Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
27-10-1991 - Giornata: 7 - Arezzo - Comunale


Arezzo US - Alessandria Calcio US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 20. Scattini [Ar] , 70. Briaschi [Ar] , 90. aut. Scattini [Ar]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Giacomarro Domenico [46. Zanuttig Andrea], Tonini Devis, Torri Giampietro, Briata Roberto, Gargioni Fabrizio, Fiori Francesco, Roselli Giorgio, Alfano Giuseppe [69. Frattin Emanuele] A disp.:(P) Bianchi Massimo, Maurino Romano, Venturi Claudio All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
AREZZO US: Fabbri, Caverzan [36. Berti], Frescucci, Scattini, Pozza, Butti, Ianuale [70. Nincheri], Biagianti, Strukely, De Poli, Briaschi. A disp: Paleari, Berni, Menci. All.: Neri Domenico

Arbitro: Calvi Luca (Milano)
Note
Ammoniti: Briata [A]; Tonini [A]; Scattini [Ar] Angoli: 8-5. Spettatori 2700 Giornata fredda; cielo coperto; terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Grigi a testa alta ma deboli in attacco e la sconfitta è inevitabile (2-1) L'ALESSANDRIA NON SA PUNGERE Il portiere locale superato solo da un'autorete L'Alessandria è uscita sconfitta di misura (2-1) dal campo aretino. La squadra di Sabadini ha fatto le spese del buon momento dei toscani, alla loro quarta vittoria casalinga stagionale. Il successo dell'Arezzo si giustifica in virtù di una condotta di gioco assai pratica, che ha permesso agli amaranto di sfruttare le opportunità avute a disposizione in entrambi i tempi. I piemontesi, pur palesando una manovra elegante, hanno mostrato una certa sterilità offensiva, che non ha permesso loro di concretizzare le azioni impostate. Non si può dire che la formazione ospite sia mancata sul piano della concentrazione, ma è indubbio che i padroni di casa siano stati più determinati nei momenti decisivi della gara. L'Alessandria ha avuto più a lungo il possesso di palla, ma la sua condotta di gioco, apparsa fin troppo elaborata, ha finito col fare il gioco dell'Arezzo: è eloquente il fatto che il portiere Fabbri non abbia dovuto compiere interventi difficili. Nella sua analisi del dopopartita l'allenatore Sabadini si è detto deluso dalla prova della squadra e pur riconoscendo i meriti dei toscani, ha dichiarato di essere rimasto sorpreso della prestazione dei suoi. L'Arezzo sblocca il risultato al 20': Strukelj, benché ostacolato da Giacomarro, riesce a mettere in area un pallone invitante per Scattini. Il libero amaranto, quasi indisturbato, può colpire di testa e battere Turci. La reazione dell'Alessandria non è incisiva e solo un tiro di Fiori al 31' costringe Fabbri alla parata. Nella ripresa, dopo un errore dell'alessandrino Gargioni, che calcia a lato da breve distanza, giunge il secondo gol aretino. Briaschi aggancia un rinvio del suo portiere e si lancia verso la porta di Turci; supera in bello stile Torri e Tonini e spedisce la palla in rete con un fendente in diagonale. Il gol alessandrino giunge al 90', quando Scattini devia nella sua porta un colpo di testa di un avversario dopo azione di calcio d'angolo. L'esito della gara lancia l'Arezzo al primo posto del girone (con il sorprendente Casale e la Spai) e relega l'Alessandria nella zona bassa della classifica. I piemontesi in settimana dovrebbero ufficializzare l'ingaggio di Sabato, anche se il presidente ascolano Rozzi mira a far salire il prezzo. (La Stampa - Ed. Sport - Luca Tosi) UN UN’ALESSANDRIA IRRICONOSCIBILE ADESSO È PENULTIMA IN CLASSIFICA K.O. ad Arezzo: a un passo