Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
23-08-2010 - Giornata: 1 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia Calcio - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 66. Lazzaro [Sp] 19. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Ghinassi Tommaso, Segarelli Gianluca, Bonomi Simone, Negrini Matteo [74. Marchesetti Mattia], Camillucci Cristiano [88. Damonte Loris], Martini Marco, Artico Fabio, Machado Pineda Bryan [72. Cuneaz Andrè] A disp.:Caiazzo Fabio Amedeo, Cammaroto Vincenzo, (P) Colombi Simone, Pasino Matteo All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
SPEZIA CALCIO: Aprea, Comazzi, Scantamburlo [20. Buscaroli], Enow, Padoin, Pedrelli, Chianese, Herzan, Lazzaro, Colombo [79. Capuano], Casoli [25. Musto]. A disp.: Conti, Cesarini, Ferrarese, Cisterni. All.: D'Adderio Fulvio

Arbitro: Carbone Ciro (Napoli) [Gotti, Perrone]
Note
Partita giocata al lunedi in posticipo televisivo. Espulsi 22. Comazzi [S], 85. Calzona [A – All 2°] Ammoniti: 8. Comazzi [S], 16. Artico [A], 26. Colombo [S], 34. Padoin [S], 52. Ghinassi [A], 53. Camillucci [A]. Angoli: 3-2 Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 4.500 (3.137 paganti, 1.255 abbonati) Serata calda, terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 20.45

Commento
Un momento shock nel primo tempo e lo Spezia si ritrova sotto di una rete e con un uomo in meno. Una magia di Lazzaro nella ripresa, però, soffoca la gioia dell' Alessandria che si vedeva già affiancata alle altre leader del girone A della Prima divisione. Partono contratti i padroni di casa e D' Adderio, che decide nonostante l' ok della Lega di mandare in tribuna Marchini, opta per un attacco Lazzaro-Colombo, relegando Cesarini in panchina. Gli ospiti non riescono a recuperare Cammaroto, ed il giovane reparto arretrato soffre troppo gli esperti attaccanti avversari. Regalo L' Alessandria ringrazia Aprea del regalo e Comazzi per la poca lucidità: vantaggio ospite al 19' quando l' estremo difensore, nel tentativo di servire un compagno, cede invece la palla ad Artico. Il capitano non ha problemi a metterla dentro. Al 22' Comazzi si fa espellere per un fallo su Martini (secondo cartellino giallo). Nella ripresa gli attacchi dei liguri si fanno più ficcanti, mentre i piemontesi, si affidano alle percussioni di Martini e al solo Artico. La rimonta spezzina la concretizza Lazzaro, che realizza a modo suo: spalle alla porta, controlla la sfera e scaglia un gran sinistro sul quale Servili non può fare nulla. Oggi intanto nuovo arrivo allo Spezia: preso Fissore (ex Mantova). (Gazzetta dello Sport) GRIGI PUNTO AGRODOLCE A Spezia risultato giusto, ma occasione persa. Ancora attesa per la punta. Tornano Cozzo e Preda La sensazione è di una occasione persa. Anche se il pareggio al ‘Picco’, davanti alle telecamere di Rai Sport (che hanno negato il primo quarto d’oro per il finale di Italia – Finlandia di basket, scatenando proteste, anche per il tono, successivo, della telecronaca) è sacrosanto. «Un pari giusto» risponde Giorgio Veltroni a chi gli chiede se l’1-1 è un punto guadagnato o, invece, due persi. Lettura da condividere, quella del presidente dei grigi, perché lo Spezia, nel primo quarto d’ora, ha spinto molto e l’Alessandria ha faticato a uscire. Il regalo di Aprea premia l’opportunismo di un attaccante vero come Fabio Artico, che ha sbianchettato da anni la data di nascita, il rosso a Comazzi avrebbe potuto girare definitivamente la gara dalla parte degli uomini di Sarri. Invece i padroni di casa, nella difficoltà, si sono riorganizzati meglio, Padoin ha registrato una difesa incerta e, davanti, sulle palle alte, Colombo, migliore in campo, l’ha fatta da padrone, ‘San Servili’ ha fatto gli straordinario che, per lui, sono diventati miracoli di ordinaria amministrazione, ma il risultato è figlio di un