretti che ha vissuto un'altra giornata «no», n giocatore s'è dimostrato comunque sempre generoso, giocando l'ultimo quarto d'ora nonostante un duro fallo che l'ha reso claudicante. Ma il gioco duro è stato leitmotiv della partita. L'Ilva, in lotta per non retrocedere, l'ha messa sul piano agonistico, cercando forse di far saltare i nervi agli alessandrini, che fino al gol sembravano essere caduti nella trappola. Ma dopo il rigore la partita ha cambiato volto. Gli ospiti hanno dovuto spingere per tentare di arrivare al pareggio e si sono scoperti ai contropiede alessandrini: alcune volte però è mancato l'assist finale, in altre occasioni è stato molto bravo Di Pasquale, soprattutto sui tiri di Montrone (64'), Brini (65') e Bartolini (67').Dopo la metà della ripresa Melani, che ad un certo punto ha abbandonato la panchina per andarsi a sincerare delle condizioni di Montrone costretto ad uscire per l'ennesimo fallo, ha rivoluzionato rassetto tattico inserendo un centrocampista, Lo Garzo, al posto dell'ala sinistra, e un difensore. Meazza, in luogo di Bartolini. I grigi hanno cominciato l'ultimo quarto d'ora in difesa e sono riusciti a mantenere il prezioso vantaggio fino al termine: solo un brivido per Lazzarini, al 78', su un tiro cross di Puddu che ha tagliato l'area senza che nessuno riuscisse ad intervenire. Battuta finale di Melani: “Più che un incontro di calcio è stata una mischia da rugby. Meno male che adesso c'è una sosta, altrimenti domenica non saprei chi mandare in campo. Quasi tutti i nostri sono finiti in infermeria”. (La Stampa – Ed. Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Cecina – Massese 1-0 Oltrepò – Casale 0-0 Olbia – Cuoiopelli 0-0 Rondinella – Pontedera 2-1 Sarzanese - Pro Vercelli 2-2 Siena – Poggibonsi 1-1 Sorso – Tempio 0-1 Vogherese - Pavia 0-0 CLASSIFICA: Alessandria, Casale p. 35; Oltrepò 32; Pavia, Siena 31; Poggibonsi, Pro Vercelli 30; Sarzanese 28; Olbia 27; Massese (-3) 26; Rondinella 24; Cecina, Pontedera, Tempio 23; Cuoiopelli 22; Ilvarsenal, Vogherese 19; Sorso 7 Il punto sul campionato L’Alessandria battendo l’Ilva raggiunge il Casale in testa alla classifica e riporta a tre punti il vantaggio sulla terza per effetto proprio del pareggio tra nerostellati e stradellini. Il match della giornata è diventato normale amministrazione per il Casale, che ha ottenuto un punto prezioso in una partita temuta contro l'Oltrepò, giocata dal Casale in modo sicuro. Reti inviolate nell'atteso derby tra Vogherese e Pavia: un risultato che ha soddisfatto maggiormente gli ospiti. Ancora un punto e diventerà matematica la retrocessione del Sorso.