Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
12-01-1992 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Como Calcio 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe, Maurino Romano [82. Roselli Giorgio], Galparoli Dino, Venturi Claudio, Fiori Francesco, Zanuttig Andrea, Alfano Giuseppe [55. Pierantozzi Claudio], Sabato Antonio, Cinello Gianfranco A disp.:(P) Bianchi Massimo, Tonini Devis, Torri Giampietro All.: Riccomini Enzo

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Taibi, Maiuri [79. Bressan], Marsan, Bandirali, Gattuso, Chiodini, Boscolo, Seno, Mirabelli, Mazzuccato [46. Rusconi], Tagliabue. A disp.: Fadoni, Dozio, Collauto. All.: Frosio Pierluigi

Arbitro: Ruggiero Giampaolo (Nocera Inferiore)
Note
Ammoniti: Marsan [C]; Boscolo [C]; Ramponi [A]. Calci d'angolo: 6-5. Spettatori: 3.000 (2.411 paganti, incasso L. 38.681.000) Giornata nebbiosa con visibilità al limite. Inizio gara ore 14.30.

Commento
IL PAREGGIO DI DOMENICA CONTRO IL COMO DI FROSIO Grigi, avanti piano I grigi ritrovano Sabato e il vecchio , ma non basta Un piccolo passo avanti verso la salvezza. La partita della paura finisce in un nulla di fatto. D’altra parte sia Alessandria che Como (e cosi pure i rispettivi allenatori) non potevano perdere e cosi è stato. Ma, come spesso capita nel calcio, il risultato non dice quanto sia stata difficile e vibrante la sfida tra la grande delusa del campionato e la formazione di Riccomini, che cerca disperatamente di riemergere dalle zone basse della classifica e che, se continuerà di questo passo, probabilmente ci riuscirà. Anche perchè l’altro ieri i grigi hanno ritrovato l’uomo in più che mancava al centrocampo alessandrino: si chiama Antonio Sabato, ha appena compiuto 34 anni ma contro una delle grandi del campionato ha dimostrato di non essere, per nulla, un ex giocatore. Preciso, lucido, ordinato negli appoggi ma spesso anche pronto al raddoppio difensivo. Il ‘picciotto’ che da Novara di Sicilia era salito al Nord per far fortuna nel calcio, e sembrato per una sessantina di minuti, l'uomo - ovunque che per lunghi anni avevano ammirato gli spettatori di San Siro e del ‘Comunale’ di Torino. E ovviamente la sua continuità di gioco, finché c’è stata, ha permesso all’Alessandria di tenere testa alla fomazione di Frosio che, con cinque titolari fuori, si e affidato alla vivacità dei giovanissimi Boscolo e Tagliabue. E dei lariani la prima pallagol: quella del fuorigioco rischia di essere una ‘trappola’ per la difesa alessandrina e il terzino sinistro Marsan, raccolto un lungo lancio del centrocampo batte col piede buono (10’) mandando la palla a stamparsi contro la traversa. Gli ospiti insistono con Tagliabue che al 16’ raccoglie un traversone di Maiuri e di testa batte centrale. Un minuto dopo replica Cinello, su punizione: botta centrale. E poi Mirabelli (34’) sfruttando un’indecisione del libero Venturi a battere di sinistro, costringendo Turci alla deviazione di piede in corner. Grande occasione di Cinello al 37’: raccoglie un cross di Maurino e batte di testa: sulla traiettoria c’è però Bandirali. Nella ripresa cresce l’Alessandria che per una ventina di minuti stringe d’assedio i lombardi. Cresce il tifo a favore dei grigi e Riccomini, sostituito l’inconcludente Alfano (quello in pagella è, per lui, un 6 ‘politico’) ributta nella mischia il peso - piuma Pierantozzi che mette un po’ di scompiglio in Bandirali e Gattuso ma non in Chiodini, che chiude tutti i varchi. E Taibi non corre quasi mai pericoli. E invece ancora il Como, con Mirabelli (botta al volo, 68’) a far volare Turci per la deviazione in angolo. Nelle battute finali ancora i grigi cercano disperatamente di riportarsi sotto