Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1993/1994
Serie C1
19-02-1994 - Giornata: 22 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 60. rig. Mirabelli [Co]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo [43. D'Amico Alessandro], Bonadei Fabio, Perugi Paolo, Maurino Romano, Siroti Paolo, Tonini Devis, Sabato Antonio, Zanuttig Andrea, Serioli Gianfranco, Fermanelli Claudio [64. Maddè Emiliano], Pugliatti Massimiliano A disp.:Bello Fabio, Giorgi Matteo, Zaniolo Igor All.: Roselli Giorgio

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Franzone, Parente, Manzo, Gattuso, Zappella, Sala, Collauto [81. Rusconi], Catelli, Dionigi, Boscolo, Mirabelli. A disp.: Spreafico, Dozzo, Elia. All.: Tardelli Marco

Arbitro: Cardella Antonio (Torre del Greco)
Note
Espulso 60. Bonadei [A]. Ammoniti: Serioli [A], Maurino [A], D'Amico [A], Sabato [A], Parente [C], Perugi [A], Maddè [A]. Angoli: 3-0. Spettatori: 2.000 (700 paganti, incasso L. 9.204.000) Serata fredda, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 20.30

Commento
A Como i mandrogni giocano una buona gara, ma vengono beffati nella ripresa su rigore GRIGI SCONFITTA CON MOLTE ATTENUANTI Sempre più in salita la strada per uscire dai playout I grigi non ce la fanno a superare l'esame Como. E ora la strada che porta fuori dalla mischia dei play out, si fa ancora più in salita. Un calcio di rigore nella ripresa condanna l'Alessandria all'ennesima sconfitta stagionale. Ancora una volta la dea bendata volta le spalle ai mandrogni, ma recriminare sulle occasioni sciupate non serve a nulla. L'inconsistenza dell'attacco, ancor più che la «svista» difensiva di Siroti è stata fatale. Troppo flebile il supporto dato dalle due punte Serioli e Fermanelli per poter sperare di sfondare la linea Maginot lariana. Parte comunque abbastanza bene la squadra mandrogna che nel primo tempo mette in difficoltà in più d'una occasione i padroni di casa. Al 12' Zanuttig dalla trequarti sinistra fa filtrare un pericoloso pallone in area verso Serioli, ma un difensore riesce ad anticipare d'un soffio l'intervento del centravanti. Ancora prima su calcio piazzato da posizione favorevole a Fermanelli non riesce la solita bomba. Al 16' si rende pericoloso il Como con il mobilissimo Catelli che filtra al centro e spara dai 16 metri. Il tiro è forte ma centrale e Bianchet para in due tempi. Al 22' Siroti si porta in avanti e su cross di Maurino tutto solo sfiora appena di testa la sfera che finisce sul fondo. Si dispera l'ex difensore juventino. Passano cinque minuti e i grigi si rendono ancora pericolosi: Sabato raccoglie palla dal limite e colpisce bene, ma la difesa lariana riesce a salvarsi. Al 37' Serioli si mette in luce con una sgroppata sulla sinistra. L'attaccante salta un paio di avversari, entra in area ma è sbilanciato e il suo appoggio al centro è debole: Sala riesce a sventare anche se un po' in affanno. Allo scadere il portiere dell'Alessandria Bianchet per uno strappo all'inguine è costretto a lasciare il terreno: viene sostituito dal numero dodici D'Amico. Passano pochi secondi e i grigi vanno di nuovo vicini al gol. Pugliatti fa tutto da solo: trova un varco nella trequarti, entra in area, carica il destro, ma ancora una volta è bravo Sala a metterci una pezza. All'inizio della ripresa ci prova Mirabelli da fuori area, ma il tiro debole e centrale. Rispondono subito i grigi con Fermanelli che si fa applaudire per una spettacolare rovesciata su cross di Maurino. La palla finisce di mezzo metro fuori dalla porta difesa da Franzone. Ma al 60' i grigi capitolano su calcio di rigore. Su un traversone in area, Tonini svetta ma non riesce a colpire il pallone; alle sue spalle c'è Siroti che scoordinato tocca la palla con un braccio. Un intervento sicuramente involontario. Ma non è di questa idea il direttore di gara che assegna il calcio di rigore. I giocatori grigi protestano vivacemente. Cardella