Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1988/1989
Serie C2
09-04-1989 - Giornata: 27 - Vercelli - Leonida Robbiano


Pro Vercelli US - Alessandria Calcio US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 14. rig. Bianchini [Pr] 31. Montrone A.[A], 55. Ferretti S.[A]

Alessandria Calcio US Lazzarini Alessandro, Guerra Marco, Manetti Maurizio, Brilli Mirco, Briata Roberto, Ferrarese Maurizio, Montrone Angelo [84. Meazza Luca], Tardini Fabrizio, Casale Claudio [63. Bartolini Luca], Ferretti Sergio, Rossi Giovanni A disp.:(P) Riccarand Iliano, Vescovo Andrea, Zamparutti Aurelio All.: Melani Renzo

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Longo, Lombardini, Zoppo [60. Bellatorre], De Falco, Sora, Conca, Finozzi, Meneghetti, Gradella [52. Di Stefano], Bianchini, Petroni. A disp: Corona, Ulisse, Gava All.: Zoratti Giuliano.

Arbitro: Bazzoli Livio (Merano)
Note
Rigore sbagliato 81. da Bianchini [P]. Espulso 56. Petroni [P]. Ammoniti: Briata [A]; De Falco [P] Angoli: 2-6. Spettatori: 4.000 circa (3.660 paganti), incasso 42.725.000 Inizio gara ore 15.30

