Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
14-12-1986 - Giornata: 13 - Vercelli - Leonida Robbiano


Pro Vercelli US - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Cornaglia Massimiliano, Vitaloni Paolo, Briata Roberto, Lorenzo Teodoro, Panizza Emanuele, Pieri Giorgio, Manueli Luigi, Mocellin Enzo [79. Falessi Massimo], Cecotti Andrea, Piconi Antonio A disp.:Bordini Gino Luca, Montobbio Massimiliano, (P) Quaglia Gianluca, Valeri Oscar All.: Ferretti Mirko

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Corona, Tumelero, Re, Manzin, Barbero, Ricci, Riberto, Leone, Solimeno [15. Sora], Colapietro, Pescatori. A disp.: Passeretta, Longo, Buratta, Mulatero. All.: Zoratti Giuliano

Arbitro: Lattuada Giuseppe (Legnano)
Note
Ammoniti: Vitaloni [A], Panizza [A], Mocellin [A], Pescatori [P], Briata [A]. Abgoli: 5-3. Spettatori: 2.000 circa (1.700 paganti, incasso L. 14 milioni circa. Freddo e pioggia, terreno leggermente allentato: Inizio gara ore 14,30

Commento
DOPO LA PROROGA DELL’ULTIMATUM, IMPORTANTE IL PUNTO STRAPPATO A VERCELLI Alessandria: due boccate d'ossigeno Finanziaria: ora si chiederà di versare le quote per la società Adesso la tregua non deve essere il pretesto per portare l’Alessandria ad un passo da una nuova e quindi insuperabile crisi. Domenico Bertoneri che, volente o nolente, è il proprietario della squadra, ha concesso ancora una decina di giorni per costituire una società finanziaria che sia in grado di concludere l’acquisto della società. Il sindaco Mirabelli ed il prefetto Pier angeli hanno, come detto, chiamato a raccolta le forze imprenditoriali cittadine che sono accorse al capezzale dei «grigi », pare, con buone probabilità di successo. Industriali, commercianti, artigiani, amministratori di grandi aziende e anche alcuni noti appassionati hanno dato la loro piena disponibilità all’operazione e per questo il rappresentante del Governo ed il primo cittadino hanno inviato un telegramma al presidente Bertoneri chiedendo una revisione dell’ultimatum, come in effetti è avvenuto. Quindi da Alessandria si è stati in grado di fornire alcune valide garanzie (la serietà dei personaggi contattati, forse la cifra ipotizzata, o se non altro la firma in calce al telegramma di risposta, del sindaco appunto e del prefetto) al punto che Bertoneri ha concesso un attimo di respiro alla « povera » Alessandria. Una schiarita, è stato chiesto a Mirko Ferretti negli spogliatoi di Vercelli? «Io di schiarite non parlerei — ha sottolineato il consigliere Comunale e allenatore —, direi soltanto una tregua, perché a parole non si è mai risolto nulla. Adesso si dovrà andare dalla proprietà e offrire la cifra che si chiede, comunque con la prospettiva di concludere. Perché, parliamoci chiaro, in tutti questi mesi di parole se ne sono fatte tante, di passi indietro altrettanti; nel senso che una volta sul punto di concludere, la controparte alessandrina finiva regolarmente per ritirarsi. Per questo io resto fiducioso, certamente, soprattutto tenendo conto del lavoro che hanno fatto il sindaco ed il prefetto, ma le mie riserve sono tutt’altro che ingiustificate». Intanto, approfittando della proroga del drammatico «aut-aut» («O vi prendete l’Alessandria in due giorni oppure la mettiamo in liquidazione» stava scritto più o meno sul telegramma della Ultra High Products), Giuseppe Mirabelli ha aggiornato le trattative. Accertata la disponibilità, si tratterà ora di affrontare esplicitamente il problema economico: stabilire cioè, fino a quale cifra ogni socio potrà esporsi. Ricordiamo che i personaggi avvicinati durante le «consultazioni» appartengono al «Gotha» dell’economia cittadina. Molti, in un passato anche recente, in modo più o meno velato, avrebbero manifestato il loro interesse per l’affare - calcio. Alcuni, come l’industriale Gino Amisano, titolare della AGV, non sono mai usciti allo scoperto preoccupati per le complicate procedure di trapasso societario. Tanto per parlar chiaro, c ’erano sempre dubbi — secondo loro — sulla titolarità delle