Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1990/1991
Serie C2
26-05-1991 - Giornata: 32 - Tempio Pausania - Nino Manconi


Tempio US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 70. rig. Ennas [Te] 71. rig. Accardi G.[A]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Bencina Claudio, Mazzeni Paolo, Torri Giampietro, Zanuttig Andrea, Briata Roberto, Mazzeo Lorenzo [46. Fiori Francesco], Venturi Claudio, Mariani Stefano [79. Galli Giuseppe] A disp.:(P) Conti Roberto, Roselli Giorgio, Sereni Simone All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
TEMPIO US: Ribini, Trovalusci, Feruglio, Sanna, Berardi, Collevecchio, Trudu, Pane, Pau, Gambino, Ennas. A disp.: Balli, Orecchione, Pittalis, Felici, Padelli. All.: Canali Giorgio

Arbitro: Racalbuto Salvatore (Agrigento)
Note
Ammoniti: Rubini [T], Trudu [T], Accardi [A]. Angoli: 3-0. Spettatori: 500 circa. Giornata calda; terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
DUE RIGORI DECIDONO LA SFIDA TRA TEMPIO E ALESSANDRIA Pari, tutto in un minuto I grigi mantengono il vantaggio sulle inseguitrici, che si sono divise la posta — Ma i minuti da disputare sono solo 180 e una vittoria con il Novara potrebbe aprire definitivamente ai grigi le porte della CI Tutto in un minuto tra Tempio e Alessandria: in vantaggio i padroni di casa al 70’ con il tiro dal dischetto di Ennas, pronta replica al 71’, sempre su rigore, di Accardi. Divisione della posta, dunque, al “Manconi” di Tempio, un risultato che non scontenta nessuna delle contendenti, che fanno un passo avanti verso gli opposti traguardi di promozione e salvezza Il ritmo dell’incontro, piuttosto sostenuto nel primo tempo, è venuto calando nella ripresa, scosso solo dai due gol. Si è avuta quasi la sensazione che le due squadre fossero un di compromettere con una sconfitta tutta una stagione ha inciso sul rendimento complessivo. Per i grigi era importante tornare imbattuti dalla Sardegna, in attesa del punteggio finale di Massese - Viareggio. Forse la vittoria di una delle due avrebbe ‘favorito’ il cammino dell’Alessandria, ma il vantaggio di due lunghezze rimane e i minuti che ancora restano da disputare sono solo 180. Anche il Tempio ha centrato l’obiettivo della vigilia: era necessario fare almeno un punto per tenere accesa la fiamma della speranza e così è stato. Potrebbe sembrare un pari ‘annunciato’, ma l’andamento della gara non giustifica questa definizione. Le due contendenti si sono confrontate a viso aperto, specie nei primi quarantacinque minuti. L’iniziativa è stata, a tratti, in mano degli uomini di Canali, ma l’Alessandria, ben disposta sulla sua trequarti, ha chiuso tutti i varchi, contrastando sul nascere le trame offensive dei padroni di casa. Per Ennas e Pau è stato così particolarmente difficile farsi largo nella fitta maglia difensiva avversaria, tanto che, a parte i rigori, si deve registrare una sola palla - gol, al 25’. Protagonista Collevecchio, che si invola sulla sinistra; Bianchet gli chiude tutti gli spazi e il tornante sardo preferisce non rischiare il tiro, indirizzando la palla al centro per Ennas, che colpisce di collo pieno. Il pallone sembra imprendibile, ma sulla traiettoria c’è Mazzeni, che respinge provvidenzialmente con la gamba. Per il resto solo lavoro di ordinaria amministrazione per i due portieri, anche se l’Alessandria ha tentato di affondare qualche colpo in contropiede. Prima dell’occasione costruita dal Tempio solo pochi episodi degni di nota. Avvio al piccolo trotto e prima conclusione a rete di Trudu, ma il suo tiro in corsa è ampiamente fuori bersaglio. L’Alessandria si fa viva con un diagonale di Mazzeo, piuttosto debole; replicano i locali all’8’ con un cross di Trovalusci sul quale salta di testa Ennas, ma riesce solo a sfiorare la sfera. Intorno al ventesimo due insidiosi centri di Gambino, che escono di poco a lato. Dopo la palla-gol con Ennas ancora Tempio ad insistere, con due tiri consecutivi di Trudu, respinti dalla difesa. Prima del riposo da segnalare una punizione di Mariani, bloccata in presa alta da Rubini. Nella ripresa in campo l’ex di turno Fiori al posto ai Mazzeo, leggermente acciaccato. A prendere in consegna l’attaccante grigio è Sanna. La gara scivola via senza grosse emozioni fino al 70’: calcio d’angolo ‘corto’ di Trudu sul quale interviene Collevecchio. Sul suo spiovente, indirizzato