ma su cross di Accardi il colpo di testa di Zanuttig, al 90’, e solo un appoggio impreciso che si perde sul fondo. NERVOSISMO. Questo è un capitolo a parte. La grande paura dell’Alessandria non è passata, e non poteva del resto passare cosi in fretta. Attorno alla squadra e ai dirigenti c’è sempre tensione, che forse solo una vittoria poteva cancellare. Intanto, l’altro giorno, sia Riccomini che i dirigenti non si sono presentati ai cronisti per le consuete interviste del dopo partita. Cosa che ha invece fatto Frosio, allenatore del Como, la cui panchina scotta probabilmente più di quella del suo collega alessandrino. A causare il mancato rendei vous coi cronisti e stata la ‘pechinese’ che pare accusassero anche l’addetto stampa Porazza e il team manager Benelle. Il presidente Vitale, dopo essersi informato sulla consistenza dell’incasso, ha invece lasciato lo stadio senza che nessuno lo avvicinasse. Intanto, fuori della sala stampa, qualche problema coi tifosi. Il motivo: la paura di contestazioni alla squadra e un robusto (anche troppo) cordone sanitario attorno all’Alessandria, con il bar del campo chiuso e le uscite della tribuna presidiate. Nella ressa ci ha rimesso un tifoso che, raggiunto sembra da un calcio, e finito al pronto soccorso. Chi ha assistito alla scena afferma che a colpirlo sarebbe stato un carabiniere. Insomma: una conclusione grottesca di una partita di calcio bella, senza incidenti e neppure senza cori particolarmente polemici tra le due curve. Insomma per decollare, in tutti i sensi, servono i due punti, vecchio toccasana del calcio. A rendersene conto è anche capitan Galparoli, domenica messo alla frusta dal centravanti Mirabelli, che però osserva, giustamente: «Questa buona prestazione con il Como non deve assolutamente essere un episodio isolato. Ci attende adesso una serie di partite difficili, a cominciare dalla trasferta di Massa per continuare con quella di Ferrara. Dobbiamo quindi dare continuità alle nostre prestazioni e se riusciamo a mantenere la concentrazione e la voglia di fare risultato dimostrata in questa ultima gara, possiamo tirarci fuori dai guai. L’importante è infilare un ‘filotto' di risultati: con la classifica così corta, con il Siena che rischia di vincere in casa della Spal, tutto è quindi possibile». FUTURO. Il campionato dei grigi è in sostanza ad una svolta. Riccomini già oggi (influenza permettendo) farà una valutazione a freddo delle indicazioni emerse nell’ultima di campionato. Il tecnico di Piombino (adesso si può dire) le ha davvero provate tutte: fuori Torri, Venturi in campo nel ruolo di libero. Dentro anche Maurino che ha montato una guardia spietata su Mazzuccato, uno di quelli che doveva organizzare il gioco dei lariani, ma che si è poi trovato a disagio, nella zona centrale del campo, quando il numero 10 del Como è stato sostituito da Rusconi. Rientrerà Torri nelle, prossime due gare esterne? E' presto per dirlo, l’importante è tutta la squadra butti nella mischia uno spirito nuovo. Quello dell’altro ieri. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Contro il rimaneggiato Como i grigi ottengono soltanto il decimo pareggio stagionale ALESSANDRIA, UN PUNTO SENZA GLORIA Carenze in tutti i settori e l'attacco sbaglia troppo Nulla da fare contro un Como pur privo di numerosi titolari ed ennesimo pareggio a reti inviolate per i grigi (il decimo di questo campionato), sempre più in zona retrocessione. L'Alessandria, infatti, scende al penultimo posto in classifica, a quota 12, a pari merito con il Carpi, seguita ad una sola lunghezza da Siena e Pavia, ed è ora attesa da due difficili trasferte consecutive: domenica prossima a Massa (un autentico