Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
07-12-1986 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Montevarchi C. Aquila 1902 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 68. Porceddu [Mo]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Marin Maurizio, Vitaloni Paolo, Pieri Giorgio, Cornaglia Massimiliano, Briata Roberto, Petricone Roberto [15. Mensi Davide], Manueli Luigi, Cecotti Andrea, Falessi Massimo [52. Panizza Emanuele], Piconi Antonio A disp.:Lorenzo Teodoro, Montobbio Massimiliano, (P) Quaglia Gianluca All.: Ferretti Mirko

Formazione avversaria
MONTEVARCHI CALCIO AQUILA 1902: Marchisio, Colombo, Dainese, Dati, Neri, Marini Vittorio, Stilo, Marini Stefano, Cacciatori [73. Brogi], De Poli [23. Porceddu], Carboni. A disp.: Cherubini, Biagianti, Angelini. All.: Balleri Costanzo

Arbitro: Ravelli Ulisse (Bergamo)
Note
Grave infortunio a Cacciatori: frattura del setto nasale Ammoniti: Dati [M], Neri [M]. Angoli: 6-5. Spettatori 2.000 circa (1.513 paganti, incasso L. 12.184.000). Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30.

Commento
E' CRISI PER L'ALESSANDRIA BATTUTA A MONTEVARCHI Fallite alcune buone occasioni nel primo tempo e passata poi in svantaggio al 68', su punizione di Porceddu, l'Alessandria non è riuscita a riequilibrare le sorti dell'incontro ed ha lasciato sconfitta il «Moccagatta», tra le contestazioni del tifosi più scalmanati. Una sconfitta preoccupante per la classifica, nelle ultime tre partite, di cui due consecutive in trasferta, l'Alessandria ha rimediato appena un punto, ma ancora più per il morale dei giocatori che vivono la tensione di una situazione societaria sempre più drammatica. «Siamo in un momento molto delicato, è già un risultato poter continuare ad esistere», afferma mister Mirko Ferretti. Domenico Bertoneri, l'imprenditore toscano proprietario delle azioni della società alessandrina attraverso una finanziaria, non dà più una lira, come del resto aveva promesso, lasciando all'Alessandria il problema di tirare avanti con i soli incassi delle partite casalinghe. La partita. Dopo 40 secondi, Petricone, liberatosi bene di Vittorio Marini, sull'uscita del portiere spreca l'occasione, buttando a lato. All’8' Cecotti, ben servito da Piconi, si vede respingere la conclusione dall'estremo difensore toscano. Al 15' Petricone, infortunatosi pochi minuti prima, deve abbandonare il campo, sostituito dal giovane Mensi. Altra buona occasione per i grigi al 34'. Punizione di Manueli, il portiere toscano esce a valanga e riesce ad anticipare Piconi quasi sulla linea. Nella ripresa il gioco ristagna a centro campo, senza azioni degne di nota sino al gol dei toscani. Al 68', contrasto Manueli-Cacciatori, l'arbitro fischia un dubbio fallo contro l'Alessandria, calcia lo stesso Cacciatori che tocca per Porceddu la cui conclusione finisce in rete, nell'angolo sulla sinistra di Beccari. Inutile la reazione degli alessandrini. Al 72' punizione di Manueli, testa di Pantera, ma nulla da fare. All'82' su corner di Manueli, Marin colpisce di testa e poi ribatte Panizza. Il toscano Dati, di testa, salva a portiere battuto. In questa azione, per un fortuito scontro con Panizza, Cacciatori riporta la frattura del setto nasale e deve essere portato in ospedale. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) LA SCONFITTA CON IL MONTEVARCHI E GLI INQUIETANTI INTERROGATIVI DI UNA SOCIETÀ “AUTOGESTITA” Grigi: come vivere nell'incertezza Delicata anche la posizione dell’allenatore Ferretti La caduta verticale dell’Alessandria continua. Battuta dal Montevarchi la squadra di Ferretti sta per toccare imo dei punti più bassi della sua ultra settantenaria storia calcistica. Mai così negativa, la situazione tecnica e di classifica, mai così incerto il futuro. Al termine dell’incontro di domenica al “Moccagatta” lo stesso allenatore Ferretti (che è stato ancora una volta contestato) ha buttato lì una frase sibillina... ma non troppo: «Ringraziate — ha detto ai cronisti — che oggi i ragazzi hanno giocato». E poi alle domande sulla tanto discussa autogestione ha aggiunto: «I soldi se ne vanno