Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
24-11-1991 - Giornata: 10 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Casale AS 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Maurino Romano, Zanuttig Andrea, Galparoli Dino, Torri Giampietro, Briata Roberto, Giacomarro Domenico [62. Pierantozzi Claudio], Cinello Gianfranco, Accardi Giuseppe, Alfano Giuseppe [84. Frattin Emanuele] A disp.:(P) Bianchi Massimo, Lovato Andrea, Tonini Devis All.: Riccomini Ezio

Formazione avversaria
CASALE AS: Brancaccio, Luxoro, Paolini, Corsetti, Omiccioli, Malgeri, Zaccolo, Tintisona, Weffort, Col, Brunetti. A disp.: Rubini, Mero, Carnovale, Avallone, Gregoric. All.: Baveni Bruno

Arbitro: Minotti Lorenzo (Frosinone)
Note
Ammoniti: 11. Maurino [A], 22. Accardi [A], 24. Paolini [C], 89. Col [C]. Angoli: 5-2. Spettatori: 6.000 (5.604 paganti, incasso L. 95.000.000). Cielo coperto campo in buone condizioni. Inizio gara ore 14.40. Dieci minuti di ritardo dovuti a lancio di carta igienica in campo da parte dei tifosi del Casale.

Commento
RICCOMINI RINVIA L’APPUNTAMENTO CON I DUE PUNTI NEL DERBY COL CASALE Alessandria, manca solo il gol? Grigi, due rigori negati Nessun gol ma tante proteste. A recriminare è l’Alessandria, che si sente penalizzata dalla direzione arbitrale. Per due buoni motivi: i calci di rigore che l’arbitro Minotti non ha concesso, nel primo e nel secondo tempo, per una ‘cintura’ di Paolini su Cinello al 15’ (con l’attaccante dei grigi, lanciato da Zanuttig, che cade a terra al momento del tiro) e per un atterramento di Briata, ad opera di Carsetti, al 24’ della ripresa, con il tornante della formazione di casa che si apprestava a colpire la palla a due metri da Brancaccio. Ma, episodi a parte, Alessandria - Casale è stato l'incontro che si pensava: molta tensione sugli spalti, con botte tra tifosi e atti di vandalismo degli ultras nerostellati che hanno semistrutto i bagni dello stadio, divelto porte, demolito cartelloni pubblicitari. Del resto questa è la faccia peggiore del tifo. In campo, invece, la battaglia sportiva è stata, come spesso capita, decisamente più corretta. Alla fine l’ha spuntata la difesa degli ospiti, nonostante Baveni abbia dovuto rinunciare ad un centrale del valore di Olmi. Riccomini, da parte sua, stante le assenze di Gargioni, Sabato, Venturi e Fiori, era costretto ad inventarsi mezzo centrocampo. E così non bastava, al centro della prima linea, la classe e l’esperienza del bomber Cinello cui Pino Alfano portava in aiuto muscoli ma poca fantasia. Risultato: troppo prevedibile la manovra dei grigi e pochi, veri pericoli per Brancaccio. Il portiere del Casale (a parte le azioni dei presunti rigori non concessi all’Alessandria) è stato seriamente impensierito soltanto su calci piazzati : al 23’ è stato Zanuttig a provare la bomba da fermo, che è passata a lato; due minuti dopo, dal limite dell’area, ci ha provato Cinello: la sventola d’esterno del centravanti è stata però miracolosamente respinta di piede dall’estremo difensore casalese. Continua ma abbastanza sterile la pressione della formazione m casa, che batte sistematicamente la testa contro il muro difensivo predisposto da Baveni. Praticamente una sola volta, al 28’, i nerostellati mettono il naso fuori della propria metacampo ed è Tintisona ad impegnare Turci con un destro rasoterra che il numero uno dell’Alessandria non può far altro che deviare in corner. Ma le vittorie ai punti non sono previste nel calcio e Riccomini non può certo essere soddisfatto: «Il pareggio, è ovvio, non mi può andare bene - ha detto il tecnico dell’Alessandria a fine gara -perchè ragazzi hanno dato tutto quanto era nelle loro possibilità e questo è già un fatto positivo». Sui rigori non concessi l’allenatore dell’Alessandria