buon gruppo che deve ancora diventare una buona squadra. E, soprattutto, deve convincersi di essere una buona squadra. FALCONIERI IN VANTAGGIO: «In questo momento la soluzione più praticabile è Vito Falconieri, che è in comproprietà tra Ascoli e Catania e si sta allenando con la società marchigiana». Lo ammette anche il direttore tecnico Nario Cardini, che avrebbe voluto dare a Sarri l’ultimo innesto prima della Cremonese. «Ci proveremo, lo facciamo da settimane, ma la vedo difficile. Perché sono tutti giocatori sotto contratto con altre società e questo complica la trattativa». Come è per Innocenti, che potrebbe partire se il Taranto riuscisse a chiudere per Piovaccari, ma il Ravenna è restio a cederlo. E, soprattutto, per Renato Rafael Bondi, che ha un triennale con il Grosseto. Da valutare la pista Veronese, due gol in Coppa con il Lecco, ma in partenza. COZZO E PREDA PER I GIOVANI. I primi contatti, gli incontri, ieri una lunga riunione in sede. E, in serata, l’annuncio, del presidente Giorgio Veltroni. «Giampiero Cozzo e Gilberto Preda sono i nuovi dirigenti del settore giovanile: abbiamo parlato a lungo, hanno progetti e idee importanti, che combaciano con le nostre. Hanno passione e programmi seri, che mi sono piaciuti molto. L’ho detto fin dal primo giorno, dalla presentazione in Comune: io credo nei giovani - sottolinea il presidente Giorgio Veltroni - e nel settore giovanile voglio investire. Sono felice di avere trovato due alessandrini che vogliono condividere questo percorso». Per Cozzo e Preda è un ritorno in grigio: il primo era stato fin da subito insieme a Bianchi e aveva scelto di uscire dalla compagine societaria dopo la promozione in C2, insieme a Preda, che era stato in consiglio solo per un anno. «Cozzo sarà il presidente del settore giovanile e Preda il vicepresidente: mi piace anche sottolineare questa alessandrinità che sta emergendo e che considero una ulteriore dimostrazione di accoglienza nei miei confronti, che mi gratifica insiste Veltroni - mi stimola e mi rende ancora più convinto della mia scelta». Alcune formazioni del vivaio grigio sono già al lavoro: anche la Berretti, affidata a Alberto Mariani, che negli ultimi tre anni ha allenato allievi e giovanissimi nazionali della Lazio. «Ci tengo a sottolineare che il gruppo di 13/14 elementi è stato integrato con una decina di giocatori di società laziali. Non ci sono esuberi - aggiunge il dt Cardini - qualcuno si è aggregato per qualche giorno di prova, ma nessuno è venuto a rubare posto ad altri». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Un pareggio che sa di occasione perduta: l’Alessandria debutta in Prima Divisione con un giusto 1-1 al Picco, ma deve fare autocritica per non aver saputo difendere l’iniziale vantaggio e non aver sfruttato l’uomo in più per settanta minuti. Alla vigilia Sarri temeva la maggior compattezza dei liguri, che giocano assieme da un anno e mezzo mentre i grigi sono una formazione totalmente nuova. Sul campo, in effetti, i padroni di casa si trovano di più mentre Segarelli e compagni non hanno mai le giuste distanze e a turno tutti i reparti balbettano. Ad agosto è impossibile essere al 100% della forma, ma il limite più evidente degli ospiti è quello di non provare a colpire una compagine sbilanciata nel tentativo di rimontare lo svantaggio e costretta ovviamente a lasciare varchi enormi al contropiede dei mandrogni. La fisionomia del match si delinea subito: aquilotti più aggressivi, Alessandria manovriera ma in difficoltà nel fraseggio stretto sia per le condizioni del campo, sia per la maggiore fisicità degli avversari che non lesinano tackle energici. Sui palloni alti la squadra di Sarri soffre e per un quarto d’ora Colombo le prende tutte sulla tre quarti, guadagnando in un contrasto aereo anche una punizione dal limite su cui Servili si produce in una