Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
29-12-1991 - Giornata: 15 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Chievoverona AC - Alessandria Calcio US 4 - 1 (4 - 1)
RETI: 6. rig. Labadini [Ch] , 16. Gori [Ch] , 17. aut. Maran [Ch] , 28. Maran [Ch] , 41. Curti [Ch]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe, Venturi Claudio [65. Roselli Giorgio], Galparoli Dino, Torri Giampietro, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio [46. Frattin Emanuele], Cinello Gianfranco, Briata Roberto, Alfano Giuseppe A disp.:(P) Bianchi Massimo, Gargioni Fabrizio, Maurino Romano All.: Riccomini Enzo

Formazione avversaria
CHIEVOVERONA AC: Zanin, Bassani, Volcan [65. Montagni], Lazzarin, Maran, Seeber, Tamagnini, Gentilini, Curti, Labadini [77. D'Angelo], Gori. A disp: Paoli, Signorini, Sbravati All.: De Angelis Carlo

Arbitro: Daneluzzi Mauro (Latisana)
Note
Ammoniti: Sabato [A], Ramponi [A]. Angoli: 4-2. Spettatori 1200 circa. Giornata di sole, terreno in discrete condizioni, ma con alcuni tratti, in ombra, con fondo gelato. Inizio gara ore 14.30

Commento
SCONFITTA SENZA ATTENUANTI SUL CAMPO DEL CHIEVO Grigi, una disfatta L’ennesimo errore ha spianato la strada ai Veronesi - «Bisogna correre - questa la tesi di Riccomini - e invece c’è gente che cammina» - Rispunta il nome di Notaristefano Disfatta su tutti i fronti. Ingiustificabile ma terribilmente vera. È bastato un tempo al Chievo per mettere a nudo tutti i difetti di un’Alessandria che, in un ‘Bentegodi’ quasi deserto, è rimasta di ghiaccio. Una prestazione per la quale diventa difficile, anche a mente fredda, trovare qualche aggettivo. Contro un avversario certo non irresistibile - le poche volte in cui i grigi sono andati via in velocità la retro- guardia veronese è apparsa in affanno - l’undici di Riccomini non è mai riuscito ad entrare veramente in partita. Viene da chiedersi se si tratti solo di un’impossibilità di ordine tecnico o se, invece, anche la componente mentale abbia giocato un suo ruolo specifico. Perché dalla tribuna si è avuta l’impressione che più di uno fosse in campo solo fisicamente, ma con la testa ben lontano da questi novanta minuti per i quali era preventivabile almeno un punto. Non c’è stato un solo reparto che si sia salvato dal naufragio generale. Anche la difesa, in tempi passati (ma poi non così ‘remoti) sicurezza per tutta la squadra, a Verona ha palesato una vulnerabilità che preoccupa. Al pari di un centrocampo in cui il rientro (mancava dalla gara di Carpi) di Sabato non ha dato gli effetti attesi e sperati. E l’attacco, orfano di Fiori, non è stato certo da meglio. Riccomini non ha molta voglia di parlare di questa debacle che ha fatto scivolare i grigi al terzultimo posto. Dopo l’errore di Sabato che ha dato via libera all’azione sfociata nel rigore lo abbiamo visto sfogare la sua rabbia contro un cartellone pubblicitario. E le contestazioni dei tifosi, a fine gara, non lo hanno certo risparmiato. «Un disastro a centrocampo. Le maglie si sono allargate, siamo ricaduti nei soliti gravi errori. E anche la difesa - ammette Riccomini - si è aperta». Alcuni giocatori sono scesi in campo con la febbre. «Non voglio certo cercare giustificazioni - puntualizza il tecnico grigio - ma Zanuttig, Torri e Galparoli non erano certo al meglio, visto che fino a poche ore dall’inizio avevano la febbre. Ripeto, per una prestazione del genere le attenuanti non servono, ma da quando sono alla guida dell’Alessandria sono sempre stato costretto a variare la formazione: qui a Verona, oltre agli influenzati, ho dovuto rinunciare ad un elemento come Fiori». A differenza di altre gare, in cui l’Alessandria aveva abbozzato un tentativo di rimonta, contro il Chievo questa reazione non c’è stata, neanche nella ripresa. D’accordo, il passivo era troppo pesante, ma la squadra ha rinunciato a lottare. Per intenderci: c’è una notevole differenza tra il 4 a 1 di Monza e quello subito al ‘Bentegodi’. «Gli errori iniziali - concorda Riccomini - hanno chiuso l’incontro. Per