Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
01-12-1991 - Giornata: 11 - Monza - Brianteo


Monza Calcio - Alessandria Calcio US 4 - 1 (2 - 1)
RETI: 4. Viviani [Mo] , 40. Di Biagio [Mo] , 49. Mandelli [Mo] , 84. Mandelli [Mo] 16. Ramponi A.[A]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Tonini Devis [60. Pierantozzi Claudio], Zanuttig Andrea, Galparoli Dino, Torri Giampietro, Maurino Romano, Giacomarro Domenico [46. Venturi Claudio], Cinello Gianfranco, Accardi Giuseppe, Fiori Francesco A disp.:Alfano Giuseppe, (P) Bianchi Massimo, Frattin Emanuele All.: Riccomini Enzo

Formazione avversaria
MONZA CALCIO: Rollandi, Romano, Moretti, Saini [86. Del Piano], Marra, Sala, Mandelli, Viviani [76. Monza], Serioli, Brambilla, Di Biagio. A disp: Mancini, Cotroneo, Turrini All.: Trainini Giovanni

Arbitro: Santoruvo Vincenzo (Bari)
Note
Angoli: 3-8 Spettatori 2000 circa (696 paganti, per un incasso di L. 8.928.000). Giornata fredda; terreno in eccellenti condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Le punte trovano larghissimi spazi e il Monza può andare facilmente a rete: 4-1 ALESSANDRIA, CHE BUCHI IN DIFESA Botta e risposta fra Viviani e Ramponi nel primo quarto d'ora, poi i grigi sfiorano il vantaggio Alla distanza ha successo la carica dei brianzoli che sfruttano gli errori di Zanuttig e compagni Il Monza gioca a poker e all'Alessandria non resta che accontentarsi del gol della bandiera. Se si esclude la seconda rete, nata da un calcio d'angolo, le quattro marcature brianzole hanno in comune un unico elemento: lo scatto delle punte che hanno annientato la lenta difesa ospite. Che il Monza volesse far bella figura davanti al pubblico amico lo si è capito fin dall'inizio. Ad aprire il festival delle segnature è il ritrovato Viviani, reduce da una brutta epatite virale che lo ha tenuto per lungo tempo lontano dai campi di gioco, che al 5' porta a termine la sua azione solitaria piazzando il pallone dietro alle spalle di Turci. I grigi, osservati dalla tribuna dall'ex Gianni Rivera, reagiscono subito e dopo un minuto Cinello impegna il portiere biancorosso Rollandi con un tiro centrale da pochi passi. Trascorrono dieci minuti e l'Alessandria, sfruttando una serie di incertezze della difesa monzese, mette la palla in rete con Ramponi. Il pareggio sembra ridare fiducia ai grigi: sono Cinello e Fiori con due azioni consecutive, al 20' e al 21', ad impensierire il n. 1 monzese. I brianzoli riprendono fiato allo scemare del primo tempo. Dopo due tentativi troppo centrali andati a vuoto, Di Biagio al 40' risponde all'invito dalla bandierina di Saini e di testa deposita nel sacco la palla del 2-1. La risposta alessandrina non si fa attendere, ma la difesa avversaria questa volta è attenta e non si fa beffare. La ripresa parla subito piemontese con una serie di attacchi alla porta biancorossa, ma una svista di Zanuttig, al 49', consegna la palla-gol a Mandelli che non ha difficoltà a percorrere tutto solo la distanza che lo separa da Turci e a batterlo. Anche se sotto di due gol, i grigi non demordono. La testa di Cinello impensierisce Rollandi al 62' e al 69'. Ed è sempre il bomber alessandrino a mancare al 71' la palla del 3-2 su angolo di Fiori. Gli attaccanti grigi si rendono protagonisti anche di convulsi batti e ribatti in area che costringono la difesa monzese a salvarsi come può e all'83' un angolo di Fiori finisce direttamente tra le braccia di Rollandi. Ma all'84' Brambilla libera il furetto Mandelli che, di nuovo tutto solo, sul filo del fuorigioco, riesce a beffare il portiere avversario e a segnare il punto del poker. L'Alessandria risponde tre minuti dopo con Fiori, ma Rollandi si salva in corner, e all'88' con Zanuttig, che mira debolmente verso il portiere avversario. Mentre i tifosi alessandrini invocano l'arrivo della nebbia, che aveva avvolto in una buia coltre il «Brianteo» fino alla tarda mattinata, il Monza continua la sua esaltante carica. Il solito Mandelli coglie al volo il lungo cross del laterale Monza, ma il tentativo si spegne sul fondo. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) FINISCE 4 A 1 TRA MONZA E ALESSANDRIA Inspiegabile batosta I grigi travolti nel risultato, ma non nel gioco — Troppi errori sfruttati al meglio dai brianzoli — Galparoli getta la fascia: solo rabbia? L’Alessandria domina, il Monza vince. Una sconfitta - la prima della gestione Riccomini - che ha dell’incredibile: a tratti, sul terreno di gioco del ‘Brianteo’ si è vista la migliore Alessandria della stagione. E la mole di gioco prodotta dall’undici grigio, le occasioni create (e purtroppo non tra-sformate) sono state superiori a quelle dei rossi brianzoli, ai quali va però riconosciuto il merito di aver sfruttato i molti, troppi errori degli avversari. Già in occasione del 2 a 1 la difesa, troppa ferma, ha certo facilitato il compito di Di Biagio. Ma lo sbaglio che ha bloccato ogni possibilità di ri-monta è stato quello che ha spianato a Mandelli la via della terza rete. Senza quel retropassaggio di Zanuttig - che fino a quel momento aveva disputato una buona gara e anche nella ripresa ha avuto validi spunti - forse i grigi avrebbero potuto equilibrare il risultato, on è stato così: la terza sconfitta stagionale fa precipitare l’Alessandria sul fondo della classifica, con due sole lunghezze di vantaggio sul ‘fanalino’ Siena. Otto punti in undici gare sono pochi e certo non contribuiscono ad allentare la tensione. Preoccupa la classifica, ma preoccupa anche il gesto di Capitan Galparoli che, dopo il quarto gol del Monza, si è tolto la fascia di capitano e, a fine gara, l’ha gettata verso la panchina. Solo rabbia? Ci auguriamo di sì, anche perché mai come adesso, con due scontri diretti alle porte (Baracca Lugo e Siena al ‘Moccagatta’, l’8 e il 22 dicembre) è fondamentale che il gruppo sia unito. Riccomini ai cronisti ha spiegato di non avere visto l’episodio. «Non appena l’arbitro ha fischiato mi sono diretto ne-gli spogliatoi. Parlerò con Galparoli - ha aggiunto - per conoscere le motivazioni». Che dire, dunque, di questa partita persa con un passivo così pesante, dopo aver, per lunghi tratti, tenuto in mano le redini del gioco? «Quando si esce sconfitti per 4 a 1 - questa la tesi di Riccomini – ogni commento diventa difficile. Certo, già sul 2 a 1 avevamo regalato almeno un gol agli avversari. La partita, poi, è finita su quel retropassaggio di Zanuttig».Per il tecnico grigio ancora problemi di formazione Domenica ha dovuto rinunciare agli infortunati Briata, Sabato e Gargioni, che si sono aggiunti a Roselli, ancora alle prese con i dolori alla schiena. «Nell’ultima settimana - ammette il mister - ci è capitata addosso una serie di infortuni che certo non ci volevano». Ma i problemi di organico non si sono fatti sentire più di tanto. «Nonostante la sconfitta devo riconoscere -aggiunge Riccomini - che si è visto qualcosa di più in attacco rispetto alle gare precedenti. Siamo andati alla conclusione in diverse occasioni, purtroppo con scarsa fortuna». Ma, allora, perché una battuta d’arresto così secca? «Non ci sono responsabilità specifiche. Dietro - ammette il tecnico grigio - è necessaria maggiore tranquillità e a centrocampo maggiore compattezza. Dopo una sconfitta di queste proporzione è facile buttare tutto a mare: io sono uscito dal campo amareggiato, ma con la fiducia in questa formazione, che può migliorare. Dobbiamo solo scrollarci tutti i timori: a tratti ho visto ancora una squadra con troppa paura, ed è proprio quella che ci fa sbagliare». La cronaca si apre con un contropiede vincente del Monza. Viviani si inserisce su un passaggio corto di Ramponi ad Accardi quasi all’altezza della linea di metà campo, avanza sulla fascia, si accentra e, appena in area, evita l’intervento di Zanuttig e batte Turci con un tiro a fil di palo. Passano due minuti e l’Alessandria ha l’occasione per riportarsi in parità. traversone