Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1993/1994
Serie C1
21-11-1993 - Giornata: 11 - Massa - degli Oliveti


Massese US - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 20. Doni [Ma]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Maurino Romano, Bonadei Fabio, Zanuttig Andrea, Siroti Paolo, Perugi Paolo [71. Bello Fabio], Terzaroli Paolo [46. Maddè Emiliano], Avallone Salvatore, Lazzini Giacomo, Fermanelli Claudio, Serioli Gianfranco A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Giorgi Matteo, Pugliatti Massimiliano All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
MASSESE US: Trombini, Benassi, Doni, Fabiani, Tiberio, Carillo [22. Gaspa]. Ghezzi, Angelotti, Mariani, Bresciani, De Mozzi [58. Mitri]. A disp.: Pierobon, Danesi, Forno. All.: Neri Domenico

Arbitro: Rossi Pier Paolo (Ciampino)
Note
Rigore parato 38. a Ghezzi [M]. Ammoniti: Gaspa [M], Doni [M], Bresciani [M], Sitori [A], Zanuttig [A]. Angoli: 9-1. Spettatori: 1.200 (incasso L. 20.000.000) Giornata di pioggia, terreno scivoloso. Inizio gara ore 14.30.

Commento
Grigi deludenti: neppure un tiro per cercare di rimontare il gol di svantaggio L'ALESSANDRIA AFFONDA A MASSA E Bianchet para un rigore tirato da Ghezzi «Neppure a Palazzolo, dove eravamo usciti con un passivo pesantissimo, la squadra aveva giocato così male». Con queste parole il presidente Vitale commenta l'opaca prestazione dei grigi, sconfitti 1-0. Ad assistere al match c'era anche l'ex patron Gino Amisano, che proprio nei giorni scorsi, assieme ad altri imprenditori alessandrini, ha risposto all'appello per salvare la società dal crack. Oggi o al massimo domani si metterà nero su bianco l'accordo e nelle casse del club affluiranno circa 500 milioni di capitali freschi. Ma l'impressione che l'ex presidente ha avuto dei grigi non è delle migliori: «Speravo che la squadra reagisse al gol e invece ha subito passivamente. Speriamo si tratti solo di un incidente di percorso». Indubbiamente i problemi economici della società (gli stipendi tardano da alcune settimane ma la società ha garantito che entro oggi la situazione verrà regolarizzata) non aiutano lo spogliatoio. Fermanelli è il più esplicito: «Non voglio fare il contestatore, ma qui mi pare che si stia verificando una situazione analoga a quella che ho vissuto l'anno scorso a Caserta. Io ho famiglia e non ho altri introiti per tirare avanti». Mazzola, sulla questione, Il portiere Bianchet ha evitato all'Alessandria un passivo più severo parando un rigore e deviando conclusioni ravvicinate di Bresciani e Ghezzi preferisce soprassedere: «Certo, le situazioni precarie non aiutano, ma preferisco parlare di questioni tecniche». Ma in tal senso c'è davvero poco da dire e nulla da recriminare. La sconfitta è stata netta ed ineccepibile. Un paio appena le azioni degne di nota, nessun tiro tra i pali. L'Alessandria regge 20 minuti, poi capitola. Su calcio d'angolo dell'ex Mariani, il terzino Doni svetta e per Bianchet non c'è niente da fare. I tifosi grigi (un centinaio) s'attendono la reazione rabbiosa di Serioli e compagni. Ma la sfuriata non arriva, né nei minuti successivi al gol, né tantomeno nella ripresa. Anzi, al 38' i padroni di casa hanno l'opportunità di chiudere la partita. Il solito Mariani, mobilissimo nonostante i suoi 36 anni, sguscia in area, Maurino lo tocca appena, ma l'attaccante accentua la caduta e l'arbitro concede il penalty. E' Ghezzi ad incaricarsi del tiro dal dischetto. La staffilata è potente e Bianchet è battuto, ma il signor Rossi fa ripetere la massima punizione: un giocatore della Massese ha messo i piedi in area prima che il compagno calciasse. Tutto da rifare. Ghezzi ci riprova, ma stavolta Bianchet intuisce il tiro sulla sua sinistra e sventa in angolo. In tribuna c'è chi profetizza una pronta risposta. Ma nel finale dì tempo sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi. Al 45' Bianchet è costretto ad un intervento impegnativo a pugni chiusi su una punizione-bomba di Bresciani. Nella ripresa la musica non cambia. I toscani fanno barriera a centrocampo e a nulla valgono i lanci lunghi dei difensori grigi a cercare Serioli e Fermanelli. I due attaccanti non sono in giornata per dialogare e lo stesso discorso vale per Lazzini che s'impegna a molto, ma sbaglia quasi tutti gli appoggi. Anche la scelta di Terzaroli (preferito a Maddè, poi entrato nella ripresa) non dà i risultati sperati. Al 52' Ghezzi va vicino al gol, ma il suo tiro è deviato in angolo dal n. 1 grigio. Al 57' bella azione di De Mozzi che salta Bonadei e s'invola verso la porta, ma s'allunga troppo la palla e la difesa si salva. Al 74' ancora un'azione favorevole alla Massese: Mitri s'infila bene in area, ma il suo tiro è fuori di poco. (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) DELUDENTE