il Chievo la gara è stata in discesa». E pensare che ad andare per prima vicina al gol è stata l’Alessandria, dopo quattro minuti, con il diagonale di Alfano (servito da un lungo lancio di Zanuttig) finito di poco a lato. Non passano sessanta secondi e i grigi combinano il ‘pasticcio’. Sabato, anziché imbastire l’azione, alleggerisce all’indietro al portiere. Sull’incauto retropassaggio si inserisce Tamagnini, che si invola verso la porta. A Turci non resta altro che atterrarlo. Per l’arbitro è calcio di rigore (anche se dagli spalti si è avuta l’impressione che il fallo fosse stato commesso fuori dall’area). Il sinistro di Labadini spiazza l’estremo difensore grigio. Ancora un gol a freddo, come già era accaduto e si torna a parlare dell’acquisto di Notaristefano. L’Alessandria è frastornata, ma riesce a rendersi pericolosa al 12’ con un colpo di testa di Accardi che Zanin blocca a terra. Poi alcuni minuti ‘di fuoco’. Al 16’ Gori - sì proprio l’ex dertonino, che in riva all’Adige sta vivendo una ‘seconda giovinezza’ - sorprende tutti, Turci compreso, con un pallonetto da oltre venti metri che si insacca alla destra del portiere grigio. Sembrerebbe ormai tutto definito e invece, nell’immediato capovolgimento di fronte, Maran, nel tentativo di anticipare Cinello, beffa Zanin, per la verità un po’ fuori dai pali, con la più classica delle autoreti: è il 17’, la partita potrebbe riaprirsi. Gran lavoro per i portieri: quello del Chievo respinge la conclusione di Briata e Turci sventa in angolo il diagonale di Curti. Al 20’ ancora gli ospiti in avanti, con un tiro di Zanuttig dai 25 metri fuori di un soffio. Ma al 28’ Maran si fa perdonare l’errore precedente, firmando il terzo gol dei gialloblu. Su calcio d’angolo battuto da Gentilini la palla raggiunge Tamagnini: il suo tiro è debole, ma il capitano, tutto solo a pochi metri dalla porta, dà alla sfera il colpo decisivo. L’Alessandria non esiste più e il Chievo continua a dare lezioni di calcio. A quattro minuti dal riposo la quarta capitolazione. Scambio in velocità tra Curti e Tamagnini che, di tacco, restituisce la sfera all’ex vogherese, proiettandolo in contropiede, con la difesa grigia praticamente ferma .Curti avanza ancora di qualche metro, poi infila Turci con un diagonale. Nella ripresa poco o nulla. Alessandria sempre inconcludente, nonostante gli inserimenti di Frattin e Roselli, e Chievo ormai pago del risultato. Poi la contestazione dei tifosi. «Li capisco, hanno ragione, ma i problemi a centrocampo condizionano purtroppo il rendimento complessivo. Si dovrebbe correre - sottolinea Riccomini - e invece c’è gente che cammina soltanto». E così, per risolvere le difficoltà di un reparto in crisi, rispunta il nome di Egidio Notaristefano, molto gradito al tecnico di Piombino, che già alcune settimane fa sembrava molto vicino all’Alessandria. Le sue quotazioni sembrano nuovamente in rialzo: non è escluso un suo trasferimento in grigio nelle prossime ore. Intanto, però, c’è una classifica che si fa sempre più preoccupante. Domenica il campionato si ferma, ma Galparoli e compagni saranno in campo sabato per la gara di Coppa Italia con l’Empoli. «Ho dato ai ragazzi qualche giorno di riposo; da giovedì riprenderemo gli allenamenti. Certo, la delusione è grande, il morale è a terra, ma la lotta- conclude Riccomini - non finisce certo qui» (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Per stroncare i grigi (4-1) al Chievo è bastato un tempo ALESSANDRIA UN DISASTRO Al termine dura contestazione da parte di un gruppo di tifosi piemontesi. Per Riccomini giorni difficili, potrebbe addirittura rischiare l'esonero Stando al mutismo e alla cupezza palesati da Riccomini a fine partita, si prevede una micidiale tempesta sul capo del tecnico alessandrino che potrebbe concludersi con il suo esonero. Altri segnali negativi, capaci di far presagire un mutamento al timone della squadra, sono stati captati al termine dell'incontro: e alludiamo alla contestazione da parte di uno sparuto gruppo di