Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1986/1987
Serie C2
17-05-1987 - Giornata: 31 - Tortona - Fausto Coppi


Derthona FBC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Vitaloni Paolo, Panizza Emanuele, Ferrarese Maurizio, Meazza Luca, Briata Roberto, Marmaglio Mauro, Manueli Luigi, Piconi Antonio [78. Petricone Roberto], Ferretti Ivan, Cecotti Andrea A disp.:Colombo Antonio, Lorenzo Teodoro, Mocellin Enzo, (P) Quaglia Gianluca All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
DERTHONA FBC: Longo, Prevedini, Gabetta, Botteghi, Dozzi, Rizzardi, Rossi [68. Morini], Recaldini, Ferla, Lussignoli, Gori [58. Ingrosso]. A disp.: Domenghini Umberto, Bacci, Patta. All.: Domenghini Angelo

Arbitro: Lattuada Giuseppe (Legnano)
Note
Ammoniti: Beccari [A] Feria [D] Recaldini [D] Gabetta [D], Ferrarese [A] Angoli: 3-5 Spettatori 3.000 Giornata fredda e piovosa, terreno scivoloso: Inizio ore 16.00

Commento
NEL DERBY PIACE SOLO L'ALESSANDRIA Il risultato di parità, 0-0, sul terreno del Fausto Coppi, tra la capolista Derthona e la pericolante Alessandria, sta forse più stretto ai grigi alessandrini che ai leoncelli bianconeri. Senza dubbio, al di là del gioco non eccelso sotto l’aspetto tecnico messo in mostra dalle due compagini, è stata l’Alessandria a dimostrare più grinta e più carattere e proprio dai grigi, nel secondo tempo, sono venute le azioni più pericolose. Commenta Gino Amisano, Presidente dell’Alessandria: “Potevamo pretendere qualcosa di più, abbiamo impostato alcune azioni veramente belle e la vittoria non sarebbe stata rubata. Comunque anche il pareggio va bene, è un punto importante che ci da speranza, per gli ultimi tre incontri, determinanti per la salvezza dell’Alessandria. Detto questo, bisogna riconoscere che il Derthona è una bella squadra”. Meno soddisfatto il Presidente del Derthona Zaniboni: “E’ vero le possibilità di promozione non sono state per nulla compromesse dal pareggio casalingo, però dico che bisognava vincere, proprio per staccare gli avversari. Dai ragazzi mi aspettavo qualcosa di più”. Tenendo conto della prestazione dei suoi ragazzi, il mister dei leoncelli Angelo Domenghini, si dice invece soddisfatto del risultato: “L’Alessandria è apparsa più tranquilla, più aggressiva e determinata, noi invece abbiamo subito l’iniziativa degli avversari. Questo perchè alcuni dei miei giocatori hanno formito una prestazione opaca, e non si può certo regalare ad una squadra come l’Alessandria vista al Fausto Coppi, il vantaggio di quattro-cinque giocatori sotto tono”. Per Antonio Colombo, allenatore dei grigi, scesi in campo per fare risultato, hanno disputato una buona partita raggiungendo l’obiettivo: “E’ vero si poteva, forse ottenere qualcosa di più, ma bisogna anche sapersi accontentare. Per questo dico che sono contento, anche perchè la squadra ha dato ancora prova di attraversare un buon momento, e questo è importante”, commenta Colombo. (La Stampa - Ed. Sport - Dario Cresta Dino) TRE DOMENICHE AL TERMINE: L’AFFARE SALVEZZA DIVENTA UN TERNO AL LOTTO Grigi: non basterà solo un acuto Tutti d’accordo, però: «Se si gioca come a Tortona...» Ad un paio di giorni di distanza dal derby del “Coppi” i giudizi sulla prova dell’Alessandria non sono cambiati: se Manueli (grandissimo, il vero trascinatore della sua squadra) e compagni avessero sempre giocato con la grinta e la determinazione sfoderate controlla capolista, adesso la salvezza sarebbe probabilmente già raggiunta ed i dirigenti starebbero facendo conti e previsioni per il futuro. Ma il campionato dell’era Bertoneri era contraddistinto da ben altri perché lo stesso capitano* alessandrino ha ricordato senza mezzi termini Non sapevamo il sabato se saremmo andati in trasferta la domenica») e alcuni casuali successi che erano praticamente coincisi con il cambio della gestione, avevano illuso i nuovi dirigenti sulle possibilità della squadra che ora ansima al terz’ultimo posto. La rabbia ed anche la lucidità messe in mostra contro la formazione di Domenghini sono dunque una piacevole sorpresa, uno stimolo a continuare nelle ultime tre drammatiche domeniche che dividono l’Alessandria dalla conclusione del campionato. Tortona ha fatto vedere una squadra nuova nel “look” (divisa blu, con finiture bianche, persin troppo leggera tenuto conto dell’inclemenza del tempo) e nelle motivazioni: i tifosi, sempre ottimisti si augurano che questi stimoli bastino per ottenere la permanenza in C2, purtroppo gravemente condizionata dalla annunciata penalizzazione di un punto, colpa del tanto discusso caso - Valeri. Comunque gli uomini di Colombo si sono disposti in campo con marcature azzeccate a centrocampo, dove Ferrarese e soprattutto Briata hanno dato slancio alla manovra sulle fasce, orchestrati in cabina di regia dal sempre più sorprendente Manueli. All’Alessandria, ancora una volta, è mancato il colpo del K.O., ma non era certamente dalla sfida con il Derthona che i grigi cercavano la soluzione definitiva ai loro problemi offensivi. Toni ha mandato in campo Piconi, sofferente per una fastidiosa pubalgia, lasciando