Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
10-11-1991 - Giornata: 8 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Spezia AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Gargioni Fabrizio, Tonini Devis, Torri Giampietro, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio [65. Frattin Emanuele], Fiori Francesco, Briata Roberto [46. Venturi Claudio], Alfano Giuseppe A disp.:(P) Bianchi Massimo, Giacomarro Domenico, (P) Guzzo Andrea, Maurino Romano All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
SPEZIA AC: Mondini, Carannante, Stafico, Catto, Torroni, Vecchi, Bergamaschi [83. Di Muri], Mirisola, Bagnoli, Gallo, Faccini [90. Mosca]. A disp.: Mazzantini, Maurizi, Tatti. All.: Mazzola Ferruccio

Arbitro: D'Errico Bruno (Frattamaggiore)
Note
Ammoniti: Torroni [S], Sabato [A], Carannante [S], Zanuttig [A]. Angoli: 2-2. Spettatori 5000 (4.305 paganti) per un incasso di 70 milioni circa. Giornata calda, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Il debutto di Sabato non risolve la crisi I TIFOSI CONTESTANO I GRIGI ANCHE LO SPEZIA LI BLOCCA E' stata una delle più brutte partite giocate in questa stagione dai grigi che ancora una volta hanno dovuto rinviare l'appuntamento con la prima vittoria, accontentandosi contro lo Spezia di un pareggio (è il sesto, mentre due sono state le sconfitte) a reti inviolate. Se d'altra parte ieri una squadra meritava la vittoria, questa non era certo l'Alessandria, ma probabilmente lo Spezia ha ritenuto opportuno non rischiare più di tanto e portarsi a casa un punto sicuro. Nuova delusione, quindi, per la tifoseria mandrogna (ieri i paganti erano 4305 per un incasso di 70 milioni) che, dopo aver incitato per buona parte della gara i grigi, ha poi reagito al grido di «Buffoni, buffoni», accompagnato da fischi. A fine gara negli spogliatoi si è presentato soltanto l'addetto stampa della società, Pier Giulio Porazza, che non ha nascosto come la situazione sia più che preoccupante. «Non solo per la mancanza di punti - ha detto - ma in particolare per l'assenza di gioco. La società ha fatto la sua parte, ora deve farla anche la squadra, costruendo il gioco, e l'allenatore». Dopo aver escluso che sia stato già deciso l'esonero di Tato Sabadini, Porazza ha annunciato che la situazione della squadra e del complesso tecnico sarà vagliata in settimana. Si vedranno le decisioni. Nell'Alessandria ha esordito Sabato, il tanto sospirato acquisto: per il momento è apparso non ancora nella giusta forma, per giudicarlo occorre attendere. Due per parte i calci d'angolo; ammoniti Torroni, Carannante, Sabato e Zanuttig. Calcio d'avvio dei grigi e prima azione pericolosa degli ospiti, al 6', con scambio Vecchi-Faccini e conclusione di poco sulla destra di l'urei. Debole reazione dei padroni di casa, poi, al 18', Bagnoli manca l'aggancio in ottima posizione. Al 23' scambio Accardi-SabatoAccardi, cross di quest'ultimo ma mancano l'aggancio prima Alfano, poi Fiori. Sprecano alcune occasioni da un lato Bagnoli, dall'altro Alfano, due volte, e Fiori sui cui piedi si getta, al 35', Mondini. Allo scadere del tempo, con la difesa grigia che sta a guardare, botta di Bergamaschi: il palo salva Turci. Si riprende ed è lo Spezia a macinare maggior gioco, con puntate molto veloci e pericolose. Al 49' lunga e fortissima conclusione di Gallo; Turci alza il pallone sulla traversa. Cinque minuti dopo Gargioni, lanciato verso rete, viene atterrato da Torroni, che viene ammonito. Insistono gli ospiti, al 65' Gallo, servito da Mirisola, mette di poco a lato, mentre tre minuti dopo lo stesso Mirisola alza sulla traversa. All'86' ultima occasione per i grigi: punizione calciata da Zanuttig, Gargioni colpisce di testa ma Mondini non si fa sorprendere. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) LA SQUALLIDA PARTITA CON LO SPEZIA Mai così in basso Alessandria inginocchio e Sabadini paga con l'esonero La panchina di Tato Sabadini è saltata. È stato lui a pagare per tutti: per la classifica traballante ma soprattutto per il gioco che non c’è. Mentre scriviamo si sta svolgendo un summit societario al capezzale dell’Alessandria per decidere chi sarà il sostituto. Si fanno molti nomi. Scartate la candidature di Claudio Sala e Ciccio Graziani, la società potrebbe orientarsi su Enzo Riccomini o Maurizio Bruno, profondi conoscitori della sene C. Si attende un comunicato stampa per l’ufficializzazione del sostituto. La società, insomma, ha preso provvedimenti drastici, come del resto già anticipato al termine della partita con lo Spezia dall’addetto stampa dei grigi, Pier Giulio Porazza. Sotto esame c’erano il tecnico ma anche la squadra. In fatto di dinamismo e di tecnica si è toccato il livello più basso della stagione: «L’Alessandria ha dimostrato un’inferiorità preoccupante - ha detto il responsabile delle relazioni esterne, unico autorizzato a parlare dopo il silenzio stampa imposto dal presidente Vitale ai giocatori e anche al trainer - è come un’auto che viaggia in prima e che pretende di correre contro un’altra che procede in quarta. Di strada, in queste condizioni, se ne fa poca. E noi, al contrario, vorremmo anche, ogni tanto, mettere la quinta». Certo che l’altro ieri si è vista una squadra sulle ginocchia. Lenta, prevedibile, sempre superata nei fraseggi a centrocampo dallo Spezia, che davvero aveva due o tre marce in più. La parola d’ordine è: correre ai ripari. Ma come e dove rinforzare la squadra? Se lo chiede anche Porazza: «Se il problema fosse uno so-lo - spiega - l’avremmo già individuato e risolto. Invece le questioni sul tappeto sono diverse. C’è chi dice che abbiamo problemi in attacco, men¬re qualcun altro mette sotto accusa il centrocampo. Altri poi fanno notare che prendiamo troppi gol e chiamano quindi in causa la difesa.. Certo che, purtroppo o per fortuna a seconda di come la si può pensare, in campo non ci va la società...».L’insofferenza dei dirigenti nei confronti del tecnico era persiti troppo evidente. L’altro ieri, in tribuna vip, lo stesso Porazza ha platealmente contestato alcune decisioni dell’allenatore: prima la sostituzione di Briata e poi anche quella di Sabato. In campo, tra i grigi, il solo Galparoli si dannava l’anima per metterci una pezza, mentre il gran correre di Fiori in attacco era purtroppo inutile. Era l’unico a pedalare, in una squadra da moviola. Dove anche Antonio Sabato, domenica all’esordio, ha clamorosamente deluso. Un’Alessandria del genere non aveva insomma la benché minima possibilità di cogliere la prima vittoria del campionato. E per fortuna di Sabadini che la formazione di Ferruccio Mazzola, ad un certo punto della gara, ha tirato i remi in barca e ha deciso di accontentarsi del comodo pareggio. Altrimenti la rapidità di Mirisola, Bagnoli e Gallo avrebbe potuto mettere in difficoltà il fragile e prevedibile centrocampo alessandrino. Scarna la cronaca. Sono però i bianchi spezzini ad avere le occasioni più limpide. I grigi si rendono pericolosi una sola volta, al 27': cross basso di Gargioni e Alfano spara alto sulla traversa. Gli ospiti replicano con una punizione maligna di Bergamaschi nei secondi di recupero del primo tempo. La rasoiata bassa del tornante ligure passa tra una selva di gambe e s’infrange contro