PRESTAZIONE DEI GRIGI: È IL QUARTO STOP ALESSANDRIA, SCHIAFFO A MASSA Si sblocca la situazione societaria: definito il finanziamento Basta un gol alla Massese per piegare un’Alessandria che verso la porta difesa da Trombini ha indirizzato solo qualche punizione, fuori bersaglio. Troppo poco contro un undici, quello in casacca bianconera, molto ‘operaio’ e concreto che, una volta in vantaggio, ha badato soprattutto a spezzettare il gioco e a bloccare ogni tentativo di rifornimento agli attaccanti alessandrini. E il bottino avrebbe potuto essere anche più netto se Bianchet non avesse intuito il rigore calciato per la seconda volta da Ghezzi, deviandolo in angolo. Mariani e compagni ’vivono’ ora il clima delle zone alte della classifica, mentre l’Alessandria resta ferma à quota 13: non è certo - quello dei grigi - piazzamento ‘allarmante’, ma preoccupa di più questa accettazione ‘passiva’ di un gioco - che non è certo quello dei grigi - senza tentativi di reazione. La formazione alessandrina va al tiro per prima dopo un minuto: la punizione di Fermanelli è abbondantemente alta sulla traversa. Al 12’ replica Angelotti: la sua conclusione si perde sul fondo. La gara è ancora in una fase di studio, con i padroni di casa però più dinamici ed efficaci sulle fasce. E al 18’ l’azione che decide l’incontro: dalla bandierina calcia Mariani e Doni - lasciato troppo solo al centro dell’area - si conferma ottimo colpitore di testa, mandando la sfera alle spalle di Bianchet. Il portiere grigio ha qualcosa da dire ai compagni, inspiegabilmente fermi. Si attende la reazione dei grigi che, però, non c’è o, meglio, si limita ad alcuni calci piazzati, come quello di Fermanelli, al 26’, respinto dalla difesa. Al 33’ brivido per una ‘staffilata’ di Bresciani, ben neutralizzata da Bianchet. Un minuto dopo l’episodio del fuorigioco - apparso a molti inesistente – fischiato a Fermanelli: il lancio è di Avallone, millimetrico, ma la progressione del numero 10 grigio è fermata dall'arbitro, su segnalazione del guardialinee. Proteste anche al 37’ quando Mariani e Zanuttig vengono a contatto nell’area dell’Alessandria nel tentativo di conquistare una palla servita al centro da Angelotti. La palla è destinata a perdersi sul fondo, ma Mariani cade a terra e il direttore di gara decide che l’ex di turno ha subito un fallo da rigore. Sul dischetto va Ghezzi: una prima volta realizza, ma il signor Rossi fa ripetere perché più di un giocatore è entrato in area. E il secondo tiro è intuito da Bianchet, che si allunga verso il palo alla sua sinistra c tocca la sfera in angolo. Potrebbe essere la ‘sferzata’ che risveglia tutta la squadra - se lo augurano anche i gruppetti di tifosi che hanno raggiunto Massa per questa gara - ma non è così: prima dell’intervallo è ancora la Massese ad andare al tiro, con Bresciani. Questa volta Bianchet respinge di pugno. Nella ripresa Mazzola inserisce Maddé al posto di Terzaroli, ma non è giornata. E così le ‘occasioni’ per l’Alessandria finosconoèper limitarsi ad un tiro di Lazzini fuori misura. Per il resto poco gioco - molte interruzioni per punizioni e rimesse laterali - e qualche opportunità per la Massese: prima è Ghezzi, al 50’, a costringere Bianchet ad un’altra deviazione in angolo, poi è De Mozzi, al 57’ ad involarsi saltando Bonadei e Siroti. Il ‘portierone’ esce bene, costringendolo ad un tiro non molto preciso che esce a lato. Anche il nuovo entrato Mitri vivacizza la manovra dei locali, avvicinandosi pericolosamente, in almeno un paio di occasioni, alla porta difesa da Bianchet. Il risultato non cambia più, neppure all’89’ quando il traversone di Avallone è toccato in angolo da Benassi che, per poco, non centra la sua porta. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Como – Pistoiese 2-0 Fiorenzuola – Carpi 0-0 Leffe – Bologna 2-0 Palazzolo – Carrarese 0-0 Prato – Chievo 0-1 Pro Sesto – Mantova 1-1 Spal – Spezia 2-2 Triestina – Empoli 1-2 CLASSIFICA: Fiorenzuola p .22; Spal 21; Como 19; Pro Sesto, Mantova, Massese 16; Chievo, Bologna 15; Carrarese, Empoli 14; Triestina, Carpi, Leffe, Alessandria 13; Spezia 12; Prato, Palazzolo 9; Pistoiese 6 Il punto sul campionato Il pareggio interno contro il Carpi ha consentito al Fiorenzuola di mantenere il primo posto nel girone, subito a ridosso la Spal che è stata fermata in casa dallo Spezia che non segnava da 547’ a una difesa che era la più granitica del girone; il Como, terzo in classifica, è riuscito a superare la Pistoiese, fanalino di coda del girone, solo grazie ai gol di Parente e Dionigi; i lariani si sono riavvicinati alla coppia di testa. Lentamente, ma inesorabilmente, il trio che staziona in fondo alla classifica scivola lontano dai rivali; senza variazioni di rendimento da loro uscirà il nome della retrocessa diretta in C2.