Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
26-09-2010 - Giornata: 6 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Gubbio AS 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 62. Martini M.[A], 89. rig. Scappini S.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Segarelli Gianluca [56. Damonte Loris], Bonomi Simone, Negrini Matteo [58. Croce Daniele], Camillucci Cristiano, Scappini Stefano, Martini Marco, Marchesetti Mattia [69. Machado Pineda Bryan] A disp.:(P) Colombi Simone, Cuneaz Andrè, Ghinassi Tommaso, Pucino Raffaele All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
GUBBIO AS: Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Caracciolo, Briganti, Galano, Sandreani, Donnarumma [69. Testardi], Raggio Garibaldi [86. Nazzani], Gomez Taleb. A disp.: Farabbi, Montefusco, Capogrosso, Gaggiotti, Perelli. All. Torrente Vincenzo

Arbitro: Benassi Gianluca (Bologna) [Ricci, Bagnari]
Note
Ammoniti: Marchesetti [A], Romeo [A], Cammaroto [A], Farina [G], Nazzani [G], Caracciolo [G]. Angoli: 4-12 Recuperi: 1. + 3. Spettatori: 1500 circa (802 paganti + 414 abbonati, incasso non comunicato) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
LA VITTORIA “SPORCATA” Per i grigi i gol degli attaccanti e tre punti d’oro. Guastati dall’aggressione al portiere umbro … Il secondo posto. Soprattutto, la capacità ritrovata di lottare, di reggere all’urto iniziale della miglior formazione vista al Moccagatta. Di reagire e crescere, di segnare, di ritrovare i suoi attaccanti, nel giorno in cui Fabio Artico va nella Nord a fare il tifo, in attesa di ritornare protagonista. Di scoprire che i regali del presidente Giorgio Veltroni sono preziosi: l’ultimo si chiama Daniele Croce, è arrivato venerdì, si è allenato due volte con i compagni, ha giocato mezzora e, soprattutto, ha fatto intuire il suo peso quando sarà al 100 per cento della condizione. Già adesso, al 50, si fa il campo su e giù, va a coprire in difesa, nasconde la palla agli avversari, va a procurare il rigore che chiude i conti, al 44’ della ripresa. E, dettaglio fondamentale, gioca sempre a testa alta, qualità che, specie in questa categoria, è un valore aggiunto. L’Alessandria riparte bene, anche se - nota stonata - il pubblico pagante è quasi dimezzato rispetto alla gara con il Como, e le molte defezioni non sono per nulla bilanciate dai quattro abbonati in più raccolti nelle due settimane di proroga. Peccato, perché questa squadra, che sta crescendo, può farlo solo con la spinta della sua gente e l’applauso di Maurizio Sarri alla Nord, al triplice, è il grazie sincero per l’aiuto vero a una squadra che, magari, tatticamente non sarà ancora impeccabile - «i margini di miglioramento sono grandi», ammette il tecnico - però gara dopo gara aggiunge qualità e la dose di ieri è stata abbondante. Una assurda aggressione. Tutto bello, si potrà dire. E, invece, la nota stonata arriva dopo, quando la partita è finita da mezzora e più e in molti festeggiano applaudendo i giocatori e mister Sarri. Davanti al Bar Macò prima il diverbio verbale e poi l’aggressione: vittima il portiere del Gubbio Eugenio Lamanna, che sta raggiungendo l’auto con i genitori. La Questura sta ricostruendo i fatti e non fornisce molti dettagli: di certo il giocatore ha una frattura del settore nasale e dell’orbita dell’occhio destro, un evidente livido all’altezza dello zigomo e ferite e graffi sul volto. Da una versione riportata sul sito degli umbri, la società, insieme al Genoa proprietario del cartellino del portiere, sembrerebbe intenzionata a adire le vie legali e verificare anche altri percorsi. «Anche se il team manager Luciano Ramacci, con cui ci siamo sentiti - aggiunge il presidente Giorgio Veltroni - ha voluto stemperare i toni. È un fatto gravissimo, ma il calcio non c’entra nulla. E neppure Alessandria e Gubbio». Vittime, insieme a Lamanna (Il Piccolo, 27 settembre 2010 – Mimma Caligaris) UN PUGNO A TUTTA LA CITTÀ Il portiere aggredito, un danno per Alessandria. Ma attenzione ai processi somma ri Il danno è grave. Il pugno al portiere del Gubbio Eugenio Lamanna è diventato il caso della domenica (e del lunedì). Analizzato, commentato - come è giusto che sia - duramente, ma soprattutto deformato come