verso Ennas, Mariani tocca con la mano e il signor Racalbuto indica senza esitazione il dischetto del rigore. Ennas, al suo quarto centro stagionale, non fallisce la trasformazione. Ma il vantaggio si esaurisce nell’arco di una manciata di secondi. Palla al centro e Accardi s’invola sulla sinistra, converge al centro e entra in area. Trudu non può far altro che atterrarlo con un intervento da tergo. Anche in questa occasione il direttore di gara non ha dubbi: è rigore e Accardi realizza il suo settimo gol in maglia grigia. Passata la paura, sono i ragazzi di Sabadini a controllare la situazione fino all’ultimo, senza più correre rischi. Da Massa arriva la notizia del pareggio in extremis della squadra di Zoratti: tutto come prima, ma una vittoria nel derby di domenica prossima con il Novara potrebbe aprire definitivamente le porte della C1. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) A Tempio non bada allo spettacolo ma ottiene un pari forse decisivo per la promozione ALESSANDRIA, UN PUNTO DA RAGIONIERE Partita dominata dalla noia, decisivi due rigori A saper tirare le somme in modo corretto, un punto fa bene a tutt'e due. Così, Tempio e Alessandria hanno firmato un neppure tanto tacito patto di non aggressione: il pareggio sarebbe tornato comodo infatti sia alla squadra sarda che a quella piemontese. Alla prima, per fare un passo (che, alla fine, potrebbe risultare addirittura decisivo, se le dovessero andare bene gli ultimi due incontri) verso una salvezza giudicata ancora possibile dai dirigenti della società e dagli stessi giocatori; alla seconda, per avvicinarsi di più (è lì, a solo due passi) alla promozione in C1. Pareggio è stato, infatti, con due reti segnate su rigore. Ma, per il fatto che a nessuno conveniva di pestare i calli all'altro, ne è venuta fuori una partita-esibizione che è piaciuta (bisogna pure accontentarsi) ai pochi tifosi che ancora insistono a incoraggiare la loro squadra. Se non fosse stato perché quel punto era necessario come l'aria, i giocatori sarebbero stati subissati di fischi. Al contrario, pensate un po’, sono stati applauditi in più di un’occasione. Il taccuino, se non fosse per un’azione del Tempio e per i due rigori (sacrosanti, neppure una protesta, il dubbio che le due squadre si dovevano accontentare della divisione della posta aumenta), sarebbe bianco. Tanto vale raccontarle subito, queste azioni. La prima, al 25', dopo una noia quasi mortale (l'Alessandria non si vergogna a buttare in tribuna tutti i palloni che capitano dalle parti dei suoi giocatori; al Tempio, va bene): scende Collevecchio e serve Ennas, che spara sicuro; sarebbe gol e invece Mazzeni si trova, per puro caso, sulla traiettoria della palla. La noia aumenta, è un miracolo che si arrivi al riposo con i tifosi tutti svegli. Non comincia meglio la ripresa: si gioca (si fa per dire) a centro campo e i portieri continuano a vedere la partita come spettatori. Poi, i due rigori: il primo, al 70', per un «mani» di Mariani, lo realizza Ennas; il secondo, 1' dopo, causato da Trudu che stende Accardi, lo mette a segno lo stesso Accardi. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Cecina – Cuneo 2-0 Derthona – Olbia 0-0 Gubbio – Montevarchi 1-1 Massese – Viareggio 2-2 Ponsacco – Livorno 1-0 Novara – Poggibonsi 1-2 Oltrepò – Pontedera 0-0 Prato – Sarzanese 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 43; Viareggio, Massese 41; Livorno 37; Gubbio 34; Novara, Poggibonsi 33; Cuneo, Olbia 32; Pontedera 31; Ponsacco 30; Tempio, Montevarchi, Prato 29; Sarzanese, Cecina 28; Derthona 27; Oltrepò 19 Il punto sul campionato Il derby Massese-Viareggio è terminato in parità: 2-2: vantaggio dei versiliesi con Lancini al 2’; pareggio dei padroni di casa con De Angelis al termine del primo tempo; nella ripresa nuovo vantaggio del Viareggio con Carillo ma a 3’ dal termine del match pareggio di Bresciani. Un Cuneo, solido e volitivo, ha reso dura la vita al Ponsacco, cedendo le armi soltanto a 7’ dal termine del match: Cecina in vantaggio con Gespi al 27; pareggio dei piemontesi all’83’ con Malfi. Si è trovato di fronte ad un muro di giocatori e il Derthona non è riuscito a passare: contro l’Olbia sono stati ottanta minuti di assedio. Fra una squadra oramai in vacanza il Novara, ed una assai più motivata, il Poggibonsi, ha prevalso la seconda con pieno merito.