Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1993/1994
Serie C1
16-01-1994 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pro Sesto AC 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 22. rig. Melosi [Pr] , 48. rig. Melosi [Pr]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Bonadei Fabio, Pugliatti Massimiliano, Maurino Romano, Siroti Paolo, Maddè Emiliano, Terzaroli Paolo [46. Bello Fabio], Zanuttig Andrea, Serioli Gianfranco, Perugi Paolo [69. Fermanelli Claudio], Avallone Salvatore A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Lazzini Giacomo, Tonini Devis All.: Roselli Giorgio

Formazione avversaria
PRO SESTO AC: Casazza, Corti, Macellari, Di Gioia, Mandotti [86. Zocchi], Brevi [65. Tedoldi], Melosi, Crucitti, Falco, Parise, Damato. A disp.: Perrone, Tacchinardi, Olivari. All.: Motta Gianfranco

Arbitro: Acronzio Fabrizio (Teramo)
Note
Espulso 22. Bonadei [A]. Ammoniti: Brevi [P], Pugliatti [A], Mandotti [P], Macellari [P], Zanuttig [A]. Angoli: 3-4. Spettatori: 2.000 (829 paganti, incasso L. 16.557.000) Giornata fredda, terreno allentato Inizio gara ore 14.30

Commento
La Pro Sesto vince al Moccagatta trasformando due penalty ALESSANDRIA, KO DI RIGORE In ombra igrigi, costretti a giocare in 10 dal22 'per l'espulsione di Bonadei Doppietta di Meiosi; non rilevato dall'arbitro un mani in area lombarda E' sempre più in salita il cammino dei grigi verso la salvezza. Contro la Pro Sesto, l'Alessandria non è infatti riuscita a muovere la classifica, rimediando addirittura un eloquente 0-2, scaturito da due calci di rigore. «Chi pensava ha detto mister Roselli, subentrato a Mazzola un mese fa che il cambio dell'allenatore portasse subito risultati, è rimasto deluso. Ma non ho la bacchetta magica. Dobbiamo ancora lavorare molto, ma sono convinto che eviteremo la retrocessione». Purtroppo, oltre ad una certa confusione mentale e nervosismo che attanagliano i giocatori, si è messa di mezzo anche la sfortuna. Su punizione (7'), Zanuttig costringe Casazza a deviare in tuffo in angolo ed al 9' il difensore ospite Mandotti schiaffeggia nettamente con la mano la sfera in piena area, ma l'arbitro fa cenno di proseguire. E dopo un primo brivido, un minuto dopo, su avventato retropassaggio di Bonadei (salvataggio in extremis di Siroti e Bianchet su Falco), al 22' l'episodio decisivo della gara. Su lancio in area di Crucitti, scatto di Damato che viene messo a terra da Bonadei in posizione di ultimo uomo. Il n. 2 dei grigi è espulso mentre Meiosi, con freddezza, trasforma il rigore. Da quel momento in inferiorità numerica, l'Alessandria dimostra fragilità di carattere, agevolando le azioni di rimessa di una Pro Sesto compatta e ben disposta. Tanto che i grigi non impensieriscono mai la difesa dei biancocelesti. Anzi, dopo soli tre minuti della ripresa, i padroni di casa subiscono il raddoppio. A tre quarti campo, Falco si invola tutto solo verso la porta alessandrina ed appena entrato in area viene contrastato duramente da Bianchet in uscita. Il penalty è nuovamente affidato a Meiosi che non sbaglia nemmeno questa volta. I grigi stentano a riorganizzarsi nonostante la positiva prestazione del giovane Bello schierato in avvio di ripresa al posto di Terzaroli. Tenta la fortuna Serioli al 67' con un sinistro da fuori area, facile preda di Casazza, ripetendosi 11' più tardi: la conclusione del capitano alessandrino incoccia un difensore lombardo e si perde oltre il fondo. Nella fase finale i grigi assumono il predominio territoriale ma non sono in grado di rendersi pericolosi. L'ultimo tentativo, almeno per accorciare le distanze, è di Fermanelli, subentrato a ad un opaco Perugi a metà ripresa, ma il suo bolide, dal limite, su punizione, sorvola di poco la traversa. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) GLI EPISODI A FAVORE DEGLI AVVERSARI, MA I GRIGI NON SONO MAI ESISTITI ALESSANDRIA, MAI COSI IN BASSO La Pro Sesto domina ma Roselli insiste: "Ce la faremo" Anno nuovo...vita vecchia: il 1993 si era chiuso con uno 0 a 2 a Mantova, il 1994 si è aperto con un altro 0 a 2, questa volta ad opera di una Pro Sesto che, fino ad ora, in trasferta aveva rimediato due punti in altrettanti pareggi, collezionando poi cinque sconfitte. Per rompere il ghiaccio i lombardi hanno ‘aspettato’ l’ultima di andata, al ‘Moccagatta’: vittoria che - va riconosciuto - ci sta proprio tutta, al di la del modo (due rigori) in cui e maturata. Perchè se e vero che la squadra di Motta, oltre ai due gol, e andata al tiro – pericolosamente - in altre tre o quattro occasioni, dall’altra parte, in casa grigia, si è dovuto attendere il 68’ per vedere una conclusione verso la porta difesa da Casazza (e, per di più, non particolarmente insidiosa). E poi ancora molto ‘buio’ fino alla