purtroppo capita quando scendono in campo le testate nazionali e le televisioni. Parliamo subito chiaro: nessuno sconto agli imbecilli che lo hanno ferito, trasformando il dopogara di una tranquillissima partita di pallone in un crescendo di accuse odiose e pericolosi rancori. Il calcio - anche questo però va detto - è una zona franca. Anche dal punto di vista dell’informazione consente licenze che, in altri settori, non sarebbero tollerate: dibattiti basati su una ricostruzione dei fatti scorretta (la presenza di coltelli, il numero degli aggressori), generalizzazioni sulla tifoseria alessandrina, discutibili vignette. In queste ore la questura di Alessandria sta chiarendo l’episodio e, forse già oggi, verrà trasmessa una informativa alla procura della Repubblica. Un fatto però è certo: nel tafferuglio davanti al bar ‘Macò’ risultano coinvolte poche persone e non un’orda di tifosi. Ma il risultato, agli occhi dell’Italia, è identico (Il Piccolo, 29 settembre 2010 – Roberto Gilardengo) Il Gubbio fa la partita, i grigi due gol che valgono tre punti e il secondo posto in classifica. Al termine di 90’ difficili e sofferti, l’Alessandria incamera un 2-0 che va forse al di là dei propri meriti, visto che il migliore in campo è ancora il portiere Servili. Primo tempo quasi a senso unico per il Gubbio, che ha il demerito di non finalizzare, ripresa con i padroni di casa decisamente più tonici e con il neo acquisto Croce che dimostra tutto il suo valore. Si sbloccano Martini e Scappini e questo è un buon segno in vista del prosieguo del campionato. In avvio, Sarri dà fiducia a Marchesetti, mentre dall'altra parte Mengoni (sostituto di mister Torrente) conferma il 4-3-3 con Galano, Donnarumma e Gomez terminali offensivi. Cominciano bene i mandrogni con un paio di iniziative di Marchesetti, ma è Donnarumma con un gran tiro da fuori (5') a scaldare subito le mani a Servili che si fa trovare prontissimo con un doppio intervento. Sono gli umbri a essere ancora temibili sotto porta con Donnarumma (ottimo Servili di piede in angolo) e Galano: sorprende la velocità del trio offensivo ospite, in difesa gli umbri sembrano però attaccabili. Dopo un primo quarto d'ora giocato a ritmi elevatissimi, il Gubbio rallenta ma resta padrone del gioco, forte anche di una prestanza fisica piuttosto evidente. Sarri, intanto, inverte gli esterni alti e Marchesetti spedisce subito almeno tre cross invitanti in area sul secondo dei quali Scappini (25') si esibisce in una bella rovesciata con palla fuori. Gioca altissima l'Alessandria in fase offensiva con i difensori quasi stabilmente a ridosso della linea di centrocampo mentre, sui rinvii di Lamanna, i grigi si dispongono col 4-4-1-1. Si scaldano gli animi in campo al 36' quando Marchesetti finisce a terra per un contatto con Farina e gli ospiti non buttano fuori il pallone. Si sgola Sarri impartendo disposizioni a Camillucci, mentre sulla sinistra la zazzera bionda di Farina impensierisce non poco Ciancio. La migliore occasione dei grigi è al 41': pregevole combinazione tra Camillucci e Martini il cui tiro è deviato in angolo con la punta del piede da Boisfer. L'avvio di ripresa è decisamente più soft nonostante Galano, che parte dalla destra, si accentri e tiri tre volte dal limite guadagnando un paio di angoli. Sarri fa un doppio cambio e, dopo l'ingresso in campo di Damonte, c'è l'esordio di Croce che dà più verve al reparto offensivo: i cambi si riveleranno azzeccati e proprio dall'ultimo arrivato arriva l'assist al 15' per uno splendido colpo di testa di Martini su cui salva in corner Lamanna. E' il preludio al gol che arriva al esattamente un minuto dopo: Camillucci batte dalla bandierina e il «folletto» Martini spedisce di testa in gol andando ad esultare poi sotto la curva Nord. Non c'è nemmeno il tempo di gustarsi il gol che Servili salva la porta deviando in corner una battuta di Gomez: sul susseguente corner il portierone è miracoloso su colpo di testa del neo entrato Testardi (24'). Da quel momento, per fortuna, l'Alessandria si assesta: una nota di merito va anche a Croce, subito inserito negli schemi ed efficace nei ripiegamenti difensivi oltre che nelle ripartenze. Su una di queste, al 42' Martini a tu per tu con Lamanna si divora