dal fondo Toscani superiori, grigi inconcludenti — Segnano Scattini e l ’ex Briaschi — Un’autorete di Scattini fissa il punteggio: 2-1 Un’Alessandria irriconoscibile cade ad Arezzo e scivola pericolosamente verso il fondo della classifica. Chi ha assistito ai novanta minuti al ‘Comunale’ aretino ha visto una squadra che è solo un’immagine molto sbiadita della compagine che, lo scorso anno, ha conquistato punti importanti proprio sui difficili campi della Toscana. La difesa arranca: domenica è bastato un Briaschi in buona giornata a creare grande scompiglio, anche quando - dopo l’uscita di Ianuale al 69 è rimasto l’unica punta amaranto. Il centrocampo, ancora orfano di Sabato (non sono state, per il momento, superate le discordanze ‘economiche’ con il presidente dell’Ascoli Rozzi), appare troppo lento e spesso in affanno, tanto in fase di interdizione come nella costruzione del gioco. E in attacco l’undici grigio difetta di incisività. Un ‘quadro’ tutt’altro che confortante, specie se si tiene conto che indicazioni ben diverse e all’apparenza positive erano venute dall’amichevole di giovedì con la Juventus. Difetti, peraltro, tutti ancora ampiamente rimediabili, a patto, però, che si ricrei quel gruppo unito e quella mentalità vincente che sono stati fondamentali per la promozione in C1. Non è facile neppure per Sabadini spiegare una simile involuzione. «Un’altra Alessandria rispetto alla gara con la Juventus. Anche se avevo avvertito i ragazzi che il clima delle amichevoli non è certo quello del campionato. Giovedì i bianconeri hanno giocato con la mentalità e i ritmi dell’allenamento, qui ad Arezzo lo ‘spirito’ doveva essere ben diverso». E, invece, l’undici grigio si è visto poco, se si eccettuano alcune azioni nel finale, che hanno fruttato un gol al 90’. «Non siamo riusciti a costruire gioco - aggiunge Tato -. Sembrava che l’Arezzo avesse una marcia in più; in realtà gli amaranto sono stati compatti e hanno dato continuità alla loro manovra. Noi no, e questo ha fatto la differenza». Quello aretino si è confermato un buon collettivo, che grazie a questi due punti ha agganciato, insieme al Casale, la Spai in vetta. Nessun segreto particolare: tutti hanno eseguito alla lettera i compiti assegnati dal tecnico Neri. E l’Alessandria, scialba e per lunghi tratti inconsistente, ha, almeno in parte, agevolato il compito ai padroni di casa Sabadini non cerca giustificazioni. «I miei giocatori sono stati lenti rispetto all’Arezzo. In questo modo diventa più fa cile per qualsiasi avversario frenare il nostro gioco sul nascere. Quali le cause? Cercherò di scoprirlo, insieme ai ragazzi, approfittando della sosta» E, intanto, non resta che applaudire l’Arezzo capolista che ha costruito questo successo con un gioco certo meno spettacolare di quello della Spal, ma altrettanto incisivo, frutto di un’impostazione tattica e di una disposizione degli uomini in campo praticamente perfette. Nelle battute iniziali, a dire il vero, le due formazioni si sono sostanzialmente equivalse, con due conclusioni dell’Alessandria controllate senza grosse difficoltà dalla difesa amaranto. Ma alla prima azione di una certa consistenza i padroni di casa vanno in gol: millimetrico suggerimento al centro di Strukely, autentico perno della manovra aretina, per la testa di Scattini, troppo libero in mezzo all’area, che dall’altezza del dischetto batte Turci. Si attende una replica immediata dell’Alessandria, ma l’unico tiro degno di nota è di Accardi che, al volo, calcia abbondantemente fuori