fine: domenica si è registrato il minimo stagionale di paganti e sono stati in molti ad assicurare che quella cifra è destinata a scendere ancora. Siamo al ‘giro di boa’: davanti ci sono ancora 17 partite ma, francamente, crediamo che siano davvero in pochi ad invidiare Roselli che, a fine partita, non ha avuto difficolta ad ammettere che “in questo momento più di questo ai ragazzi non si può chiedere". Qualche recriminazione ci può stare sull’episodio della deviazione con la mano di Mandotti sul traversone dalla trequarti di Pugliatti: il signor Acronzio ha optato per l'involontarietà (e, in questo caso, l’ha vista solo lui) e l’azione è proseguita. Un penalty, subito nelle prime battute, avrebbe potuto cambiare l’andamento della partita. Non è stato così, ma va anche detto che l’Alessandria non è riuscita a far nulla per dare una svolta alla sfida. Dopo sei minuti dal fischio d’inizio Casazza si allunga sul secondo palo e tocca in angolo la punizione angolata di Zanuttig. All’8' la ‘famigerata’ deviazione di Mandotti, due minuti dopo il primo brivido per i grigi: Maurino appoggia all’indietro a Bianchet, sulla traiettoria s'inserisce Falco e per fortuna che Siroti, questa volta, è più lesto di lui e'allunga la sfera in angolo. La Pro insiste: sugli sviluppi di un corner Bianchet esce sul primo palo, ma senza esito e sul secondo c’è Melosi, tutto solo che, nonostante l’ottima posizione, riesce ad alzare il pallone in verticale sulla traversa. Al 20’ il primo rigore per gli ospiti: questa volta è Damato ad andarsene indisturbato e ad ingannare il suo controllore diretto Bonadei, che ‘costringendolo’ al fallo (ultimo uomo) in area. Penalty ineccepibile e cartellino rosso per il difensore grigio: dal dischetto Melosi trasforma e sono vane le proteste di Bianchet che invoca almeno la ripetizione (visto che, al momento del tiro, in area ci sono almeno otto giocatori). E cosi, al 22’, l’Alessandria è sotto di un gol e con un uomo in meno. La reazione è poca cosa; anche i lombardi si limitano a controllare, ma prima dell’intervallo vanno ancora alla conclusione con Parise (rasoterra parato da Bianchet) e con Falco, sul quale salva in angolo Pugliatti. Ripresa: fuori Terzaroli, dentro Bello. Non c’è neppure il tempo per prendere nota del cambio e già l’azione e nella metà campo grigia. Damato lancia Falco, la difesa alessandrina va ancora in crisi e a Bianchet non resta altro che atterrare il numero 9 ospite. Fuori o dentro l’area? I pareri, anche a fine partita, restano discordi: non ha incertezze, invece, l’arbitro, per lui il fallo è avvenuto dentro i 16 metri e quindi è rigore (nessun provvedimento nei confronti del portiere grigio, perché non è lui l’ultimo uomo, ma Maurino, sulla linea di porta). Dal dischetto ancora Melosi: tiro fotocopia e 2 a 0. E i grigi? Arrancano, con qualche sprazzo proprio di Bello che quando riesce ad andarsene palla al piede un po’ di scompiglio lo crea. Ma, ripetiamo, si vede ben poco. Al 68’ il primo tiro verso la porta difesa da Casazza: è di Serioli, ma innocuo. Roselli getta nella mischia anche Fermanelli al posto di un Perugi quanto mai insufficiente, ma la musica non cambia. Anzi, al 71’ e la Pro Sesto a rendersi ancora pericolosa con una conclusione di Crucitti che Bianchet riesce a deviare in corner. E il portiere grigio, qualche minuto dopo, blocca in presa alta un traversone di Macellari. Da registrare un paio di punizioni di Fermanelli (la seconda forte, ma alta sulla traversa) e un tiro di Serioli deviato in angolo. Finisce il girone di andata, con soli 16 punti all’attivo e il penultimo posto, in compagnia dello Spezia. Scoraggiarsi e desistere sarebbe sbagliatissimo, ma preoccuparsi è più che lecito. (il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Bologna – Carpi 1-0 Chievo – Carrarese 1-0 Como – Leffe 0-0 Fiorenzuola – Empoli 1-0 Massese – Spal 0-1 Palazzolo – Spezia 0-0 Prato – Pistoiese 2-0 Triestina – Mantova 0-0 CLASSIFICA: Spal p.35; Fiorenzuola 31; Bologna 28; Chievo 26; Mantova, Pro Sesto 25; Como 24; Massese 22; Prato ,Leffe 21; Carrarese 20; Carpi, Triestina 19; Empoli, Pistoiese 18; Spezia, Alessandria 16; Palazzolo 11 Il punto sul campionato L'anno nuovo comincia come è finito quello vecchio: con la vittoria delle prime tre in classifica. La Spal ha costretto la Massese alla prima sconfitta interna della stagione, il gol della vittoria è stato frutto di una deviazione ad opera di Carillo al 75’; a quattro punti è rimasto il Fiorenzuola che ha sconfitto l’Empoli, di misura cosi come il Bologna al Dall'Ara contro il Capri ed il Chievo che ha battuto la Carrarese; pur ridotto in dieci dalla metà del secondo tempo, lo Spezia è riuscito a strappare il pareggio a reti inviolate sul campo del Palazzolo, ultimo in classifica.