Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
06-01-1991 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Tempio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Meoni Rudy [46. Bencina Claudio], Accardi Giuseppe, Galparoli Dino, Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Briata Roberto [60. Mazzeo Lorenzo], Zanuttig Andrea, Galli Giuseppe, Venturi Claudio, Mariani Stefano A disp.:(P) Conti Roberto, Fiori Francesco, Garrone Roberto All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
TEMPIO US: Rubini, Ciullo, Feruglio, Felici [73. Pittalis], Berardi, Collevecchio, Trudu, Pane [88. Hervatin], Pau, Gambino, Ennas. A disp.: Balli, Trovalusci, Branca. All.: Canali Giorgio

Arbitro: Della Pietra Silvano (Tolmezzo)
Note
Ammoniti: Gambino [T], Collevecchio [T], Torri [A]. Angoli: 10-0. Spettatori: 1.833 per un incasso di 24 milioni Giornata fredda, terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
Il Tempio strappa un punto all'Alessandria che da 3 mesi non vince in casa: 0-0 IL MOCCAGATTA FA SOFFRIRE I GRIGI Sotto accusa le punte, una traversa di Mazzeni Nulla da fare per l'Alessandria: il «Moccagatta» resta stregato. I grigi tra le mura amiche non vincono dall'ormai lontano 7 ottobre '90 (1-0 contro i cugini del Derthona). Anche ieri, contro il Tempio, hanno dovuto accontentarsi di un pareggio, a reti inviolate. La formazione alessandrina, specie nel primo tempo, è apparsa decisamente ridimensionata rispetto alla prestazione di Ponsacco: pasticci a centro campo, imprecisione nei passaggi, incapacità in attacco. Nella ripresa i grigi sono apparsi decisamente migliori, più determinati e precisi. Si è giocato praticamente ad una porta sola, ma non è stato sufficiente per passare: il Tempio, per la bravura del suo estremo difensore Rubini, aiutato da una buona dose di fortuna, e nello stesso tempo per imprecisione e incertezza degli attaccanti alessandrini, ha colto un prezioso pareggio. Un risultato che va comunque stretto per i padroni di casa. Giornata fredda, e appena duemila spettatori, dei quali 1833 paganti, per un incasso di 24 milioni. Dieci a zero, per i grigi, i calci d'angolo. Ammoniti Gambino, Collevecchio e Torri. Calcio d'avvio del Tempio che nei primi 10' ha buone occasioni in area grigia: prima con Pane, poi con Pau ed Ennas. Al 12', invece, bella conclusione di testa di Zanuttig, parata da Rubini. Al quarto d'ora Pane, solo al limito dell'area di rigore alessandrina, cincischia e si lascia rubare un pallone d'oro da Galli. Tre minuti dopo azione collettiva dei padroni di casa, e tocco smarcante di Venturi per Galli, ma Rubini para. E il portiere sardo si ripete al 37', su forte tiro di Zanuttig dall'altezza del dischetto. Nella ripresa i grigi diventano più pericolosi ma non riescono a far breccia. Al 46' è ancora Rubini a deviare una conclusione di Mariani, servito da Zanuttig. Un minuto dopo, batti e ribatti in area sarda, poi la difesa ospite riesce a liberare. Galli, su cross di Mazzeni, spreca una palla-gol al 50', quindi Rubini sventa due conclusioni di Mariani al 55' e 65'. I grigi continuano ad attaccare ma sprecano ancora in fase conclusiva. Al 76' Mazzeni colpisce in pieno la traversa. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) L’ALESSANDRIA DA TRE MESI NON VINCE AL ‘MOCCAGATTA’ Solo un pareggio Contro il Tempio, nella ripresa, la sagra delle occasioni mancate — «È l’unico appunto che posso fare alla mia squadra», sottolinea Sabadini, che ha lodato l’impegno dei suoi giocatori — Mazzeni ha colpito la traversa Tempio inaccessibile per l’Alessandria, da tre mesi a digiuno di vittorie al ‘Moccagatta’ (l’ultima affermazione risale al 7ottobre, nel derby con il Derthona). ' E adesso Sabadini pensa di adottare i rimedi di Anconetani. «Vorrà dire che mi procurerà anch’io un sacco di sale da spargere sul campo prima dell’inizio della partita ». Un po’ di ironia non guasta, anche se la fortuna di questi tempi non sembra proprio arridere all’undici grigio davanti al pubblico amico. Il mister ha dato fiducia alla formazione vittoriosa a Ponsacco, «ma - ammette Tato - nel primo tempo siamo stati troppo lenti, lasciando spazi al gioco dei nostri avversari che, come tutte le formazioni finora affrontate al ‘Moccagatta’, ha impostato una gara difensiva, chiudendosi bene». E la cronaca della prima frazione di gioco dà ragione all’analisi del tecnico, con pochi episodi degni di nota. L’avvio è del Tempio, che dopo soli due minuti reclama per un presunto atterramento di Pau ad opera di Meoni. Il mobilissimo centravanti si mette nuovamente in luce al 4’, con un tiro alto sulla traversa, costringendo poi la difesa grigia ad un affannoso recupero. La prima manovra dell’Alessandria al 18’, con Galparoli ‘versione centravanti’ : ifcapitano si fa largo fra i difensori