il palo mettendo i Brividi al portiere. Ancora lo Spezia in evidenza al 49’ con una botta secca di Gallo deviata da Turci e, al 55’, con un guizzo di Bagnoli, il cui cross sotto misura è provvidenzialmente allontanato da Galparoli. Dopo un altro scatto del solito Gallo, concluso con un sinistro a fil di palo, la partita si spegne, tra i fischi e le contestazioni del pubblico che si sente ancora una volta ingannato. Qualcuno ricorda il precedente della Coppa Italia. Quel 4 -2 per i grigi, con tre gol di Alfano, aveva illuso un po’ tutti. Allora, in sala stampa, era stato Sabadini a gettare una ciambella di salvataggio al collega: «Queste sono partite d’agosto» aveva detto al perplesso trainer spezzino. Ed aveva evidentemente ragione. Tra le due squadre, infatti, ci sono ora differenze abissali. A tutto vantaggio dello Spezia. Impietosa è stata l’analisi del dirigente addetto ai rapporti con i cronisti, a fine gara: «Non è tanto la classificata preoccuparci - ha detto Porazza - anche se, andando avanti di questo passo, la situazione rischia di farsi pesante. Quello che lascia perplessi è il gioco che la squadra esprime in questo momento. Quindi chiediamo che tutti quanti si prendano le proprie responsabilità: le regole del gioco non le abbiamo certo in ventate noi». Poco prima Edoardo Vitale aveva lasciato la tribuna scuro in volto. Si apre una porta e s’intravede il team manager Benelle, stravolto. La tensione è palpabile e va detto che già sabato sera girava, per altro incontrollata, la voce che la società fosse già pronta a dare il benservito a Sabadini. La notizia è stata decisamente smentita dalla società. I giocatori, nervosi e rassegnati, hanno dato quasi l’impressione di essere scesi in campo per onor di firma. Tesi e rassegnati, quasi si stesse rendendo conto che, all’interno della società, si stava per preparare una svolta. Come in effetti è avvenuto. Voltare pagina? È adesso possibile a patto che la dirigenza faccia il miracolo di mettere a disposizione del nuovo allenatore, in pochi giorni, un altro centrocampista di grande qualità, un attaccante e un difensore centrale. Si tratta cioè di cambiare il volto di una squadra sbiadita, spenta, senza nerbo, senza orgoglio e senza cuore. Una cosa è certa: l’Alessandria, quest’anno, non era mai scesa così in basso (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Chievo – Massese 0-0 Como – Baracca L. 1-0 Palazzolo – Triestina 0-0 Pavia – Casale 0-0 Pro Sesto – Carpi 3-0 Siena – Empoli 0-0 Spal – Arezzo 3-2 Vicenza – Monza 0-0 CLASSIFICA: Spal p.12; Casale 11; Arezzo, Empoli, Monza 10; Vicenza, Como, Spezia 9; Pro Sesto, Palazzolo, Chievo 8; Pavia, Triestina 7; Alessandria, Massese 6; Carpi, Baracca L. 5; Siena 4. MARCATORI: 6 RETI: Bottazzi (Spal). 4 RETI: Briaschi e lanuale (1, Arezzo), Zamuner (1, Spal). 3 RETI: Pradella (Como), Mandelli (Monza), Messina (1 Palazzolo), Porfido (Pro Sesto), Labardi e Mezzini (Spal), Catto (Spezia) e Artistico (Vicenza). Il punto sul campionato Nella partita certamente più importante della giornata sofferta ma importante vittoria per la Spal che è tornata al vertice, in solitaria, del girone sconfiggendo l’Arezzo davanti a 20 mila persone: vantaggio dei padroni di casa al 40’ con Bottazzi, raddoppio al 66’ ancora con Bottazzi e terza rete con Mezzini al 70’; le due reti dell’Arezzo sono giunte al 73’ con Briaschi e al 89’ con Strukely. Pareggiando, senza gol, sul campo del Pavia, il Casale è scivolato al secondo posto in classifica ma da solo. Continua la sagra dei pareggi: in questo turno ben sei gare su nove finite senza reti. I gol in totale sono stati nove