azioni della società su cui grava il blocco delle quote operate da Petrini e C. «A mio avviso questa settimana potrebbe anche essere quella decisiva — afferma il segretario Gianfranco Coscia — perché la scadenza del 27 dicembre, non va presa alla lettera e non si deve arrivare alla vigilia di Natale, dopo la partita con il Derthona, senza avere un quadro sufficientemente ampio della situazione». Il problema da risolvere, accertata la disponibilità di ogni socio, diventa poi quello di nominare un amministratore ed un consiglio nel quale inserire un rappresentante per ogni categoria o associazione chiamata ad aderire alla costituenda Finanziaria : industriali, commercianti, artigiani, istituti di credito (quesi ultimi avrebbero assicurato di garantire in caso di esposizione economica della nuova società). La situ azion e attorno all’Alessandria resta comunque intricata. Ci sono anche persone a cui è sempre stata a cuore la sorte del calcio nostrano che restano fuori della finanziaria. Tra questi, ad esempio, ci sono anche Michele Sandroni e Mario Negro, mentre pare che Fernando Ceratogli e gli assicuratori Faccini e Corsi abbiano aderito all’iniziativa del sindaco (anzi gli ultimi due sono stati, in estate, tra i promotori dell’iniziativa). Intanto, dopo la proroga ed il pareggio di Vercelli, ottenuto al termine di una gara tatticamente giudiziosa, la vecchia Alessandria tira due salutari boccate di ossigeno e la squadra, nonostante tutto, può ancora venire rinforzata con l’inserimento degli ex interisti Meazza, Marmaglio e Civeriati. Il loro acquisto, naturalmente, è subordinato al-, la conclusione delle trattative, che sono riprese lunedì e che sono proseguite anche ieri. Il calcio, per ora, scompare (Il Piccolo – Roberto Gilardengo) Il portiere dei grigi protagonista nel derby al "Robbiano": 0-0 BECCARI-MIRACOLO BLOCCA LA PRO: L'ALESSANDRIA INTERESSA A RIVERA? L'Alessandria ha risposto sul campo alla settimana forse più travagliata della sua storia sportiva: i grigi di Mirko Ferretti, dimissionario, eppure in panchina hanno imposto l'alt, 0-0 ad una Pro che ha fatto di tutto, senza riuscirci, per conquistare il poker di vittorie consecutive. Sulla loro strada, i bianchi di Zoratti hanno trovato subito il contrattempo di un infortunio a Solimeno l'attaccante più in forma, costretto ad uscire al 15'. Poi si è messo di mezzo il portiere ospite Sandro Beccari. un vercellese che ha impedito ai suoi concittadini di festeggiare il successo con un palo di interventi miracolosi. Quello di ieri fra Pro Vercelli e Alessandria è stato il 52° derby di campionato: 10 successi del grigi, 17 dei bianchi. Si è giocato in un pomeriggio freddo e piovoso, di fronte a 2000 spettatori. Le due società, avevano vissuto in modo diametralmente opposto la vigilia del derby: entusiasmo a Vercelli per il successo sul Novara, sconforto in riva al Tanaro per la decisione del presidente, Domenico Bertonerì, di ritirare la squadra dal campionato. Solo venerdì, grazie all'intervento del prefetto e del sindaco, i tifosi hanno saputo che Bertonerì aveva rimandato il suo proposito di due settimane: si aspettano notizie da alcuni gruppi finanziari che sarebbero in grado di rilevare la dirigenza e, nella ridda di voci sul presunti salvatori, spunta il nome di Gianni Rivera. Ma torniamo al calcio giocato. I tifosi della Pro speravano in una ripetizione della palpitante gara della domenica precedente. Ma, dopo un quarto d'ora, la bella squadra costruita da Zoratti ha denotato uno del suoi limiti di fondo: la mancanza di una terza punta in panchina Cosi, quando, dopo uno scatto in fascia, Solimeno s'è fermato stringendosi una gamba, l'allenatore friulano è stato costretto ad inserire un mediano, lasciando il solo Pescatori, ben chiuso da Vitaloni all'occorrenza in tandem con il libero Lorenzo. Cosi, i vercellesi sono riusciti a farsi largo solo al 29'. quando Colapietro ha liberato Re sulla sinistra: sul cross del terzino, Beccari è volato a deviare sull'accorrere di Ricci. Sei minuti dopo rispondeva