Commento
FORSE I GRIGI HANNO MESSO LE MANI SUL CAMPIONATO Esplode l’Alessandria Il successo di Vercelli determinato da due punizioni di Ferretti (la prima, corretta in porta da Montrone) — Quasi un monologo degli uomini di Melani — Tifosi in delirio Alla chiamata di Vercelli, l’Alessandria ha risposto con due gol. Due giocate di gran classe di Ferretti, e maligne punizioni che mettono in ginocchio il portiere Longo e fanno volare la squadra di Melani. Ma soprattutto un gioco scintillante, una prestazione autorevole, da prima della classe, rigore’ sbagliato da Bianchini quasi un segno della giustizia sportiva che non ha voluto privare i grigi di una vittoria sacrosanta, legittima, importantissima. Non c’era fallo, a1 contatto in area tra Tardini Conca in cui l’arbitro ha avvisato gli estremi per concedere la massima punizione: semmai il ‘libero’ della Pro Vercelli si era aggrappato alla maglia del centrocampista alessandrino, finendo poi a terra quando Tardini si è, naturalmente, divincolato. Ma a questo punto gli episodi sono dettagli. Quanto l’Alessandria ha fatto vedere al ‘Robbiano’ è sufficiente per dimostrare che la svolta della stagione, Brilli e compagni, l’hanno costruita a suon di azioni, grazie ad un gioco autoritario e lineare. Euforico, giustamente, Melani: «Abbiamo concesso alla Pro Vercelli soltanto i primi minuti della partita, poi ho cambiato le marcature e siamo riusciti a prendere le misure ai nostri avversari». L’allenatore dell’Alessandria ha una impennata polemica : «Abbiamo fatto un bel passo in avanti, rispondendo con i fatti alle chiacchiere. Ho mandato in campo Montrone, Casale e Tortora, tre attaccanti; più Ferretti, dal primo minuto e Bartolini, nella ripresa. Questo per smentire chi mi considera un difensivista». Ma il mister ha ancora nella testa la partita: «Siamo andati sotto per un rigore, abbiano trovato la forza di rimontare, di creare numerose occasioni da rete, di passare in vantaggio. In pratica la Pro, che schierava a sua volta tre punte e mezza non è mai stata pericolosa ». Aggiunge l’allenatore che ha vinto: «Al presidente, l’altro giorno avevo parlato chiaro: andremo a Vercelli per attaccare, anche se sapevo che ci attendeva una squadra concentrata, determinata, con una voglia glia matta di batterci. Questo risultato è un po’ la dimostrazione del fatto che nelle scorse settimane non eravamo in condizioni di giocare bene. Ci mancavano gli uomini, troppi infortunati. Prendiamo per esempio Manetti: abbiano visto che importanza ha avuto il nostro stopper qui al ‘Robbiano’ e dunque non possiamo non pensare a cosa abbiamo perso in questi quattro mesi che ci è mancato. Chi ci dice che quelle palle vaganti in area, a Massa e Poggibonsi, non fossero le sue. Un uomo della sua prestanza atletica è troppo importante per noi». E il presidente Amisano, che ha seguito il derby accanto al ‘collega’ Celoria, ribadisce: «Se prima avevamo un mignolino in Cl, adesso abbiamo forse... una mano nella categoria superiore. Io peraltro non voglio cantar vittoria troppo presto: ricordate nel campionato 73-74? Il Milan perse lo scudetto nonostante avesse cinque punti di vantaggio sulla Juventus. Insomma, non' si è mai sicuri di nulla, anche se un’ipoteca sulla promozione l’abbiamo messa per davvero». E poi ammette, con la sua solita sincerità: «Ma più di ogni cosa mi è piaciuto, a fine gara, quell’abbraccio tra i nostri tifosi, sempre grandissimi, e quelli della Pro. Bellissimo lo scambio delle bandiere, mi sono commosso». Anche il derby dei commenti l’ha vinto l’Alessandria. In campo, risultato a parte, per 75’ c'è stata solo una squadra, quella di Melani. I bianchi erano passati in vantaggio al 15’ : mischia in area di Lazzarini, miracoloso anticipo di Ferrarese su Lombardini e poi tiro di Gradella intercettato dal braccio di Brilli. È rigore. Bianchini realizza con un bolide sotto la traversa. C’è un attimo di sbandamento. Melani mette Guerra su Bianchini, Ferrarese su Petroni e Briata su Finozzi. I grigi (per l’occasione in maglia blu) iniziano a macinare gli avversari. La prima minaccia a Longo è di Ferrarese, di testa su cross di Briata (19’) ; poi inizia di Ferretti, che al 26’ Manetti il quale in proiezione offensiva crossa sotto misura per Casale, un soffio in ritardo; al 30’, il regista dell’Alessandra serve sui piedi di Casale una palla in piena area : il centrale dell’Alessandria ha un buon controllo, poi tergiversa al momento di concludere, lo anticipa Lombardini. E non poteva che essere Ferrétti, cinque minuti dopo, a provocare il pareggio, anche se sulla punizione a rientrare, diretta in porta, c’è lo zampino di Montrone. Il piccolo attaccante giura di aver impresso alla palla la deviazione determinante, il centrocampista non smentisce. Il gol può essere assegnato a Montrone. Ma il raddoppio, annunciato fin dai primi minuti della ripresa dall’autorevolezza con la quale i grigi hanno interpretato la partita, è una esecuzione limpida e inarrivabile. La battuta è del numero 10 in maglia va a spegnersi all’incrocio, dove Longo non riesce ad arrivare. E poi, tra l’incredibile rigore concesso e sbagliato da Bianchini, ancora giocatori dell’Alessandria alla ricerca del gol, con Montrone imprendibile per il giovane Zoppo, Tórtora vanamente rincorso da Sora, Manetti come sempre spietato su Gradella e Brilli sempre preciso nelle chiusure al limite dell’area. Lazzarini, rigori a parte, non è praticamente mai intervenuto. La