non si sbilancia («Sono di parte e quello che dico non conta, diciamo solo che in un paio di situazioni non sono stato contento»). E non recrimina neppure sulle scelte tattiche che è stato costretto a prendere: tra professionisti, quando occorre, ci sta anche che un giovane portiere come Turci decida di andare in campo anche se febbricitante: «Il nostro problema attuale - sottolinea Riccomini - è la classifica. La squadra va in campo contratta, non riesce ovviamente a scrollarsi di dosso la tensione. Speriamo che questa sia una malattia da cui si guarisce, altrimenti sarebbe un problema». La partita. Il problema dell’Alessandria? La mancanza di un tornante di ruolo. Contro i nerostellati mancavano sia l’organizzatore del gioco, Antonio Sabato, che i mediani Venturi e Gargioni. Da qui la scelta di dirottare Briata sulla fascia destra e di utilizzare Beppe Accardi con compiti di centrocampista avanzato. Ma senza dinamismo e manovre a largo respiro era difficile aggirare il bunker predisposto da Baveni. E così, oltre a quelle situazioni da moviola, a molto impegno e a qualche cross nel finale, l’Alessandria, soprattutto nella seconda parte del derby, non è più andata vicina alla rete. C’è stata solo un’emozione, al 90’, ma l’appoggio di testa di Cinello per qualche compagno è stato respinto alla disperata da Malgeri a due passi dalla porta: «Speravo nella ‘stecca’ di Zanuttig, che ha un gran tiro ma che deve provare a calciare in porta con maggiore frequenza - ammette il trainer dei grigi -, speravo che, in queste condizioni, l’agonismo riuscisse a sopperire a qualche lacuna di carattere tecnico. Del resto il Casale adesso può giocare sul velluto, ha morale e classifica. L’Alessandria, invece, deve lottare coi denti per restare in questa categoria: il prossimo anno si vedrà. C’è una società informazione che ha programmi ambiziosi, ma c ’è anche un pubblico che ha subito troppe delusioni. Per cui non possiamo perdere anche questo autobus». Tra le note liete, il più vecchio e il più giovane in campo: capitan Galparoli e il tornante Pierantozzi, che con il suo dinamismo ha creato nel finale qualche problema alla retroguardia del Casale: «Il Galpa sembrava un giovanotto - afferma sorridendo Riccomini - e per quanto riguarda Pierantozzi non mi sembrava il caso di buttarlo nella mischia fin dal primo minuto, col rischio di bruciarlo. Il ragazzo ha fatto panchina lo scorso anno e adesso deve fare esperienza, ha qualità ma fisicamente è ancora un ‘mini’. Se utilizzato nel modo giusto può essere utile alla squadra». Ma il campionato non dà un attimo di tregua. Domenica, per i grigi, c’è il terribile test di Monza. Riccomini recupera Fiori, che ha scontato un turno di squalifica e si appresta a dare, già da oggi, un’occhiata allinfermeria e alla panchina: «C’è anche Tonini - dice - che ho visto molto tonico e smanioso di far bene. Certo, però, che questa coppia di marcatori non la cambierei tanto facilmente. Ci sarà comunque, sia chiaro, spazio anche per lo stopper che ha lasciato il posto a Ramponi. Ne sono convinto». (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'Alessandria reclama per due rigori non concessi, il Casale ottiene il pari che voleva TANTE SCINTILLE NEL DERBY SENZA GOL Teppisti in azione al Moccagatta, ferito un tifoso Risultato in bianco nell'atteso derby (il cinquantacinquesimo [in realtà 57°, N.d.R.] dal 1913 ) tra Alessandria e Casale. Per i padroni di casa, sempre all'asciutto di vittorie, è stato l'ottavo pareggio su 10 partite: troppo poco. Senza dubbio più positivo il risultato per i nerostellati che, d'altra parte, hanno chiaramente dimostrato di essere scesi al «Moccagatta» puntando al pareggio. L'Alessandria vista ieri è apparsa più determinata che in passato. Ha dominato, specialmente