Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
07-04-1991 - Giornata: 26 - Luras - Limbara


Olbia Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 47. aut. Venturi C.[A], 57. Mazzeo L.[A]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Bencina Claudio, Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea [87. Galli Giuseppe], Mazzeo Lorenzo, Venturi Claudio, Mariani Stefano [65. Briata Roberto] A disp.:(P) Conti Roberto, Meoni Rudy, Sereni Simone All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Berti, Mariani, Leoncini, Tiberio, Truddaiu, Gallu, Morbiducci [57. Solinas], Giannini, Morucci, Lagrasta [63. Terrosu], Comiti. A disp: Puddu, Dusseni, Spallarossa. All.: Bagatti Sergio

Arbitro: Tombolini (Ancona)
Note
Ammoniti: Giannini [O]; Berti [O] Angoli: 2-4 Spettatori: circa 1000. Si è giocato a Luras in una giornata di sole, ma fredda e leggermente ventilata. Terreno di gioco in discrete condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
SERIE C2 DIVISIONE DELLA POSTA FRA OLBIA E ALESSANDRIA Pari, tutto in un'ora Sfortunata autorete di Venturi nei minuti di recupero del 1° tempo — Ma al 57’ Mazzeo ristabilisce l’equilibrio L’Olbia e l’Alessandria si sono ritrovate, domenica pomeriggio, a 400 metri sul livello del mare, nel cuore di una Gallura più verde del solito (per le provvidenziali piogge autunnali e invernali), a giocare una partita nel catino del “Limbara” di Luras, ancora per tutto questo campionato campo “neutro” dell’Olbia. Giornata di sole, ma con freddo pungente (l’hanno accusato anche gli ospiti piemontesi), e fastidioso vento. Sugli spalti sono convenuti circa mille spettatori, quasi un record per il cassiere dell’Olbia. In questa cornice i bianchi olbiesi e i grigi piemontesi si sono affrontati a viso aperto, giocando calcio atletico e anche tecnicamente accettabile per circa un’ora. Sì, solo sessanta minuti di gioco o, meglio, fino al 57’, quando Mazzeo ha pareggiato i conti, mettendo dentro il pallone di ‘risposta’ a quello finito alle spalle di Bianchet al 46’ per un’involontaria deviazione di Venturi su calcio piazzato di Corniti. La terza parte della gara, ovvero l’ultima mezzora, è come se non ci fosse stata: le due squadre hanno firmato un patto di non aggressione e non hanno più tirato in porta, con tacita accettazione della decisione da parte degli spettatori, che hanno potuto apprezzare la notevole consistenza tecnica ed agonistica della squadra di Sabadini. Punta sul vivo dallo svantaggio si è letteralmente scatenata, agguantando il pareggio in poche battute veementi quanto travolgenti, tali comunque da mettere in crisi la pur coriacea, arcigna e ben organizzata difesa dell’Olbia. Eppure l’avvio della partita aveva fatto illudere i tifosi sardi. Un’Olbia per nulla frenata dal timore riverenziale stava aggredendo la roccaforte dei grigi, che stentavano ad organizzarsi attorno al libero Torri. Mazzeni stopper su Morucci e Galparoli su Morbiducci non trovavano giuste contro- misure, mentre Tiberio e Accardi si controllavano a distanza sulla fascia sinistra e sull’altro lato altrettanto facevano Bencina e Zanuttig nei confronti rispettivamente di Corniti e Gallu. “Francolino” Fiori tentava scatti rapidi e ficcanti, ma andava a ‘cozzare’ contro un Massimo Mariani attentissimo. Stessa sorte per il bomber Mazzeo, preso in consegna da Leoncini. Più efficaci Venturi e Stefano Mariani. Al tirare delle somme per una buona mezzora si è visto gioco apprezzabile, ma con una leggera prevalenza di quello praticato dall’Olbia. I centrali alessandrini davano evidenti segni di soffrire la velocità delle azioni dei bianchi e rimediavano qualche incertezza, concedendo a turno ai giocatori olbiesi (che gran tiratori in porta non sono, per fortuna dei grigi), di andare al tiro. Bianchet se la cavava tutto sommato in distensione. Pronta risposta di Mazzeo e Fiori - al 32’- che concertavano uno scambio in area, con pallone sventagliato in rete da dieci metri a Fiori :Berti era battuto, ma sulla linea di porta rimediava Coniti, respingendo la sfera. Un azione ‘traumatizzante’ per la difesa dell’Olbia, che subiva uno sbandamento del quale, però, gli alessandrini non approfittavano. Zanuttig solo al 44’ creava ancora i presupposti per un serio affondo dei grigi e l’Olbia evitava il peggio grazie a Truddaiu. Poi, in pieno recupero, l’arbitro inventava una punizione per i padroni di casa (presunto fallo di Mariani su Lagrasta) dal limite. Lo calciava Corniti e Venturi, involontariamente sulla traiettoria della palla, deviava la sfera nell’angolino alla destra di Bianchet, che perdeva così la sua imbattibilità, dopo 832 minuti. Palla al centro e proiezione aggressiva dei grigi con tiro di Zanuttig e grande risposta i Berti con deviazione del pallone da sotto la traversa. I tamburi di riscossa dei grigi cominciavano a suonare già durante l’intervallo e in apertura della ripresa l’Alessandria si presentava come un’armata a ’assalto. Gioco a percussione su tutti i fronti. Soprattutto dalla sinistra, sotto la spinta dell’ex Beppe Accardi. Berti doveva fare i conti con le conclusioni a ripetizione di Mazzeo, Bencina e ancora del centravanti, che al 52’ falliva clamorosamente, tutto solo, da