il gol del 2-0. Poi Croce recupera un gran pallone, se ne va sulla destra, entra in area a velocità doppia rispetto a Briganti che lo atterra. E’ rigore e dagli undici metri Scappini mette al sicuro il risultato garantendo tre importantissimi punti e il secondo posto solitario in classifica dietro la Spal. (La Stampa) Nella domenica calcistica, la «macchia» è sicuramente quella del dopo partita di Alessandria-Gubbio (C1 girone A). Il portiere della squadra umbra, Eugenio Lamanna, 21 anni, infatti, è finito al pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria dopo una colluttazione avvenuta nei pressi di un bar nelle immediate vicinanze dello stadio. E’ stato affrontato da 7-8 persone, mentre si dirigeva con i genitori verso l’auto parcheggiata poco distante. E’ stato colpito al volto e ha riportato una contusione sotto l’occhio e ferite al naso. Il giocatore, fortunatamente, non ha subito lesioni gravissime ed è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. Adesso l’Alessandria rischia per responsabilità oggettiva una salata multa e forse sanzioni al campo (La Stampa) L’Alessandria batte il Gubbio 2-0 SECONDA IN CLASSIFICA Solidarietà a Lamanna da tutta la Città La vittoria per 2-0 sul Gubbio, i primi gol in maglia grigia di Martini e Scappini, il secondo posto in classifica a -2 dalla capolista Spal: tutto passa in secondo piano di fronte a quanto accaduto, domenica, al termine della partita con gli umbri. Il portiere ospite Eugenio Lamanna, infatti, è stato colpito da un pugno davanti al bar Macò mentre, insieme ai genitori e alla fidanzata, si stava recando a prendere la macchina parcheggiata nel piazzale della Pacto: la dinamica dei fatti è ancora in corso d’accertamento da parte della Questura, che ha comunque già identificato i colpevoli, e se è vero che è falso parlare, come hanno fatto anche alcuni quotidiani nazionali, di ‘accoltellamenti’ e ‘sfregiamenti con vetri rotti’, è giusto dire che si è trattato di una pagina nera per lo sport (sport?) alessandrino. Vedere abbinato il nome della nostra città, e a maggior ragione i colore grigi, a un fatto di cronaca, a risse da bar e da cortili che meno di zero hanno a che fare non tanto con il calcio, quanto con l’intelligenza, fa male. Fa male perchè a rischiare potrebbe essere la stessa società (con il ‘Moccagatta’ a forte rischio porte chiuse), totalmente estranea ai fatti e costituitasi parte civile “contro tutte le persone a vario titolo coinvolte nell’episodio gravissimo, culminato nell’aggressione al portiere del Gubbio Eugenio Lamanna, che ha riportato la frattura del setto nasale e del piatto orbitale” (come hanno annunciato a metà settimana il legale del club, Paolo Borasio, e il direttore organizzativo, Marcello Marcellini), mentre il nome di una comunità intera è stato presto associato a quello di una comunità violenta e vigliacca, capace di aggredire un ragazzo di 20 anni assieme alla sua famiglia. Non è questione, qui e adesso, di capire i perchè di un simile scempio. Se da un lato c’è stata provocazione e dall’altro risposta per le rime. Se a iniziare la disputa, a parole, sono stati questi o quelli. Ciò che resta è la vergogna, assoluta, di un fatto ben distante dalla realtà mandrogna, da un passato orgoglioso di aver dato i natali a uomini che hanno fatto la storia del mondo del pallone e da un presente che sta lavorando per tornare agli antichi fasti. Ma ancora più, resta la distanza abissale tra ciò che quel pugno ha rappresentato e ciò che Alessandria è: una città civile con una tifoseria civile, che alla violenza ha sempre detto no. (La Voce Alessandrina, 1 ottobre 2010 – Marina Feola) LA RICOSTRUZIONE DELLA DIGOS Domenica scorsa, dopo l’incontro di calcio Alessandria-Gubbio, valido per il campionato nazionale di Lega Pro-1ª Divisione un calciatore della squadra ospite Eugenio Lamanna, portiere della compagine umbra ha deciso di allontanarsi dallo stadio autonomamente in compagnia dei genitori. La partita, svoltasi regolarmente presso lo stadio comunale “Moccagatta”, era terminata da tempo e il pubblico, soprattutto i pochissimi sostenitori della squadra umbra, era ormai defluito regolarmente senza alcun incidente. Lamanna, vestito con la tuta con i colori sociali