Mocellin, buono il rientro, con un dribbling efficace concluso da un sinistro a fil di palo. Al 40', la miglior occasione per i locali. Sora vinceva un contrasto e si Involava sulla destra: sul cross in area, proteste di Pescatori per un presunto mani di Vitaloni; la palla schizzava al limite dove, di prima intenzione, Colapietro la calciava a parabola, di destro, ricavandone una traiettoria micidiale. Seppure fuori dai pali, Beccari si marcava e riusciva a deviare. Nella ripresa, la Pro dava stato costretto ad inserire un mediano, lasciando il solo Pescatori a battersi contro una difesa solida e, a tratti, rude. Privata del suo attaccante più veloce (gran specialista tra l'altro, nei calci franchi), la Pro non è riuscita a far gioco per Pescatori, ben chiuso da Ferretti: «Ammirevoli seppur senza stipendi» i giocatori dell'Alessandria. I quali hanno bloccato la marcia trionfale della sua Pro, dopo tre vittorie consecutive. Spiega iI «mister» vercellese: «L'Alessandria veniva da una settimana molto difficile ed ero sicuro che ci avrebbe reso la vita dura. I suoi giocatori hanno risposto sul campo alla tempesta che si era abbattuta in settimana sulle loro teste. A noi è mancato subito Solimeno, una grave perdita, ma il pari ci sta tutt'altro che male». Anche Mirko Ferretti elogia, naturalmente, il carattere del suol giocatori. è dimissionario, ma è andato in panchina. Dice: «Avrei lasciato volentieri l'incarico al collega Vincenzo Rolando, che allena la Berretti, ma mi sono preso l'impegno di continuare a dare l'appoggio alla squadra in questo momento, ed intendo onorarlo». Poi Ferretti aggiunge: «Scrivete che questa società la stanno tenendo in vita loro, i ragazzi. Non ricevono lo stipendio, sanno che la loro carriera è in pericolo, eppure continuano a dare l'anima. Devo ringraziarli tutti». Al 51'. Riberto azzeccava un cross dalla destra che si trasformava in tiro assassino: Beccari lo metteva in angolo. Ma ancora meglio, il portiere dell'Alessandria doveva fare al 63', quando riusciva a tirare fuori dal «sette» una punizione calciata con maestria da Re. A quel punto, la Pro si spegneva. Sullo stadio calava una fitta oscurità (anche di idee) e l'Alessandria ne approfittava per arrischiare qualche sortita: al 72', era bravo Corona ad andare a chiudere sul capitano ospite Manueli, bel lancio filtrante di Cecotti: e due minuti dopo, emulava in bravura il suo antagonista, schiaffeggiando in angolo una punizione dello stesso Manueli. Proprio al 90', la Pro sfiorava il gol con un colpo di testa del libero Ricci che usciva di un soffio, accanto al palo (La Stampa - Ed. Sport - Enrico De Maria) RISULTATI: Asti – Civitavecchia 0-1 Cuoiopelli – Pistoiese 0-0 Derthona – Novara 1-1 Entella – Torres 2-0 Montevarchi – Carbonia 1-0 Olbia – Pontedera 2-0 Sanremese – Casale 1-1 Sorso – Massese 1-0 CLASSIFICA: Derthona p.18; Entella, Novara 17; Civitavecchia, Olbia 16; Pistoiese, Torres Pro Vercelli, Cuoiopelli 15; Pontedera 14; Casale 12; Sorso, Montevarchi 11; Alessandria, Sanremese 10; Massese, Carbonia 9; Asti 4 MARCATORI: 5 RETI: Gino (Casale), Pescatori, Solimeno (Pro Vercelli), Bertini (Entella), 4 RETI: Mariani (Civitavecchia), Ferla, Picco (Derthona), Balacich (Novara), Giannini (Pistoiese), 3 RETI: Orazi (Civitavecchia), Farina, Gori (Sanremese), Righetti (Cuoiopelli), Antonucci (Entella), Pala (Sorso), Tortora (Pistoiese), Molteni (Pontedera) Il punto sul campionato Il Derthona ha mantenuto il primato solitario in vetta al girone pareggiando il match clou della giornata con il Novara per 1-1: padroni di casa in vantaggio, raggiunti nella ripresa. Nella battaglia del fango di Chiavari è prevalso la grinta dell’Entella, vittoriosa contro la Torres che così raggiunge i gaudenziani al secondo posto. L’Asti, ha perso in casa con il Civitavecchia incassando un gol dopo soli venti secondi di gioco e non riuscendo a recuperarlo. Il Casale è uscito con un pareggio 1-1 da Sanremo, al termine di una gara nella quale i padroni di casa hanno criticato l’operato dell’arbitro.