bersaglio. Al 34’ provvidenziale deviazione in angolo di Galparoli sulla conclusione, di potenza, dal limite di Briaschi. E due minuti dopo è ancora l’ex grigio a sfiorare il raddoppio, dopo avere saltato l’unico difensore in area. La sfera è sull’esterno della rete. Prima dell’intervallo rischia ancora l’Alessandria sulla forte conclusione di Biagianti che Turci blocca, ma non trattiene, e la palla finisce in angolo. Nell’intervallo quattro chiacchere con Riccomini, ex tecnico del Viareggio, alla sua seconda presenza consecutiva - ma sarà solo una coincidenza? - ad un incontro dell’Alessandria. «È solo un caso - si affretta a spiegare – Domenica scorsa ero ospite di Sonetti a Bergamo, oggi sono venuto a far visita a Neri». Riccomini parla di «incontro equilibrato, sbloccato da un’invenzione di Strukely. Ma nella ripresa mi aspetto la reazione dell’Alessandria». Reazione che, però, tarda ad arrivare. L’Arezzo, invece, continua a premere e al 50’ reclama per una caduta in area di Strukely: per l’arbitro non c’è fallo di Accardi sul numero 9 aretino. Al 66’1’occasione migliore per pareggiare: un rimpallo serve Fiori al centro dell’area solo davanti al portiere, ma il suo tiro finisce debolmente a lato. «Forse il giocatore - spiega Sabadini - credeva di essere in fuori gioco». Fuori gioco segnalato, questo è vero, dal guardialinee, ma non rilevato dall’arbitro, per il quale Fazione era regolare. Nel momento in cui i grigi sembrano finalmente reagire con convinzione, ecco la ‘doccia fredda’ del secondo gol: la difesa dell’Arezzo allontana un pallone dalla sua metà campo, ’il diesse ne impossessa Briaschi che avanza, entra in area, salta Torri e, con grande freddezza, batte Turci in uscita. A questo punto il recupero diventa impossibile: una conclusione di Gargioni è parata da Fabbri e, al 72’, è De Poli ad anticipare in angolo il giovane centrocampista. Nel finale gli unici sprazzi di ‘lucidità’ dell’Alessandria. E al 90’ l’undici di Sabadini accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Zanuttig e schiacciato di testa in rete da Gargioni, complice una deviazione di Scattini. Ma è troppo tardi. L’Arezzo esulta, i grigi sono penultimi. Dopo Palazzolo si era detto che le vera Alessandria si sarebbe vista dopo la sosta. «C’è molto da lavorare - sottolinea Sabadini -, non tanto sulla condizione fisica, quantro soprattutto sulla ‘testa’». In queste due settimane c’è tutto il tempo per riflettere e correre ai ripari. Alla ripresa ogni errore potrebbe diventare sempre più difficile da rimediare (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Baracca L. – Pavia 2-1 Carpi – Como 0-0 Casale – Palazzolo 0-0 Empoli – Spal 1-0 Massese – Vicenza 0-0 Monza – Pro Sesto 3-1 Spezia – Siena 1-0 Triestina – Chievo 0-1 CLASSIFICA: Spal, Arezzo, Casale p.10; Empoli, Monza 9; Vicenza, Spezia 8; Como, Palazzolo, Chievo 7; Pavia, Triestina, Pro Sesto 6; Alessandria, Carpi, Baracca, Massese 5; Siena 3 MARCATORI: 4 RETI; Bottazzi e Zamuner (1, Spal) 3 RETI; Briasci e lanuale (1, Arezzo), Pradella (Como), Mandelli (Monza), Messina (1, Palazzolo), Labardi (Spal), Catto (Spezia), e Artistico (Vicenza). Il punto sul campionato Soltanto un pareggio casalingo per il Casale, senza reti, contro il Palazzolo ma l’undici di Baveni ha agganciato in vetta la Spal battuta, di misura, a Empoli, ora staccato di un solo punto dalla vetta del girone, ed è raggiunto dall’Arezzo. Tris del Monza ai danni della Pro Sesto che ha consentito ai lombardi di rimanere a pari punti con l’Empoli.