in panchina Mocellin, per far posto ad un centrocampista, disponendo una formazione sufficientemente prudente, ad una sola punta. In difesa esclusione in extremis di Lorenzo (che si era allenato tutta la settimana) per Meazza, che pur badando solo a distruggere, ha interpretato il ruolo di libero nel giusto modo, tenuto conto della partita esterna, delicatissima. Ma nonostante le premesse, va detto a chiare lettere che proprio gli ospiti, attanagliati da tanti problemi, avrebbero meritato i due punti e che le migliori occasioni sono capitate sui piedi degli attaccanti alessandrini. Il Derthona a nostro avviso può solo recriminare sulla mancata concessione di un calcio di rigore che potrebbe che starci, al 3’ della ripresa per uno sfortunato intervento di Briata che un passo entro l’area ha cercato la palla, colpendo invece le gambe di Recaldini. Ma si è trattato di un episodio, quasi di un colpo a sorpresa di una squadra che in 90’ ha fatto registrare al suo attivo soltanto un colpo di testa di Gori dopo 50 secondi : troppo poco. L’Alessandria, persino commovente nella sua umiltà, ha invece comandato il gioco sotto gli occhi dello stupito Domenghini, che in panchina non aveva quasi più voce per spingere i suoi in avanti, nel tentativo di riprendere in mano una partita che poteva sfuggire alla capolista da un momento all’altro. Le occasioni. Nel primo tempo, al 20’, una palla gol è capitata sui piedi ai Panizza che ha indugiato un attimo al momento del tiro, facendosi precedere da un difensore. Poi Ferrarese, su respinta di Prevedini, ha calciato d’esterno, mandando la palla radente nell’area di Longo. Sopra tutto nella ripresa, quando Gigi Manueli ha preso in mano le redini del gioco, le occasioni sono fioccate. Ma al 15’, uno splendido cross del capitano non è stato spinto in rete ad un passo dalla linea da Briata, Cecotti e Piconi e al 24’ ancora su servizio di Manueli, lo stesso Piconi ha avuto la palla del match ma si è allargato un po’ troppo sulla destra ed al momento di tirare il solito difensore è riuscito a metterci il piede. Teodoro Lorenzo, nel viaggio di ritorno verso Alessandria, ha posto l’accento sui problemi offensivi di una squadra che manovra in modo apprezzabile fino alla tre quarti per poi perdere un attimo di vista la conclusione delle azioni: «Adesso che dovremo affrontare l’Entella — ha detto il difensore — speriamo di trovare i varchi ed inquadrare la porta. Vincere non è mai facile e nel nostro caso, poi, tutte le partite interne riservano delle sorprese. Aspettiamo gli eventi, il momento rimane delicato». Il dopo partita ha messo a nudo le difficili condizioni fisiche del discusso Piconi, afflitto come detto da pubalgia e costretto a soffrire in settimana e poi magari (come è successo al “Coppi”) alzare il braccio per chiedere la sostituzione. Domenica prossima ci sarà in campo molto probabilmente Mocellin, sacrificato nel derby per legittime ragione tattico - ambientali, ma necessario per cercare la vittoria, che compensi l’ormai famigerata penalizzazione. Intanto il maxi premio messo a disposizione dai dirigenti resta il più grande stimolo per cercare la sopravvivenza ira i professionisti. La prima reazione è stata incoraggiante ma purtroppo non sarà soltanto l’Alessandria arbitra del proprio destino, servirà una concomitanza di risultati favorevoli da diversi campi d’Italia. Si attendeva la sconfitta della Massese a Vercelli, ma la Pro che ha così duramente contrastato l’Alessandria, non ha fatto altrettanto con la squadra di Bertoneri che in pratica ha scorrazzato a proprio piacimento sul prato del “Rohbiano” . Sarà un finale senza esclusione di colpi. Una pericolosa “stecca” potrebbe costare la retrocessione ma per l’Alessandria, forse, non basterà un solo acuto per restare a galla (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Asti - Casale 1-2 Carbonia - Torres 0-0 Cuoiopelli - Pontodera 0-0 Entella - Novara 0-2 Olbia - Civitavecchia 1-1 Pro Vercelli - Massese 0-0 Sanremese - Pistoiese 1-0 Sorso - Montevarchi 2-2 CLASSIFICA: Torres, Derthona p. 43; Novara 41; Entella 37; Pistoiese 36; Civitavecchia 33; Pro Vercelli Cuoiopelli, Olbia 31; Casale 30; Pontedera, Carbonia 29; Montevarchi 28; Alessandria, Sorso, Massese 27; Sanremese 24; Asti 11 MARCATORI: 12 RETI: Gino (Casale) 11 RETI: Balacich (Novara) 10 RETI: Berlini (Entella) 9 RETI: Ferla (Derthona), Pescatori, Solimeno (Pro Vercelli) 8 RETI: Gori (Derthona), Scienza (Novara), 7 RETI: Betz (Casale), Antonucci (Entella), Mazzeo (Novara), Tortora (Pistoiese), Zqnotti (Sorso), Ennas, Zola (Torres). Il punto sul campionato Dopo circa due anni dall’ultimo stop casalingo, l’Entella è stato battuto per 0-2 dal Novara; il Carbonia ha tenuto testa alla Torres, pareggiando una sfida terminata a reti inviolate. Una rete-capolavoro di Farina ha messo in ginocchio la Pistoiese; pareggio e fischi nei confronti della Pro Vercelli, incapace di andare oltre al pareggio a reti inviolate contro la Massese. La doppietta realizzata da Gino ha permesso al Casale di espugnare il campo del fanalino di coda Asti.