e serve Venturi, ma sull’assist dell’ex modenese l’arbitra ferma il gioco per un fallo sul portiere Rubini. Sugli sviluppi di due calci d’angolo, alla mezzora, prima Gambino anticipa Mariani e poi Galparoli, ben appostato al centro dell’area, manca la deviazione. Al 37’ la prima palla gol per i padroni di casa, ma Zanuttig, ottimamente servito da Briata, ‘appoggia’ debolmente la sfera fra le braccia dell’estremo difensore sardo. Chiude in avanti il Tempio e Bianchet è pronto a bloccare il tiro di Pane. Nella ripresa l’Alessandria cambia volto. «Con l’innesto di Bencina il nostro gioco è cresciuto sul piano tecnico, i ragazzi hanno dato tutti il massimo, ma ancora una volta - sottolinea con un certo rammarico Sabadini - siamo costretti a recitare il “mea culpa” per le troppe occasioni mancate. Abbiamo avuto almeno quattro palle gol, che non siamo riusciti a trasformare: questo è l’unico appunto che posso fare alla mia squadra che, sotto il profilo dell’impegno, è stata sicuramente superiore ad altre gare». La sagra dei gol mancati inizia al 49’, con una palla che Mazzeni pennella per la testa di Galli, ma l’“incornata” del centravanti finisce di un soffio a lato. In precedenza i giocatori grigi avevano reclamato per un fallo in area ai danni di Mariani - vittima domenica di una marcatura decisamente “asfissiante” da parte di Ciullo, mai attenuata da un cartellino giallo - ma l’arbitro aveva fatto cenno di proseguire. Sul diagonale di Bencina, al 55’, Galli tenta - e fallisce – la deviazione vincente. Dieci minuti dopo è Rubini ad opporsi con sicurezza all’ennesima conclusione del centravanti, ripetendosi pochi istanti dopo sulla mezza rovesciata al volo di Mariani. L’undici di Canali si fa vivo solo al 71’ : l’arma - e non potrebbe essere diversamente, con l’Alessandria sbilanciata in avanti - è quella del contropiede, ma il tiro di capitan Trudu trova Bianchet ben piazzato fra i pali. L’occasione più limpida alla mezzora, ma questa volta è la traversa a negare il successo personale a Mazzeni, svettato in mischia su compagni e avversari. Ci provano ancora Venturi - il cui tiro sembra destinato ad insaccarsi nel ‘sette’ - e Torri, ma la porta del Tempio è proprio ‘stregata’. E a tempo scaduto Feruglio toglie dai piedi di Zanuttig la palla della vittoria. I risultati di alcune contendenti - sconfitte del Gubbio a Montevarchi e del Novara a Poggibonsi, parità nello scontro diretto fra Viareggio e Massese - attenuano solo in parte l’amarezza di Sabadini. «Anche la quindicesima di andata ha confermato che questo campionato è estremamente difficile. Non dimentichiamo che in settimana abbiamo potuto effettuare solo una seduta di allenamento al Moccagatta’ e non è certo un vantaggio preparare una gara in quaranta metri quadrati di terreno, con il fango che ti arriva alle caviglie». «Nell’ultimo quarto d ’ora - aggiunge l’allenatore – abbiamo giocato praticamente in dieci per l’infortunio di Galli, che è rimasto in campo (l’Alessandria aveva già effettuato le due sostituzioni, n.d.r.), cercando ugualmente di dare il proprio contributo. Per noi, comunque, è importante restare nel gruppo di testa, ma nel girone di ritorno dovremo cercare di vincere anche davanti al nostro pubblico». Prima della trasferta di Ponsacco Sabadini aveva preventivato di raccogliere tre identico bottino il mister grigio ha stabilito per le partite che ancora restano da disputare prima del ‘giro di boa’. «Ci attende un Novara che vorrà riscattare la sconfitta subita a 'Poggibonsi. E, la domenica successiva, un’altra candidata alla promozione, la Massese: conquistando altri tre punti raggiungeremo quota 21, che ritengo un buon punteggio per le ambizioni di questa Alessandria (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Cuneo – Cecina 0-0 Livorno – Ponsacco 2-0 Montevarchi – Gubbio 2-0 Olbia – Derthona 1-1 Poggibonsi – Novara 1-0 Pontedera – Oltrepò 2-0 Sarzanese – Prato 0-0 Viareggio – Massese 1-1 CLASSIFICA: Viareggio p.19; Poggibonsi, Livorno, Alessandria, Massese, Gubbio 18; Novara 17, Ponsacco 16; Pontedera, Prato 15; Tempio, Olbia 14; Montevarchi 13; Cuneo*, Derthona 11; Oltrepò 10; Sarzanese* 9 Ogni * = 1 gara in meno. Il punto sul campionato La prima giornata dell’anno ha prodotto una capolista solitaria, il Viareggio, fermato sul pari dalla Massese. Contro un Novara che si è confermato avversario ostico, il Poggibonsi ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva: decisiva la rete di Pazzini. Ennesimo pareggio stagionale per l’Olbia, il dodicesimo, contro il Derthona che si era portato in vantaggio con il rigore di Bellatorre al 32’, pareggio dei locali con Giannini al 42’. Contro il muro difensivo del Cecina il Cuneo non è andato oltre il pareggio senza reti. Secca sconfitta dell’Oltrepò in una gara dominata dal Pontedera.