Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
16-12-1990 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Gubbio AS 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Mazzeo L.[A] 47. Caruso [Gu]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Bencina Claudio, Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Mariani Stefano [72. Galli Giuseppe], Zanuttig Andrea, Mazzeo Lorenzo, Venturi Claudio, Sereni Simone [54. Fiori Francesco] A disp.:(P) Conti Roberto, Garrone Roberto, Maddè Emiliano All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
GUBBIO AS: Di Addezio, Franceschini, Marcangeli, Baldinelli, Ulivi, Pugnitopo, De Juliis [90. Morreale], Mazzucco, Brugaletta [81. Tappi], Caruso, Giunchi. A disp: Cortulia, Ragnacci, Brandolini. All.: Giorgini Francesco.

Arbitro: Braschi Stefano (Prato)
Note
Ammoniti: Pugnitopo [G], Ulivi [G], Sereni [A]. Angoli: 3-1. Spettatori 2.000 circa (1.303 paganti, 235 abbonati, incasso totale L. 19.500.000). Giornata freddissima, terreno pesante. Inizio gara ore 14,30.

Commento
Dopo la sconfitta di Poggibonsi, un pareggio interno GRIGI, DECOLLO RINVIATO «Dobbiamo restare agganciati alle squadre di testa. Se riusciamo a superare questo momentaccio, con campi gelati o pesantissimi, sono convinto che in primavera verrà il nostro turno». Parola di Tato Sabadini, allenatore dell’Alessandria che dopo la sconfitta di Poggibonsi e costretta al pareggio dal Gubbio. Pareggio peraltro ineccepibile. I rossoblu di Giorgini, che giocano la palla in ogni settore del campo, sono una delle realtà più interessanti del girone A. Si muovono con straordinaria disinvoltura e agilità sul terreno gelato del ‘Moccagatta’. Comandando le operazioni praticamente dall’inizio alla fine, la sciando all’Alessandria – la squadra di casa - la replica in contropiede. Ma i grigi sono troppo lenti e in alcune circostanze prevedibili per mettere in difficoltà i vari De Iuliis, Mazzucco, Caruso e Giunchi, veramente gli uomini – ovunque della formazione umbra. E il risultato, alla fine, non fa una grinza ; anche se il Gubbio lo agguanta con il classico ‘tiro della domenica’. Poi, sull’ 1 a l, la partita si spegne e sul taccuino non si annota più nulla. L’Alessandria passa in vantaggio alla prima, vera occasione da gol: punizione di Sereni, palla che resta tra Francesconi e Mariani e botta ravvicinata, d’esterno destro, di Mazzeo che fulmina il portiere. Lo stesso centravanti potrebbe raddoppiare, al 25’, ma dopo aver scartato anche Di Aadezio si fa anticipare da Baldinelli in disperato recupero. Ed è allora il Gubbio a prendere in mano il pallino del gioco, muovendosi in agilità sul terreno gelato del ‘Moccagatta’. Giunchi cerca la soluzione con un tiro - cross su cui interviene il guizzante Brugaletta che, di piatto, alza sopra la traversa (27’). Ancora Brugaletta, al 43’, sfiora l’incrocio dei pali con un bel destro al volo. La rete dell’ 1-1 è un’autentica prodezza di Caruso che sorprende Bianchet con un bolide da oltre 30 metri. Una sventola terrificante con palla che picchia sotto la traversa e si infila in porta. Gol meritato, anche se la giocata è probabilmente irripetibile. Nella ripresa, dopo la rete degli ospiti, scarse le emozioni. La palla è spesso in mano ai rossoblu, mentre i grigi replicano in contropiede. C è solo da segnalare un tiraccio alto di Bencina, al 29’. Una fiammata che non preoccupa la squadra di Giorgini. Sabadini prova anche a schierare un’Alessandria a tre punte (fuori Sereni e dentro Fiori) e poi entra anche Galli, al posto di uno spento Mariani. Ma manovrare su un fondo reso scivoloso dal ghiaccio è difficile, per una squadra tecnica ma poco agile come quella alessandrina. Il ‘Tato’, comunque, non sembra preoccupato: «Dobbiamo passare questo periodo difficile - - ricorda ai cronisti - quando poi arriveranno campi migliori, l’Alessandria riuscirà a farsi valere. È logico che sia così,. visto che abbiamo uomini in difficoltà su questi terreni. In certe situazioni avremmo dovuto cercare di verticalizzare ed aggredire di più, la tecnica non serve. Nell'intervallo l’ho ricordato ai ragazzi; loro mi stavano ad ascoltare, ma poi in campo hanno fatto come volevano. D’altra parte il Gubbio è una bella squadra, che punta tutta sulla vivacità e sul possesso della palla, anche se ha segnato un gol incredibile sfruttando l’unica grossa occasione che ha avuto. In realtà come avevamo fatto anche noi, con Mazzeo. Comunque sia, risultati alla mano, devo dire che quello di oggi (domenica n.d.r.) è un punto guadagnato. Hanno perso anche Viareggio e Livorno. La capolista a Poggibonsi, dove eravamo caduti anche noi, ricevendo pure parecchie critiche. Questo vuol dire che il campionato è difficile e non bisogna sottovalutare alcuna squadra e che il rischio di una sconfitta è sempre in agguato». Ma la neve e il gelo hanno lasciato il segno su qualcuno. Primo fra tutti Accardi che, abituato al clima del sud, ha vagato per il campo infreddolito e assente. Sabadini è esplicito: «C’è chi ne risente di più - dice -, ma questo vale anche per gli avversari. Bisognerebbe ragionare di più e abituarsi anche al maltempo. Comunque sia, conti alla mano, posso tranquillamente dire che le polemiche di questi giorni mi sembrano inutili e che l’Alessandria, fino ad ora, si è ben comportata. Adesso aspettiamo l’esito dei recuperi e vedremo che fisionomia prenderà la classifica. Io credo che la battaglia sarà lunga e ci giocheremo la promozione punto su punto. E tra le favorite alla vittoria finale ci metterei anche il Gubbio, che come gioco si è rivelata la miglior squadra che ho visto fino ad oggi». Ora il campionato osserva il consueto stop natalizio. In casa dei grigi attesi dalla trasferta di fine anno a Ponsacco, c’è interesse anche per la situazione societaria. Starebbero per concretizzarsi clamorose sorprese (il Piccolo – Roberto Gilardengo) AVANTI PIANO L’ALESSANDRIA Alessandria e Gubbio non hanno dato vita a una partita eccezionale come ci si poteva aspettare tra due squadre che vantano una classifica di vertice. Gli ospiti hanno giocato meglio, ma l’Alessandria è stata quanto mai positiva nella prima parte dell’incontro. Bella la rete alessandrina, al 15’, quando da una punizione calciata da sereni, dalla trequarti destra, Mazzeo insaccava di prepotenza approfittando di una respinta corta di Ulivi, peraltro ingannato a sua volta da un’entrata fuori tempo di Mariani. Poi il pareggio a 2 minuti dall’inizio della ripresa: Caruso superava di poco la metà campo a da 40 metri indirizzava all’incrocio dei pali di Bianchet: la palla colpiva il legno e finiva in fondo al sacco. Per il resto il taccuino registra soltanto un paio di occasioni nel primo tempo: al 25’ quando a porta vuota Pugnitopo riusciva a liberare, nel momento in cui Mazzeo stava per concludere e ancora due minuti più tardi quando Baldinelli da pochi metri indirizzava alto. (La Gazzetta dello Sport – Franco Benzi). È d’oro il pari ottenuto dai grigi con il Gubbio: 1-1 L’ALESSANDRIA RITROVA MAZZEO GOL Soddisfatto Sabadini: il risultato è giusto Mazzeo sembra aver ritrovato definitivamente la via del gol: ha segnato anche ieri, al 15', ma il Gubbio ha poi pareggiato con Caruso al 47' con un briciolo di fortuna, portando via un prezioso pareggio dal «Moccagatta». «Un risultato tutto sommato giusto - ha commentato a fine gara l'allenatore dei grigi, Sabadini -; per noi è un