di Ramponi e deviazione di Cinello che Rollandi si trova tra le braccia. Il pareggio arriva dieci minuti dopo sugli sviluppi di un calcio angolo: lo firma Ramponi, il cui tiro, non irresistibile, ha uno strano rimbalzo davanti alla porta, ingannando il numero uno monzese. I padroni di casa appaiono ‘storditi’ e l’Alessandria ne approfitta per salire in cattedra : al 19’ si gira bene Cinello in area e Rollandi ‘vola’ a deviare in angolo. Dalla parte opposta ci prova Di Biagio, ma altrettanto pronta è la risposta di Turci. Alla mezzora ancora un’occasione per l’Alessandria: sulla punizione, un paio di metri prima del limite, calciata da Cinello e ribattuta dalla difesa il colpo di testa di Accardi finisce a lato. Ma proprio nel momento di maggior pressione degli ospiti il Monza va nuovamente in vantaggio. Dalla bandierina Saini scodella un assist per la testa di Di Biagio che, con la difesa troppo ferma, svetta su tutti e insacca. Nell’intervallo un po’ di rammarico per il secondo gol, ma la convinzione che l’Alessandria ha le possibilità per recuperare. Su questa linea anche Gianni Rivera, ospite d’eccezione di questa sfida. «Ho visto una buona Alessandria, che forse avrebbe meritato di andare al riposo sull’la 1. Il Monza ha qualcosa in più, ma i grigi possono rimontare». Un po’ di nostalgia per La maglia grigia? «Più che nostalgia un forte legame affettivo. Sono cresciuto in quella società: sono stati gli anni più belli, quelli dei primi successi, che hanno un posto particolare nei miei ricordi». «A questa Alessandria - conclude, riprendendo posto in tribuna - auguro di tornare presto nelle categorie superiori». Rivera, purtroppo, non è buon profeta, almeno sul risultato della gara. Dopo soli quattro minuti Zanuttig appoggia la palla all’indietro, senza accorgersi di Mandelli che si impossessa della sfera e supera Turci in uscita con un millimetrico pallonetto. Potrebbe essere la resa e invece l’Alessandria non si dà per vinta e torna in avanti con insistenza e pericolosità. Intorno al 20’ un paio di occasioni: la prima con Cinello, che gira di un soffio sulla traversa l’assist di Pierantozzi. Un minuto dopo anche Torri si spinge all’attacco: il suo tiro e alzato in angolo da Rollandi. Alla mezzora prima Fiori e poi Pierantozzi e Cinello mancano una facile deviazione a pochi metri dalla porta. Ancora due conclusioni di Fiori, ma all’84’ è di nuovo il Monza a passare. Inciampa Accardi stilla palla, ne approffitta Brambilla per servire lo sgusciante Mandelli che salta anche Turci e deposita la palla in rete. Esplode la rabbia di Galparoli, ma prima del fischio finale i grigi sfiorano ancora il gol, con un tiro al volo di Fiori che serve solo a portare a otto il numero degli angoli. E domenica, col Baracca, è già scontro salvezza (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Arezzo – Pro Sesto 1-0 Baracca L. – Massese 1-0 Carpi – Siena 1-0 Casale – Chievo 0-0 Empoli – Palazzolo 1-1 Pavia – Spal 0-0 Triestina – Como 1-0 Vicenza – Spezia 2-2 CLASSIFICA: Spal p.15; Empoli, Arezzo, Monza, Casale 14; Vicenza, Como, Triestina, Spezia, Palazzolo, Chievo 12; Pro Sesto, Pavia, Alessandria, Carpi, Baracca L., Massese 8; Siena 6 MARCATORI: 6 RETI: Bottazzi (Spal). 5 RETI: Briaschi (Arezzo), Gori (1, Chievo), Gautieri (Empoli) e Mandelli (Monza). 4 RETI: lanuale (1, Arezzo), Pradella (Como), Zamuner (1, Spal) e Catto (Spezia). Il punto sul campionato Tre infortuni hanno condizionato il gioco del Casale che si è dovuto accontentare del pareggio, senza reti, contro il Chievo; sempre a un punto dalla capolista Spal che ha pareggiato con identico punteggio, il quel di Pavia. I nero stellati e l’Empoli sono stati agganciati al secondo posto da Arezzo e Monza: i toscani hanno battuto di misura la Pro Sesto. Al Menti di Vicenza è successo di tutto: quattro gol, due espulsi e un gol annullato: i veneti non sono riusciti a battere lo Spezia, giungendo cosi al quinto pareggio consecutivo.