cinque metri, calciando alto. Il gol era però nell’aria e puntualmente arrivava al 57’ a premiare una reazione dettata da un apprezzabile e tranquillizzante (per il futuro) orgoglio Merito di Mariani, che riusciva a recuperare un pallone sulla linea di fondo e dalla destra effettuava un cross, con sfera a fil di traversa. Il portiere dell’Olbia la smanacciava, tentando di deviar in calcio d’angolo, ma toccava il montante e ricadendo in campo era preda dell’opportunista Mazzeo che insaccava, siglando il suo decimo gol personale. Sull’1 a 1 le ostilità cessavano (Il Piccolo - Giovanni Cana) Qualche rischio in Sardegna per un pari (1-1) che gli ospiti avevano preventivato GUAI A GRAFFIARE L'ALESSANDRIA Il gol dell'Olbia ha fatto scatenare i grigi All'Alessandria andava bene il pari; figuriamoci all'Olbia. In campo, ad un certo punto, la squadra sarda s'è trovata in vantaggio e, per un po', ha persino sognato la vittoria, anche perché gli ospiti, specialmente nella prima parte della gara, non hanno fatto niente per cercare i due punti. Ma quando i piemontesi hanno capito che rischiavano, si sono scatenati e hanno riportato il match in parità. Poi, Sabadini ha ordinato ancora ai suoi ragazzi di tirare i remi in barca e la gara, così, non ha detto più niente. E al fischio di chiusura erano tutti felici. L'Olbia ha fatto sino in fondo il suo dovere, che era quello di non perdere: nessun inchino all'avversaria, indiscutibilmente più forte, anzi, senza commettere pazzie, quando ne ha avuto le possibilità ha cercato di violare la rete di Bianchet che non è capitolata un po' per la bravura del portiere ospite e un po' per l'imprecisione delle punte locali. L'Alessandria ha cercato soltanto il pareggio e ha dimostrato di essere irresistibile solo quando s'è trovata sotto di un gol, a inseguire. Allora la difesa dell'Olbia (un reparto che ha dimostrato di poter resistere all'urto di Fiori e compagni) ha rischiato più di una volta, ma è capitolata soltanto per una papera di Berti (l'unico errore del portiere sardo che sapeva di essere «osservato» dagli emissari di Sampdoria e Napoli). Il pareggio, a conti fatti, è più che giusto. Il primo tempo è risultato tutto tinto di bianco e il riconoscimento della supremazia esercitata dalla squadra allenata da Bagatti è arrivato appena prima del riposo (a tempo scaduto, però) con il gol di Comiti, migliore in campo in assoluto. La ripresa, fino al pareggio di Mazzeo, è stata dominata dai grigi. L'Olbia parte al gran galoppo e s'avvicina alla porta avversaria all'11', quando Corniti sfiora di testa il palo alla destra di Bianchet. Lo stesso Corniti si ripete al 25' e questa volta Bianchet è costretto a salvarsi in due tempi. Il monologo dei padroni di casa è interrotto (al 33') da Fiori, tornato a respirare aria di casa, che salta Mariani e spara da vicino in porta; sulla linea bianca, a portiere battuto, si viene a trovare il solito Corniti che respinge di testa. Al primo minuto di recupero del primo tempo, il gol dell'Olbia: punizione dal limite dell'area ospite; batte Corniti, un giocatore ospite (Venturi?) schierato in barriera sfiora la palla e Bianchet è battuto. Nella ripresa si capisce subito che l'Alessandria a perdere non ci sta proprio. Al 49' tira Accardi da sinistra, Mariani interviene per spedire in angolo e invece devia nella porta di Berti il quale deve compiere un miracolo per salvarsi in corner; sul calcio dalla bandierina, il miracolo lo fa Leoncini. Al 52' Mazzeo si presenta solo davanti a Berti, calcio dal basso verso l'alto e la sfera finisce sopra la traversa. Il pareggio - che a questo punto tutti aspettano da un momento all'altro - arriva al 57': tiro-cross, non più pericoloso di altri, da destra di Mariani, Berti esce dai pali e tenta la deviazione in corner. Lo schiaffo alla palla è soltanto una carezza: la sfera sbatte contro un palo e torna in campo tra i piedi di Mazzeo che non ha difficoltà a sospingerla in rete. Pare che gli allenatori (nonostante alcune sostituzioni) e i giocatori si passino la parola: la partita, infatti, a questo punto scade di tono: basta con le emozioni ed è pareggio. (La Stampa - Ed. Sport - Toni Addis) RISULTATI: Derthona - Prato 1-0 Cecina - Oltrepò 0-0 Cuneo - Gubbio 2-1 Livorno - Sarzanese 1-1 Ponsacco - Massese 1-1 Montevarchi - Pontedera 0-0 Poggibonsi - Tempio 1-0 Viareggio - Novara 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p.36; Viareggio 33; Massese 32; Livorno 30; Cuneo, Poggibonsi 29; Olbia, Gubbio 27; Novara 26; Pontedera 25; Tempio 24; Montevarchi, Ponsacco 23; Derthona, Sarzanese, Prato 22; Cecina 21; Oltrepò 17 Il punto sul campionato L’Alessandria ha continuato a mantenere il primo posto nel girone mantenendo a debita distanza le dirette concorrenti anche se il Viareggio ha ridotto il distacco di un punto: il Novara è stato sconfitto a Viareggio concludendo la gara in nove uomini: De Mozzi e Tatti i marcatori dei toscani. A distanza di quindici giorni il Cuneo si è ripetuto, sconfiggendo il Gubbio che era passato in vantaggio con una punizione di Caruso; pareggio di Perugini al 18’ al termine di una azione convulsa; il gol della vittoria è stato siglato da Caridi con un sinistro al volo dal limite dell’area.