durante il primo tempo, ma più per l'individualità di alcuni suoi elementi che per gioco d'insieme. Con un po' più di fortuna avrebbe comunque potuto vincere e la conquista dell'intera posta sarebbe stata meritata. E' invece mancata l'unghiata decisiva. I grigi possono però lamentare due rigori negati per atterramenti in area di Cinello al 15' e di Briata al 68'. E non sono state le uniche due note negative dell'arbitraggio di Milotti. Derby atteso, oltre seimila gli spettatori sugli spalti: 5604 paganti, per un incasso di oltre 95 milioni. Tanto tifo, prima e durante la gara, qualche scontro fisico subito bloccato dall'imponente e perfetto servizio d'ordine svolto da poliziotti e carabinieri. Un tifoso casalese, caduto durante una carica, è dovuto essere accompagnato in ospedale: nulla di grave. Alla fine i casalesi sono stati scortati in stazione dove, prima della partenza del treno speciale, sono proseguiti gli scontri verbali con i mandrogni. Alcuni ultras nerostellati, ed è questo l'episodio più grave della giornata, hanno completamente distrutto i servizi igienici sotto la gradinata loro riservata, scardinando una pesante porta in ferro. I responsabili meritano un'unica qualifica: teppisti. Cinque a due, a favore dell'Alessandria, i calci d'angolo. Ammoniti Maurino, Accardi, Paolini e Col. Calcio d'avvio dei grigi, per loro la prima occasione favorevole: al 5' punizione dal limite dell'area, Giacomarro tocca per 10 specialista Accardi ma sbuca Weffort e beffa tutti «rubando» il pallone. Due minuti dopo la sfera colpisce l'esterno della rete casalese ad opera di Cinedo che al 15' viene atterrato in area senza intervento dell'arbitro. Al 19' bella conclusione di Briata, deviata dalla difesa casalese, segue un batti e ribatti senza esito. Brancaccio, al 25', è bravo a deviare la forte e precisa punizione di Accardi. La prima occasione per il Casale si presenta al 28', Col serve Tintisona, ma Turci spedisce in angolo il pericoloso pallonetto. Preme maggiormente l'Alessandria, nulla da fare. Nella ripresa cala il tono del gioco. Al 64' Brancaccio esce bene su Accardi e un minuto dopo Wefford manda fuori un ottimo pallone. L'ultima occasione per i padroni di casa al 90': punizione di Accardi, buona conclusione di testa di Cinello, Malgerì riesce a spedire in angolo la palla che sta per entrare in rete. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) La squadra di Baveni, in giornata di scarsa vena offensiva, riesce ad ottenere un punto sul terreno dei grigi, apparsi in ripresa IL CASALE SI DIFENDE BENE AD ALESSANDRIA Una gara di contenimento dei nerostellati e la tradizione è rispettata: finisce senza reti Ancora una volta è uscito il segno «ics», nel derby provinciale fra Alessandria e Casale, che nelle ultime sette edizioni di campionato è finito in sei occasioni sullo 0-0. Si tratta di un risultato che accontenta sicuramente più i nerostellati dei padroni di casa, ancora alla ricerca del primo successo stagionale. La squadra di Baveni invece, con il quarto pareggio consecutivo e con il nono risultato utile, prosegue la serie positiva, mantiene il secondo posto in classifica ad una sola lunghezza dalla Spal e raggiunge già - dopo dieci giornate di campionato - quota 13: ovvero gli stessi punti raggranellati due anni fa, alla prima stagione in Cl, nell’intero girone d’andata. E, per un campionato che sembrava iniziato sotto i peggiori auspici, dopo la crisi societaria, é un risultato di grandissimo valore. Al «Moccagatta» Luxoro e compagni si sono trovati di fronte un'Alessandria determinata, capace di produrre una gran mole di gioco alla ricerca del centravanti Cinello, giocatore di grande «mestiere». Ai grigi manca fantasia in fase risolutiva, ma la squadra di Riccomini è parsa comunque