della squadra di appartenenza, si stava dirigendo, con i genitori, verso il parcheggio dove era stata lasciata l’autovettura privata in un’area poco distante dallo stadio e stava transitando nel vialetto centrale che divide la carreggiata della via principale (spalto Marengo). Giunta nei pressi del Bar Macò, ove erano presenti gli avventori e altre persone di passaggio, il giocatore umbro e i suoi accompagnatori sono stati avvicinati da un giovane ultras alessandrino di 32 anni, risultato avere alcuni precedenti per reati contro il patrimonio, che ha iniziato a insultarli; nel giro di pochi attimi improvvisamente il giovane alessandrino sferrava un pugno al volto del calciatore, colpendolo in pieno. Da ciò ne è nata una colluttazione che ha coinvolto anche altre persone presenti nei pressi del bar, tra cui anche i genitori dell’aggredito. La madre del calciatore, per l’emozione si è accasciata al suolo per un malore. In quel frangente, adeguatamente scortato, transitava dall’altro lato dello spalto Marengo il pullman della squadra umbra; i giocatori, accortisi della difficile situazione in cui si trovava il loro compagno, si sono fermati in prossimità del bar per soccorrere il compagno. L’efficace intervento del personale in servizio di ordine pubblico, che al momento dello svolgimento dei fatti si trovava nei pressi dell’uscita dello stadio e che giungeva tempestivamente sul luogo appena notato il tafferuglio, faceva sì che la situazione non degenerasse oltre, atteso nel frattempo stava arrivando uno sparuto gruppo di tifosi alessandrini, la cui attenzione era stata richiamata dalle urla e dalla concitazione suscitate dal confronto. La notizia, apparsa su alcuni organi di informazione, che le persone coinvolte abbiano rivolto avverso altri frammenti di bottiglie di vetro non appare riscontrata dal momento che sul posto, immediatamente dopo i fatti, non sono stati rinvenuti cocci. Né tantomeno è risultata fondata la notizia del furto di una borsa ai danni della madre dell’aggredito, riconsegnata intatta al termine della concitazione. Il fatto che uno solo dei coinvolti, il malcapitato portiere del Gubbio, sia dovuto ricorrere alle cure dei sanitari denota l’assenza di una lite di ampia portata. L’episodio nato, è bene ribadirlo, solo ai margini dell’incontro di calcio trae origine da un’ improvvisa e imprevedibile aggressione, prima verbale e poi fisica, di un ultras alessandrino ai danni del portiere del Gubbio, a cui ha fatto seguito una colluttazione tra i due, poi rapidamente allargatasi ai componenti dei due nuclei familiari e che ha visto partecipare alcune persone, la cui posizione è in corso di approfondimento; dopo la colluttazione lo scenario si è arricchito della classica folla di curiosi richiamati dalle grida, nonché dei giocatori della squadra ospite, scesi a soccorrere il loro compagno. Al momento la Digos ha denunciato all’autorità giudiziaria il tifoso alessandrino per il reato di lesioni gravi ai danni del portiere del Gubbio e, nello stesso tempo, a suo carico sarà irrogato il Daspo. (La Voce Alessandrina – 1 ottobre 2010) RISULTATI: Bassano Virtus - Pergocrema 1-0 Cremonese - Lumezzane 1-0 Monza - Sorrento 1-1 Ravenna - SudTirol 0-1 Reggiana - Verona Hellas 0-0 Salernitana - Pavia 3-1 Spal - Paganese 3-1 Spezia - Como 1-1 CLASSIFICA: Spal p.13; Alessandria 11; Cremonese, Salernitana 10; Reggiana, Sorrento, Paganese 9; Sudtirol, Lumezzane 8; Pergocrema, Bassano, Pavia, Gubbio 7; Spezia, Como, Ravenna, Monza 6; Verona Hellas 5 Il punto sul campionato La Spal si è aggiudicata il confronto di vertice con la Paganese e ha mantenuto il primato accennando la prima fuga. Ancora una volta tocca al difensore Alberto Bianchi (terzo gol stagionale) regalare il successo alla Cremonese e tre punti che sono valsi il terzo posto. Raggiunto anche dalla Salernitana che ha superato 3-1 il Pavia, giunto alla terza sconfitta consecutiva. Giannini ha blindato il Verona e la Reggiana non è passata. Il tecnico ha così salvato la panchina, ma adesso è ultimo da solo. Visto che il Bassano ha colto il secondo successo consecutivo in casa superando di misura il Pergocrema. Un tempo e un punto a testa nel match del Brianteo tra Monza e Sorrento finito con un giusto 1-1.