ammonisce Sabato e qualche istante dopo espelle Bonadei. Intanto dal dischetto è implacabile Mirabelli che batte D'Amico con un tiro a mezz'altezza e a fil di palo. Con un uomo in meno i grigi si gettano in avanti alla disperata ricerca del pareggio, ma faticano a ritrovare la lucidità dimostrata nei primi 45 minuti. Al 70' è il difensore comasco Parente ad andare vicino al raddoppio: il suo tiro colpisce la Vogherei, paura di sparire Non ci sono «cordate» in vista ora i tifosi temono il peggio parte alta della traversa. Due minuti dopo Serioli dal limite cerca l'angolino basso alla destra di Franzone, ma il portiere lariano non si fa sorprendere e blocca in due tempi a terra. A otto minuti dal termine i grigi hanno l'opportunità di pareggiare, ma Franzone compie il miracolo su calcio piazzato battuto alla perfezione da Zanuttig. Negli ultimissimi minuti i grigi rischiano poi di subire il raddoppio su contropiede, ma è bravo in un paio d'occasioni a sventare D'Amico. I piemontesi raggiungono scoraggiati gli spogliatoi. Ancora una volta hanno meritato, ma sono stati beffati dalla fortuna. E una grossa mano sicuramente l'ha data anche l'arbitro Cardella: ha fischiato ad intermittenza, tralasciando molte scorrettezze e calcando la mano nei confronti dell'undici di Roselli. Oltre all'espulso Bonadei altri sei giocatori sono finiti sul taccuino dell'avvocato campano. Un solo cartellino giallo, invece, sul fronte lariano. Prima della gara ci sono da registrare anche alcune scaramucce tra i tifosi mandrogni e quelli lariani. Sono dovute intervenire le forze dell'ordine. (La Stampa - Ed. Alessandria Sport - Roberto Gelato) A COMO I GRIGI SONO ‘PUNITI’ DA UN ARBITRAGGIO NEGATIVO Ma lassù qualcuno ama l’Alessandria? Roselli: "Vorrei che il lavoro mio e della squadra fosse rispettato" Nessun punto, sei ammoniti, un espulso. E il portiere fuori causa. Peggio di così non poteva andare a Como. Tanto più che i novanta minuti al ‘Sinigaglia’ avrebbero legittimato tutt’ altro risultato. Perché i grigi hanno tenuto bene il campo, sono stati padroni del gioco nei primi 45 minuti, hanno controllato bene gli avversari fino all’episodio incriminato del penalty, e anche in dieci contro undici hanno reagito e sfiorato il pareggio. Tutto questo mentre l’undici lariano ha tirato in porta una sola volta (ad eccezione del penalty), con Parente, che ha colpito l’estreno del palo. Due conclusioni, un gol e i ragazzi di Tardelli marciano spediti verso i play off. Eppure, ancora una volta dobbiamo ribadire che il divario di punti tra l’Alessandria e gli avversari di turno non c’è, assolutamente. Perché da almeno quattro gare i ragazzi di Roselli sono in crescita: anche sabato, in una serata invernale a dispetto degli effetti ‘mitigatori’ del lago, hanno dato il massimo. E ancora una volta hanno dovuto arrendersi, per errori sicuramente non loro. Il riferimento, chiaramente, è all’arbitro, tal Cardella di Torre del Greco, che i tifosi alessandrini già conoscevano. Non porta bene, questa giacchetta nera, alle maglie grigie: lo scorso campionato aveva diretto la gara interna con la Carrarese, terminata con una sconfitta, che aveva rischiato di pregiudicare il cammino verso la salvezza. Allora - il dato è per gli amanti delle statistiche - non aveva annotato nessuno sul suo taccuino:evidentemente, questa volta, ha pensato di recuperare il ‘terreno perduto’. Già perché chi scorre un tabellino e nota ben sei ammoniti e un espulso può pensare ad una squadra di ‘scarponi’: grosso sbaglio, almeno in questo caso. Ai giocatori dell’Alessandria è bastata anche una sola parola per finire nell’elenco dei cattivi. E queste decisioni avranno un peso alla ripresa: gli squalificati saranno quattro – Bonadei, Maurino, Perugi e Maddé – oltre ai forti dubbi per Bianchet, costretto a lasciare il campo sul finire del primo tempo. Per lui la prima diagnosi è di stiramento del retto femorale. Già