in buona salute. Il Casale ha offerto un’altra buona prestazione sotto il profilo del carattere, delTimpegno, della coesione del collettivo ed è riuscito a condurre in porto il risultato probabilmente più sofferto di questo avvio di stagione. Ai nerostellati è mancato qualcosa sotto il profilo del piglio offensivo, con Malgeri che sulla fascia sinistra non si è mai trasformato da difensore in attaccante e con un Brunetti che ha lottato a sua volta con impegno, ma non è ancora inserito negli schemi della squadra. La formula a due punte ha funzionato sotto il profilo tattico, perché ha impedito che i veementi attacchi dellAlessandria del primo tempo si trasformassero in assedio, ma dal punto di vista tecnico ci si aspettano prestazioni sicuramente migliori, pùr tenendo conto delle difficoltà del match. L’Alessandria, dopo 90’ agonisticamente tirati ma sostanzialmente corretti, può mettere sul piatto della bilancia qualche pericolosa punizione dal limite (con un grosso intervento di Brancaccio su Cinello nel primo tempo), qualche mischia concitata, qualche recriminazione per episodi in area sui quali l’arbitro ha comunque sorvolato senza esitazioni, e un generoso forcing finale nel quale il Casale ha smarrito lucidità, soffrendo oltremisura (così come nelle ultime battute della gara con il Siena). I nerostellati replicano con una palla-goal in contropiede per Tintisona nel primo tempo parata da Turci, con una coraggiosa conclusione di Weffort nella ripresa e con una prima parte del secondo tempo giocata con buona personalità collettiva, amministrando per 30 minuti il possesso della palla con autorità. Ai punti, dunque, un bilancio leggermente favorevole all’Alessandria, di quelli che - nel calcio - spesso si traducono in un pareggio, specie in un campionato equilibrato come quello di Cl, dove le vittorie arrivano con il contagocce (nelle ultime tre giornate ci sono stati 19 pareggi su 27 partite). II Casale prosegue dunque la sua corsa decisamente positiva in un torneo che si annuncia difficilissimo: visto otto giorni fa il valore del Siena, ultimo in classifica, c’è da attendersi una lotta per la salvezza incertissima. Fortunatamente, ma con pieno merito, i nerostellati stanno ora vivendo la loro avventura in un’altra dimensione, quella dell’alta classifica, nella quale dimostrano di saper stare - di settimana in settimana - con grande autorità. Anche se il gioco è meno sbarazzino e spumeggiante rispetto a un mese fa, alla storica partita con il Como e allo strepitoso secondo tempo di Monza. (Il Monferrato - Paolo Zavallaro) RISULTATI: Chievo – Baracca 2-1 Como – Pavia 2-0 Massese – Carpi 1-0 Palazzolo – Vicenza 0-0 Pro Sesto – Empoli 0-0 Siena – Monza 1-1 Spal – Triestina 0-0 Spezia – Arezzo 1-1 CLASSIFICA: Spal p. 14, Empoli, Casale 13, Arezzo, Como, Monza 12, Vicenza, Spezia, Palazzolo, Chievo 11, Triestina 10, Pro Sesto 9, Alessandria, Massese 8, Pavia 7, Carpi, Baracca, Siena 6. MARCATORI: 6 reti: Bottazzi (Spal), 5: Briaschi (Arezzo), Gori (Chievo, 1), Gautieri (Empoli). Il punto sul campionato Giornata interlocutoria caratterizzata dai pareggi (ben sei di cui quattro a reti inviolate) che non ha mosso la classifica. Tra le squadre piazzate nella parte sinistra della graduatoria solamente il Como ha vinto il suo confronto ed il 2-0 con cui i lariano hanno regolato il Pavia rappresenta il massimo margine di giornata. Potrebbe non essere casuale il fatto che le tre squadre sconfitte in questa domenica occupino tre degli ultime quattro posizioni del gruppo ad un terzo circa del torneo. Vero che la classifica è molto corta (la Triestina, undicesima, ha quattro punti in meno della prima ed altrettanti più dell'ultima!) ma gli indizi parlano chiaro; però la strada è ancora lunga e tutto può cambiare...