tutti». Domanda: e gli stipendi dei giocatori? «Non fatemi aggiungere altro, lascio alla vostra immaginazione. Io posso soltanto dire che i ragazzi stanno giocando con uno spirito ed un attaccamento alla maglia che è ammirevole. Da nessuna altra parte, in nessuna altra città d’Italia c’è una situazione tanto difficile ». Facile sunto: giocatori senza stipendio, nessuna istruzione da Massa, soldi che non arrivano (del resto Domenico Bertoneri ha mantenuto la promessa, lasciando i grigi al o loro destino). Si tratta a questo punto di azzardare alcune previsioni sull’immediato futuro di questa società sempre più in crisi, perché difficilmente l’Alessandria potrà continuare a trascinarsi come un moribondo che attende cure urgenti che mai non arrivano. Qualcosa, in sostanza, dovrà accadere. Qualcuno dovrà staccare il tubo che porta ossigeno al paziente, oppure prendere decisamente l’iniziativa. Anche Domenico Bertoneri, l’attuale proprietario delle maggioranze delle quote della Finanziaria, è chiamato in causa: una eventuale retrocessione potrebbe avere disastrose conseguenze anche sulla valutazione del capitale giocatori. Cosa potrà pretendere, a fine stagione, il patron toscano di una squadra allo sbando, seppure rinforzata da giovani interessanti? Quali richieste potrà avanzare? E se realmente oggi tutto viene affidato all’entourage di Mirko Ferretti, con la supervisione dell’amministratore Sassetti (che alla domenica diserta il Moccagatta), che pretese si possono ancora avanzare sul “parco” atleti? Domande, si diceva, che non tengono conto dell’unico, fatto certo, inequivocabile: la deficitaria classifica che vede i grigi nel folto gruppo delle penultime, qualche gradino sopra il già condannato Asti. Domenica, contro un non irresistibile Montevarchi, l’Alessandria, tra l’altro, ha dovuto fare a meno, ancora una volta di Lorenzo (che era in panchina) e di Mocellin. Assenze che fanno discutere, indipendentemente dalla reale consistenza degli infortuni(malanni muscolari che, ne siamo convinti, potrebbero anche scomparire con una iniezione di ottimismo). «Non so mai quale squadra mandare in campo — afferma con sincerità Mirko Ferretti — e questo, paradossalmente, è un problema da poco: il vero dramma è che non possiamo anticipare ciò che accadrà il giorno dopo. Comunque non preoccupiamoci per la prossima trasferta di Vercelli: a volte si fanno punti dove non si pensa di perdere e viceversa». Ferretti, intanto prende atto delle assenze di Petricone, che domenica ha riportato una dolorosa distorsione al ginocchio e di Falessi, che ha ricevuto una botta e che, dopo una già anonima prestazione ha dovuto lasciare il campo. Poco da dire riguardo alla gara con il Montevarchi. Il taccuino è poverissimo: non essendo riusciti a sfruttare due ghiotte occasioni con Petricone e Cecotti (1’ e 7’), i grigi nella ripresa hanno prodotto... una specie di non gioco che lasciava prevedere un risultato in bianco. Nel finale, invece, la beffa su discutibile calcio di punizione e, subito dopo, le contestazioni a Ferretti. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Carbonia – Pontedera 0-0 Casale – Sorso 2-0 Civitavecchia – Entella 1-0 Cuoiopelli – Sanremese 0-0 Massese – Asti 1-0 Pistoiese – Derthona 0-0 Pro Vercelli – Novara 2-1 Torres – Olbia 0-0 CLASSIFICA: Derthona 17; Novara 16; Torres, Entella 15; Pistoiese, Pro Vercelli, Cuoiopelli, Pontedera, Civitavecchia, Olbia 14; Casale 11; Alessandria, Sorso, Montevarchi, Massese, Carbonia 9; Asti 4 Il punto sul campionato Otto gol soltanto in questa asfittica giornata di campionato in cui quattro gare sono finite 0-0. Due rigori assegnati nei primi 12’, trasformati con freddezza da Solimeno, hanno sancito il successo della Pro Vercelli sul Novara nel derby del riso. Approfittando di questo risultato il Derthona, pareggiando con la Pistoiese, è rimasto da solo in vetta al girone. A Civitavecchia, un gol di Mariani è bastato per mettere ko l’Entella. Ha premuto il Cuoiopelli ma la Sanremese ha retto. L’Asti è stato sconfitto dalla Massese: 1-0 il finale. La doppietta di Gino ha permesso al Casale di sconfiggere il Sorso.