spareggio-salvezza) e tra quindici giorni a Ferrara, in casa della Spal, attuale capolista. Al «Moccagatta» i grigi, tenuto conto della domenica di sospensione, torneranno soltanto il 9 febbraio, per ricevere l'Empoli. Ma veniamo all'incontro di ieri, disputato tra la nebbia che in certi momenti ha ridotto al minimo la visibilità. Malgrado la giornata non favorevole, oltre tremila gli spettatori, dei quali 2411 paganti, per un incasso di oltre 38 milioni. La tifoseria locale non ha mancato di far sentire il proprio appoggio (rinunciando all'annunciato «sciopero»), ma non ha neppure perdonato gli errori, numerosi, specialmente in difesa e a centrocampo, i due settori dove maggiori sono apparse le carenze. Sei a quattro, a favore dell'Alessandria, i calci d'angolo. Ammoniti Marsan, Boscolo e Ramponi. Inizio guardingo, poi sono gli azzurri del Como a portarsi pericolosamente in avanti. Al 10' gli ospiti sfiorano il gol: Marsan in avanti per Tagliabue che manda la sfera contro la traversa. Trascorrono cinque minuti ed è ancora Tagliabue a presentarsi pericoloso in area, lasciato indisturbato dalla difesa: alta la sua conclusione di testa. I grigi si fanno pericolosi al 28', su contropiede: Alfano serve Sabato, ma il portiere lariano sventa in angolo il pericolo. Al 31' Venturi non controlla la palla, se ne impossessa Mirabelli e Turci deve sbrogliare in tuffo la brutta situazione. Il portiere alessandrino si ripete tre minuti dopo, ancora su conclusione dello stesso attaccante lariano. Al 39' manca il bersaglio Sabato, servito da Maurino, mentre al 44' è Alfano che si fa anticipare dopo una manovra impostata da Fiori e proseguita da Sabato e Venturi. Nella ripresa il gioco dei locali non migliora di molto. Zanuttig manca un'ottima occasione al 49', mentre al 53', su conclusione di Accardi, la palla corre su tutta la traversa e quindi si perde sul fondo. Due minuti dopo, punizione per l'Alessandria: Sabato tocca per Accardi e la barriera manda in corner. I grigi si concedono dieci minuti di gran gioco, ma in fase offensiva gli errori si susseguono. Al 68' devono ringraziare il portiere Turci che riesce a bloccare il forte tiro di Mirabelli, servito involontariamente da Venturi. Allo scadere è Zanuttig a sprecare l'ultima occasione. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Empoli – Casale 2-0 Monza – Baracca 0-0 Palazzolo – Massese 3-0 Pavia – Chievo 2-1 Pro Sesto – Spezia 0-1 Spal – Siena 1-1 Triestina – Carpi 1-0 Vicenza – Arezzo 2-0 CLASSIFICA: Spal p. 22, Empoli, Monza 20, Vicenza 19, Casale, Palazzolo, Spezia 18, Arezzo, Triestina, Chievo 17, Como 16, Massese 14, Pro Sesto, Baracca 13, Carpi, Alessandria 12, Pavia, Siena 11. MARCATORI: 7 RETI: Gori (1, Chievo). 6 RETI: Briaschi (Arezzo), Gautieri (Empoli) e Bottazzi (Spal). 5 RETI: Mandelli (Monza), Zamuner (1, Spal) e Civeriati (3, Vicenza) Il punto sul campionato Il rallentamento imposto a Spal e Monza da Siena e Baracca, permette alla coppia Empoli – Vicenza di avvicinare le prime due classificate. I toscani raggiungono il Monza al secondo posto a due punti dalla vetta, mentre il Vicenza incalza subito dietro. L'Empoli ha vinto contro un Casale generoso che, pur privo di diversi titolari ha lottato prima di cedere le armi. Importante la vittoria del Pavia che non è più ultimo solitario dopo aver battuto il Chievo, rompendo un digiuno di gol durato ben 638'!. Curioso episodio a Palazzolo: la squadra locale, già in vantaggio per 1-0 usufruiva di un rigore per fallo di mani in area. Tirava Messina che spiazzava il portiere: il pallone, infilava un buco nella rete ed usciva dalla porta. L'arbitro dopo aver convalidato si consultava con il guardalinee ed annullava la segnatura.