domani, quando si tornerà a lavorare, i sanitari potranno pronunciarsi anche sui tempi di recupero. Al palo, dunque, a Como e Roselli ha più di una ragione per sentirsi penalizzato: nel primo tempo Sabato è andato vicinissimo al gol e Franzone ha rimediato con un buon intervento; prima del riposo Pugliatti ha slalomato tra gli avversari e poi, al momento dell’ultimo tocco, si è visto respingere la sfera. Nella ripresa almeno due punzioni da gol. E Franzone, d’istinto, si è salvato coi pugni. Da parte degli avversari un rigore molto dubbio. “Vorrei solo che il mio lavoro e quello dei giocatori fosse rispettato, come quello di tutti i colleghi. E, invece, c’è qualcosa che, sinceramente, non va. Se si trattasse di un episodio isolato potrei, al limite, anche accettere o, almeno,tentare di capire. Ma quando in cinque gare su sette, sistematicamente, la cosa si ripete, allora mi spiace, ma non posso non preoccuparmi e irritarmi". Niente da rimproverare alla squadra, che ha fatto molto. “Mi conosco, sono un tipo molto esigente. Eppure dopo questa gara mi sento di dire che più di questo dai ragazzi non posso pretendere. È mancato solo il risultato, non certo per colpa nostra . Sono nel calcio da treni'anni, certe decisioni, onestamente, non riesco proprio ad accettarle”. Tardelli ti ha fatto i complimenti. “Sono felice di questo, perché so che vengono da una persona onesta, che dice sempre quello che pensa e che di calcio s’intende, e molto. Spero solo che sia l’ultima volta che li ricevo. Dalla prossima gara, l’ho già detto, preferirei farli io” Roselli, onestamente, credi ancora che si riesca ad arrivare fuori dai play out? “Io ne sono convinto, i ragazzi anche e stanno facendo di tutto per ottenere questo traguardo. Sono soddisfatto dei progressi di questa squadra, che mi sta seguendo molto. Lo sostituzione di Fermanelli? Se volete farmi arrabbiare ditelo subito. A questo punto ribadisco solo che sono polemiche inutili. Guardiamo al lavoro del gruppo, che è notevole, guardiamo ai progressi, che sono evidenti. E pensiamo al fu turo: da mercoledì (domani, n.d.r.) riprenderemo gli allenamenti, con due sedute ogni giorno fino a venerdì, utilizzando anche la palestra, grazie alla disponibilità dei titolari della Fitness. Sabato giocheremo una partitella, preferibile un'amichevole con una squadra di C2, se sarà possibile. E poi, dopo due giorni di sosta, da martedì sotto il Palazzolo. Ci attendono molti scontri diretti, la maggior parte al ‘Moccagatta': in quelle partite non dobbiamo sbagliare”.Sperando che nessuno ‘aiuti’ gli avversari. E sul fronte societario? Ieri mattina sembrava avviata una buona trattativa, sempre con l’intervento del sindaco, ma nel pomeriggio tutto è sfumato. Anche in questo caso non resta che attendere. Speriamo non a lungo, per evitare di correre rischi che nessuno vorrebbe. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Bologna – Spal 2-0 Carpi – Spezia 0-0 Carrarese – Empoli 2-0 Fiorenzuola – Chievo 1-2 Leffe – Mantova 1-2 Palazzolo – Prato 0-0 Pro Sesto – Massese 2-0 Triestina – Pistoiese 0-0 CLASSIFICA: Bologna p.40; Chievo 39; Spal 38; Mantova, Fiorenzuola 37; Como 34; Pro Sesto 31; Prato 29; Triestina 28; Carpi, Pistoiese 27; Carrarese 26; Empoli 24; Leffe 23; Massese 22; Spezia 21; Alessandria 19; Palazzolo 12. Il punto sul campionato In una grande cornice di pubblico, il Bologna ha vinto il derby , gara clou della giornata sconfiggendo la Spal e scavalcandola in vetta alla classifica: Pergolizzi e Negri i marcatori dei felsinei. Si è posizionato in seconda posizione il Chievo, vittorioso contro il Fiorenzuola, in trasferta nell'altro scontro al vertice della giornata. I piacentini hanno così perso l’inviolabilità interna che durava dal maggio del 1992. Nei veneti decisive le reti di Bracalone e di Cossato. Anche il Mantova approfitta della debacle del Fiorenzuola per raggiungerla al quarto posto, grazie alla vittoria di Leffe.