punto guadagnato, considerato il valore degli avversari che, come avevo detto chiaramente, erano da temere, e tenuto conto delle sconfitte di Viareggio e Livorno. Risultati, gli ultimi due, che dimostrano quanto questo campionato sia difficile per tutti, e molto equilibrato». Sabadini, l'aveva detto alla vigilia, temeva gli avversari. E l'andamento della gara ha dimostrato che il Gubbio è squadra quadrata, ordinata in difesa e molto forte a centrocampo, settore dove ha dominato i padroni di casa. Senz'altro la migliore formazione tra quelle incontrate dall'Alessandria. I grigi, da parte loro, hanno disputato un buon primo tempo, calando di tono all'inizio della ripresa, dopo il gol-sorpresa di Caruso, soffrendo a lungo, per riprendersi poi molto bene negli ultimi venti minuti, senza però riuscire a ritrovare la strada del gol. Terreno gelato e giornata molto fredda malgrado il sole, un fattore che ha certamente tenuto tanti tifosi lontani dal «Moccagatta»: 1538 gli spettatori, dei quali 1303 paganti per un incasso di poco superiore ai 15 milioni e mezzo. Al 2', conclusione di poco a lato di Giunchi che, al 9', su azione corale del Gubbio, si ripete, con parata sicura di Bianchet. Al 15' il gol dell'Alessandria: Mazzeo sfrutta molto bene un traversone, dopo una ribattuta della difesa avversaria, e manda in rete. Al 25' potrebbe esserci il raddoppio: Venturi supera il portiere Di Addezio in uscita e va sicuro verso rete, ma Ulivi riesce in extremis a rimediare, mandando la sfera in angolo. Due minuti dopo, invece, occasionissima per il Gubbio: traversone di Giunchi, tra i migliori in campo, raccoglie Brugaletta ma la sua conclusione passa di poco sulla traversa. Al 42' Mariani, su suggerimento di Accardi, indirizza a rete, deviazione di un difensore umbro, ma il portiere blocca. Nella ripresa è subito doccia fredda per i grigi. Al 47' infatti Caruso, venuto in possesso di palla dopo un'azione confusa, stanga da trenta metri e sorprende Bianchet. Il gol manda in tilt i locali che subiscono a lungo la pressione degli avversari, i quali però non riescono a concretizzare la supremazia. Riprende fiducia l'Alessandria ma al 64' Mariani conclude troppo debolmente e al 75' Bencina manda di poco a lato. (La Stampa – Franco Marchiaro) RISULTATI Cecina – Ponsacco 1-2 Massese – Montevarchi 1-0 Oltrepò – Novara 0-0 Poggibonsi – Viareggio 2-0 Pontedera – Derthona 1-1 Prato – Livorno 1-0 Sarzanese – Olbia 0-0 Tempio – Cuneo 1-0 CLASSIFICA: Viareggio* p. 16, Ponsacco, Alessandria, Gubbio, Massese* 15, Novara, Poggibonsi, Livorno 14, Tempio, Prato* 13, Pontedera, Olbia 12, Montevarchi 11, Cuneo, Oltrepò 9, Sarzanese, Cecina 8, Derthona* 7. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 4 reti: Mazzeo (Alessandria), Mattticari (Ponsacco). 3 reti: Picasso (derthona), Limetti (Livorno), Lanci (Novara), Menchetti (Poggibonsi), Parlanti (Pontedera), Frappietri (Prato) Burgato, Ennas (Tempio). Il punto sul campionato Cade il Viareggio a Poggibonsi, città decisamente ostica per le prime in classifica: a un punto dai versiliesi si è formato un quartetto composto da Alessandria, Ponsacco, Gubbio e Massese, destinato a sciogliersi dopo la sosta per la sfida tra Ponsacco ed Alessandria. La situazione è ancora in totale divenire vuoi per i recuperi ancora da effettuare cuoi per il notevole equilibrio; dopo 13 giornate giocate Pontedera e Olbia che dividono l'undicesimo posto sono a tre punti dalla C1 e a tre punti dalla retrocessione! A proposito di quest'ultima: pesante la sconfitta interna del Cecina con il Ponsacco che fa precipitare la squadra tirrenica al penultimo posto seguita dal solo Derthona (che ha, lo ricordiamo, due partite da recuperare).