tifosi piemontesi giunti a Verona a sostenere la loro squadra. L'Alessandria si è fatta travolgere da un Chievo protagonista di una partenza a tutto gas e al quale tutto è andato bene. Nel primo tempo la partita si è praticamente conclusa con quattro reti alle spalle di Turci ed un gol infilato da Maran nella propria porta, quando la squadra veronese aveva già segnato con Labadini e Gori. L'autorete di Maran, poteva essere importante, visto che era giunta al 17' e quindi l'Alessandria aveva tutto il tempo per rimontare. Invece la squadra di Riccomini non sembrava in condizione di compiere alcuna rimonta. Ed è stato lo stesso Maran a riscattare l'errore segnando al 28' con una gran bordata. Al 41' Curti ha affondato definitivamente i piemontesi con una stoccata. velenosa. Una partita nata male per l'Alessandria se è vero che al 5' Alfano si è trovato sui piedi una delle più facili palle-gol: ha avuto il tempo di mirare e di calciare con forza un diagonale malauguratamente finito sul fondo. Errore macroscopico. Poco dopo, in contropiede, i veronesi hanno spedito in area Tamagnini che, al momento di calciare, è stato atterrato da Turci. Rigore e realizzazione di Labadini. L'Alessandria ha cercato una reazione facendo appello all'orgoglio ma era il Chievo a raddoppiare con Gori al 16' grazie a un tiro ad effetto che ha reso inutile l'intervento di Turci. Un minuto dopo la partita per l'Alessandria è stata riaperta da un clamoroso errore di Maran che, nel tentativo d'anticipare un guizzante spunto di Cinello, ha «confezionato» un pallonetto che ha scavalcato l'attonito Zanin: 2 a 1 e tante speranze per l'Alessandria di rifarsi sotto ed inseguire il pareggio. Ci ha provato, la squadra di Riccomini, grazie ad alcuni buoni suggerimenti del centrocampo ma la forza d'urto è parsa scarsa ed esigue le capacità di tiro. Sono emersi balbettamenti nella manovra e smagliature in fase difensiva. Ecco invece rifarsi sotto un Chievo pieno di energie e con buone capacità di manovra. Al 28' un appoggio di Gentilini a Maran che sferra una gran botta precisa in fondo alla rete alessandrina. Al 41' un'azione spettacolare dei veronesi con imbeccata finale di Tamagnini - Curti che conclude senza lasciare scampo a Turci. Un minuto dopo, reazione vibrante dell'Alessandria con Alfano che in area calcia a fil di palo ma Zanin si distende e devia in angolo. Nella ripresa il Chievo si accontenta di controllare la partita e conservare il vantaggio. L'Alessandria ha qualche buona iniziativa, insufficiente però a creare problemi ad avversari molto organizzati. E alla fine esplode la delusione di un gruppo di tifosi alessandrini che inveiscono contro Riccomini, i giocatori, i dirigenti. La dura batosta ha lasciato il segno. (La Stampa - Ed. Sport -Valentino Fiorevanti) RISULTATI: Arezzo – Monza 0-0 Baracca L. – Vicenza 1-1 Carpi – Pavia 1-0 Casale – Triestina 1-1 Como – Spal 1-2 Massese – Pro Sesto 0-0 Siena – Palazzolo 0-0 Spezia – Empoli 0-0 CLASSIFICA: Spal p.21; Monza 19; Empoli, Casale 18; Vicenza, Arezzo, Chievo 17; Spezia, Palazzolo 16; Como, Triestina 15; Massese 14; Pro Sesto 13; Carpi, Baracca L. 12; Alessandria 11; Siena 10; Pavia 9 MARCATORI: 7 RETI: Gori (1, Chievo). 6 RETI: Briaschi (Arezzo), Bottazzi (Spal). 5 RETI: Gautieri (Empoli), Mandelli (Monza), Zamuner (1, Spal). Il punto sul campionato La Spal porta a due i punti di vantaggio sul Monza: vincendo a Como i ferraresi chiudono l'anno a quota 21; mezzo scivolone del Monza che ad Arezzo non va oltre lo 0-0 di partenza Per sua fortuna pareggiano anche Empoli e Casale e pertanto riesce a conservare la seconda posizione. Non è riuscito il Pavia ad uscire dal Cabassi con un risultato positivo: il Carpi ha vinto meritatamente e la squadra biancoazzurra è rimasta all’ultimo posto in classifica, staccata anche dal Siena che ha pareggiato a reti bianche con il Palazzolo. Si è allungata la striscia positiva dello Spezia che ha pareggiato contro l'Empoli: Bergamaschi all’88 ha fallito un calcio di rigore per i padroni di casa.