grande giornata di Vercelli non era finita che Melani, negli spogliatoi, già diceva: «Il premio che dò ai ragazzi? Ventiquattrore di riposo. Personalmente io penso già al Pavia, domenica prossima sarà durissima. Non sono in grado di prevedere adesso quello che succederà tra una settimana, ma credo che loro verranno al ‘Moccagatta’ per vincere». (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) I grigi conquistano a Vercelli i due punti forse decisivi ALESSANDRIA, PROMOZIONE VICINA La Pro perde ogni speranza - Segna un penalty Bianchini, replica Ferretti con una doppietta, poi i locali sbagliano un rigore. Espulso Petroni Finisce con i tifosi ospiti che inscenano un'invasione festosa, con i giocatori alessandrini che lanciano le proprie maglie al pubblico, con gli ultras ospiti che raggiungono i colleghi" di Vercelli e festeggiano con loro, scandendo – Gino, Gino - all'indirizzo del presidente Amisano, commosso, che siede in tribuna. Vince l'Alessandria (2-1), con una doppia prodezza di Ferretti, e vince anche lo sport. I vercellesi si rassegnalo e. con molto fair-play. fanno gli auguri ai «cugini» per la C1 sempre più vicina. Doveva essere l'ultima spiaggia per i bianchi che, invece, affondano anche con un pizzico di malasorte: sul 2 a 1 per i grigi. Gradella si ritrova una frattura al piede destro, Petroni si fa cacciare dall'arbitro per insulti al segnalinee e Bianchini sbaglia il rigore del 2 a 2. Il derby richiama al Robbiano il pubblico record della stagione: 4 mila spettatori (3660 paganti), la metà da Alessandria. Per tutta la settimana Zoratti ha predicato l'assalto alla baionetta: vincendo, i bianchi si porterebbero a meno tre, con la prospettiva, la domenica seguente, di vedersela sempre in casa con l'altra capolista, il Casale. La Pro deve rinunciare allo squalificato Regina; Zoratti sistema Conca libero e rilancia Zoppo terzino: a Melani rientrano Manetti e Tortora e restano in tribuna Carrara e Lo Garzo. L'inizio è vercellese e, al 14' i bianchi passano. Finozzi lavora una buona palla sulla destra e serve a ritroso Zoppo che viene anticipato, la palla viaggia fuori area e Gradella colpisce con ammirevole coordinazione: sul tiro, potentissimo, si intromette un pugno (dice l'ottimo arbitro Bazzoli) di Manetti, mentre Bianchini va a sistemare la palla sul dischetto. Gradella va a farsi massaggiare il piede destro perché, durante il tiro, qualcuno l'ha toccato duro. Il centravanti vercellese si accorgerà solo all'inizio del secondo tempo di esserselo fratturato. Bianchini non prende quasi la rincorsa e, un po' alla Casarsa, staffila sotto la traversa. Al 35', Ferretti subisce un fallo da Meneghetti e calcia lui stesso la punizione, tra il vertice sinistro e la linea di fondo. Aspettano tutti il cross: Ferretti scaglia invece verso la rete una palla senza troppe pretese che inganna tutti, Longo compreso: 1 a 1. Al 41', il portiere si riscatta con un gran volo, sempre su calcio franco di Ferretti. Ma, al 55', tocca ancora all'interno alessandrino beffare l'estremo difensore vercellese. La posizione è la stessa, solo che stavolta Ferretti calcia una parabola verso il palo più lontano. trovando Longo fuori posizione. Ai vercellesi saltano i nervi: Petroni si lamenta platealmente per un fallo non accordato, con il segnalinee che chiama l'arbitro. Cartellino rosso. Pur ridotti in dieci, i bianchi non ci stanno a perdere e ali'81' Tardini tira giù in area Conca, afferrandolo per la maglia. L'arbitro fischia il secondo penalty, ma stavolta Bianchini opta per il tiro piazzato, spedendolo fuori. Poi scoppia in lacrime. (La Stampa - Ed. Sport - Enrico De Maria) RISULTATI: Casale – Sorso 1-0 Cuoiopelli – Sarzanese 1-0 Ilvarsenal – Massese 1-2 Pavia – Olbia 1-0 Poggibonsi – Oltrepò 1-1 Pontedera – Cecina 0-0 Tempio – Rondinella 1-0 Vogherese – Siena 1-2 CLASSIFICA: Alessandria, Casale p. 37; Oltrepò, Siena, Pavia 33; Poggibonsi 31; Pro Vercelli 30; Massese (-3), Sarzanese 28; Olbia 27; Tempio25; Rondinella, Cecina, Pontedera, Cuoiopelli 24; Ilvarsenal, Vogherese 19; Sorso 7 MARCATORI: 11 RETI: Pisasale (Massese) e Bagnoli (Pontedera). 10 RETI: Sala (Oltrepò) e Bianchini (Pro Vercelli). 9 RETI: Di Laura (Ilva) e Fiori (Tempio). 8 RETI: Mazzeo (Casale) e Di Vincenzo (Rondinella).0 7 RETI: Fiorini (Siena), Zenari (Massese). 6 RETI: Calamita (Casale), Criscuoli e Ramella (Oltrepò), Cocciari (Poggibonsi), Guerra (Vogherese), Cacciatori (Sarzanese), Marino e Tintisona (Siena). 5 RETI: Ferretti (Alessandria), Ramella (Oltrepò), Pistella (Poggibonsi), Meoni (Rondinella), Belletti (Sarzanese), Mucciarelli (Siena), Trudu e Porciatti (Tempio). Il punto sul campionato Nulla di nuovo in vetta con Alessandria e Casale proseguono di conserva. Quello che cambia sono i punto di distacco che l’Oltrepò terza ha dalla coppia regina. Per effetto del pareggio di Poggibonsi i lombardi sono ora a quattro punti. Il Sorso ha pagato pegno sul campo del Casale ed è matematicamente la prima squadra retrocessa, esito già scontato da tempo. Tredicesimo risultato utile consecutivo per il Pavia ai danni dell'Olbia che ha subito un gol senza riuscire a recuperare. Bella partita e giusto pareggio tra Poggibonsi e Oltrepò: vantaggio dei lombardi al 16' sfruttando un'incertezza della difesa avversaria; pareggio di Formoso al 31'. Ilvarsenal e Vogherese, entrambe sconfitte in casa per 2-1, si ritrovano ora a 5 punti dalle salvezza; per loro la situazione sta diventando drammatica.