spettacolare deviazione a pugni chiusi. Se i mandrogni superano senza danni i 20’ iniziali, devono ringraziare il loro portierone: Servili è semplicemente perfetto per riflessi e reattività quando Herzan da tre metri prova per due volte a ribadire in rete un cross di Chianese spizzato da Colombo, ma trova il muro eretto dal numero uno dei grigi. Quanto conti un buon portiere lo si capisce sul capovolgimento di fronte: Aprea si ritrova la palla tra i piedi dopo il retropassaggio di un compagno e, invece, di rinviare lungo, si produce in un assist tanto involontario quanto precisissimo per Artico, che approfitta del gentile omaggio e deposita nella porta sguarnita. L’incredibile harakiri dello Spezia continua 120 secondi dopo lo 0-1: Comazzi già ammonito placca in stile All Blacks il lanciato Martini e finisce negli spogliatoi. D’Adderio, già costretto a sostituire l’infortunato Scantamburlo con Buscaroli, toglie Casoli, inserisce l’argentino Musto e ridisegna la squadra spostando Enow al centro e dirottando Chianese sulla fascia sinistra. Il 4-4-1 dei locali non produce altre occasioni, ma l’Alessandria appare un po’ impacciata in difesa e non riceve nulla dalle ali Machado e Negrini, più preoccupati della copertura che della fase offensiva. Nella ripresa il ritmo dello Spezia cala, ma l’Alessandria non riesce a far girare palla e a stancare i rivali obbligandoli a correre a vuoto. Due iniziative velleitarie di Martini producono altrettanti conclusioni fuori bersaglio, poi un’altra disattenzione della retroguardia spezzina innesca lo stesso Martini che incespica a tu per tu con Aprea. Ma non si ha mai la sensazione che i grigi possano assumere il controllo della gara, anzi nessuno si accorge dell’inferiorità numerica perché Colombo corre come un indemoniato e gioca per due mentre Machado e Negrini girano a vuoto sulle fasce. La logica conseguenza di questo tran tran è il pareggio, confezionato dalla premiata ditta Colombo-Lazzaro. Il primo tanto per cambiare regala l’assist al compagno che controlla, mette a terra in mezzo a due difensori statuari e di sinistro trova una rasoiata imparabile. L’1-1 acquieta lo Spezia ma non scuote l’Alessandria, imprecisa nei passaggi e incapace di cambiare marcia. D’Adderio si copre togliendo l’esausto Colombo e inserendo Capuano, Sarri risponde con gli esterni Cuneaz e Marchesetti in luogo dei deludenti Machado e Negrini. L’incontro diventa spezzettato, con qualche fallo di troppo (rischiano il rosso i già ammoniti Padoin, Ghinassi e Camillucci) e poca convinzione su ambo i fronti. Solo Marchesetti nel recupero va al tiro con buona coordinazione ma Aprea para e il risultato resta inchiodato sull’1-1 che muove la classifica dei grigi, ma impone ai ragazzi di Sarri un esame di coscienza: con un po’ di coraggio in più si sarebbe potuto espugnare il Picco. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Bassano - Spal 2-3 Como - Ravenna 1-2 Cremonese - Gubbio 5-1 Lumezzane - Pavia 1-1 Monza - Pergocrema 2-2 Paganese - Verona 2-1 Sorrento - Salernitana 2-2 Sudtirol - Reggiana 1-1 CLASSIFICA: Spal, Ravenna, Cremonese, Paganese p. 3, Lumezzane, Pavia, Monza, Pergocrema, Sorrento, Salernitana, Sudtirol, Alessandria, Spezia, Reggiana 1, Bassano, Como, Gubbio, Verona 0. Il punto sul campionato Due vittorie esterne e cinque pareggi nella prima giornata di campionato. Parte con il botto la Cremonese che rifila cinque gol (a uno) al Gubbio. Il Ravenna espugna il Sinigaglia mentre la Spal vince sul sempre difficile campo di Bassano. Pari nel primo derby campano della stagione, quello di Sorrento tra rossoneri e Salernitana finito 2-2. La seconda vittoria casalinga della giornata è quella che la Paganese ha soprendentemente ottenuto con il Verona. I gialloblu, considerati una sorta di schiacciasassi del girone, sono invece partiti con il piede sbagliato.